Secondo Nezumi, il Popolo della Foresta ha fatto di quel luogo la
loro casa. Fin da tempi antichi hanno vissuto in armonia col vento,
la terra, i laghi, i fiumi e il cielo.
Stando
alle parole di Rou, la foresta è un luogo in cui nascono e crescono.
Hanno continuato a nutrirla, rispettarla e proteggerla . Hanno
vissuto pacificamente dentro i confini della natura, senza la brama
di prosperità o sviluppo. Persino coloro che vivevano in Rose Town
non avevano idea della loro esistenza.
Non era il potere di Elyurias a garantire la sopravvivenza della rigogliosa foresta su questa terra. Era grazie alla loro protezione. Attraverso il lungo e perpetuo scorrere del tempo hanno continuato a proteggerla.
Nezumi
è un discendente di questo popolo.
Rikiga
lasciò cadere lungo il pavimento la bottiglia vuota di succo, che
continuò a rotolare fino ad urtare contro il braccio del dottore,
dove si fermò.
Nezumi
è un discendente del Popolo della Foresta. Ed è anche un
discendente dei “Cantori”.
”Cantori?”
”Sì,
i Cantori – coloro che possedevano il potere di placare Elyurias e
conversare con lei. Ci sono sempre stati un certo numero di Cantori
tra il Popolo della Foresta.”
Né
la natura né Elyurias erano incarnazione di pura compassione e
generosità. Al contrario, avrebbero potuto facilmente mostrarsi
terrificanti. E questo il popolo della foresta lo sapeva.
La
natura come Elyurias poteva snudare le zanne e attaccarli
all’improvviso in qualunque momento. Il loro potere era assoluto,
nessun umano avrebbe potuto compararli. E questo li rendeva ancora
più tremendi.
Sì,
il Popolo della Foresta conosceva la paura. Sapeva come temere così
come riverire. I Cantori potevano placare l’ira di Elyurias con le
loro voci, e dialogare con lei. Possedevano l’abilità di mediare
tra uomini e natura. Anche Nezumi ha ricevuto tale abilità, così
come sua madre.
Avventuratosi
nelle profondità della foresta, Rou incontrò Elyurias e il Popolo
della Foresta, e informò No. 6 della loro esistenza. Rou non aveva
idea che questo evento avrebbe piantato il seme per il Massacro di
Mao.
”Il
Massacro di Mao?” rughe comparvero intorno alle sopracciglia di
Rikiga.
”Sì.
Sembra che ‘Mao’ si riferisca all’area dei laghi, dove il
Popolo della Foresta risiedeva. Avevano in quel luogo il loro
villaggio. È l’area in cui si trova ora l’aeroporto, sembra che
il lago sia stato prosciugato per lasciarvi posto. Non ne avevo
idea.”
”Nemmeno
io,” disse Rikiga. “Quando cominciarono a costruirlo ero già
stato sbattuto fuori. Un massacro, huh… il che significa che No. 6
deve aver invaso l’area di Mao e tentato di cancellare i suoi
residenti?”
”Già.”
”Per
quale ragione? Avevano bisogno di terre per l’aeroporto?”
”No.
Ciò che desideravano davvero era Elyurias.”
”Per
cosa?”
Per
cosa. Rikiga
continuava a ripetere la stessa domanda.
Per
cosa, per cosa. Davvero, per quale ragione era accaduta una cosa
simile? Cosa rendeva gli esseri umani così brutali, così crudeli?
Shion
guardò il corpo del dottore riverso al pavimento. Aveva perso tutto
il suo calore umano ed era ora un freddo cadavere. L’infermiera gli
giaceva accanto, e oltre lei un uomo senza nome.
Cosa
li rende capaci di prendere la vita di altri così facilmente?
Nel
breve istante in cui chiudeva gli occhi, poteva vedere la Caccia
all’uomo aprirsi nuovamente davanti a lui. Poteva udire i gemiti
delle persone che venivano caricate nel camion. Nelle sue orecchie
risuonavano le grida delle persone morenti, ammassate l’una
sull’altra nel basamento del Penitenziario.
Per
cosa?
Perplessità
– non rabbia – aveva catturato Shion, e non lo lasciava andare,
insieme a una sensazione di paura.
Che
cosa lo rendeva diverso dalle figure centrali di No. 6? Non lo aveva
detto lo stesso Rou, anche? Erano tutti giovani, pieni di speranze
di costruire la città ideale.
C’erano
voluti pochi decenni perché queste speranze e ideali mutassero.
Pochi decenni. Shion mandò giù il suo stesso respiro.
Che
tipo di persona sarò io tra qualche decennio? Sarò ancora in grado
di serbare le stesse speranze e gli stessi ideali che ho adesso, a
sedici anni? Sarò collegato in qualche modo con questo tipo di
brutalità?
Il
terrore era tale da farlo rabbrividire.
Per
cosa desideravano Elyurias? Per i suoi poteri speciali.
”Poteri
speciali?” La bocca di Inukashi si spalancò mentre fissava Shion.
”Sì.
Elyurias incarna la forma di una vespa.”
”Vespa?
Come quei cosini che volano di fiore in fiore?”
”Quelle
sarebbero api da miele. Elyurias è una vespa parassita, depone le
uova nei suoi ospiti.”
La
bocca di Inukashi si spalancò ancora di più.
Le
uova crescono all’interno del corpo dell’ospite, senza che questo
ne venga a conoscenza. Diventano pupe ed emergono in fine come
adulte. Si fanno strada attraverso il corpo dell’ospite per
fuggire, lasciandone solo un guscio vuoto. È questo ciò che sta
accadendo a No. 6 in questo momento.
Le
creature di Elyurias stanno cominciando a crescere
contemporaneamente. Piccoli che si nutrono dei cittadini di No. 6 per
crescere.
Come
ho detto, Elyurias ha le sembianze di una vespa. Ma non è tale:
nessuno sa chi o cosa lei sia, Rou ha registrato che la credeva un
essere a metà tra umano e divino. È per questo che lei…dato che
depone uova mi riferisco ad essa come ‘lei’, ma dubito abbia
senso distinguerne il genere. Forse assume la forma di una vespa
perché conveniente per depositare le uova all’interno di un
ospite. Forse appare come vespa solo agli occhi umani.
Elyurias
possiede un enorme intelletto, che sorpassa di gran lunga quello
umano. E possiede il potere di estendere un perfetto controllo sul
suo ospite.
A
causa del suo potere, gli ospiti erano programmati a compiere azioni
favorevoli per i suoi piccoli, ignari del fatto che qualcosa si
stesse nutrendo da loro. Ad esempio, il loro istinto di percepire
pericolo era affilato, e divenivano incredibilmente attenti alla loro
nutrizione. Erano condizionati a compiere qualunque sforzo per
mantenere un corpo in forma; le loro personalità diventavano
gentili, cominciando ad evitare dispute. È facile pensare perché i
cittadini di No. 6 fossero gli unici presi di mira. Pensate a quanto
malnutrita è la gente nel West Block, insieme all’ambiente al di
sotto della norma… come ospiti erano fuori questione. Nezumi ha
detto che le vespe parassite avevano il palato fino. Sembra avesse
ragione.
”Ironico,
non è vero?” mormorò Inukashi. “Moriamo di fame, congeliamo,
possiamo morire in qualunque momento… ma grazie a questo siamo
stati risparmiati.”
”Queste
erano le condizioni assolutamente necessarie per le uova; l’ospite
doveva restare in vita durante la loro crescita, ed essere in salute.
Persino Elyurias non avrebbe potuto trasformare il West Block in un
paradiso. Ma non ne aveva nemmeno bisogno.”
”In
No. 6 hai già i migliori ospiti che potresti desiderare.”
”Esatto.”
”Le
vespe controllano gli umani?” Questa volta era Rikiga a spalancare
la bocca, respirando affannosamente.
”Sì.
Possono costringerle ad agire a loro piacimento. Non è inusuale per
un organismo parassita. Un certo schistosoma inganna il sistema
immunitario umano, facendogli credere di essere inoffensivo. Una
specie di vespa parassita inietta il suo DNA nel bruco che sceglie
come ospite e ne disarma completamente il sistema immunitario. Ma non
credo che ci siano altri esempi di organismi parassiti altamente
funzionali come Elyurias, che sceglie gli esseri umani come ospiti e
ne assume il completo controllo senza la loro conoscenza.”
“…E
No. 6 desiderava quel potere – il potere di controllare
completamente e dominare gli esseri umani.” Rikiga emise un rumore
strozzato dalla gola, un suono secco e asciutto, simile al gelido
vento d’inverno.
No.
6 ha provato a impadronirsi del potere di Elyurias.
Entrati
a conoscenza di questo mistico potere, attraverso i rapporti
investigativi di Rou, provarono ad usarlo nella costruzione del loro
governo.
Le
caratteristiche di Elyurias rimanevano un mistero, comunque tutti in
No. 6 pensavano a lei come a un mero insetto, una qualche specie
mutante. Non pensavano a lei come a un essere a metà tra uomo e dio,
come credeva invece Rou. Nessuno di loro la vedeva come tale. Ogni
persona credeva fermamente che non esistesse essere superiore
all’uomo.
Elyurias
non era nient’altro che un’ape regina con un intelletto
insolitamente sviluppato. Non sarebbe stata grande difficoltà
allenarla e controllarla secondo i loro bisogni…ecco cosa
credevano.
Venne
formata una squadra investigativa per la sua cattura, e così
entrarono nella foresta. Qui incontrarono una dura resistenza da
parte del Popolo della Foresta.
Elyurias
non risiedeva costantemente nella foresta, faceva la sua comparsa in
un periodo incerto, che andava da qualche anno fino a qualche
decennio di distanza. Tutto ciò che la riguarda,le condizioni
necessarie per la sua comparsa, il momento in cui deponeva le uova, e
per quanto tempo vivesse dopo erano un mistero. Dopo aver deposto le
sue uova, Elyurias scompariva, si ritirava da occhio umano. Una nuova
ape regina emergeva da una delle uova che aveva deposto, non era mai
chiaro se questo dovesse avvenire qualche anno o decadi dopo.
Nessuno
aveva mai visto il cadavere di Elyurias. Dal momento della comparsa
di questa foresta in questo mondo, Elyurias aveva sempre continuato a
ripetere la stessa routine, ma non una singola persona ne aveva visto
il cadavere.
Tra
il Popolo della Foresta, si diceva che Elyurias fosse immortale, che
rivivesse ancora e ancora che il suo cadavere si decomponesse da
qualche parte dove nessun occhio potesse vedere, e divenisse la
foresta stessa.
Quando
Elyurias compariva, il popolo della Foresta la placava con una
canzone. Pregavano e la supplicavano che non scegliesse nessuno del
loro popolo come ospite. Praticavano rituali, in cui le presentavano
un Letto della Divinità. Il letto della divinità era un tipo di
ospite creato da mano umana, realizzato con cervelli animali, offerto
perché impiantasse in esso le sue uova. Accompagnata dal canto,
Elyurias avrebbe deposto qui le sue uova. Dopo che queste erano
deposte, il Letto della Divinità sembrava non marcisse o seccasse;
al contrario, manteneva un adeguato livello di umidità e freschezza
fino al momento di decomporsi completamente all’emergere della
vespa adulta.
Sì,
era lo stesso – lo stesso modo in cui gli ospiti umani invecchiano
e muoiono nell’arco di un attimo subito dopo l’emergere della
vespa adulta.
Il
Popolo della Foresta proteggeva il Letto della Divinità con il corpo
e con l’anima. Era parte della loro accordo. Queste regole venivano
tramandate di generazione in generazione. Fino a quando il Popolo
della Foresta avesse continuato a proteggere il Letto della Divinità,
Elyurias non avrebbe inflitto loro alcun male. Non solo proteggeva le
persone, ma anche la foresta e le sue terre.
Questa
era la regola.
No. 6 ha fatto la
sua comparsa sulla scena e ha strappato loro ogni cosa. Ha bruciato
l’accampamento del Popolo della Foresta dove loro risiedevano; ha
massacrato donne, bambini, e anziani indiscriminatamente. Ha preso il
Letto della Divinità e portato a No. 6.Il Massacro di Mao, la distruzione del Popolo della Foresta.
Questo incidente prese luogo solo dodici anni fa.
Shion fece un grosso respiro e poi espirò. Aveva l’impressione non vi fosse altro modo per permettere all’aria di raggiungere ogni angolo del suo corpo.
”Da qui in poi è una mia supposizione, non rientra nelle registrazioni di Rou. Sono sicuro che sia la verità.”
Rikiga si sporse in avanti come per incoraggiarlo a continuare. Inukashi, al contrario, si ritrasse. Sorrideva, come se fiutasse una qualche puzza insopportabile.
”I piani superiori di No. 6 probabilmente tentarono di far schiudere le uova di Elyurias artificialmente nel Letto della Divinità che avevano riportato in dietro, ma fallirono. Non avevano un Cantore, e quindi non potevano mantenere il Letto della Divinità. Ciononostante, si rifiutarono di riconoscere nulla fuori da prove scientifiche. Ma attraverso i loro numerosi insuccessi, di una cosa si resero conto: il luogo più appropriato per covare le uova e farle crescere era in un cervello umano.”
”Cervello?”
Rikiga si afferrò la testa.
“Sì.
Non di una mucca, un maiale o una scimmia. Arrivarono a determinare
che le uova di Elyurias si riuscivano a schiudere se usate in un
cervello umano, e che una di loro sarebbe nata come ape regina, come
un’altra Elyurias.”
”E
poi, cosa…?”
”Impiantarono
uova in segreto in un certo numero di cittadini – come una vespa
userebbe il suo ovopositore per deporre le uova dentro il suo ospite.
Era abbastanza facile somministrare una puntura durante uno dei
controlli programmati, dicendo che faceva parte della procedura.
Sceglievano campioni di cittadini che differivano in sesso, età,
costituzione e ambiente di vita. Io ero uno di loro. Anche Rou era
stato scelto come ospite, ma sembra che la volontà di Elyurias abbia
avuto qualche influenza in questo caso. Entrambi siamo sopravvissuti
perché lo sviluppo del parassita è stato incompleto. L’ospite
muore sempre se l’adulto riesce ad emergere. Ciò significa che le
uova di Elyurias erano effettive anche come armi per omicidi. I piani
alti avrebbero fatto di tutto per avere Elyurias in loro potere.
Erano disperati di averla sotto il loro controllo. Forse avevano già
un leggero presentimento che in No. 6 avrebbero iniziato a formarsi
spaccature. Forse sapevano che il loro governo esclusivo e selettivo
sarebbe crollato un giorno, per quanto abilmente lo avessero
camuffato. Era per questo che desideravano un controllo totale sugli
altri. Volevano essere l’ape regina, e regnare come l’unico e
assoluto sovrano.”
”Le
avanzate strutture di ricerca erano state allestite all’interno del
Penitenziario per, um, svolgere ricerche su queste… vespe?”
”Sì.
Non riuscivano a comprendere che tipo di condizioni richiedesse
Elyurias per emergere come adulta. Credo che qualunque sforzo umano
sarebbe stato inutile – sarebbe sempre rimasto un mistero. Ma a
ogni modo, costruirono una struttura di ricerca per svelare un
mistero che non poteva essere svelato. In quel luogo… c’erano
pile di numerosi cervelli, contenuti in speciali scatole. Sono sicuro
che fossero impiantate uova in ciascuna di queste.”
Tutto
tornava.
I
numerosi cervelli intrappolati in scatole cilindriche; Safu,
intrappolata nella parte più profonda di quel luogo – era tutto
chiaro adesso.
”Capisco.”
Rikiga si accarezzò il mento. “Nel Penitenziario puoi avere quanti
cervelli vuoi. Non avrebbero potuto chiedere un luogo migliore.”
”Mi
fa venire la nausea.” Inukashi si strinse il petto. Sembrava
davvero nauseato: ogni traccia di colore si era ritirata dal suo
volto. Gettò via il suo pezzo di pane.
”Sono
stato abbastanza sul punto di morire di fame da mangiare erba e
bruchi raccolti da terra, ma non mi sono mai sentito così nauseato
in vita mia. Qualunque cosa tu stia dicendo , non mi è chiara.
Allora – questa Caccia all’Uomo, era un enorme raccolta di
cervelli umani?”
”Sì.
Probabilmente volevano compiere esperimenti su cervelli sopravvissuti
a dure condizioni. Volevano cervelli affetti da varie cose, come
grandi quantità di stress, o volontà di vivere, o paura, o
eccitazione.”
”Io…
io sto per sentirmi male per davvero.” Un cane si strofinò contro
Inukashi. Questo affondò il volto nel suo pelo e tirò su col naso.
”Questi
qui sono… sono cento, mille, diecimila volte meglio degli umani.
Shion, sono lieto di avere cani dalla mia parte invece di uomini.
Davvero.”
”Già.”
Hai ragione, Inukashi. I cani sono cento, mille, dieci mila volte
meglio degli esseri umani. comprendo bene perché la pensi così.
Inukashi
starnutì silenziosamente, tirando su col naso.
”E
allora, Nezumi? Sei davvero un discendente sopravvissuto del Popolo
della Foresta?”
Nezumi
sollevò il volto. Il colore era tornato alle sue guance, forse
grazie alle cure di Aria. Lo faceva apparire un essere vivo e caldo,
piuttosto che una bellissima bambola.
”Sì.”
”Quindi
sei sopravvissuto a quel Massacro di Mao o come è chiamato. Sembra
che la tua fortuna è di lunga data.”
”Già.”
Gli
occhi di Nezumi si concentrarono su Shion. Shion restituì il suo
sguardo senza distoglierlo. Dopo un momento di esitazione, Nezumi
cominciò a parlare.
”Ero
molto giovane allora. A dire il vero, non c’è molto che io ricordi
dell’area di Mao. Ricordo solo nonna portarmi sulla sua schiena,
mentre correva freneticamente attraverso le fiamme. Non so se nonna
fosse la mia vera progenitrice o se fosse una totale sconosciuta. Ma
mi salvò e mi ha cresciuto. Dopo essere fuggiti dalla foresta,
continuammo costantemente a vagare in quello che è chiamato ora West
Block.”
Il
tono di Nezumi era intenso e sembrava non contenere alcuna emozione.
”Nonna
mi insegnò molte cose. Fu lei inoltre a trovare una stanza che
doveva essere il deposito di una libreria, e suggerì che vivessimo
in esso. Io mi sommersi in questi libri, e crebbi ascoltando le sue
storie sul Popolo della Foresta. E questi qui-“
Nezumi
schioccò le dita. I tre topini accorsero da lui, squittendo.
”Sono
nati in quella stanza. Sono intelligenti e possono sentire emozioni.
Lo stesso facevano i loro genitori, e i loro nonni. Questo tipo di
animali sembrava riunirsi intorno al Popolo della Foresta. Questi qui
ed Elyurias erano entrambi – bhe, noi non la chiamavano Elyurias.
La chiamavamo solo Dea della Foresta. Ma ero troppo giovane per
conoscere cosa la Dea della Foresta fosse, comunque. Mi insegnarono
che solo gente del Popolo della Foresta come noi aveva una
connessione con questi topolini e il Dio della Foresta. Ma sembrano
completamente abituati alla presenza di Shion, e sembrano felicissimi
di aver ricevuto dei nomi. È stato lo stesso con i topi nel reame
sotterraneo. Ero sorpreso, a dire il vero.”
”Lo
stesso con i miei cani, pensandoci. Hanno preso Shion molto in
simpatia. Non abbaiano nemmeno quando c’è lui.”
Nezumi
sorrise serenamente.
”Sei
un tipo misterioso, Shion. L’ho pensato dalla prima volta che ci
siamo incontrati, sei un mistero.”
”Parli
della notte della tempesta.”
”Già.
La notte del nostro primo incontro. Ma torniamo al nostro argomento
per il momento. Avevo dieci anni quando i cancelli speciali del
Penitenziario furono completati. Era programmata una visita da parte
del Sindaco. Nonna disse che era la nostra prima e ultima occasione
di vendetta. Vendetta… nonna disse che era l’unica cosa per cui
aveva continuato a vivere. Ma un bambino di dieci anni e un’anziana
donna non avrebbero mai potuto far nulla contro di lui. Nonna
nascondeva un pugnale, ma fu sparata sul posto mentre cercava di
avvicinarglisi. Io fui catturato insieme ai prigionieri della Caccia
all’uomo e gettato nel basamento del Penitenziario. Fu un miracolo
se non morii allora. Scalai il muro di pietra con tutte le mie forze
e raggiunsi quelle caverne. Fu lì che incontrai Rou. Forse fu anche
quello un miracolo. Rou mi diede persino più conoscenza di nonna, e
quando compii dodici anni, mi ordinò di lasciare il reame
sotterraneo e fronteggiare un nuovo mondo. A quel tempo, Rou aveva
ancora un filo – uno sottile, sia chiaro – di comunicazione che
conduceva direttamente al cuore di No. 6. Una volta ogni tanto, No. 6
consegnava cibo e provvigioni sufficienti a malapena per
sopravvivere. Immagino che in un angolo delle loro menti, la loro
coscienza li spingesse ancora ad aiutare l’uomo che era stato un
tempo loro collega. Attraverso quella rotta, Rou inviò un
suggerimento, che io fossi trasferito al Moondrop. Propose di farmi
esaminare in dettaglio come uno degli ultimi sopravvissuti del Popolo
della Foresta. Il sindaco e i suoi associati accettarono.
Probabilmente avevano raggiunto un vicolo cieco nelle loro ricerche
riguardo la Dea della foresta. Erano avidi di qualunque potenziale
pista, così approfittarono subito dell’occasione. Nel giorno del
mio trasferimento, Rou mi consegnò un pugnale speciale che non
sarebbe stato individuato dai metal detectors. Mi disse di trovare la
mia strada. Io non sarei sopravvissuto se mi fossi lasciato condurre
nel Moondrop. C’era una buona possibilità che finissi dissezionato
lì. La mia unica strada per sopravvivere era liberarmi e fuggire
prima di raggiungere il Moondrop. Per il resto non credo ho bisogno
di andare nei dettagli. Sono riuscito a sopravvivere, grazie a te che
mi hai salvato.”
Nezumi
guardò in alto verso il soffitto ed emise un lungo respiro.
”Come
ho detto prima, quella notte di tempesta, hai aperto la finestra e mi
hai accolto. Un vero miracolo. Per me, sei stato un miracolo molto
più di quanto la Dea della Foresta sia mai stata. Mi sentii come se
mi fosse detto di vivere di sopravvivere, di non arrendermi…se tu
non fossi stato lì, io non sarei riuscito a sopravvivere quella
notte. Shion, tu, solo tu, sei stato l’unico che mi ha salvato.
Anche questa volta.”
Nezumi
si alzò in piedi con prudenza.
”Infusione
di glucosio completa. Infusione completa.” Aria
si ritirò in silenzio come una timida fanciulla.
”Mi
hai salvato la vita.” disse Nezumi.
”Vale
lo stesso per me. Se non fosse stato per te, nemmeno io sarei vivo.”
Anche Shion si alzò in piedi.
”Ehi,
aspettate un attimo voi due. Se dovete essere pieni di gratitudine
per qualcuno, dovrebbe essere per noi. Giusto, vecchio?”
”Certamente.
Eve, hai appena contratto un enorme debito. È meglio che tu sia
pronto.”
Inukashi
e Rikiga annuirono all’unisono.
”Ormai
siete arrivati l’uno a concludere le frasi dell’altro? Vi siete
avvicinati parecchio.” Nezumi sorrise furbescamente mentre si
avvolgeva nel tessuto di superfibra.
“Se
avete comunque intenzione di tenere il conto del mio debito, ti
spiacerebbe darmi un passaggio e lasciarmi nei paraggi del Moondrop?”
”Hai
davvero intenzione di andare?” Disse Rikiga incredulo.
”Sì,
ci andiamo.” rispose Shion. “Dobbiamo. Nezumi è l’unico che
possa fermare Elyurias.”
”Non
correre troppo. Non sappiamo nemmeno se il mio canto funzionerà su
di lei.”
”Certo
che sì. Persino in quel camion sulla strada per il Penitenziario la
gente voleva ancora ascoltarti cantare.”
Rikiga
girò il braccio. I suoi occhi stanchi e arrossati batterono
ripetutamente.
”Perché,
Eve? Pensavo saresti rimasto indietro a goderti lo spettacolo come
parte del pubblico. Non avevi intenzione di ridere per l’intera
durata mentre guardavi No. 6 morente lanciare le sue ultime grida?”
”Era
mia intenzione, ma la mia carriera d’attore sarà la mia fine, a
quanto pare.” Disse Nezumi con tono afflitto. “Sembra che io non
sopporti di restare fuori dai riflettori per meno di un tempo
limitato. Immagino che io non sia fatto per starmene seduto tra il
pubblico, dopotutto.”
”Non
è il momento di pavoneggiarsi,” disse Rikiga pungente. “Sii
serio. Pensavo che tu odiassi No. 6. Lasciala perdere, e si
distruggerà con le sue stesse mani. Non c’è nient’altro che tu
debba fare se non sederti, guardare, e ridere.”
Il
volto di Nezumi si contorse per un istante. Non sembrava una recita.
”Lo
farei se potessi. Ma Rou mi ha detto – E quei bambini che vivono
entro le mura? Di cosa sono colpevoli, loro? Che coloro che girano i
pollici guardando bambini innocenti morire non sono migliori degli
assassini che li hanno uccisi.-”
Un
sospiro e tutte le emozioni scomparvero dal volto di Nezumi.
”Io
ODIO No. 6, vecchio. Questa distruzione è ciò che ho desiderato
fino ad ora. Infatti, è tutto quello che avessi mai potuto
desiderare. ‘Se devo macchiarmi le mani per ottenerla, così sia’
– questo è quello che ero solito pensare, e ne sono ancora
convinto. Ma voglio evitare di uccidere bambini a tutti i costi. Sono
sopravvissuto al Massacro di Mao. L’ultima cosa che voglio fare è
essere dalla parte dei carnefici. Non voglio diventare come No. 6.”
Rikiga
cadde in silenzio. Sospirò come Nezumi e tirò fuori le chiavi
dell’auto.
”Inukashi,
cosa hai intenzione di fare?”
”Verrò
con voi. Non ho altra possibilità, no? Ho il mio bambino di cui
preoccuparmi, capisco quello che Nezumi sta cercando di dire. Heh, ma
non mi aspettavo di essere completamente convinto. Sto diventando
vecchio.”
”Oh-Inukashi,
per ‘bambino’, intendi quello che ti ho affidato-“
”Chiudi
il becco. È il mio bambino e non è affar tuo. Un po’ lento a
notare, huh, razza di insensibile? Puoi gettarti in ginocchio e
implorarmi di vederlo, ma non ci riuscirai.” Inukashi radunò con
cura tutti gli avanzi e puntò la sua lunga lingua a Shion.
La
confusione stava raggiungendo il suo culmine intorno al Moondrop.
L’esercito aveva aperto ulteriormente il fuoco contro i gruppi di
persone, ottenendo ancora più morti. Allo stesso tempo, anche
diversi soldati erano caduti a terra, diventando vecchi e morendo nel
giro di minuti.
Un
boato di paura eruppe dai soldati. Mentre gettavano le armi provando
a fuggire, mentre i loro superiori gli sparavano alle spalle.
”Obbedite
agli ordini. Sopprimete i rivoltosi. Disperdeteli.”
”No!
La vita è preziose anche per noi!”
”Non
pensate nemmeno di fuggire. Disertare il campo di battaglia,pena la
morte,” ringhiò un ufficiale superiore. All’improvviso si piegò
all’indietro e cadde a terra. Sangue fuoriusciva dalla fronte. Un
proiettile era rimbalzato e lo aveva colpito forse, o era stato
qualcuno a sparargli? Anche con il suo corpo in balia di convulsioni
i soldati lo calpestarono con i loro stivali militari in un tentativo
di fuga.
La
folla sciamò nel Moondrop. Ciascun cancello della città era esploso
e scomparso tra le fiamme. Crepe comparvero anche nella barriera
d’acciaio speciale, cadendo a pezzi. Il Penitenziario era già
mezzo demolito in una nuvola di fumo nero.
I
maxi schermi nella piazza mostravano ciascuno di questi scenari.
”Shion,
cosa diavolo sta accadendo qui? Perché lo stanno trasmettendo? No. 6
mostra a tutti di proposito la sua distruzione?” Domandò Inukashi
con un brivido.
”Deve
trattarsi di registrazioni di telecamere di sorveglianza istallate in
ogni parte della città… Ma dovrebbero essere sugli schermi della
stanza del Dipartimento di Sicurezza. Questa registrazione è
inoltrata su schermi pubblici… il che significa che i controlli del
computer sono andati completamente persi.”
”E
quello dev’essere…”
”Già,
hai ragione. Solo lei può giocare in quel modo con i controlli di
No. 6.”
Eheheh,eheheh,eheheh.
Eheheh,eheheh,eheheh.
Poteva
udire una leggera risata. Raggiungeva le sue orecchie, facendosi
strada attraverso il boato della folla, i passi, le grida, e il suono
di qualcosa che veniva battuto a ritmo come un tamburo.
Eheheh,eheheh,eheheh.
Eheheh,eheheh,eheheh.
è
lei. Sta ridendo. Prova a distruggere No. 6, ridendo per tutto il
tempo.
”Nezumi,
riesci a cantare?”
”…Non
qui. È troppo affollato di gente. Sarei senza respiro in poco tempo,
sopratutto in queste condizioni.” Nezumi guardò in alto verso il
cielo notturno, il suo volto imperlato di sudore.
”Sta
ridendo,” bisbigliò.
”Hai
sentito?” Domandò Shion.
”Sì.
Sembra si stia divertendo un mondo. Umani arroganti pensavano di
essere i sovrani del mondo, ed ora guarda come si distruggono
facilmente l’uno con l’altro, si sta godendo ogni minuto di tutto
questo.”
”Punisce
l’arroganza umana?”
”O
potrebbe essere il fato,” rispose Nezumi. “No. 6 era destinata a
finire così. Un palloncino esploderà sempre se gonfiato troppo.
Forse ha solo accelerato un po’ gli ingranaggi del fato.”
Eheheh,eheheh,eheheh.
Eheheh,eheheh,eheheh.
Un
uomo che stringeva un bambino di circa cinque anni, corse oltre
Shion.
”Aiutatemi,
aiutatemi!” gridava attraverso le lacrime.
”Nezumi,
saliamo all’ultimo piano del Moondrop.”
”L’ufficio
del sindaco?”
”Sì.
La tua voce raggiungerà l’intera piazza di lì. Non solo Elyurias
udirà la tua canzone, anche il resto della gente.”
”Una
canzone non calmerà la confusione.”
”Sarà
certamente più efficace delle pistole. Poco ma sicuro.”
Seguendo
il flusso di persone entrarono nel Moondrop.
”Dov’è
il sindaco? Portatelo fuori!”
”E’
la fine per No. 6! Siamo finiti!”
”Il
muro è crollato! I cancelli sono stati distrutti!”
”Portate
fuori i vaccini! Sindaco! Sindaco!”
All’improvviso,
un uomo corse su per le scale. Con un megafono tra le mani gridò
sulla tromba delle scale.
”Compagni,
sono qui! Sono Yoming! Vi ho incitati perché vi sollevaste per la
libertà!”
La
folla mormorava confusamente.
”E’
Yoming! Yoming!”
”Sì!
Compagni, solo pochi attimi fa, sono stato attaccato dalla squadra di
sicurezza e quasi ucciso. Eppure, sono ancora qui davanti a voi. Io
non morirò fino a quando non finirò di ricostruire No. 6 con le mie
stesse mani. Io non morirò sono immortale!”
Il
mormorio della folla si fece ancora più forte. Una passa di pugni si
sollevarono trionfalmente verso l’uomo.
”Yoming!
Yoming! Il nostro eroe!”
”Compagni.
La distruzione di No. 6 è vicina. Ci siamo quasi. Sconfiggiamo No.
6. Uniamoci, tiriamo fuori la nostra forza e costruiamo una nuova
utopia. Faremo diventare il nostro brillante futuro una realtà, con
le nostre stesse mani, compagni!”
”Sì!
Giusto!”
”Tre
urrà per Yoming! Tre urrà per una nuova No. 6!”
”Compagni,
trasciniamo il sindaco e la sua gente qui davanti a tutti noi. Qui
pronunceremo le loro sentenze e li annienteremo. Lasciate che questo
diventi il primo passo verso un nuovo mondo!”
Grida
di assenso si mescolarono insieme in un unico boato, facendo vibrare
l’aria.
”No!”
Anche
Shion corse su per le scale, fermandosi accanto a Yoming. “E’
sbagliato. Ciò che sta dicendo non è giusto.”
Gli
occhi di Yoming si allargarono mentre digrignava i denti.
”Ascoltate
tutti, vi prego: non c’è nessun vaccino qui. Quello che sta
accadendo adesso non sarà fermato da qualcosa come un vaccino.”
”Hei,
cosa stai-”
”Io
sono sopravvissuto.” Shion si tolse la cammicia, gettandola di
lato, ed esponendo i marchi rossi sulla sua pelle. “Questa è la
prova che sono sopravvissuto. Vi prego, dateci un po’ – dieci
minuti – del vostro tempo. Non preoccupatevi, sistemeremo tutto
questo in qualche modo. Sono sopravvissuto. Non c’è nulla che
impedisca di sopravvivere anche voi. Ma perché questo accada, ci
serve tempo.”
”Continuare ad attendere,” rispose Shion. “Abbiate ancora un po’ di pazienza e tutto si risolverà. Nessuno dovrà più morire.”
Dice di aspettare.
Allora aspetteremo qui.
Aspettiamo un’altra mezzora.
Come una brezza che soffia increspature sulla superficie di un lago, una silenziosa ondata si diffuse attraverso la folla. Ognuno gradualmente cominciava a sedersi sul posto. Anche la gente in piazza si accovacciò a terra, abbracciandosi le ginocchia.
”Grazie a tutti.” Stringendo ancora il megafono, anche Shion si rivolse all’uomo sconvolto davanti a lui. “Anche lei, Yoming. Attenda qui.”
Yoming era senza parole.
”Intanto vado.” Nezumi si mise a correre, passando oltre Shion.
”Come hai fatto a…” mormorò Yoming guardando Shion ad occhi sgranati.
Non c’era nessuno davanti l’ufficio del sindaco. Le guardie erano probabilmente fuggite. Quello che era sempre stato il luogo più sicuro e confortevole in No. 6 era ora un territorio fortemente pericoloso.
Shion bussò alla porta.
”Avanti,” rispose una voce calma attraverso l’intercom accanto alla porta.
La porta scivolò silenziosamente di lato.
La stanza era calda, tranquilla e lussuosa. Il sindaco sedeva davanti una scrivania accanto alla parete. Aveva un fisico più piccolo di quello che Shion avesse immaginato. Ed era giovane.
Quest’uomo… è colui che regna No. 6.
C’era un sofà in pelle di fianco al sindaco, e un altro uomo sedeva alla sua estremità. Indossava un camice bianco da laboratorio. Il suo collo era piegato in una strana angolazione e le sue braccia pendevano senza vita. I suoi capelli divennero bianchi sotto gli occhi di Shion, e la sua bocca restava aperta, avendo già emesso il suo ultimo respiro. Un dente si staccò dalla bocca dell’uomo, atterrando al pavimento.
”Oh…”
Una vespa sedeva alla base del collo dell’uomo, muovendo freneticamente le antenne.
”E’ appena nata,” sussurrò il sindaco con un filo di voce. Sembrava come qualcuno che stesse cercando di non far svegliare un bambino addormentato. “Nemmeno io avevo idea che vivesse nel suo corpo. Ma credo che il più sorpreso fosse lui stesso. È morto senza nemmeno riuscire ad uscire dal suo stupore. ‘Non può essere-’” diceva il sindaco con un filo di voce. “Queste sono state le sue ultime parole. ‘Non può essere’. Aha, saranno decenni che non gli sentivo dire queste parole. Era convinto che tutto quanto di esistente al mondo potesse essere spiegato dalla scienza.”
”Signor sindaco. La prego, apra la finestra. Abbiamo bisogno di usare il suo balcone.”
”Cosa intendete fare?”
”Vogliamo parlare con Elyurias. Abbiamo bisogno di incontrarla, ed è urgente.”
”Siete a conoscenza di Elyurias, ragazzi?”
”Sì.”
Lo sguardo del sindaco si spostò da Shion a Nezumi.
”Finestra, avete detto…” mormorò, premendo un pulsante sulla scrivania. La finestra si aprì lentamente.
”Nezumi.”
”Sì.”
Nezumi uscì sul balcone. Una brezza soffiava fino a loro, scompigliando i capelli di Nezumi.
Una canzone si alzò delicatamente al cielo.
Il vento ruba le anime, gli umani i cruori
O terra, vento e pioggia; o cieli, o luce
Lasciate che tutto resti qui
Lasciate che tutto resti qui, e
Viva in questo luogo
O anima, mio cuore, O amore, miei sentimenti reali
Tornate qui a casa
E qui restate
Il canto di Nezumi colto dal vento, raggiungeva ogni angolo della piazza – ogni angolo di No. 6. Le persone sedevano perfettamente immobili, ascoltandogli come in trance.
Una voce che carpiva le anime e rubava i cuori.
Safu. Shion si rivolse nel suo cuore alla ragazza. Una volta – solo per una volta ancora, prestami la tua forza. Fa che questo canto giunga ad Elyurias. Ti prego, Safu. Prestaci il tuo potere.
Il vento carpisce le anime, gli umani rubano il cuore
Ma qui io resterò
Per continuare a cantare
Ti prego
Trasmetti il mio canto
Ti prego
Accetta il mio canto
Safu.
Il vento si fece più intenso. Nezumi ondeggiò malfermo.
”Ah!”
Inukashi era immobile, inchiodato al pavimento.
”Ch-che diavolo-“
Un anello dorato comparve nel cielo, precisamente davanti Nezumi. Il cerchio si fece più stretto, fino a diventare un unico punto che emetteva una luce accecante. La luce brillava ondeggiando, fino ad assumere la figura di una vespa.
Ne è passato di tempo, Cantore.
”E’ così.” Nezumi si voltò e chiamò Shion con un cenno.
Avvicinati.
Shion uscì sul balcone, portandosi accanto a Nezumi. La folla dalla piazza assisteva alla scena con i nasi rivolti verso l’alto.
”Elyurias. Possiamo chiamarti in questo modo?”
Come ti pare. Un nome datomi da un umano non porta alcun significato per me.
”Elyurias, ti imploriamo. Dacci un’altra possibilità, solo una volta.”
Shion udiva un battere d’ali. Quattro ali trasparenti luccicavano colpendo l’aria.
”Ti prego, non perdere ancora la speranza in noi umani. Solo una volta, dacci un’altra possibilità, Elyurias.”
Sciocche creature.
Piene di arroganza e falsità.
Mi stai dicendo di credere in voi?
“Gli esseri umani sono capaci sia di sostenere ideali che di soccombere alla corruzione. Ci sono coloro che si aggrappano al loro potere, e ci sono coloro che si lasciano trascinare dalla corrente insieme agli altri. Ma ci sono anche coloro che tengono fede ai loro ideali, vivono per gli altri e continuano a combattere contro la loro stessa stoltezza, falsità e arroganza. Elyurias, ascolta la nostra supplica. Credi in noi, solo una volta.”
è questo che desideri per te, Cantore?
Nezumi fece un piccolo cenno col capo.
Quale appartenente al Popolo della Foresta, crederai nei residenti di No. 6?
”Non avrò fiducia nella gente di No. 6. L’unico in cui credo è lui. No, non è questo. Non è che io creda in lui, è che –“
Che?
”Voglio vedere ciò che Shion diventerà. Voglio vedere a cosa darà luce dalle rovine di No. 6. Voglio vedere con i miei occhi cosa creerà.”
Desideri vedere.
”O Dea della Foresta, tu stessa non sei onnipotente. Non sei in grado di vedere tutto. È impossibile che tu possa prevedere se creerà un futuro differente da No. 6 o se ne seguirà i passi. È qualcosa da attendere con impazienza, non credi anche tu? Quanto in basso cadranno gli umani? Saranno in grado di puntare i piedi e resistere? Vedere dove tutto questo li porterà – ecco un altro modo per godersi tutto questo. Credo tu stia saltando alle conclusioni da sola se pensi che gli esseri umani sono senza speranza solo a causa di un piccolo esempio come No. 6.”
Il piccolo bambino che ricordo sembra essere cresciuto in una persona insolente.
”La gente cresce, in bene o in male.”
Ne sei sicuro, Cantore? Non senti il bisogno di continuare a odiare No. 6?
”No. 6 non esiste più. Sei stata tu a distruggerla. Ma se No. 6 dovesse comparire nuovamente in queste terre, la odierei con tutto il mio cuore e la mia anima, e intraprenderei una nuova guerra.” Le antenne di Elyurias vibravano a destra e a sinistra, disperdendo una polvere dorata.
Shion.
”Sì.”
Ho un messaggio da parte di Safu. Ha detto “lascio tutto nelle tue mani.”
Tutto nelle tue mani. Le stesse parole che aveva pronunciato il dottore in punto di morte. Shion serrò la mano in un pugno, annuendo.
”Ti prego, dì a Safu che ho ricevuto il messaggio. E ti prego, dille che non la dimenticherò mai fino a quando sarò in vita.”
Compreso.
E ora.
”Elyurias, aspetta! Ti prego, dacci –“
Solo una volta. Quest’unica volta, Shion.
La luce dorata scomparve. Il vento si placò.
Shion tornò nella stanza, scivolando sul pavimento ricoperto di tappeti.
”E’ finita.”
”Finita? Questo è appena il principio, Shion. La tua battaglia è appena cominciata, e si prospetta molto ardua.”
”Nezumi…”
”Che tipo di mondo costruirai qui al posto di No. 6? Sarai in grado di costruire una vera città, dove gli esseri umani possano vivere come umani e non un parassita mascherato da utopia? Shion, la tua battaglia è appena cominciata. Non è finito nulla. Quello la cui fine è vicina è-“
Nezumi si voltò guardando il sindaco.
”Lo so.” Il sindaco si sedette sulla sua poltrona, chiudendo lentamente gli occhi. “Potreste scusarmi? Preferirei restare solo.”
”Hai intenzione di riflettere su cosa fare di te stesso, Sindaco?” lo schernì Rikiga.
”Quello è già deciso. Porrò fine io stesso ai miei affari. Quindi, vi prego, se non vi spiace.”
”Andiamo. Chiunque merita che gli venga realizzato un ultimo desiderio.” Disse Nezumi lasciando la stanza.
”I miei ringraziamenti.” Il sindaco sollevò la mano.
La porta si chiuse.
Un colpo di pistola risuonò quasi immediatamente. Rikiga scosse il capo lentamente.
Hamlet squittì dalla tasca di Shion.
Cheep-cheep-cheep!
Un cielo ceruleo.
Il cielo che si apriva sulla piccola collina nel Blocco Nord era cristallino.
”Un bel tempo, perfetto per viaggiare.” Il vento scompigliava a Nezumi i capelli, che sistemava con la mano.
”Shion, fin qui va bene. Non avevi bisogno di accompagnarmi.”
”…Sei deciso ad andare?”
”Devo.”
”Quando tornerai?”
”Tornare? Non ho un luogo a cui tornare.”
”Nezumi, posso… non posso venire con te?”
”Tu ed io siamo differenti. Io sono un nomade, tu una persona sedentaria. È stato così fin dal principio. Noi due siamo incompatibili, ci è impossibile vivere insieme. Dovresti già sapere questo.”
Nezumi lasciò il proprio sguardo vagare per il vasto scenario che si apriva sotto di loro.
Qui c’era la città un tempo chiamata No. 6. Dalla sua posizione, sembrava del tutto differente da ciò che era prima.
”Shion.”
”Cosa?”
”Stai piangendo?”
”Non sto- cavoli, non sono una ragazzina-“
”Ho paura di te.”
”Cosa?”
”Non riesco ad afferrare nulla che è dentro di te, ecco perché. Sei un mistero. Al Moon Drop sei riuscito a stringere tutte quelle persone nel palmo della mano in un attimo, ed eccoti qui piangere come una ragazzina. Sei capace di essere, nello stesso momento, incredibilmente spietato, nobile o coraggioso. E tutto questo è parte di te. Io non riesco a comprenderlo, ed è questo che mi terrorizza. Forse un giorno in futuro non sarebbe male se passassi di qui per vedere… già, per vedere che tipo di persona sei diventato. Anche ai muffins della tua mammina è difficile resistere. Ma non mi aspettavo di essere abbracciato da lei appena mi hai presentato.”
”Nezumi.”
Shion afferrò il braccio di Nezumi. Sentiva di non poter resistere oltre.
”Non andare, Nezumi. Voglio stare al tuo fianco. Voglio che tu mi sia accanto. È tutto ciò che desidero.”
”Non può accadere.”
”Perché no?”
”Quante volte devi farmi ripetere? Tu devi restare qui. Hai un lavoro da compiere.”
”Posso lasciare che qualcun altro-“
”Non puoi lasciarlo a nessun’altro. Shion, sei tu che devi farlo. Hai dimenticato la tua promessa a Safu? E le ultime parole del dottore? Hai detto che le avresti accettate. Shion, non fuggire. Hai una battaglia da combattere. Hai un lavoro da fare qui, non puoi voltargli le spalle.”
Shion si guardò i piedi.
Rafforzò la stretta intorno al braccio di Nezumi.
Lo so. Lo capisco. Ma-
”Nezumi, il mondo non significa niente senza di te. Nulla.”
Un dito toccò il suo mento, sollevandolo.
Un paio di oscuri occhi grigi erano di fronte a lui.
”Non vuoi proprio ascoltare, bambino testardo? Sii maturo.” Era la cristallina voce di una donna, addolcita da una risata.
”Nezumi, sono serio-“
Le loro labbra si sovrapposero. Era un bacio violento, ma gentile e pieno di passione.
”Quello era… un bacio d’addio?”
”Un giuramento.” Nezumi sorrise. “Ci riuniremo ancora, Shion.”
Nezumi gli diede le spalle. Hamlet e Cravat saltarono sulla sua spalla, squittendo l’uno con l’altro.
Cheep-cheep-cheep. Cheep-cheep-cheep.
Il vento soffiava.
Le nuvole camminavano portate dal vento.
La figura di Nezumi si fece sempre più piccola.
Non si voltò nemmeno una volta.
”Nezumi.” Non ho mai scoperto il tuo vero nome. Ma… non ho bisogno di conoscerlo.
Per Shion, Nezumi era sempre stato Nezumi. L’unico e solo, la persona per lui insostituibile.
Nezumi, io continuerò ad aspettare. Non importa quanti anni ci vorranno, non importa quanto vecchio diverrò, io continuerò ad aspettarti qui, su queste terre.
La stella errante e quella fissa in cielo; le loro strade si sarebbero incontrate nuovamente un giorno. E quando sarebbe accaduto , Shion non lo avrebbe lasciato andare via così facilmente.
Nezumi, io continuerò ad aspettarti.
Il vento soffiava.
La luce del sole illuminava tutto: Shion; la città alla sua rinascita; le orme di Nezumi.
La luce del sole risplendeva chiara, avvolgendo tutto quanto col suo calore.
--Fine capitolo—
Woow bellissimo capitolo, molto divertente anche xD Inukashi e Rikiga mi fanno morire dalle risate :)
RispondiEliminaE vedere tutti gli abitanti di no.6 in rivolta mi da un senso di felicità, per così dire...finalmente si sono dati una svegliata!
Comunque grazie mille per il nuovo capitolo, aspetterò con ansia la seconda parte :)
Che tipo Nezumi; c'è molto di recitato in lui, esageratemanete enfatico. Non so se la Asano lo ha fatto di proposito. Il Nezumi dell'anime era meno teatrale, più vero. Comunque mi piacciono entrambi, così uguali e così diversi. Grazie per la traduzione. Buona serata & buona settimana!
RispondiEliminaPrima di tutto grazie per il tuo duro lavoro, ti adoro per avere tradotto questa meraviglia!!! *^*
RispondiEliminaMa, in verità, vorrei chiederti una cosa. Forse è un problema solo del mio computer, ma il capitolo 42 parte 1 e la parte 2 non sono lo stesso testo?? Non lo dico per essere maleducata nei tuoi confronti dopo tutto il tuo impegno nel tradurre la novel, ma vorrei capire se è un problema tecnico o uno sbaglio o altro.
Grazie mille per tutto <(_ _)>
Grazie davvero per la traduzione, però voglio segnalare che la prima parte del capitolo 42 è identica alla seconda parte, quindi mi chiedo se non ci sia appunto un una parte mancante che segue direttamente i fatti del capitolo precedente.
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