”Suo
fratello?”
”Sì.
C’erano diversi anni di differenza tra noi. Nostro padre morì
quando eravamo ancora piccoli, così l’ho cresciuto come se fosse
un figlio. Venne rapito dal Dipartimento di Sicurezza cinque anni
fra, quando aveva diciotto anni. Prova a immaginare il perché.”
”Perché
si rifiutava di dichiarare la sua lealtà a No. 6?”
”Assolutamente
esatto. Mio fratello si rifiutava di prendere parte al rituale di
fedeltà che si teneva alla sua scuola ogni mattina. Non gli piaceva
essere forzato a sottomettersi. Credo dipendesse dal suo orgoglio
giovanile e dal suo senso di giustizia. E in qualità di umano, era
normale per lui sentirsi in quel modo. Mio fratello era certamente un
tipico e normale adolescente. Forse era un po’ più ribelle e
testardo della maggior parte dei ragazzi, ed anche un po’ inesperto
su come funziona il mondo. Quando venne convocato presso il
Moondrop,non fece ritorno se non due settimane più tardi.”
”Tornò
a casa?”
”Era
tornato, ma completamente diverso. Non morto…era vivo, ma è come
se fosse morto. Non era rimasto nulla del vivace e attivo capitano di
baseball che conoscevo. Parlava o rispondeva a malapena, e se ne
stava lì a fissare il cielo per tutta la giornata, limitandosi a
guardarlo con sguardo vacante… si tolse la vita non molto tempo
dopo essere tornato a casa. Non riesco nemmeno a sopportare il
pensiero di cosa possa aver subìto durante quelle due settimane. Ho
detto che si è tolto la vita da solo, ma in realtà è stata la
città ad assassinarlo. Nostra madre svenne per il colpo e non si è
mai più ripresa… morì non più di tre giorni più tardi. La sua
forza vitale le era stata strappata via appena aveva visto a cosa era
stato ridotto il suo amato figlio. Anche nostra madre potrebbe essere
stata assassinata. No, sono sicuro che lo sia stata. Si è trattato
definitivamente di omicidio.” Il dottore annuì con impeto come per
convincere se stesso.
Si
è tolto la vita.
Shion
ricordò nuovamente le parole del dottore.
Nell’idilliaca
città di No. 6, i casi di suicidio erano infinitamente vicini allo
zero. A tutti i cittadini era promessa una vita felice e piacevole.
Ma che promessa vuota e artificiale era in realtà.
Il
dottore si morse le labbra, come per sopportare un lancinante dolore.
Anche quest’uomo aveva sofferto per mano di quella città. Quante
vite aveva già divorato?
Shion
serrò la mano in un pugno.
No.
6 non permetteva alle persone di essere persone, né a ognuno di
essere padrone di sé.
Perché?
Si trattenne a stento dal gridare. Anche
Rou lo ha detto. Ha detto di aver provato a costruire una utopia –
un mondo senza guerre, discriminazioni o infelicità.
Cosa
è andato storto? Cosa è andato male per trasformarla in un mostro
così crudele? Cosa è andato storto?
Il
volto del dottore si illuminò in un sorriso e le labbra si
rilassarono.
”Ma
Karan è stata intrepida. Ha continuato ad aprire il suo negozio, a
infornare il pane e a sistemarlo sul suo bancone. Ogni volta che
passavo dalla sua panetteria, non potevo evitare di respirare a pieni
polmoni il delizioso aroma di pane appena sfornato. È una persona
incredibile per aver proseguito nella suo lavoro quotidiano
nonostante la sua perdita. Probabilmente ha sempre creduto fortemente
che un giorno saresti tornato a casa. Provavo pietà per lei, sai?
Pensavo ci fosse una piccolissima possibilità, se non nessuna, che
tu potessi fare ritorno. Credevo che se tu fossi tornato a casa,
saresti stato come mio fratello. Ma sei tornato, e tutto intero. Sei
rimasto te stesso.”
”Sono
cambiato nell’aspetto, però.”
”L’apparenza
non ha alcuna importanza, purché la tua anima non sia in pezzi. È
precisamente il piano di No. 6 quello di governare l’animo umano.
Governare i cuori, le menti e persino i pensieri delle persone.”
Inukashi
soffocò un grosso sbadiglio.
”Quindi
dimmi cosa c’è di nuovo. Pensavo vi fosse già ovvio. Per noi
residenti del West Block, No. 6 non è nessuna utopia. È come un
grosso e grasso vampiro.”
”Un
vampiro… capisco.” Un sorriso si diffuse sul volto del dottore.
“E il vampiro si sta contorcendo in agonia per i cambiamenti che
stanno avvenendo al proprio corpo. Pensare che questo giorno sarebbe
arrivato ah ah ah! Quanto vorrei poterlo mostrare a mio fratello e
mia madre! Ah ah ah ah!”
La
risata del dottore guadagnò gradualmente potenza fino a diventare un
fragore. Inukashi inarcò le sopracciglia e indietreggiò.
”Ehi,
Shion. Sicuro che il dottore sta bene? Intendo, qui dentro.” Disse
indicandosi la testa. “Sicuro che non ha qualche rotella fuori
posto?”
”Ha
salvato la vita di Nezumi,” disse Shion severo.
”Di
certo non ha fatto niente per me,” rispose Inukashi.
Il
dottore stava ancora ridendo. Shion enunciò lentamente le sue
parole, rivolto alle spalle tremanti dell’uomo.
”Dottore,
posso vedere Nezumi?”
La
risata cessò. Il dottore si voltò, gli echi della sua risata e il
residuo della sua ilarità galleggiava ancora negli occhi.
”Nezumi?
Ah, vuoi dire quel ragazzo. Che nome singolare. Non il suo vero nome,
immagino.”
”Non
credo.”
”E
quale sarebbe?”
Aveva
aperto la bocca per rispondere “non lo so”, quando la porta
dell’ambulatorio si aprì di uno spiraglio, il busto di un uomo
alto e magro vi sporgeva attraverso. Un corvo era appollaiato sulla
sua spalla. I topini lanciarono uno squittio terrorizzato, uno si
tuffò nella tasca del cardigan di Shion, gli altri due si strinsero
sotto la pancia di un cane dal pelo maculato.
”Cosa
succede, Yoming?” Domandò il dottore avvicinandosi all’uomo.
Yoming gli sussurrò qualcosa all’orecchio e le sopracciglia del
dottore si sollevarono drammaticamente.
”Il
penitenziario!” La bocca del dottore rimase spalancata. “Il
Penitenziario – è davvero possibile?”
Yoming
gli rispose. Shion non poté cogliere la sua risposta, né desiderava
farlo. In quel momento non era dell’umore di ascoltare.
Voglio
vedere Nezumi.
Tutti i suoi pensieri erano concentrati in quell’unico desiderio.
Il suo cuore batteva in trepidazione.
Voglio
vederlo e sapere che è vivo.
Shion
posizionò la mano sulla porta della sala operatoria.
”E’
di sopra.” Il dottore puntò l’indice verso l’alto. “C’è
una sala post-operatoria al secondo piano. Aria si sta prendendo cura
di lui. C’è un ascensore che arriva direttamente in quella stanza,
ma vorrei che usassi le scale nel corridoio.”
”La
ringrazio dottore.”
”Oh-aspetta
un attimo,” disse il dottore. “Non dirmi che venite dal
Penitenziario”
Non
ascoltando nemmeno la fine della frase, Shion si lanciò di corsa
nell’ingresso.
”Ehi,
svegliati, vecchio! Sembra che stiamo per porgere visita a Nezumi.
Dici servono dei fiori.”
”Nnngh,
cosa? Chi ha detto che voglio andarci?”
”Piantala
di parlare nel sonno e datti una mossa a svegliarti.”
Shion
lasciò Inukashi e Rikiga litigare e corse su per le scale. Le gambe
vacillarono per un momento quando raggiunse il corridoio debolmente
illuminato dalle luci notturne.
Gli
ricordava il lungo e dritto corridoio del Penitenziario. Ma questa
atmosfera non era impregnata di paura; non gli accapponava la pelle
come quella visione.
Espirò
silenziosamente.
Solo
una stanza accanto alle scale era illuminata. Regolando il proprio
respiro, Shion posò gentilmente una mano sulla porta, facendola
scorrere piano.
Le
mura della stanza erano dipinte di un pallido giallo. Di fronte a
lui, delle tende di una tonalità più scura di giallo erano calate
su quella che doveva essere una larga finestra.
Accanto
a questa, l’infermiera robotica emetteva dei leggeri rumori
meccanici accanto al letto. All’ingresso di Shion, sollevò le
braccia come per respingerlo.
”Riposa.
Riposa. No visitatori. Il paziente sta riposando. No visitatori.”
Capisco,
questo robot dev’essere Aria.
Si abbassò per parlare al robot.
”Ti
ringrazio, Aria. Ti sono davvero grato.”
”Grato.
Grato. Grato.” I
sensori dell’infermiera robotica lampeggiarono, cambiando da rossi
a verdi. Sembrava aver accettato la presenza di Shion.
”Aria,
vorrei che mi lasciassi vedere il tuo paziente. Vorrei davvero tanto,
tanto vederlo. Farò qualunque cosa mi chiederai.”
I
sensori di Aria smisero di lampeggiare – o piuttosto, smise di
battere gli occhi. I suoi occhi verdi erano fissi su Shion.
”Vedere.
Vedere. Richiesta accettata. Richiesta accettata.”
Spostandosi
lungo il pavimento, Aria ritirò le braccia e si posizionò in un
angolo della stanza. Sembrava uno stravagante ma adorabile articolo
d’arredamento. I cani le si sdraiarono serenamente attorno.
Nezumi
dormiva sul letto. Era collegato a diversi tubicini, i suoi occhi
erano chiusi. Un lieve colorito era tornato sulle guance, forse
grazie alla trasfusione di sangue. Il suo tessuto di superfibra era
piegato accuratamente e posto sul letto, senza dubbio ad opera di
Aria.
Shion
si piegò su Nezumi, sentendogli le pulsazioni cardiache. Erano
deboli ma regolari. Riusciva a sentirle distintamente. Un sospiro di
sollievo sfuggì alle sue labbra.
”Nezumi…”
Al rilascio del sospiro sentì il suo cuore alleggerirsi.
Ce
l’ha fatta. È vivo.
Shion si inginocchiò accanto al letto e affondò il volto tra le
lenzuola. Poteva sentire il battito del cuore di Nezumi. Voleva
alzare la voce e gridare con tutta la voce che aveva.
E’
vivo. È vivo. Nezumi è vivo.
“Dormirei volentieri ancora un po’.” Rikiga sbadigliò,
mostrando una intera arcata dentaria.
”Ho
fame,” disse Inukashi. “E anche i miei cani hanno fame. È una
bellissima notizia che Nezumi ce l’ha fatta, ma non sarà per
niente divertente se moriamo noi di fame al suo posto. Ah,
dannazione, sto morendo di fame!”
”Se
‘noi’ moriamo? Non accomunarmi a voi.”
”Tu
non centri nulla, vecchio, stavo parlando di me e dei miei cani. Hei,
robot, uh Aria, giusto? Che colpo di fortuna con un nome così bello,
e? Non ti si addice affatto. Allora, Signorina Aria, potresti darci
qualcosa da sgranocchiare?”
”Sgranocchiare.
Sgranocchiare. Non comprendo. Non comprendo.”
”Cibo,
intendo: cibo! Pazienti e feriti hanno comunque bisogno di mangiare,
giusto?” Inukashi mimò il gesto di mangiare.
”Cibo.
Compreso. Compreso.”
Il
busto di Aria si aprì, e comparvero tre coppe di cartone fumanti.
Inukashi fischiò e Rikiga deglutì affamato.
”Altre
due, altre due,” disse Inukashi. “Per i miei cani. E del pane e
della carne, se ne hai.”
”No
carne. Pane presente.” Il suo busto si aprì nuovamente, e altre
due bicchieri di cartone comparvero insieme a dei fagotti avvolti.
”Sei
la migliore. Penso che potrei innamorarmi di te, ti darei un bacio
enorme.”
”Io
non lo farei,” disse Rikiga. “Pensa a quel povero robot costretto
a ricevere un tuo bacio. Probabilmente smetterebbe di funzionare. Non
trasformare una così brava ragazza in un inutile ammasso di metallo.
Hm? Che roba è questa?”
Rikiga
allontanò la coppa dalle labbra, aggrottando le sopracciglia.
”E’
insipido. Potrebbe benissimo essere acqua calda. E questo pane… non
da di nulla.”
”E’
cibo da ospedale, non lamentarti. Guarda quanto è stato facile avere
una zuppa calda e del pane. Non puoi battere No. 6. Nel West Block,
potresti solo sognartelo un banchetto sontuoso come questo. Non è
vero, Shion?”
”Già,
è davvero delizioso.” Non stava semplicemente reggendo il gioco a
Inukashi, li trovava davvero deliziosi.
Questo
gusto eguagliava quasi quello della ricca zuppa che aveva preparato
Nezumi il giorno in cui era fuggito nel West Block – il giorno che
era miracolosamente sopravvissuto all’attacco di una vespa.
Scendeva nel suo corpo, dissetando la sua anima e riportandolo in
vita. Una tazza di zuppa era sufficiente a ristorare la sua fiducia
che sarebbe vissuto per un altro giorno.
È
deliziosa.
Nezumi,
riprendi i sensi. Svegliati e assaggia un sorso di questa zuppa.
Guardami ancora con quegli occhi pieni di vita.
”Mm…”
Nezumi si mosse. Il bianco delle bende intorno alle spalle e al petto
pungeva gli occhi di Shion.
”Nezumi,
Nezumi!” lo chiamò Shion. Riversando tutta la sua anima nel nome
che aveva chiamato così tante volte fino a quel momento. Le palpebre
di Nezumi tremarono, anche se impercettibilmente.
”Probabilmente
sarà ancora ko per l’anestesia,” disse Rikiga. “Non si
sveglierà ancora per un bel po’. Hmm, persino un diavolo come lui
sembra un angelo quando se ne sta calmo e tranquillo in questo modo.
Strano, non è vero?” mormorò pensieroso.
”Aha,
sei ancora cotto di lui, vecchio? Quante volte sei stato fregato
perché ingannato dal suo aspetto?”
”Sono
stato ingannato abbastanza, con o senza il suo bell’aspetto. Sia da
Eve che da te.” Disse Rikiga sospirando. “Trascorrerò il resto
della vita comandato da rudi e luridi mocciosi? Il solo pensarci mi
deprime. Ho bisogno di un drink per digerirlo. Signorina Aria. Non
avresti qualche liquore con te, per caso?”
”Liquore.
Liquore. Liquore. Non comprendo. Impossibile processare la
richiesta.”
”Alcol.
Lo sai, voglio qualcosa che mi dia un colpo nelle viscere con la sua
potenza.”
”Abbiamo:
alcol anestetico. Abbiamo: alcol disinfettante. Abbiamo: alcol
sterilizzante. Di quale ha bisogno? Di quale ha bisogno?”
”Non
mi serve nessuno di questi. Non mi serve antisepsi, né ho bisogno di
essere disinfettato o sterilizzato. Dio, che principessa inutile.”
Rikiga schioccò la lingua.
Inukashi
si voltò, ridendo con discrezione. Anche Shion non poté fare a meno
di sollevare gli angoli della bocca. Rikiga aveva un sorriso ironico.
I tre si guardarono l’un l’altro e risero per un po’ di tempo.
”Non
avrei mai immaginato che gli avresti risposto in quel modo,”
mormorò Inukashi pensieroso dopo che le loro risa si erano spente.
”Nemmeno
io,” concordò Shion.
”Per
non parlare del lavoro extra che avete fatto voi due col
Penitenziario. Vi vedo sotto una nuova luce, a dire il vero.
Onestamente, non mi sarei mai aspettato ce l’avreste fatta. Pensavo
non sareste mai stati in grado di fuggire attraverso lo scarico dei
rifiuti.”
”E’
tutto merito tuo e di Rikiga, Inukashi.”
”Merito
nostro, huh. Dì un po’, Shion…”
”Hm?”
”Non
ti ha mai attraversato il cervello l’idea che noi non ci fossimo
presentati al deposito rifiuti? E se non ci fossimo fatti vivi o ci
fossimo andati e ritirati prima, non ci hai pensato affatto?”
Alla
domanda di Inukashi, Shion perlustrò la sua anima per un momento.
Cosa aveva pensato in quel momento? Pensò , poi diede una risposta.
”Non
ci ho pensato.” Guardò Inukashi dritto negli occhi. “Una cosa
simile non mi è nemmeno passata per la mente. Ero sicuro che tu e
Rikiga-san sareste stati lì. Anche Nezumi deve averlo pensato. Sono
sicuro che lui avesse una solida fiducia in voi.”
”Bhe,
questo è carino da parte vostra , ma lasciati dire che noi… bhe,
non so il vecchio, ma… io non vi devo nulla. Non avevo alcuna
obbligo di aspettarvi lì.”
”Nemmeno
io,” risuonò Rikiga. “Potrei avere la mia porzione di rancori,
ma nemmeno io ho alcuna obbligo o debito.” Disse schioccando la
lingua ripetutamente.
”Lasciami
dire una cosa, Shion,” Inukashi puntò un indice dalle unghia
affilate nella sua direzione. “Non pensare che mi sia lasciato
coinvolgere gratis in questo inferno. Voi due siete in debito con me
adesso. Meglio che siate preparati, perché aggiungerò pesanti
interessi.”
”E
ti informo che spedirò una fattura anche indirizzata ad Eve. Mi ha
fatto spendere un mucchio di quattrini, pensandoci. Non potrò
riposare in pace fino a quando non sarò rimborsato almeno per
questo.”
Rikiga
e Inukashi storsero la bocca allo stesso momento, come se si fossero
allenati prima. Shion soppresse una risata e annuì solennemente. Non
gli importava quanto astronomico fosse il tasso di interesse, o
quanto esorbitante la fattura. I due erano rimasti ad aspettarli. In
quella stanza del controllo igiene, dove vita e morte si spingevano
l’una con l’altra, avevano continuato ad aspettare, credendo che
Shion e Nezumi sarebbero tornati vivi.
Si
morse le labbra.
Anche
Safu stava aspettando. Era rimasta ad attendere Shion. Lo aspettava,
probabilmente, non per dirgli addio, ma per fuggire con lui.
Non
ho potuto portare a termine la mia parte.
Non
era stato in grado di darle ciò che Rikiga e Inukashi avevano dato a
lui.
”Hei,
Shion.” Inukashi si abbracciò le ginocchia e si strinse. “Che
credi succederò ora al West Block?”
”Il
West Block, huh…”
”Già.
No. 6 sta cadendo nel caos, a quanto pare. Il Penitenziario è
andato. I cancelli sono saltati in aria. Forse quel muro che separa
il West Block e No. 6,forse cadrà anche quello. Non credi?”
”Sì,
infatti, è molto probabile.”
Inukashi
deglutì, stringendosi ancora di più nelle spalle.
”Quindi,
se succede, mi domando cosa faranno gli altri nel West Block. Come
affronteranno persone che li hanno trattati come merda per tutto
questo tempo? Sfogheranno su di loro la loro rabbia? Assalteranno No.
6? Combatteranno o fuggiranno… chissà cosa faranno… quando ci
penso, io… bhe, mi fa girare la testa.”
”Mm-hmm…”
Inukashi aveva ragione. Anche a lui faceva girare la testa. Un mondo
senza mura: andava oltre la sua immaginazione. Cosa si sarebbe
formato lì? Certamente non semplice pace e libertà. Come avrebbe
soffiato il vento del West Block, turbinante di odio e dolore, contro
No. 6?
Superava
la sua immaginazione.
”Spegnete
le luci,” disse una voce bassa e incisiva.
”Co–Eve,
sei–?” Rikiga cadde in silenzio.
Nezumi
sedeva sul letto, i suoi oscuri occhi grigi brillavano intensi.
“Spegnete le luci. Presto,” ripeté.
Il
naso di Inukashi si contrasse, saltò in piedi e premette
l’interruttore elettrico. Tutte le luci si spensero e l’oscurità
cadde su Shion, come un velo.
”Nezumi,
cosa-“
”Shh!”
Nezumi
si mosse nell’oscurità. Estraendo tutti i tubicini inseriti nel
suo braccio, scivolò sul pavimento e si accovacciò.
”Silenzio.
Non muovetevi nemmeno.”
Inukashi
rabbrividì.
Il
tempo passò. Uno minuto, due minuti, tre minuti… improvvisamente
un rumore eruppe dai piani sottostanti. Passi, grida, urla, e poi
colpi di pistola.
”Correte!
È il Dipartimento di Sicurezza!”
”Nessuno
si muova. Muovetevi e apriremo il fuoco.”
”Correte!
Fuori di qui!”
”Tutti
voi, traditori, siete in arresto.”
”Uccideteli,
non è un grosso problema.”
”Il
loro leader sta scappando! Prendetelo e uccidetelo!”
Queste
erano le poche parole che le orecchie di Shion erano riuscite a
cogliere.
Si
rannicchiò nell’oscurità.
Si
rannicchiò e rimase immobile, con il calore e il respiro di Nezumi
proprio accanto a lui.
-FINE
CAPITOLO-
Grazie mille per il nuovo capitolo ^^ Apprezzo molto il lavoro che fai, se non ci fossi stata tu probabilmente non avrei mai letto questa novel! :3
RispondiEliminaPeccato che mi sono spoilerata il finale leggendola in inglese su internet, ma proprio non resistevo xD
grazie a te per amare ancora questa storia meravigliosa. Mi piange il cuore non poterla tradurre più velocemente (anche perchè per tradurre mi basterebbe poco tempo), e pensare che sono passati quasi 6 mesi da quando 9th Avenue ha terminato...
EliminaAppena un attimo di respiro e sono di nuovo in ansia per Nezumi . Accidenti. Certo che qui le figure di Inukashi e Rikiga sono molto più complesse e divertenti! Saltando di palo in frasca, chissà perchè nell'anime hanno ferito anche Shion, o forse sarà ferito durante questa ennesima fuga. -comunque ammazza che ripresa Nezumi, è d'acciaio inox? Grazie per il tuo lavoro, si vede che ci metti l'anima. Come dice la signora Kyoko a Tooru (Fruit Basket) "Tooru è Toru, avanza con i tuoi tempi." Che ti importa se altri hanno finito, credo che nessuno di noi si lamenti, e se anche fosse tu segui te stessa e sarai sempre felice. Grazie perchè il tuo impegno, questo Blog, mi fanno star bene! Ciao e alla prossima!
RispondiEliminaahhh così mi fai piangere Q_Q
EliminaRiguardo Inukashi e Rikiga, hai ragione, sono spassosissimi XD
Per quanto riguarda Shion ferito e il finale dell'anime in generale, in un commentario dei doppiatori agli episodi avevano spiegato che la divergenza dalla novel nel finale dipendeva dal fatto che all'epoca in cui i produttori compilarono gli script per gli ultimi episodi, il 9 libro non era ancora stato pubblicato in patria [la trasmissione dell'anime era cominciata a luglio e l'ultimo volume della novel venne fuori a Giugno, di conseguenza la Asano non volle divulgare alcuna notizia ai produttori dell'anime riguardo il finale, con eccezione di alcuni dettagli come Nezumi che andava via, l'incontro con Elyurias e il canto di Nezumi - notare che il bacio finale è stata una iniziativa dei produttori ma hanno indovinato le intenzioni della Asano!!!]
Ti ringrazio per le parole di incoraggiamento, mi hanno fatto molto piacere, anche perchè mi sento in colpa q.q
bellissimo capitolo! *-* Grazie mille per averlo messo :)
RispondiEliminaA quando il prossimo? Sono molto ansiosa xD Non voglio metterti nessuna fretta tranquillissima <3
ciao
Eliminail prossimo (1/3 del capitolo) è già tradotto e inviato a chi lo corregge, ma al momento non può correggerlo, quindi ci sarà da aspettare ulteriormente...
l'ultimo capitolo è diviso in 3, se riesco (anche se non posso assicurarlo, sono sepolta dalle cose da fare) continuo con la seconda parte fino a quando la mia collaboratrice avrà tempo per la correzione....
chiedo ancora scusa per l'attesa
no no tranquilla non ti preoccupare :) Pensavo ci fosse qualche tipo di problema più grosso, però ora sono più tranquilla ^^
EliminaGrazie per la risposta!