13 dicembre 2012

Capitolo 39 parte seconda

[Novel] NO. 6 - Vol 9 Ch 1 (b)
   ”C’è” Shion si alzò in piedi. “C’è un ospedale.”
   Inukashi e Rikiga si fissarono reciprocamente, guardandosi dritto negli occhi.
   ”Ospedale-? Dove?” Domandò Rikiga con una voce bassa e roca. Lo sguardo di Shion cambiò direzione, alla sua estremità le mura d’acciaio speciale,  illuminate intensamente dalle fiamme.
   ”All’interno.”

   ”In No. 6!” Le voci di Inukashi e Rikiga si sovrapposero.
   ”Esatto. Troveremo ospedali in abbondanza, lì.”
   ”E’   un’assurdità!” Esclamò Rikiga allarmato. “Come facciamo a entrare? La mia auto non supererebbe nemmeno i cancelli. La registreranno come veicolo sospetto e sarà fatta saltare in aria ancor prima di entrare. È impossibile, assolutamente impossibile….Ma certo! Shion, come hai fatto a fuggire da No. 6? Non potremmo entrare di là?”
   Inukashi quasi lo interruppe in accordo. Se Shion era uscito in quel modo, forse avrebbe potuto utilizzare lo stesso modo per rientrare. Quel vecchio pensa più velocemente da quando l’alcol ha smesso di andargli in circolo.
   Ma Shion scosse il capo risolutamente.
   ”Non possiamo. Ci vorrebbe troppo tempo, e Nezumi non ce la farebbe con le forze che gli restano. Abbiamo al massimo un’ora – dobbiamo portarlo in un ospedale entro un’ora…”
   ”Ma i cancelli, come li forziamo?”
   ”Non servirà.”
   ”Come?”
   ”Il Penitenziario è distrutto, tutte le sue funzioni sono bloccate. Il ché significa che con grande probabilità, nemmeno i cancelli saranno operativi.”
   ”Pensi di entrare in No. 6 attraverso i cancelli privati del Penitenziario?”
   ”Sì.”
   ”Shion, tu… hai idea di dove si trovino quei cancelli?”
   ”Non ne sono certo, però ho sentito che sono direttamente connessi col Penitenziario.”
   La gola di Rikiga si contrasse mentre deglutiva. Inukashi si ritrovò a fare lo stesso. Sentiva l’interno della gola bruciare per via del fumo.
   ”Hai ragione.” La voce di Rikiga si fece ancora più rauca. “Hai assolutamente ragione, sono direttamente connessi. Cento metri dopo i cancelli trovi l’ingresso posteriore del Penitenziario. È lì che siete stati entrambi condotti durante la Caccia all’uomo, ma probabilmente non potevate vedere nulla dal’interno del container in cui eravate stati caricati.”
   Inukashi si accorse di aver involontariamente stretto la mano in un pugno, nell’udire la conversazione tra Shion e Rikiga.
   Anche Getsuyaku andava e veniva attraverso quei cancelli, Inukashi lo aveva udito lamentarsi numerose volte di essere trattato non diversamente dai prigionieri, lamentela a cui  aveva risposto sbrigativamente.
   ”Una volta catturati i prigionieri li ammazzano. Non li vedi mai tornare da quei cancelli. Ma tu vai e vieni di lì ogni giorno, per di più vieni anche pagato per questo. È molto diverso dall’essere un prigioniero.”
   ”Bhe, ora che lo dici, immagino tu abbia ragione. Se fossi un semplice prigioniero, non sarei in grado di tornare a casa, huh,” aveva risposto Getsuyasku, scuotendo le spalle e sorridendo mestamente.
 Ma alla fine, era proprio come loro. È stato ammazzato in un attimo, proprio come un prigioniero. Peggio – come un insetto.
   Al ricordo di quel triste sorriso, serrò con ancora più forza il pugno.
   ”Allora possiamo raggiungere i cancelli con l’auto da qui, giusto?” domandò Shion.
   ”Sì, se non ci sono ostacoli. Nessuno è così folle da avvicinarsi al Penitenziario in un momento simile a parte voi.”
   ”Rikiga-san, mi dia le chiavi, per favore.”
   Shion estese la sua mano graffiata e insanguinata. Il volto di Rikiga si piegò visibilmente, con profonde rughe che gli comparvero tra le sopracciglia.
   ”Cosa vuoi farci?”
   ”Guidare. Voi potete anche restare qui. Le chiavi, presto.”
   ”Sciocchezze!” Urlò nuovamente Rikiga adirato. “Ti si sono marciti gli occhi e caduti fuori dalle orbite? Non le vedi quelle fiamme? Razza di idiota!”
   Il Penitenziario restava a malapena in piedi, vomitando fiamme e fumo nero. Gli allarmi che stavano suonando fino a quel momento si erano ora assopiti, e solo il feroce vento risuonava mentre era risucchiato all’interno dalle fiamme.
   ”Ne siamo usciti tutti d’un pezzo per il rotto della cuffia, vorresti gettarti nuovamente in quell’inferno?” Disse Rikiga incredulo. “Non è il momento di scherzare. Quante vite credi di avere?”
   ”Non ho intenzione di entrare. I cancelli si trovano all’esterno.”
   ”A un centinaio di metri di distanza. Solo cento metri. I cancelli non sono un luogo sicuro, lo sai.”
   ”E per quello che devo andare. Generalmente non potremmo attraversarli, ma ora quei cancelli non sono che una porta aperta.”
   ”L’automobile funziona a benzina, se dovessi passare tra le fiamme e prendesse fuoco –“
   ”Consegnamele,” intimò  Shion con voce bassa , interrompendo le grida di Rikiga. Un ordine. Quello era indubbiamente come le parole erano venute fuori. Shion non era stato brusco, né iroso. Al contrario, era stato un mormorio grave e silenzioso.
   Rikiga indietreggiò di un passo.
   ”Consegnami le chiavi.”
   L’inconfondibile voce di un sovrano che impartisce ordini a un proprio suddito.
   Rikiga rovistò all’interno della tasca, tirando fuori un vecchio portachiavi argentato. Le sue dita stavano tremando.
   ”…Fermo,” disse una voce ancora più bassa di quella di Shion. Inukashi ebbe l’impressione giungesse direttamente dalle viscere della terra. Un brivido corse lungo la schiena. Nezumi si era lentamente tirato a sedere.
   ”Basta così. Hai fatto abbastanza, ora basta.”
   Inukashi poteva udire chiaramente le sue parole.
   La voce di Nezumi. Nezumi era in grado di utilizzare una ventina di voci diverse, ma quella che le orecchie di Inukashi udivano era inconfondibilmente la sua naturale.
   ”No… stanne lontano, Shion.”
   Shion non rispose. Non provava nemmeno a guardare Nezumi. Al contrario, chinò la testa verso Rikiga.
   ”Rikiga-san, la prego. Mi dia le chiavi. La scongiuro.” Non era un ordine ma una supplica.
   Questo era lo Shion che Inukashi conosceva. L’intelligente, gentile, fedele, impacciato e ingenuo Shion.
   ”E dagliele, vecchio,” Disse Inukashi con un profondo sospiro. Non sapeva perché lo avesse fatto. C’erano un sacco di cose di cui non riusciva ad afferrare il senso, non riusciva nemmeno a comprendere se stesso.
   ”Shion, io vengo con te.” Le parole lasciarono la sua bocca insieme ad un altro sospiro. Era sorpreso di se stesso. Guardami. Così riluttante di mettere in pericolo la mia vita, così disperato di sopravvivere, eppure eccomi qui che dico ‘vengo con te’. Non riesco a credere a me stesso, a volte. E il peggio è che non è nemmeno una menzogna o spavalderia, intendo davvero quello che ho detto. Gli ho detto che andrò con lui e lo intendevo veramente. Che diavolo mi prende? Non riesco a capire me stesso. Che succede? Che succede? Che succede? Oh, chissene
   ”E va bene.” Disse Rikiga schioccando la lingua. “Farò come dite, se è quello che volete. Non siete tipi da prestare ascolto a un adulto, d'altronde.”
   ”Ehi, non mettermi sullo stesso piano di quel signorinello svampito,” Protestò Inukashi. “Ma, oh bhe, abbiamo messo ai voti, e siamo due a uno a favore dell’entrare in No. 6. Mi spiace per te, Nezumi.”
   ”Tre a uno.” Rikiga serrò le chiavi tra le mani. “Mi unisco alla gita in auto.”
   Inukashi ammiccò, fissando successivamente Rikiga. Anche l’uomo batté ripetutamente gli occhi cerchiati di fuliggine, sudore e sporco.
   Che diavolo c’è che non va in me? Come ho potuto dire una cosa simile? E lo intendevo veramente, sembrava dire la sua espressione facciale. Inukashi si sentiva sul punto di ridere e piangere allo stesso tempo. Che strana sensazione. Si sentiva impaurito, ma allo stesso tempo euforico. Misero, eppure ottimista. Che il cuore potesse sentirsi così strano.
   ”E’ la mia preziosa automobile,” Disse Rikiga. “Non tollererò che me la distruggiate. E poi, dubito che voi bambinetti col moccio al naso sareste in grado di guidare. I giovani d’oggi sono sempre più bravi a muovere la bocca, ma non sanno fare niente da soli.”
   Rikiga mormorava una lamentela dopo l’altra, probabilmente perché avrebbe finito per sospirare, se non avesse continuato a parlare.
   L’auto di Rikiga era una monovolume, ammaccata ovunque e con lo specchietto destro piegato. Era un vecchio modello azionato a benzina, che poteva essere facilmente esposto in un museo di No. 6.
   Ma aveva un robusto telaio, se non altro. Anche il motore possedeva molta più potenza di quanto sembrasse. Poter guidare un’automobile nel West Block era simbolo di un certo livello di benessere, per questo c’era sempre il rischio di subire un’imboscata da ladri per strada. Inukashi ricordava di aver udito Rikiga vantarsi che per questa ragione, aveva modificato la vettura per farla resistente quanto un carro armato.
   Inukashi prese posto nel sedile passeggero, mentre Shion nel sedile posteriore, stringendo a sé Nezumi. I cani salirono per ultimi.
   ”Perché dovevi portare anche i tuoi cani? Faranno puzzare l’auto.”
   ”Profumano molto di più dei tuoi alcolici. I miei cani sono leali al loro padrone, ovunque vado, loro andranno. Proprio come quei topolini sono fedeli al loro di padrone.”
   I topini erano rannicchiati insieme sul sedile. Sedevano senza emettere un suono, come se avessero dimenticato come squittire.
   ”Cani e topi, huh. Questo segna la nostra destinazione, allora: lo zoo. Hmph, che divertente gita in macchina sarà.”
   Rikiga azionò il sistema d’accensione. Il motore scoppiettò comicamente, e l’auto sembrò darsi da sola una scrollata.
   ”Andiamo. Schiaccerò  l’acceleratore a tavoletta, è meglio che vi prepariate.”
   L’auto sobbalzò in avanti, continuando a salire di velocità mentre si dirigeva dritta verso il Penitenziario.
   ”Hei, vecchio. Non ti sembra di essere un po’ incosciente qui?”
   ”Come potrei non esserlo? Guarda cosa sto facendo. Dannazione, che diavolo sto facendo? Perché diavolo lo sto facendo?”
   ”Per amore di Eve, duh.”
   ”Cosa?”
   I cancelli posteriori del Penitenziario erano stati spalancati, forse qualcuno vi era fuggito attraverso. Cancelli che erano rimasti sempre saldamente chiusi, rifiutando tutti coloro che si avvicinavano, ora erano aperti ed esposti. Le fiamme si alzavano al cielo come in una spirale, e l’edificio suonava la sua melodia di distruzione. Inukashi poteva a stento credere che non si trattasse di un illusione.
 E’  davvero realtà?
   I cancelli del Penitenziario si erano aperti, e la porta d’acciaio speciale era stata spazzata via.
   Cose che si supponeva non potessero mai succedere, stavano avvenendo. Cose che aveva creduto non potessero mai avverarsi – no, che gli era stato fatto credere che non si sarebbero mai avverate – erano invertite. Non esisteva bene o male. Giustizia né ingiustizia.
 Questa è la realtà.
   L’automobile virò attraverso i cancelli posteriori, stridendo quasi contro di essi, e guadagnò velocità. Inukashi vide i cancelli di sicurezza alle sue spalle.
   ”Cosa?” Gridò Rikiga. “Cosa hai detto, Inukashi?”
   ”Eri completamente cotto di Eve, vecchio. Sei ancora un suo fervente ammiratore, non è vero? Dalla testa ai piedi. O non saresti stato in grado di correre in quel modo mentre lo avevi tra le braccia. Una bella mossa sul campo, rischiare addirittura la tua vita. Bravo.” [1]
   ”Piantala. Una volta arrivati ad una clinica medica, la prima cosa che farò sarà cucire quella bocca. E magari anche quella tua lingua marcia, già che ci sono.”
   ”Oh, ma è splendido. Un onore tra gli onori, ricevere un trattamento da una clinica di  No. 6.”
   ”Dì tutte le cavolate che vuoi!” Disse Rikiga, afferrando con forza il volante.
   Inukashi sgranò gli occhi, ricadendo in dietro sul sedile. I cancelli si stavano avvicinando a una velocità impressionante. No, erano loro ad avvicinarsi.
   ”Stanno bruciando,” mormorò. Non aveva avuto intenzione di dare voce a tale pensiero; aveva cercato di fermarsi dal mettere in parola qualunque cosa avesse visto. Ma non aveva potuto evitarlo.
   I cancelli stavano bruciando.
   Erano avvolti dalle fiamme. Piccole esplosioni, non ancora larghe abbastanza come quelle del Penitenziario, stavano risuonando qua e là. Frammenti di vetri e metallo, piovevano sull’auto senza sosta. Ogni volta, l’automobile produceva uno snervante bump-bump. Un suono che sembrava l’urlo di terrore dell’automobile stessa.
 Fa male. Ho paura. Sto per morire.
   ”Stanno bruciando.” Una volta datogli voce, il terrore si impadronì del suo intero corpo. Era come se i capelli si fossero rizzati sul cuoio capelluto, ma una punta di curiosità sfuggiva all’ondata di paura che lo travolgeva, afferrandosi a Inukashi prepotentemente.
 Come può crollare così facilmente?
   Comprendeva che Shion e Nezumi avessero distrutto il nucleo del Penitenziario. Era strabiliato da ciò che erano riusciti a compiere, ma c’era qualcosa di sbagliato in questo. Era accaduto troppo velocemente, troppo facilmente. È sempre stato così facile? È normale che crollassi così? Ormai non pensava più che No. 6 fosse un’esistenza assoluta, un onnipotente sovrano. Proprio come quella porta di acciaio speciale, si era piegata in una forma irriconoscibile, frantumata, e ora giaceva in un ignominiosa massa informe.
 Ma – ma è di No. 6 che stiamo parlando, una città artificiale, l’epitome dell’umana intelligenza e della tecnologia scientifica. Il Penitenziario è un’altra No. 6 che la supportava nei suoi operati più oscuri. Il figlio bastardo di No. 6, una malefica progenie che è l’immagine identica della sua genitrice.
   Cose malefiche spesso possiedono malefici poteri. Possibile non fosse in grado di ergersi, in qualche modo? Si lascerà sconfiggere così, senza una scelta?
   Heh heh heh.
   Lo udì nuovamente. Quella spensierata ma terrificante risata. Più terrificante delle fiamme davanti a sé.
   Inukashi gridò. Rikiga lanciò un piccolo grido accanto a lui quasi contemporaneamente. Questo per la paura di essere al limite.
   ”Ahhhhhh!!!”
   Si lanciarono nel muro di fiamme. I cani continuavano ad abbaiare incessantemente. Inukashi non chiuse gli occhi, li teneva aperti, guardando le fiamme che li inghiottivano. Non erano di un colore uniforme. Il vermiglio del tramonto, il cremisi del sangue, il rosso dei fiori, tutti mescolati insieme. Tutti brillavano di una sfumatura dorata, sprofondando poi in un rosso opaco.
   Una parte del parabrezza andò in frantumi, gettando aria bollente in pieno volto a tutta velocità. Sentiva l’odore di capelli bruciati. Il calore evaporava l’umidità da qualunque cosa intorno a loro, e cominciarono a seccare.
 Oh, moriremo qui, allora. È così che stanno le cose, quindi, pensò. Morirò insieme a loro, dopotutto. Alla fine, sono solamente…
   ”Elyurias,” disse una voce dal sedile posteriore. Inukashi non poteva dire si trattasse di Shion o Nezumi. Non sapeva cosa significasse la parola, era un incantesimo? Era troppo strana per essere l’ultima parola di qualcuno prima di morire. Ma ancora, quei due erano sempre stati strani, assurdi e ridicoli sin dal principio. Non è che mi sorprenda, ma… mi ha incuriosito.
 Elyurias? Cosa diavolo sarebbe?
   I capelli bruciavano, sentiva la pelle cuocere . Era bollente. Maledizione, è insopportabile.
   Le fiamme vacillarono, ondeggiarono e sembrarono ritirarsi leggermente. Anche il calore calò leggermente, e poteva finalmente respirare un po’.
 Huh? Perché? Inukashi battè le palpebre. Si stanno ritirando da sé, le fiamme? No, è impossibile. Assolutamente impossibile.
   ”Siamo fuori!” urlò Rikiga con ilarità, rideva come se fosse impazzito. “Siamo fuori! Prendete questo, bastardi! Siamo fuori, sani e salvi! Ah, ah, ah ah ah ah ah ah! Prendete questo! Ce l’abbiamo fatta! Ah ah ah ah ah ah!”
   Risate tese echeggiarono all’interno dell’auto.
 Ah ah ah ah ah! Ah ah ah ah ah! Ah ah ah ah ah!
   Erano passati. Aveva ragione; erano certamente riusciti ad attraversarli. .
   La terra attorno a loro era selvaggia e incolta, con alberi e vegetazione sporadica. Non era differente dal West Block, ma, almeno in questa terra desolata, c’era una strada dritta e a due sensi di marcia. Una foresta verde e rigogliosa li attendeva probabilmente dall’altra parte. Nell’oscurità, Inukashi poteva distinguere solo una massa nera, ma il suo naso aveva colto il ricco odore terroso degli alberi.
   Strada in buone condizioni e una rigogliosa foresta – tutte cose che non avrebbe mai potuto vedere nel West Block.
 Siamo riusciti a entrare in No. 6. Vi ho messo piede per la prima volta nella mia vita.
   ”Guarda. Davvero impressionante. Ah ah ah ah! È naturale per il potente Rikiga. Sono un vero eroe. Ah ah ah ah ah, ce l’ho fatta! Prendete questo, bastardi! Urrà per Rikiga, hip-hip-urrà! Ah ah ah ah ah!”
   La voce di Rikiga si incrinava ancora di più, lanciando gridolini acuti. Inukashi afferrò una bottiglia di liquore da accanto ai suoi piedi, e colpì Rikiga sulla testa.
   ”Ow! Perché lo hai fatto?”
   ”Ci sono andato piano. Non mi pare di averti spaccato la testa, no?”
   ”Razza d’idiota! Come hai potuto fare una cosa simile a un eroe!”
   ”Ho placato la tua pazzia. È davvero triste, vecchio. Persino i miei cani e quei topini sono più calmi di te. Cosa c’è di così eroico in quello che hai fatto? Ti sei lanciato in una felice corsa spericolata, e sei saltato attraverso il fuoco. Tutto qui. Ugh, vergogna.”
   ”Chiudi quella ciabatta, un cane o un topo sono capaci di guidare una macchina? Vorrei proprio vedere. Pensi di essere in diritto di dire quello che ti pare –“
   Una volta che Rikiga ebbe  finito di strillare a suo piacimento, prese un lungo sospiro.
   ”Shion, cosa facciamo ora?” disse. “Non ho la minima idea di come sia No.6 all’interno. Sono stato via per dieci anni.”
   Inukashi poteva udire Shion spostarsi sul sedile.
   ”Lost Town si trova a poca distanza di qui. La periferia di No. 6 sono oltre quella foresta, e ancora oltre si trovano i distretti centrali. La foresta è qui per nascondere le mura alla vista dei cittadini.”
   ”Capito. Così che possono continuare a vivere senza che gli sia loro ricordato di continuo che sono circondati da un muro.”
   ”Già.”
   ”E per un centro medico? Dove dovremmo andare?”
   ”Prosegui dritto per la foresta. Ci sarà una biforcazione, e poi gira a destra, dovrebbe esserci una piccola clinica.”
   ”Sarà sufficiente? Eve è ferito piuttosto gravemente, no?”
   ”E’  stato trapassato dal proiettile di una carabina.”
 “Non servirebbe una struttura ben attrezzata, per un trattamento simile?”
   ”Forse è così,” Disse Shion. “Ma quella clinica è la più vicina. Hanno una sala operatoria. Strutture mediche ben attrezzate se ne possono trovare solo al centro della città. Non abbiamo il tempo di andarci, e quest’auto potrebbe essere bloccata per ispezioni lungo la via. Si fanno più ristrette, man mano che ci si avvicina al centro. Inoltre, è necessaria la card di cittadinanza per entrare nella maggior parte degli ambulatori medici.”
   ”E tu non ne hai una?”
   ”L’ho gettata via.”
   Shion si fermò per la durata di un respiro, poi proseguì.
   ”Era una card inutile da possedere, comunque. Ai residenti di Lost Town non è permesso usufruire della maggor parte dei servizi  e strutture centrali.”
   ”Non puoi entrare?”
   ”No. Il tipo di ID card in possesso – in altre parole, la posizione quale cittadino – decide in quali strutture è possibile utilizzare, dove poter vivere, e quale mezzo di trasporto poter utilizzare. Non solo le cliniche, ai residenti di Lost Town non è permesso nemmeno entrare nelle strutture centrali per lo shopping giornaliero o intrattenimento. Quando si tratta di luoghi meglio equipaggiati, il numero di gente a cui è permesso entrare, si fa ancora più ristretto.
   ”Piuttosto rigido come sistema, huh?” commentò Rikiga. “Lo avevo sentito prima, ovviamente, dato che facevo affari con gli alti ufficiali. Mi ero fatto l’idea che c’era qualche sorta di vaga incertezza e di scontento che cominciava a fermentare in quella città, e che esisteva una gerarchia. Ma pensare che fosse in vigore un sistema così antiquato… non lo avrei mai immaginato. Quale sorpresa.”
   ”Gli alti ufficiali sono elite molto vicini alla vetta della gerarchia. Non sanno cosa significa stare in fondo.”
   Inukashi sbuffò.
   Rikiga aveva ragione. Anche lui era sorpreso, o piuttosto, senza parole per lo stupore. Preso così alla sprovvista, che poteva solo brontolare.
 Quindi quella città, No. 6, non solo divideva la gente dentro e fuori con un muro, ma separava persino quelli all’interno, creando più differenze?
   Facoltosi e poveri; quelli che hanno e quelli che non hanno; il superiore e l’inferiore; il forte e il debole – No. 6 tracciava numerose linee che mai erano esistite prima tra esseri umani, tagliando e selezionando a suo piacimento.
   Che bisogno c’era di creare un sistema simile? A chi serviva? Se sei sfortunato, muori; se sei fortunato vivi. La linea tra buona e cattiva sorte era l’unica cosa che divideva la gente nel West Block.
   ”E all’ospedale dove siamo diretti, non serve una ID card?”
   ”Serve. Non esiste nessun luogo in No. 6 che non te ne chieda una.”
   ”Allora-“
   ”Il dottore di quella clinica era un cliente abituale del negozio di mia madre.”
   ”Karan? Il suo negozio – una panetteria, giusto?”
   ”Sì. Era solito venire una o due volte a settimana, a comprare pane per pranzo.”
   ”Come si chiama?”
   ”Io… non lo so. Lo chiamavamo ‘dottore’. Di solito era sufficiente.”
   ”Non sai nemmeno il suo nome?” chiese Rikiga incredulo. “Sei sicuro di poterti fidare di questo dottore? È abbastanza generoso da curare qualcuno che non ha una ID card? Che non è nemmeno un cittadino?”
   ”Non lo so. Ma è la nostra unica possibilità.”
   Rikiga rimase  in silenzio. Non c’era tempo di vacillare o esitare.
   Mentre si avvicinavano alla foresta, il ricco profumo di vegetazione si faceva ancora più forte. Poteva qualcuno da no. 6 vedere il Penitenziario che bruciava, dalle loro posizioni, o era bloccato alla vista dalla foresta?
 E’  così calmo. Pensò Inukashi a proposito di Shion. Le sue parole erano calme e imperturbabili. Non era il solito Shion. Se fosse stato come suo solito, sarebbe stato appesantito dall’esitazione, combattendo disperatamente contro il suo stesso cuore.
   Quando aveva imparato a reprimere le sue emozioni, e assumere un atteggiamento calmo? Che fosse cambiato qualcosa in lui, come un tessuto che perde i colori dopo essere immerso in un’acqua torbida?
   Inukashi si leccò il dorso ella mano, pieno di vesciche per una bruciatura.
   Aveva paura di voltarsi. Se si fosse girato e concentrato i suoi occhi, avrebbe visto la figura insanguinata di Nezumi, e di un imperscrutabile Shion. Sapeva era solo la sua immaginazione, ma ne aveva paura. La nuca era così tesa che aveva l’impressione stesse per bloccarsi.
 Bhe, come se cambierebbe mai. Ripetè dentro di sé, leccandosi la vescica. Shion è Shion. Non cambierà mai; no che non lo farà. Proprio come io continuerò a rimanere me stesso, non cambierò mai. È impossibile che lui cambi.
   L’automobile entrò nella foresta.
   ”Oh-!” Esclamò Shion debolmente. “Il cielo… sta bruciando.”
   Anche Rikiga emise un grido sommesso, sporgendosi dal finestrino. L’automobile sterzò, andando quasi a colpire i lampioni tra gli alberi.
   Il cielo stava bruciando.
   Il cielo, oscurato ancora più profondamente dalla notte, era colorato dalle fiamme. Il Penitenziario non era l’unico luogo. La stessa No. 6 stava vomitando fuoco. Diversi luoghi disseminati per la città venivano divorati dalle fiamme.
   Che succede? Inukashi si voltò, la bocca ancora mezza aperta.
   ”Hey, cosa è successo?”
   Shion sedeva raggelato. Sedeva immobile, stringendo Nezumi tra le braccia, senza nemmeno battere ciglio. Solo le sue labbra si mossero impercettibilmente.
   ”… sta bruciando.”
   In lontananza, sentivano il suono di esplosioni. Giungeva dalle loro spalle, non davanti – la direzione da cui erano appena fuggiti.
   ”I cancelli-“ Inukashi cadde in silenzio. Nessuna ulteriore parola venne fuori. Chiuse la bocca, incapace di credere ai suoi stessi occhi.
   Che diavolo sta accadendo? Non era né eccitazione né aspettativa. Non era paura. Era in balia di emozioni che trovava difficili da descrivere.
   Shion parlò.
   ”Tra poco saremo fuori dalla foresta. Allora arriveremo in Lost Town.”
-Fine capitolo-

Note:
[1] bravo è scritto direttamente così in inglese, e ho idea sia scritto anche in giapponese… credo venga dall’ambiente dell’arte, soprattutto in performance musicali/teatrali, ed è appunto di origine italiana.
  

15 commenti:

  1. Grazie per il nuovo capitolo ; è stata una giornata tosta e ci voleva proprio.
    Naturalmente la sadica Asano ci tiene in sospeso sulle condizioni di Nezumi; crudele!
    Non è giusto!
    Certo che Inukashi e Rikiga fanno proprio un bel due comico; le loro conversazioni sono una chicca.
    Grazie per il vostro lavoro!
    Se il mondo non finisce venerdì spero di continuare a leggere la light novel!
    Buona vita!

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    1. bhe, magari magicamente venerdì saremo tutti in grado di capire tutte le lingue del mondo, e non avrai più bisogno di intermediari per capire il giapponese!!! Oppure, dove andremo incontreremo la Asano, che ci racconterà il loro incontro q.q
      [oddio, ho visto solo ora... ma come me l'ha impaginato, questa volta? -.-mi ha saltato tutte le interlinee, ma perchè?]

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  2. Ciao, grazie mille per questo capitolo :)
    Volevo chiederti una cosa, una curiosità che mi è venuta da un pò: continuerai a tradurre fino alla fine? Sai, non voglio proprio lasciare a metà questa bellissima novel. *.*

    ps
    Grazie per aver tradotto tutto finora!!!! Sei il mio mito :3

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    1. ciao e grazie del commento
      riguardo la domanda, la mia intenzione è quella di tradurla tutta fino alla fine (devi sapere che quando vedo una cosa scritta in inglese, mi prudono le mani dalla voglia di tradurre, a maggior ragione se riguarda no.6!!!)
      Il problema è che sto avendo poco tempo a disposizione (come ho spiegato in altri commenti, ho ripreso il liceo dopo 8 anni, e avrò anche gli esami di maturità tra l'altro, e mi trovo a dover lavorare sul nuovo e recuperare il vecchio, dunque mi resta poco tempo per altro, o sono troppo stanca per scrivere qualcosa di coerente). durante queste feste spero di portarmi avanti un bel po' di lavoro con le traduzioni, mancano 3 capitoli della serie regolare (di cui l'ultimo molto lungo) + un capitoletto special "Days in West Block" (uscito insieme al 4 volume del manga, scritto dalla Asano) e probabilmente per allora sarà già disponibile la traduzione di no.6 beyond...
      per chi non lo sapesse, No. 6 Beyond è un volume speciale uscito i primi di novembre in giappone, a 2 anni di distanza dalla fine della novel. Il volume (grande quanto un volume della novel normale) contiene 4 capitoli, di cui un flashback e gli altri 3 che si svolgono dopo la fine della serie originale (non aggiungo altro per chi non vuole rovinarsi la sorpresa). Conto di tradurre anche quelli, il gruppo che stava traducendo in inglese il manga ha messo online dei riassunti dettagliati in vista della traduzione di 9th Avenue, ma ora questa ha ricevuto il volume e entro natale comincerà a postare le traduzioni.
      Quindi, ricapitolando, per le feste natalizie avrò un sacco di cose da fare comunque, ma vorrei portarmi avanti con la traduzione della novel (non dico di riuscire a finirla tutta, ma almeno mezzo capitoletto a settimana e se riesco finisco anche Days in West Block.

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    2. grazie per la risposta esauriente :) Il mio cruccio non era il QUANDO avresti postato i capitoli, ma più che altro il SE li avresti postati tutti. Ora però so che ci tieni molto a metterli tutti quanti e ne sono felicissima. :) Non vedo l'ora di leggere anche no. 6 beyond! Sono molto curiosa! :D
      Mi hai dato una bellissima notizia per Natale! :3

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  3. Questo ultimo volume della Novel ci fa rendere conto ancora una volta di quanto il finale dell'anime sia inconcludente e "povero". Davvero una grande mancanza!!! >_<
    Per la miseria, ho letto tutto con il fiato sospeso (anche se avevo già letto in inglese, ma leggerlo nella propria madrelingua è molto, MOLTO meglio!!!) e già vorrei avere il prossimo capitolo da leggere. Questa Novel ti prende così tanto che è impossibile non portarla a termine!!!!! *w*
    p.s. Non vedo l'ora che sarà rilasciato No.6 Beyond... devo sapere, devo sapere il "dopo". Quando si tratta di No.6 divento davvero impaziente!!!
    Grazie per la traduzione! <3
    -SACCHAN-

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    1. eh... ti avviso solo di preparare i fazzoletti per beyond, perchè è parecchio doloroso (non muore nessuno, ma anche solo leggendo i riassunti, quel maledetto 3 capitolo........ Shion q.q).
      cmq, riguardo beyond
      SPOILER

      SPOILER


      HO DETTO SPOILEEEER!!!!
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      ok, dicevo, riguardo Beyond, non c'è ancora la riunione, purtroppo. Sono 4 capitoli, il primo è un flashback di quando vivevano ancora nel West Block, gli altri tre invece sono post volume 9, anche se diversi nel tempo, e contengono flashback di quando vivevano insieme, c'è persino una menzione a quando giungono a casa di Karan (Nezumi si rifiuta di tornare in ospedale). Appena arrivati a casa si addormentano sfiniti (nello stesso letto). Il mattino dopo, Shion si sveglia e non trova Nezumi... è disperatissimo q.q Poi lo trova in cucina (Nezumi gli prepara un caffè, esattamente come a Shion piace, senza che abbiano mai preso caffè insieme... guarda quanto lo conosce?).
      Ci sono altri flashback... cmq le due cose più dolorose di beyond sono vedere come è ridotto Shion dopo la partenza di Nezumi (credo sia passato un annetto)... è ridotto malissimo, non sorride più, ha l'impressione di stare perdendo se stesso (è davvero dolorosissimo vederlo così, cucciolo q.q); e l'altra cosa, per cui davvero vorrei prendere a ceffoni Nezumi ancora ancora e ancora, è il fatto che quell'idiota continua a negare il suo attaccamento a Shion... nel 2 capitolo (flashback di quando vivevano insieme, e alcuni flashback sul passato di Nezumi, la morte della sua famiglia [aveva una sorellina più piccola anche q.q], la vecchia che lo ha cresciuto, e l'incontro con un gruppo di artisti girovaghi che installano per la prima volta in lui l'idea di viaggiare (tu sei come noi, sei vento). A fine di questo capitolo, Nezumi dice che un giorno riuscirà a liberarsi dalle catene di No. 6 e di Shion....).
      Il secondo momento in cui vorrai ammazzare Nezumi è il capitolo 4... dovrebbe essere 6 mesi dopo la sua partenza: Nezumi pensa di continuo a Shion (ti giuro, ogni minima cosa glie lo ricorda), ma pensa che per quanto quelli vissuti col ragazzo siano stati i giorni più belli e importanti della sua vita, ormai appartengono al passato, e Shion con questi. Poco dopo (immagina la scena, Nezumi sta facendo il bagno in un lago - nudo! Possiamo avere un capitolo del manga di questo? possiamo?) Sopraggiunge un uomo (che stava provando a rubargli i bagagli), e parlando, il discorso si sposta su no.6 (è chiaro che questo la conosce). Parlando, l'uomo nomina il nuovo capo di no.6, dicendo che non sarà così differente dagli altri. Nezumi afferma che è sicuro non sia così, e l'uomo gli dice che sembra nutrire grande fiducia in questa persona (a quel punto Nezumi pensa che se non può fidarsi di Shion, non ci sarebbe nessuno al mondo che meriterebbe la sua fiducia). A quel punto arrivano delle persone che chiamano l'uomo Shion (e dice che è il nome del suo caro figlioletto che è rimasto in no.6, carino come un fiore)... facendo 2 +2 Nezumi comprende che l'uomo è il padre di Shion (p.s. Karan parla di lui con Shion nel 3 capitolo, dicendo cose poco rassicuranti... e anche da quello che sente Nezumi l'uomo è uno poco raccomandabile). Rendendosi conto di chi è, e che l'uomo è intenzionato a raggiungere no.6 ("con il denaro si ottiene tutto, anche il potere"), Nezumi avverte l'istinto di uccidelo, ma in quel momento gli viene in mente Shion, pensando che il ragazzo non accetterebbe mai che si sporcasse le mani di sangue per il suo bene. A quel punto lo lascia andare, e rimasto solo guarda il cielo, domandandosi se da qualche parte, anche Shion stia facendo lo stesso....



      perchè, Asano, perchè? q.q

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    2. Mh... effettivamente anche soltanto leggendo queste righe di spoiler viene voglia si di picchiare Nezumi. Voglio dire, perchè afferma che prima o poi riuscirà a liberarsi del ricordo di Shion? Non è intenzionato a vederlo mai più? E allora che ne è della sua promessa di riunirsi di nuovo?
      Oh il capitolo 2 allora dà qualche dettaglio in più sul popolo della foresta e sull'infanzia di Nezumi? A dire il vero io sarai smaniosa di sapere se è vero che dovrebbe essere finalmente rivelato il vero nome di Nezumi... anche se sono un pò combattuta se davvero voglio saperlo oppure no. Perchè da un lato c'è la mia curiosità di lettrice, dall'altro mi trovo concorde con Shion nell'affermare che Nezumi resterà sempre Nezumi.
      Ok, grazie per gli spoiler... adesso attenderò impazientemente!! <3
      -SACCHAN-

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  4. Grazie mille per la traduzione. Vorrei però sapere una cosa (sperando che qualcuno mi risponda perchè ho coperto no.6 solo ora e non so se leggi ancora i commenti) perchè non c'è il link del capitolo 4 di "No.6 Beyound"? Dove posso trovarlo?

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    1. sono Annamirka, scrivo in anonimo perchè non ricordo la password o.o
      comunque, la persona che ha tradotto Beyond e le side stories ha tradotto anche l'ultimo capitolo. Chiedo scusa se non l'ho aggiunto, ma tra trasferimento e inizio università non ho più modo di stare molto su internet.
      http://karasuto.blogspot.it/p/capitoli.html qui trovi tutte le novel tradotte da Beatris, compreso il capitolo di Beyond che non avevo inserito. Chiedo ancora scusa, appena ritrovo la pass lo inserisco. Tempo! datemi del tempo, vi prego Q_Q

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  5. notare che ho tentato di commentare ed ha loggato da sè... ok... XD
    (non farci caso, sono esaurita)

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  6. Grazie!!! Ti adoro! Io però ho l'obbligo di romperti ancora le scatole, scusami e non spararmi, il capitolo 42 mi da lo stesso testo (credo la seconda parte perchè non inizia con il pezzetto di testo di un altro libro) sia se clicco la prima parte che se clicco la seconda, com'è possibile?

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    1. hai ragione.... e sembra proprio manchi il pezzo... .un bel pezzone...
      sono andata a controllare tra i post, uno per uno, ed effettivamente prima e seconda parte risultano sovrapposte.... mi viene da pensare a una sovrascrizione al posto di un copia incolla.... la cosa peggiore è che non ho più le traduzioni sul pc (le avevo fatte sul fisso, ed ho solo il portatile adesso....)

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    2. mi sembra strano che nessuno si sia accorto di nulla... manca tutta questa parte di traduzione http://9th-ave.blogspot.it/2012/10/novel-no-6-vol-9-ch-4-a.html

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  7. Grazie mille, mi arrangerò con l'inglese (anche se faccio schifo).
    Che università fai?

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