13 febbraio 2013

Capitolo 41 parte seconda

”Suo fratello?”
”Sì. C’erano diversi anni di differenza tra noi. Nostro padre morì quando eravamo ancora piccoli, così l’ho cresciuto come se fosse un figlio. Venne rapito dal Dipartimento di Sicurezza cinque anni fra, quando aveva diciotto anni. Prova a immaginare il perché.”

”Perché si rifiutava di dichiarare la sua lealtà a No. 6?”
”Assolutamente esatto. Mio fratello si rifiutava di prendere parte al rituale di fedeltà che si teneva alla sua scuola ogni mattina. Non gli piaceva essere forzato a sottomettersi. Credo dipendesse dal suo orgoglio giovanile e dal suo senso di giustizia. E in qualità di umano, era normale per lui sentirsi in quel modo. Mio fratello era certamente un tipico e normale adolescente. Forse era un po’ più ribelle e testardo della maggior parte dei ragazzi, ed anche un po’ inesperto su come funziona il mondo. Quando venne convocato presso il Moondrop,non fece ritorno se non due settimane più tardi.”
”Tornò a casa?”
”Era tornato, ma completamente diverso. Non morto…era vivo, ma è come se fosse morto. Non era rimasto nulla del vivace e attivo capitano di baseball che conoscevo. Parlava o rispondeva a malapena, e se ne stava lì a fissare il cielo per tutta la giornata, limitandosi a guardarlo con sguardo vacante… si tolse la vita non molto tempo dopo essere tornato a casa. Non riesco nemmeno a sopportare il pensiero di cosa possa aver subìto durante quelle due settimane. Ho detto che si è tolto la vita da solo, ma in realtà è stata la città ad assassinarlo. Nostra madre svenne per il colpo e non si è mai più ripresa… morì non più di tre giorni più tardi. La sua forza vitale le era stata strappata via appena aveva visto a cosa era stato ridotto il suo amato figlio. Anche nostra madre potrebbe essere stata assassinata. No, sono sicuro che lo sia stata. Si è trattato definitivamente di omicidio.” Il dottore annuì con impeto come per convincere se stesso.
Si è tolto la vita.
Shion ricordò nuovamente le parole del dottore.
Nell’idilliaca città di No. 6, i casi di suicidio erano infinitamente vicini allo zero. A tutti i cittadini era promessa una vita felice e piacevole. Ma che promessa vuota e artificiale era in realtà.
Il dottore si morse le labbra, come per sopportare un lancinante dolore. Anche quest’uomo aveva sofferto per mano di quella città. Quante vite aveva già divorato?
Shion serrò la mano in un pugno.
No. 6 non permetteva alle persone di essere persone, né a ognuno di essere padrone di sé.
Perché? Si trattenne a stento dal gridare. Anche Rou lo ha detto. Ha detto di aver provato a costruire una utopia – un mondo senza guerre, discriminazioni o infelicità.
Cosa è andato storto? Cosa è andato male per trasformarla in un mostro così crudele? Cosa è andato storto?
Il volto del dottore si illuminò in un sorriso e le labbra si rilassarono.
”Ma Karan è stata intrepida. Ha continuato ad aprire il suo negozio, a infornare il pane e a sistemarlo sul suo bancone. Ogni volta che passavo dalla sua panetteria, non potevo evitare di respirare a pieni polmoni il delizioso aroma di pane appena sfornato. È una persona incredibile per aver proseguito nella suo lavoro quotidiano nonostante la sua perdita. Probabilmente ha sempre creduto fortemente che un giorno saresti tornato a casa. Provavo pietà per lei, sai? Pensavo ci fosse una piccolissima possibilità, se non nessuna, che tu potessi fare ritorno. Credevo che se tu fossi tornato a casa, saresti stato come mio fratello. Ma sei tornato, e tutto intero. Sei rimasto te stesso.”
”Sono cambiato nell’aspetto, però.”
”L’apparenza non ha alcuna importanza, purché la tua anima non sia in pezzi. È precisamente il piano di No. 6 quello di governare l’animo umano. Governare i cuori, le menti e persino i pensieri delle persone.”
Inukashi soffocò un grosso sbadiglio.
”Quindi dimmi cosa c’è di nuovo. Pensavo vi fosse già ovvio. Per noi residenti del West Block, No. 6 non è nessuna utopia. È come un grosso e grasso vampiro.”
”Un vampiro… capisco.” Un sorriso si diffuse sul volto del dottore. “E il vampiro si sta contorcendo in agonia per i cambiamenti che stanno avvenendo al proprio corpo. Pensare che questo giorno sarebbe arrivato ah ah ah! Quanto vorrei poterlo mostrare a mio fratello e mia madre! Ah ah ah ah!”
La risata del dottore guadagnò gradualmente potenza fino a diventare un fragore. Inukashi inarcò le sopracciglia e indietreggiò.
”Ehi, Shion. Sicuro che il dottore sta bene? Intendo, qui dentro.” Disse indicandosi la testa. “Sicuro che non ha qualche rotella fuori posto?”
”Ha salvato la vita di Nezumi,” disse Shion severo.
”Di certo non ha fatto niente per me,” rispose Inukashi.
Il dottore stava ancora ridendo. Shion enunciò lentamente le sue parole, rivolto alle spalle tremanti dell’uomo.
”Dottore, posso vedere Nezumi?”
La risata cessò. Il dottore si voltò, gli echi della sua risata e il residuo della sua ilarità galleggiava ancora negli occhi.
”Nezumi? Ah, vuoi dire quel ragazzo. Che nome singolare. Non il suo vero nome, immagino.”
”Non credo.”
”E quale sarebbe?”
Aveva aperto la bocca per rispondere “non lo so”, quando la porta dell’ambulatorio si aprì di uno spiraglio, il busto di un uomo alto e magro vi sporgeva attraverso. Un corvo era appollaiato sulla sua spalla. I topini lanciarono uno squittio terrorizzato, uno si tuffò nella tasca del cardigan di Shion, gli altri due si strinsero sotto la pancia di un cane dal pelo maculato.
”Cosa succede, Yoming?” Domandò il dottore avvicinandosi all’uomo. Yoming gli sussurrò qualcosa all’orecchio e le sopracciglia del dottore si sollevarono drammaticamente.
”Il penitenziario!” La bocca del dottore rimase spalancata. “Il Penitenziario – è davvero possibile?”
Yoming gli rispose. Shion non poté cogliere la sua risposta, né desiderava farlo. In quel momento non era dell’umore di ascoltare.
Voglio vedere Nezumi. Tutti i suoi pensieri erano concentrati in quell’unico desiderio. Il suo cuore batteva in trepidazione.
Voglio vederlo e sapere che è vivo.
Shion posizionò la mano sulla porta della sala operatoria.
”E’ di sopra.” Il dottore puntò l’indice verso l’alto. “C’è una sala post-operatoria al secondo piano. Aria si sta prendendo cura di lui. C’è un ascensore che arriva direttamente in quella stanza, ma vorrei che usassi le scale nel corridoio.”
”La ringrazio dottore.”
”Oh-aspetta un attimo,” disse il dottore. “Non dirmi che venite dal Penitenziario”
Non ascoltando nemmeno la fine della frase, Shion si lanciò di corsa nell’ingresso.
”Ehi, svegliati, vecchio! Sembra che stiamo per porgere visita a Nezumi. Dici servono dei fiori.”
”Nnngh, cosa? Chi ha detto che voglio andarci?”
”Piantala di parlare nel sonno e datti una mossa a svegliarti.”
Shion lasciò Inukashi e Rikiga litigare e corse su per le scale. Le gambe vacillarono per un momento quando raggiunse il corridoio debolmente illuminato dalle luci notturne.
Gli ricordava il lungo e dritto corridoio del Penitenziario. Ma questa atmosfera non era impregnata di paura; non gli accapponava la pelle come quella visione.
Espirò silenziosamente.
Solo una stanza accanto alle scale era illuminata. Regolando il proprio respiro, Shion posò gentilmente una mano sulla porta, facendola scorrere piano.
Le mura della stanza erano dipinte di un pallido giallo. Di fronte a lui, delle tende di una tonalità più scura di giallo erano calate su quella che doveva essere una larga finestra.
Accanto a questa, l’infermiera robotica emetteva dei leggeri rumori meccanici accanto al letto. All’ingresso di Shion, sollevò le braccia come per respingerlo.
 ”Riposa. Riposa. No visitatori. Il paziente sta riposando. No visitatori.”
Capisco, questo robot dev’essere Aria. Si abbassò per parlare al robot.
”Ti ringrazio, Aria. Ti sono davvero grato.”
Grato. Grato. Grato.” I sensori dell’infermiera robotica lampeggiarono, cambiando da rossi a verdi. Sembrava aver accettato la presenza di Shion.
”Aria, vorrei che mi lasciassi vedere il tuo paziente. Vorrei davvero tanto, tanto vederlo. Farò qualunque cosa mi chiederai.”
I sensori di Aria smisero di lampeggiare – o piuttosto, smise di battere gli occhi. I suoi occhi verdi erano fissi su Shion.
Vedere. Vedere. Richiesta accettata. Richiesta accettata.”
Spostandosi lungo il pavimento, Aria ritirò le braccia e si posizionò in un angolo della stanza. Sembrava uno stravagante ma adorabile articolo d’arredamento. I cani le si sdraiarono serenamente attorno.
Nezumi dormiva sul letto. Era collegato a diversi tubicini, i suoi occhi erano chiusi. Un lieve colorito era tornato sulle guance, forse grazie alla trasfusione di sangue. Il suo tessuto di superfibra era piegato accuratamente e posto sul letto, senza dubbio ad opera di Aria.
Shion si piegò su Nezumi, sentendogli le pulsazioni cardiache. Erano deboli ma regolari. Riusciva a sentirle distintamente. Un sospiro di sollievo sfuggì alle sue labbra.
”Nezumi…” Al rilascio del sospiro sentì il suo cuore alleggerirsi.
Ce l’ha fatta. È vivo. Shion si inginocchiò accanto al letto e affondò il volto tra le lenzuola. Poteva sentire il battito del cuore di Nezumi. Voleva alzare la voce e gridare con tutta la voce che aveva.
E’ vivo. È vivo. Nezumi è vivo.
“Dormirei volentieri ancora un po’.” Rikiga sbadigliò, mostrando una intera arcata dentaria.
”Ho fame,” disse Inukashi. “E anche i miei cani hanno fame. È una bellissima notizia che Nezumi ce l’ha fatta, ma non sarà per niente divertente se moriamo noi di fame al suo posto. Ah, dannazione, sto morendo di fame!”
”Se ‘noi’ moriamo? Non accomunarmi a voi.”
”Tu non centri nulla, vecchio, stavo parlando di me e dei miei cani. Hei, robot, uh Aria, giusto? Che colpo di fortuna con un nome così bello, e? Non ti si addice affatto. Allora, Signorina Aria, potresti darci qualcosa da sgranocchiare?”
Sgranocchiare. Sgranocchiare. Non comprendo. Non comprendo.”
”Cibo, intendo: cibo! Pazienti e feriti hanno comunque bisogno di mangiare, giusto?” Inukashi mimò il gesto di mangiare.
Cibo. Compreso. Compreso.”
Il busto di Aria si aprì, e comparvero tre coppe di cartone fumanti. Inukashi fischiò e Rikiga deglutì affamato.
”Altre due, altre due,” disse Inukashi. “Per i miei cani. E del pane e della carne, se ne hai.”
”No carne. Pane presente.” Il suo busto si aprì nuovamente, e altre due bicchieri di cartone comparvero insieme a dei fagotti avvolti.
”Sei la migliore. Penso che potrei innamorarmi di te, ti darei un bacio enorme.”
”Io non lo farei,” disse Rikiga. “Pensa a quel povero robot costretto a ricevere un tuo bacio. Probabilmente smetterebbe di funzionare. Non trasformare una così brava ragazza in un inutile ammasso di metallo. Hm? Che roba è questa?”
Rikiga allontanò la coppa dalle labbra, aggrottando le sopracciglia.
”E’ insipido. Potrebbe benissimo essere acqua calda. E questo pane… non da di nulla.”
”E’ cibo da ospedale, non lamentarti. Guarda quanto è stato facile avere una zuppa calda e del pane. Non puoi battere No. 6. Nel West Block, potresti solo sognartelo un banchetto sontuoso come questo. Non è vero, Shion?”
”Già, è davvero delizioso.” Non stava semplicemente reggendo il gioco a Inukashi, li trovava davvero deliziosi.
Questo gusto eguagliava quasi quello della ricca zuppa che aveva preparato Nezumi il giorno in cui era fuggito nel West Block – il giorno che era miracolosamente sopravvissuto all’attacco di una vespa.
Scendeva nel suo corpo, dissetando la sua anima e riportandolo in vita. Una tazza di zuppa era sufficiente a ristorare la sua fiducia che sarebbe vissuto per un altro giorno.
È deliziosa.
Nezumi, riprendi i sensi. Svegliati e assaggia un sorso di questa zuppa. Guardami ancora con quegli occhi pieni di vita.
”Mm…” Nezumi si mosse. Il bianco delle bende intorno alle spalle e al petto pungeva gli occhi di Shion.
”Nezumi, Nezumi!” lo chiamò Shion. Riversando tutta la sua anima nel nome che aveva chiamato così tante volte fino a quel momento. Le palpebre di Nezumi tremarono, anche se impercettibilmente.
”Probabilmente sarà ancora ko per l’anestesia,” disse Rikiga. “Non si sveglierà ancora per un bel po’. Hmm, persino un diavolo come lui sembra un angelo quando se ne sta calmo e tranquillo in questo modo. Strano, non è vero?” mormorò pensieroso.
”Aha, sei ancora cotto di lui, vecchio? Quante volte sei stato fregato perché ingannato dal suo aspetto?”
”Sono stato ingannato abbastanza, con o senza il suo bell’aspetto. Sia da Eve che da te.” Disse Rikiga sospirando. “Trascorrerò il resto della vita comandato da rudi e luridi mocciosi? Il solo pensarci mi deprime. Ho bisogno di un drink per digerirlo. Signorina Aria. Non avresti qualche liquore con te, per caso?”
Liquore. Liquore. Liquore. Non comprendo. Impossibile processare la richiesta.”
”Alcol. Lo sai, voglio qualcosa che mi dia un colpo nelle viscere con la sua potenza.”
Abbiamo: alcol anestetico. Abbiamo: alcol disinfettante. Abbiamo: alcol sterilizzante. Di quale ha bisogno? Di quale ha bisogno?”
”Non mi serve nessuno di questi. Non mi serve antisepsi, né ho bisogno di essere disinfettato o sterilizzato. Dio, che principessa inutile.” Rikiga schioccò la lingua.
Inukashi si voltò, ridendo con discrezione. Anche Shion non poté fare a meno di sollevare gli angoli della bocca. Rikiga aveva un sorriso ironico. I tre si guardarono l’un l’altro e risero per un po’ di tempo.
”Non avrei mai immaginato che gli avresti risposto in quel modo,” mormorò Inukashi pensieroso dopo che le loro risa si erano spente.
”Nemmeno io,” concordò Shion.
”Per non parlare del lavoro extra che avete fatto voi due col Penitenziario. Vi vedo sotto una nuova luce, a dire il vero. Onestamente, non mi sarei mai aspettato ce l’avreste fatta. Pensavo non sareste mai stati in grado di fuggire attraverso lo scarico dei rifiuti.”
”E’ tutto merito tuo e di Rikiga, Inukashi.”
”Merito nostro, huh. Dì un po’, Shion…”
”Hm?”
”Non ti ha mai attraversato il cervello l’idea che noi non ci fossimo presentati al deposito rifiuti? E se non ci fossimo fatti vivi o ci fossimo andati e ritirati prima, non ci hai pensato affatto?”
Alla domanda di Inukashi, Shion perlustrò la sua anima per un momento. Cosa aveva pensato in quel momento? Pensò , poi diede una risposta.
”Non ci ho pensato.” Guardò Inukashi dritto negli occhi. “Una cosa simile non mi è nemmeno passata per la mente. Ero sicuro che tu e Rikiga-san sareste stati lì. Anche Nezumi deve averlo pensato. Sono sicuro che lui avesse una solida fiducia in voi.”
”Bhe, questo è carino da parte vostra , ma lasciati dire che noi… bhe, non so il vecchio, ma… io non vi devo nulla. Non avevo alcuna obbligo di aspettarvi lì.”
”Nemmeno io,” risuonò Rikiga. “Potrei avere la mia porzione di rancori, ma nemmeno io ho alcuna obbligo o debito.” Disse schioccando la lingua ripetutamente.
”Lasciami dire una cosa, Shion,” Inukashi puntò un indice dalle unghia affilate nella sua direzione. “Non pensare che mi sia lasciato coinvolgere gratis in questo inferno. Voi due siete in debito con me adesso. Meglio che siate preparati, perché aggiungerò pesanti interessi.”
”E ti informo che spedirò una fattura anche indirizzata ad Eve. Mi ha fatto spendere un mucchio di quattrini, pensandoci. Non potrò riposare in pace fino a quando non sarò rimborsato almeno per questo.”
Rikiga e Inukashi storsero la bocca allo stesso momento, come se si fossero allenati prima. Shion soppresse una risata e annuì solennemente. Non gli importava quanto astronomico fosse il tasso di interesse, o quanto esorbitante la fattura. I due erano rimasti ad aspettarli. In quella stanza del controllo igiene, dove vita e morte si spingevano l’una con l’altra, avevano continuato ad aspettare, credendo che Shion e Nezumi sarebbero tornati vivi.
Si morse le labbra.
Anche Safu stava aspettando. Era rimasta ad attendere Shion. Lo aspettava, probabilmente, non per dirgli addio, ma per fuggire con lui.
Non ho potuto portare a termine la mia parte.
Non era stato in grado di darle ciò che Rikiga e Inukashi avevano dato a lui.
”Hei, Shion.” Inukashi si abbracciò le ginocchia e si strinse. “Che credi succederò ora al West Block?”
”Il West Block, huh…”
”Già. No. 6 sta cadendo nel caos, a quanto pare. Il Penitenziario è andato. I cancelli sono saltati in aria. Forse quel muro che separa il West Block e No. 6,forse cadrà anche quello. Non credi?”
”Sì, infatti, è molto probabile.”
Inukashi deglutì, stringendosi ancora di più nelle spalle.
”Quindi, se succede, mi domando cosa faranno gli altri nel West Block. Come affronteranno persone che li hanno trattati come merda per tutto questo tempo? Sfogheranno su di loro la loro rabbia? Assalteranno No. 6? Combatteranno o fuggiranno… chissà cosa faranno… quando ci penso, io… bhe, mi fa girare la testa.”
”Mm-hmm…” Inukashi aveva ragione. Anche a lui faceva girare la testa. Un mondo senza mura: andava oltre la sua immaginazione. Cosa si sarebbe formato lì? Certamente non semplice pace e libertà. Come avrebbe soffiato il vento del West Block, turbinante di odio e dolore, contro No. 6?
Superava la sua immaginazione.
”Spegnete le luci,” disse una voce bassa e incisiva.
”Co–Eve, sei–?” Rikiga cadde in silenzio.
Nezumi sedeva sul letto, i suoi oscuri occhi grigi brillavano intensi. “Spegnete le luci. Presto,” ripeté.
Il naso di Inukashi si contrasse, saltò in piedi e premette l’interruttore elettrico. Tutte le luci si spensero e l’oscurità cadde su Shion, come un velo.
”Nezumi, cosa-“
”Shh!”
Nezumi si mosse nell’oscurità. Estraendo tutti i tubicini inseriti nel suo braccio, scivolò sul pavimento e si accovacciò.
”Silenzio. Non muovetevi nemmeno.”
Inukashi rabbrividì.
Il tempo passò. Uno minuto, due minuti, tre minuti… improvvisamente un rumore eruppe dai piani sottostanti. Passi, grida, urla, e poi colpi di pistola.
”Correte! È il Dipartimento di Sicurezza!”
”Nessuno si muova. Muovetevi e apriremo il fuoco.”
”Correte! Fuori di qui!”
”Tutti voi, traditori, siete in arresto.”
”Uccideteli, non è un grosso problema.”
”Il loro leader sta scappando! Prendetelo e uccidetelo!”
Queste erano le poche parole che le orecchie di Shion erano riuscite a cogliere.
Si rannicchiò nell’oscurità.
Si rannicchiò e rimase immobile, con il calore e il respiro di Nezumi proprio accanto a lui.
-FINE CAPITOLO-


7 commenti:

  1. Grazie mille per il nuovo capitolo ^^ Apprezzo molto il lavoro che fai, se non ci fossi stata tu probabilmente non avrei mai letto questa novel! :3
    Peccato che mi sono spoilerata il finale leggendola in inglese su internet, ma proprio non resistevo xD

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    1. grazie a te per amare ancora questa storia meravigliosa. Mi piange il cuore non poterla tradurre più velocemente (anche perchè per tradurre mi basterebbe poco tempo), e pensare che sono passati quasi 6 mesi da quando 9th Avenue ha terminato...

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  2. Appena un attimo di respiro e sono di nuovo in ansia per Nezumi . Accidenti. Certo che qui le figure di Inukashi e Rikiga sono molto più complesse e divertenti! Saltando di palo in frasca, chissà perchè nell'anime hanno ferito anche Shion, o forse sarà ferito durante questa ennesima fuga. -comunque ammazza che ripresa Nezumi, è d'acciaio inox? Grazie per il tuo lavoro, si vede che ci metti l'anima. Come dice la signora Kyoko a Tooru (Fruit Basket) "Tooru è Toru, avanza con i tuoi tempi." Che ti importa se altri hanno finito, credo che nessuno di noi si lamenti, e se anche fosse tu segui te stessa e sarai sempre felice. Grazie perchè il tuo impegno, questo Blog, mi fanno star bene! Ciao e alla prossima!

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    1. ahhh così mi fai piangere Q_Q

      Riguardo Inukashi e Rikiga, hai ragione, sono spassosissimi XD
      Per quanto riguarda Shion ferito e il finale dell'anime in generale, in un commentario dei doppiatori agli episodi avevano spiegato che la divergenza dalla novel nel finale dipendeva dal fatto che all'epoca in cui i produttori compilarono gli script per gli ultimi episodi, il 9 libro non era ancora stato pubblicato in patria [la trasmissione dell'anime era cominciata a luglio e l'ultimo volume della novel venne fuori a Giugno, di conseguenza la Asano non volle divulgare alcuna notizia ai produttori dell'anime riguardo il finale, con eccezione di alcuni dettagli come Nezumi che andava via, l'incontro con Elyurias e il canto di Nezumi - notare che il bacio finale è stata una iniziativa dei produttori ma hanno indovinato le intenzioni della Asano!!!]

      Ti ringrazio per le parole di incoraggiamento, mi hanno fatto molto piacere, anche perchè mi sento in colpa q.q

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  3. bellissimo capitolo! *-* Grazie mille per averlo messo :)
    A quando il prossimo? Sono molto ansiosa xD Non voglio metterti nessuna fretta tranquillissima <3

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    1. ciao
      il prossimo (1/3 del capitolo) è già tradotto e inviato a chi lo corregge, ma al momento non può correggerlo, quindi ci sarà da aspettare ulteriormente...
      l'ultimo capitolo è diviso in 3, se riesco (anche se non posso assicurarlo, sono sepolta dalle cose da fare) continuo con la seconda parte fino a quando la mia collaboratrice avrà tempo per la correzione....
      chiedo ancora scusa per l'attesa

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    2. no no tranquilla non ti preoccupare :) Pensavo ci fosse qualche tipo di problema più grosso, però ora sono più tranquilla ^^
      Grazie per la risposta!

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