[Novel] NO. 6 - Vol 9 Ch 1 (b)
”C’è” Shion si alzò in
piedi. “C’è un ospedale.”
Inukashi e Rikiga si
fissarono reciprocamente, guardandosi dritto negli occhi.
”Ospedale-? Dove?”
Domandò Rikiga con una voce bassa e roca. Lo sguardo di Shion cambiò direzione,
alla sua estremità le mura d’acciaio speciale,
illuminate intensamente dalle fiamme.
”All’interno.”
”In No. 6!” Le voci di
Inukashi e Rikiga si sovrapposero.
”Esatto. Troveremo
ospedali in abbondanza, lì.”
”E’ un’assurdità!” Esclamò Rikiga allarmato.
“Come facciamo a entrare? La mia auto non supererebbe nemmeno i cancelli. La
registreranno come veicolo sospetto e sarà fatta saltare in aria ancor prima di
entrare. È impossibile, assolutamente impossibile….Ma certo! Shion, come hai
fatto a fuggire da No. 6? Non potremmo entrare di là?”
Inukashi quasi lo
interruppe in accordo. Se Shion era uscito in quel modo, forse avrebbe potuto
utilizzare lo stesso modo per rientrare. Quel
vecchio pensa più velocemente da quando l’alcol ha smesso di andargli in
circolo.
Ma Shion scosse il capo
risolutamente.
”Non possiamo. Ci
vorrebbe troppo tempo, e Nezumi non ce la farebbe con le forze che gli restano.
Abbiamo al massimo un’ora – dobbiamo portarlo in un ospedale entro un’ora…”
”Ma i cancelli, come li
forziamo?”
”Non servirà.”
”Come?”
”Il Penitenziario è
distrutto, tutte le sue funzioni sono bloccate. Il ché significa che con grande
probabilità, nemmeno i cancelli saranno operativi.”
”Pensi di entrare in
No. 6 attraverso i cancelli privati del Penitenziario?”
”Sì.”
”Shion, tu… hai idea di
dove si trovino quei cancelli?”
”Non ne sono certo,
però ho sentito che sono direttamente connessi col Penitenziario.”
La gola di Rikiga si
contrasse mentre deglutiva. Inukashi si ritrovò a fare lo stesso. Sentiva
l’interno della gola bruciare per via del fumo.
”Hai ragione.” La voce
di Rikiga si fece ancora più rauca. “Hai assolutamente ragione, sono
direttamente connessi. Cento metri dopo i cancelli trovi l’ingresso posteriore
del Penitenziario. È lì che siete stati entrambi condotti durante la Caccia
all’uomo, ma probabilmente non potevate vedere nulla dal’interno del container
in cui eravate stati caricati.”
Inukashi si accorse di
aver involontariamente stretto la mano in un pugno, nell’udire la conversazione
tra Shion e Rikiga.
Anche Getsuyaku andava
e veniva attraverso quei cancelli, Inukashi lo aveva udito lamentarsi numerose
volte di essere trattato non diversamente dai prigionieri, lamentela a cui aveva risposto sbrigativamente.
”Una volta catturati i
prigionieri li ammazzano. Non li vedi mai tornare da quei cancelli. Ma tu vai e
vieni di lì ogni giorno, per di più vieni anche pagato per questo. È molto
diverso dall’essere un prigioniero.”
”Bhe, ora che lo dici,
immagino tu abbia ragione. Se fossi un semplice prigioniero, non sarei in grado
di tornare a casa, huh,” aveva risposto Getsuyasku, scuotendo le spalle e
sorridendo mestamente.
Ma alla fine, era proprio come loro. È stato ammazzato in un attimo,
proprio come un prigioniero. Peggio – come un insetto.
Al ricordo di quel
triste sorriso, serrò con ancora più forza il pugno.
”Allora possiamo
raggiungere i cancelli con l’auto da qui, giusto?” domandò Shion.
”Sì, se non ci sono
ostacoli. Nessuno è così folle da avvicinarsi al Penitenziario in un momento
simile a parte voi.”
”Rikiga-san, mi dia le
chiavi, per favore.”
Shion estese la sua
mano graffiata e insanguinata. Il volto di Rikiga si piegò visibilmente, con
profonde rughe che gli comparvero tra le sopracciglia.
”Cosa vuoi farci?”
”Guidare. Voi potete
anche restare qui. Le chiavi, presto.”
”Sciocchezze!” Urlò
nuovamente Rikiga adirato. “Ti si sono marciti gli occhi e caduti fuori dalle
orbite? Non le vedi quelle fiamme? Razza di idiota!”
Il Penitenziario
restava a malapena in piedi, vomitando fiamme e fumo nero. Gli allarmi che
stavano suonando fino a quel momento si erano ora assopiti, e solo il feroce
vento risuonava mentre era risucchiato all’interno dalle fiamme.
”Ne siamo usciti tutti
d’un pezzo per il rotto della cuffia, vorresti gettarti nuovamente in
quell’inferno?” Disse Rikiga incredulo. “Non è il momento di scherzare. Quante
vite credi di avere?”
”Non ho intenzione di
entrare. I cancelli si trovano all’esterno.”
”A un centinaio di
metri di distanza. Solo cento metri. I cancelli non sono un luogo sicuro, lo
sai.”
”E per quello che devo
andare. Generalmente non potremmo attraversarli, ma ora quei cancelli non sono
che una porta aperta.”
”L’automobile funziona
a benzina, se dovessi passare tra le fiamme e prendesse fuoco –“
”Consegnamele,” intimò Shion con voce bassa , interrompendo le grida
di Rikiga. Un ordine. Quello era indubbiamente come le parole erano venute
fuori. Shion non era stato brusco, né iroso. Al contrario, era stato un
mormorio grave e silenzioso.
Rikiga indietreggiò di
un passo.
”Consegnami le chiavi.”
L’inconfondibile voce
di un sovrano che impartisce ordini a un proprio suddito.
Rikiga rovistò
all’interno della tasca, tirando fuori un vecchio portachiavi argentato. Le sue
dita stavano tremando.
”…Fermo,” disse una
voce ancora più bassa di quella di Shion. Inukashi ebbe l’impressione giungesse
direttamente dalle viscere della terra. Un brivido corse lungo la schiena.
Nezumi si era lentamente tirato a sedere.
”Basta così. Hai fatto
abbastanza, ora basta.”
Inukashi poteva udire
chiaramente le sue parole.
La voce di Nezumi.
Nezumi era in grado di utilizzare una ventina di voci diverse, ma quella che le
orecchie di Inukashi udivano era inconfondibilmente la sua naturale.
”No… stanne lontano,
Shion.”
Shion non rispose. Non
provava nemmeno a guardare Nezumi. Al contrario, chinò la testa verso Rikiga.
”Rikiga-san, la prego.
Mi dia le chiavi. La scongiuro.” Non era un ordine ma una supplica.
Questo era lo Shion che
Inukashi conosceva. L’intelligente, gentile, fedele, impacciato e ingenuo
Shion.
”E dagliele, vecchio,”
Disse Inukashi con un profondo sospiro. Non sapeva perché lo avesse fatto.
C’erano un sacco di cose di cui non riusciva ad afferrare il senso, non
riusciva nemmeno a comprendere se stesso.
”Shion, io vengo con
te.” Le parole lasciarono la sua bocca insieme ad un altro sospiro. Era
sorpreso di se stesso. Guardami. Così
riluttante di mettere in pericolo la mia vita, così disperato di sopravvivere,
eppure eccomi qui che dico ‘vengo con te’. Non riesco a credere a me stesso, a
volte. E il peggio è che non è nemmeno una menzogna o spavalderia, intendo
davvero quello che ho detto. Gli ho detto che andrò con lui e lo intendevo
veramente. Che diavolo mi prende? Non riesco a capire me stesso. Che succede?
Che succede? Che succede? Oh, chissene…
”E va bene.” Disse
Rikiga schioccando la lingua. “Farò come dite, se è quello che volete. Non
siete tipi da prestare ascolto a un adulto, d'altronde.”
”Ehi, non mettermi
sullo stesso piano di quel signorinello svampito,” Protestò Inukashi. “Ma, oh
bhe, abbiamo messo ai voti, e siamo due a uno a favore dell’entrare in No. 6.
Mi spiace per te, Nezumi.”
”Tre a uno.” Rikiga
serrò le chiavi tra le mani. “Mi unisco alla gita in auto.”
Inukashi ammiccò,
fissando successivamente Rikiga. Anche l’uomo batté ripetutamente gli occhi
cerchiati di fuliggine, sudore e sporco.
Che diavolo c’è che non
va in me? Come ho potuto dire una cosa
simile? E lo intendevo veramente, sembrava dire la sua espressione
facciale. Inukashi si sentiva sul punto di ridere e piangere allo stesso tempo.
Che strana sensazione. Si sentiva
impaurito, ma allo stesso tempo euforico. Misero, eppure ottimista. Che il cuore potesse sentirsi così strano.
”E’ la mia preziosa
automobile,” Disse Rikiga. “Non tollererò che me la distruggiate. E poi, dubito
che voi bambinetti col moccio al naso sareste in grado di guidare. I giovani
d’oggi sono sempre più bravi a muovere la bocca, ma non sanno fare niente da
soli.”
Rikiga mormorava una
lamentela dopo l’altra, probabilmente perché avrebbe finito per sospirare, se
non avesse continuato a parlare.
L’auto di Rikiga era
una monovolume, ammaccata ovunque e con lo specchietto destro piegato. Era un
vecchio modello azionato a benzina, che poteva essere facilmente esposto in un
museo di No. 6.
Ma aveva un robusto
telaio, se non altro. Anche il motore possedeva molta più potenza di quanto
sembrasse. Poter guidare un’automobile nel West Block era simbolo di un certo
livello di benessere, per questo c’era sempre il rischio di subire un’imboscata
da ladri per strada. Inukashi ricordava di aver udito Rikiga vantarsi che per
questa ragione, aveva modificato la vettura per farla resistente quanto un
carro armato.
Inukashi prese posto
nel sedile passeggero, mentre Shion nel sedile posteriore, stringendo a sé
Nezumi. I cani salirono per ultimi.
”Perché dovevi portare
anche i tuoi cani? Faranno puzzare l’auto.”
”Profumano molto di più
dei tuoi alcolici. I miei cani sono leali al loro padrone, ovunque vado, loro
andranno. Proprio come quei topolini sono fedeli al loro di padrone.”
I topini erano
rannicchiati insieme sul sedile. Sedevano senza emettere un suono, come se
avessero dimenticato come squittire.
”Cani e topi, huh.
Questo segna la nostra destinazione, allora: lo zoo. Hmph, che divertente gita
in macchina sarà.”
Rikiga azionò il
sistema d’accensione. Il motore scoppiettò comicamente, e l’auto sembrò darsi
da sola una scrollata.
”Andiamo. Schiaccerò l’acceleratore a tavoletta, è meglio che vi
prepariate.”
L’auto sobbalzò in
avanti, continuando a salire di velocità mentre si dirigeva dritta verso il
Penitenziario.
”Hei, vecchio. Non ti
sembra di essere un po’ incosciente qui?”
”Come potrei non
esserlo? Guarda cosa sto facendo. Dannazione, che diavolo sto facendo? Perché
diavolo lo sto facendo?”
”Per amore di Eve,
duh.”
”Cosa?”
I cancelli posteriori
del Penitenziario erano stati spalancati, forse qualcuno vi era fuggito
attraverso. Cancelli che erano rimasti sempre saldamente chiusi, rifiutando
tutti coloro che si avvicinavano, ora erano aperti ed esposti. Le fiamme si
alzavano al cielo come in una spirale, e l’edificio suonava la sua melodia di
distruzione. Inukashi poteva a stento credere che non si trattasse di un
illusione.
E’ davvero realtà?
I cancelli del
Penitenziario si erano aperti, e la porta d’acciaio speciale era stata spazzata
via.
Cose che si supponeva
non potessero mai succedere, stavano avvenendo. Cose che aveva creduto non
potessero mai avverarsi – no, che gli era stato fatto credere che non si
sarebbero mai avverate – erano invertite. Non esisteva bene o male. Giustizia
né ingiustizia.
Questa è la realtà.
L’automobile virò
attraverso i cancelli posteriori, stridendo quasi contro di essi, e guadagnò velocità.
Inukashi vide i cancelli di sicurezza alle sue spalle.
”Cosa?” Gridò Rikiga.
“Cosa hai detto, Inukashi?”
”Eri completamente
cotto di Eve, vecchio. Sei ancora un suo fervente ammiratore, non è vero? Dalla
testa ai piedi. O non saresti stato in grado di correre in quel modo mentre lo
avevi tra le braccia. Una bella mossa sul campo, rischiare addirittura la tua
vita. Bravo.” [1]
”Piantala. Una volta
arrivati ad una clinica medica, la prima cosa che farò sarà cucire quella bocca.
E magari anche quella tua lingua marcia, già che ci sono.”
”Oh, ma è splendido. Un
onore tra gli onori, ricevere un trattamento da una clinica di No. 6.”
”Dì tutte le cavolate
che vuoi!” Disse Rikiga, afferrando con forza il volante.
Inukashi sgranò gli
occhi, ricadendo in dietro sul sedile. I cancelli si stavano avvicinando a una
velocità impressionante. No, erano loro ad avvicinarsi.
”Stanno bruciando,”
mormorò. Non aveva avuto intenzione di dare voce a tale pensiero; aveva cercato
di fermarsi dal mettere in parola qualunque cosa avesse visto. Ma non aveva
potuto evitarlo.
I cancelli stavano
bruciando.
Erano avvolti dalle
fiamme. Piccole esplosioni, non ancora larghe abbastanza come quelle del
Penitenziario, stavano risuonando qua e là. Frammenti di vetri e metallo,
piovevano sull’auto senza sosta. Ogni volta, l’automobile produceva uno
snervante bump-bump. Un suono che
sembrava l’urlo di terrore dell’automobile stessa.
Fa male. Ho paura. Sto per morire.
”Stanno bruciando.” Una
volta datogli voce, il terrore si impadronì del suo intero corpo. Era come se i
capelli si fossero rizzati sul cuoio capelluto, ma una punta di curiosità
sfuggiva all’ondata di paura che lo travolgeva, afferrandosi a Inukashi
prepotentemente.
Come può crollare così facilmente?
Comprendeva che Shion e
Nezumi avessero distrutto il nucleo del Penitenziario. Era strabiliato da ciò
che erano riusciti a compiere, ma c’era qualcosa di sbagliato in questo. Era accaduto
troppo velocemente, troppo facilmente. È
sempre stato così facile? È normale che crollassi così? Ormai non pensava
più che No. 6 fosse un’esistenza assoluta, un onnipotente sovrano. Proprio come
quella porta di acciaio speciale, si era piegata in una forma irriconoscibile,
frantumata, e ora giaceva in un ignominiosa massa informe.
Ma – ma è di No. 6 che stiamo parlando, una città artificiale,
l’epitome dell’umana intelligenza e della tecnologia scientifica. Il
Penitenziario è un’altra No. 6 che la supportava nei suoi operati più oscuri.
Il figlio bastardo di No. 6, una malefica progenie che è l’immagine identica
della sua genitrice.
Cose malefiche spesso
possiedono malefici poteri. Possibile non
fosse in grado di ergersi, in qualche modo? Si lascerà sconfiggere così, senza
una scelta?
Heh heh heh.
Lo udì nuovamente.
Quella spensierata ma terrificante risata. Più terrificante delle fiamme
davanti a sé.
Inukashi gridò. Rikiga
lanciò un piccolo grido accanto a lui quasi contemporaneamente. Questo per la
paura di essere al limite.
”Ahhhhhh!!!”
Si lanciarono nel muro
di fiamme. I cani continuavano ad abbaiare incessantemente. Inukashi non chiuse
gli occhi, li teneva aperti, guardando le fiamme che li inghiottivano. Non
erano di un colore uniforme. Il vermiglio del tramonto, il cremisi del sangue,
il rosso dei fiori, tutti mescolati insieme. Tutti brillavano di una sfumatura
dorata, sprofondando poi in un rosso opaco.
Una parte del
parabrezza andò in frantumi, gettando aria bollente in pieno volto a tutta
velocità. Sentiva l’odore di capelli bruciati. Il calore evaporava l’umidità da
qualunque cosa intorno a loro, e cominciarono a seccare.
Oh, moriremo qui, allora. È così che stanno le cose, quindi, pensò.
Morirò insieme a loro, dopotutto. Alla
fine, sono solamente…
”Elyurias,” disse una
voce dal sedile posteriore. Inukashi non poteva dire si trattasse di Shion o
Nezumi. Non sapeva cosa significasse la parola, era un incantesimo? Era troppo
strana per essere l’ultima parola di qualcuno prima di morire. Ma ancora, quei
due erano sempre stati strani, assurdi e ridicoli sin dal principio. Non è che mi sorprenda, ma… mi ha
incuriosito.
Elyurias? Cosa diavolo sarebbe?
I capelli bruciavano,
sentiva la pelle cuocere . Era bollente. Maledizione,
è insopportabile.
Le fiamme vacillarono,
ondeggiarono e sembrarono ritirarsi leggermente. Anche il calore calò
leggermente, e poteva finalmente respirare un po’.
Huh? Perché? Inukashi battè le palpebre. Si stanno ritirando da sé, le fiamme? No, è impossibile. Assolutamente
impossibile.
”Siamo fuori!” urlò
Rikiga con ilarità, rideva come se fosse impazzito. “Siamo fuori! Prendete
questo, bastardi! Siamo fuori, sani e salvi! Ah,
ah, ah ah ah ah ah ah! Prendete questo! Ce l’abbiamo fatta! Ah ah ah ah ah ah!”
Risate tese
echeggiarono all’interno dell’auto.
Ah ah ah ah ah! Ah ah ah ah ah! Ah ah ah
ah ah!
Erano passati. Aveva ragione; erano
certamente riusciti ad attraversarli. .
La terra attorno a loro
era selvaggia e incolta, con alberi e vegetazione sporadica. Non era differente
dal West Block, ma, almeno in questa terra desolata, c’era una strada dritta e
a due sensi di marcia. Una foresta verde e rigogliosa li attendeva
probabilmente dall’altra parte. Nell’oscurità, Inukashi poteva distinguere solo
una massa nera, ma il suo naso aveva colto il ricco odore terroso degli alberi.
Strada in buone
condizioni e una rigogliosa foresta – tutte cose che non avrebbe mai potuto
vedere nel West Block.
Siamo riusciti a entrare in No. 6. Vi ho messo piede per la prima volta
nella mia vita.
”Guarda. Davvero
impressionante. Ah ah ah ah! È naturale per il potente Rikiga. Sono un vero
eroe. Ah ah ah ah ah, ce l’ho fatta! Prendete questo, bastardi! Urrà per
Rikiga, hip-hip-urrà! Ah ah ah ah ah!”
La voce di Rikiga si
incrinava ancora di più, lanciando gridolini acuti. Inukashi afferrò una
bottiglia di liquore da accanto ai suoi piedi, e colpì Rikiga sulla testa.
”Ow! Perché lo hai
fatto?”
”Ci sono andato piano.
Non mi pare di averti spaccato la testa, no?”
”Razza d’idiota! Come
hai potuto fare una cosa simile a un eroe!”
”Ho placato la tua pazzia.
È davvero triste, vecchio. Persino i miei cani e quei topini sono più calmi di
te. Cosa c’è di così eroico in quello che hai fatto? Ti sei lanciato in una
felice corsa spericolata, e sei saltato attraverso il fuoco. Tutto qui. Ugh,
vergogna.”
”Chiudi quella
ciabatta, un cane o un topo sono capaci di guidare una macchina? Vorrei proprio
vedere. Pensi di essere in diritto di dire quello che ti pare –“
Una volta che Rikiga ebbe
finito di strillare a suo piacimento,
prese un lungo sospiro.
”Shion, cosa facciamo
ora?” disse. “Non ho la minima idea di come sia No.6 all’interno. Sono stato
via per dieci anni.”
Inukashi poteva udire
Shion spostarsi sul sedile.
”Lost Town si trova a
poca distanza di qui. La periferia di No. 6 sono oltre quella foresta, e ancora
oltre si trovano i distretti centrali. La foresta è qui per nascondere le mura
alla vista dei cittadini.”
”Capito. Così che
possono continuare a vivere senza che gli sia loro ricordato di continuo che
sono circondati da un muro.”
”Già.”
”E per un centro
medico? Dove dovremmo andare?”
”Prosegui dritto per la
foresta. Ci sarà una biforcazione, e poi gira a destra, dovrebbe esserci una
piccola clinica.”
”Sarà sufficiente? Eve
è ferito piuttosto gravemente, no?”
”E’ stato trapassato dal proiettile di una
carabina.”
“Non servirebbe una struttura ben
attrezzata, per un trattamento simile?”
”Forse è così,” Disse
Shion. “Ma quella clinica è la più vicina. Hanno una sala operatoria. Strutture
mediche ben attrezzate se ne possono trovare solo al centro della città. Non
abbiamo il tempo di andarci, e quest’auto potrebbe essere bloccata per
ispezioni lungo la via. Si fanno più ristrette, man mano che ci si avvicina al
centro. Inoltre, è necessaria la card di cittadinanza per entrare nella maggior
parte degli ambulatori medici.”
”E tu non ne hai una?”
”L’ho gettata via.”
Shion si fermò per la
durata di un respiro, poi proseguì.
”Era una card inutile
da possedere, comunque. Ai residenti di Lost Town non è permesso usufruire
della maggor parte dei servizi e
strutture centrali.”
”Non puoi entrare?”
”No. Il tipo di ID card
in possesso – in altre parole, la posizione quale cittadino – decide in quali
strutture è possibile utilizzare, dove poter vivere, e quale mezzo di trasporto
poter utilizzare. Non solo le cliniche, ai residenti di Lost Town non è
permesso nemmeno entrare nelle strutture centrali per lo shopping giornaliero o
intrattenimento. Quando si tratta di luoghi meglio equipaggiati, il numero di
gente a cui è permesso entrare, si fa ancora più ristretto.
”Piuttosto rigido come
sistema, huh?” commentò Rikiga. “Lo avevo sentito prima, ovviamente, dato che
facevo affari con gli alti ufficiali. Mi ero fatto l’idea che c’era qualche
sorta di vaga incertezza e di scontento che cominciava a fermentare in quella
città, e che esisteva una gerarchia. Ma pensare che fosse in vigore un sistema
così antiquato… non lo avrei mai immaginato. Quale sorpresa.”
”Gli alti ufficiali
sono elite molto vicini alla vetta della gerarchia. Non sanno cosa significa
stare in fondo.”
Inukashi sbuffò.
Rikiga aveva ragione.
Anche lui era sorpreso, o piuttosto, senza parole per lo stupore. Preso così
alla sprovvista, che poteva solo brontolare.
Quindi quella città, No. 6, non solo divideva la gente dentro e fuori
con un muro, ma separava persino quelli all’interno, creando più differenze?
Facoltosi e poveri; quelli
che hanno e quelli che non hanno; il superiore e l’inferiore; il forte e il
debole – No. 6 tracciava numerose linee che mai erano esistite prima tra esseri
umani, tagliando e selezionando a suo piacimento.
Che bisogno c’era di
creare un sistema simile? A chi serviva? Se sei sfortunato, muori; se sei
fortunato vivi. La linea tra buona e cattiva sorte era l’unica cosa che
divideva la gente nel West Block.
”E all’ospedale dove
siamo diretti, non serve una ID card?”
”Serve. Non esiste
nessun luogo in No. 6 che non te ne chieda una.”
”Allora-“
”Il dottore di quella
clinica era un cliente abituale del negozio di mia madre.”
”Karan? Il suo negozio
– una panetteria, giusto?”
”Sì. Era solito venire
una o due volte a settimana, a comprare pane per pranzo.”
”Come si chiama?”
”Io… non lo so. Lo
chiamavamo ‘dottore’. Di solito era sufficiente.”
”Non sai nemmeno il suo
nome?” chiese Rikiga incredulo. “Sei sicuro di poterti fidare di questo
dottore? È abbastanza generoso da curare qualcuno che non ha una ID card? Che
non è nemmeno un cittadino?”
”Non lo so. Ma è la
nostra unica possibilità.”
Rikiga rimase in silenzio. Non c’era tempo di vacillare o
esitare.
Mentre si avvicinavano
alla foresta, il ricco profumo di vegetazione si faceva ancora più forte.
Poteva qualcuno da no. 6 vedere il Penitenziario che bruciava, dalle loro
posizioni, o era bloccato alla vista dalla foresta?
E’ così calmo. Pensò
Inukashi a proposito di Shion. Le sue parole erano calme e imperturbabili. Non
era il solito Shion. Se fosse stato come suo solito, sarebbe stato appesantito
dall’esitazione, combattendo disperatamente contro il suo stesso cuore.
Quando aveva imparato a
reprimere le sue emozioni, e assumere un atteggiamento calmo? Che fosse
cambiato qualcosa in lui, come un tessuto che perde i colori dopo essere
immerso in un’acqua torbida?
Inukashi si leccò il
dorso ella mano, pieno di vesciche per una bruciatura.
Aveva paura di
voltarsi. Se si fosse girato e concentrato i suoi occhi, avrebbe visto la
figura insanguinata di Nezumi, e di un imperscrutabile Shion. Sapeva era solo
la sua immaginazione, ma ne aveva paura. La nuca era così tesa che aveva
l’impressione stesse per bloccarsi.
Bhe, come se cambierebbe mai. Ripetè dentro di sé, leccandosi la
vescica. Shion è Shion. Non cambierà mai;
no che non lo farà. Proprio come io continuerò a rimanere me stesso, non
cambierò mai. È impossibile che lui cambi.
L’automobile entrò
nella foresta.
”Oh-!” Esclamò Shion
debolmente. “Il cielo… sta bruciando.”
Anche Rikiga emise un
grido sommesso, sporgendosi dal finestrino. L’automobile sterzò, andando quasi
a colpire i lampioni tra gli alberi.
Il cielo stava
bruciando.
Il cielo, oscurato
ancora più profondamente dalla notte, era colorato dalle fiamme. Il
Penitenziario non era l’unico luogo. La stessa No. 6 stava vomitando fuoco.
Diversi luoghi disseminati per la città venivano divorati dalle fiamme.
Che succede? Inukashi
si voltò, la bocca ancora mezza aperta.
”Hey, cosa è successo?”
Shion sedeva raggelato.
Sedeva immobile, stringendo Nezumi tra le braccia, senza nemmeno battere
ciglio. Solo le sue labbra si mossero impercettibilmente.
”… sta bruciando.”
In lontananza,
sentivano il suono di esplosioni. Giungeva dalle loro spalle, non davanti – la
direzione da cui erano appena fuggiti.
”I cancelli-“ Inukashi
cadde in silenzio. Nessuna ulteriore parola venne fuori. Chiuse la bocca,
incapace di credere ai suoi stessi occhi.
Che diavolo sta
accadendo? Non era né eccitazione né aspettativa. Non era paura. Era in balia
di emozioni che trovava difficili da descrivere.
Shion parlò.
”Tra poco saremo fuori
dalla foresta. Allora arriveremo in Lost Town.”
-Fine capitolo-
Note:
[1] bravo è scritto direttamente così in inglese, e ho idea sia scritto
anche in giapponese… credo venga dall’ambiente dell’arte, soprattutto in performance
musicali/teatrali, ed è appunto di origine italiana.
Grazie per il nuovo capitolo ; è stata una giornata tosta e ci voleva proprio.
RispondiEliminaNaturalmente la sadica Asano ci tiene in sospeso sulle condizioni di Nezumi; crudele!
Non è giusto!
Certo che Inukashi e Rikiga fanno proprio un bel due comico; le loro conversazioni sono una chicca.
Grazie per il vostro lavoro!
Se il mondo non finisce venerdì spero di continuare a leggere la light novel!
Buona vita!
bhe, magari magicamente venerdì saremo tutti in grado di capire tutte le lingue del mondo, e non avrai più bisogno di intermediari per capire il giapponese!!! Oppure, dove andremo incontreremo la Asano, che ci racconterà il loro incontro q.q
Elimina[oddio, ho visto solo ora... ma come me l'ha impaginato, questa volta? -.-mi ha saltato tutte le interlinee, ma perchè?]
Ciao, grazie mille per questo capitolo :)
RispondiEliminaVolevo chiederti una cosa, una curiosità che mi è venuta da un pò: continuerai a tradurre fino alla fine? Sai, non voglio proprio lasciare a metà questa bellissima novel. *.*
ps
Grazie per aver tradotto tutto finora!!!! Sei il mio mito :3
ciao e grazie del commento
Eliminariguardo la domanda, la mia intenzione è quella di tradurla tutta fino alla fine (devi sapere che quando vedo una cosa scritta in inglese, mi prudono le mani dalla voglia di tradurre, a maggior ragione se riguarda no.6!!!)
Il problema è che sto avendo poco tempo a disposizione (come ho spiegato in altri commenti, ho ripreso il liceo dopo 8 anni, e avrò anche gli esami di maturità tra l'altro, e mi trovo a dover lavorare sul nuovo e recuperare il vecchio, dunque mi resta poco tempo per altro, o sono troppo stanca per scrivere qualcosa di coerente). durante queste feste spero di portarmi avanti un bel po' di lavoro con le traduzioni, mancano 3 capitoli della serie regolare (di cui l'ultimo molto lungo) + un capitoletto special "Days in West Block" (uscito insieme al 4 volume del manga, scritto dalla Asano) e probabilmente per allora sarà già disponibile la traduzione di no.6 beyond...
per chi non lo sapesse, No. 6 Beyond è un volume speciale uscito i primi di novembre in giappone, a 2 anni di distanza dalla fine della novel. Il volume (grande quanto un volume della novel normale) contiene 4 capitoli, di cui un flashback e gli altri 3 che si svolgono dopo la fine della serie originale (non aggiungo altro per chi non vuole rovinarsi la sorpresa). Conto di tradurre anche quelli, il gruppo che stava traducendo in inglese il manga ha messo online dei riassunti dettagliati in vista della traduzione di 9th Avenue, ma ora questa ha ricevuto il volume e entro natale comincerà a postare le traduzioni.
Quindi, ricapitolando, per le feste natalizie avrò un sacco di cose da fare comunque, ma vorrei portarmi avanti con la traduzione della novel (non dico di riuscire a finirla tutta, ma almeno mezzo capitoletto a settimana e se riesco finisco anche Days in West Block.
grazie per la risposta esauriente :) Il mio cruccio non era il QUANDO avresti postato i capitoli, ma più che altro il SE li avresti postati tutti. Ora però so che ci tieni molto a metterli tutti quanti e ne sono felicissima. :) Non vedo l'ora di leggere anche no. 6 beyond! Sono molto curiosa! :D
EliminaMi hai dato una bellissima notizia per Natale! :3
Questo ultimo volume della Novel ci fa rendere conto ancora una volta di quanto il finale dell'anime sia inconcludente e "povero". Davvero una grande mancanza!!! >_<
RispondiEliminaPer la miseria, ho letto tutto con il fiato sospeso (anche se avevo già letto in inglese, ma leggerlo nella propria madrelingua è molto, MOLTO meglio!!!) e già vorrei avere il prossimo capitolo da leggere. Questa Novel ti prende così tanto che è impossibile non portarla a termine!!!!! *w*
p.s. Non vedo l'ora che sarà rilasciato No.6 Beyond... devo sapere, devo sapere il "dopo". Quando si tratta di No.6 divento davvero impaziente!!!
Grazie per la traduzione! <3
-SACCHAN-
eh... ti avviso solo di preparare i fazzoletti per beyond, perchè è parecchio doloroso (non muore nessuno, ma anche solo leggendo i riassunti, quel maledetto 3 capitolo........ Shion q.q).
Eliminacmq, riguardo beyond
SPOILER
SPOILER
HO DETTO SPOILEEEER!!!!
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ok, dicevo, riguardo Beyond, non c'è ancora la riunione, purtroppo. Sono 4 capitoli, il primo è un flashback di quando vivevano ancora nel West Block, gli altri tre invece sono post volume 9, anche se diversi nel tempo, e contengono flashback di quando vivevano insieme, c'è persino una menzione a quando giungono a casa di Karan (Nezumi si rifiuta di tornare in ospedale). Appena arrivati a casa si addormentano sfiniti (nello stesso letto). Il mattino dopo, Shion si sveglia e non trova Nezumi... è disperatissimo q.q Poi lo trova in cucina (Nezumi gli prepara un caffè, esattamente come a Shion piace, senza che abbiano mai preso caffè insieme... guarda quanto lo conosce?).
Ci sono altri flashback... cmq le due cose più dolorose di beyond sono vedere come è ridotto Shion dopo la partenza di Nezumi (credo sia passato un annetto)... è ridotto malissimo, non sorride più, ha l'impressione di stare perdendo se stesso (è davvero dolorosissimo vederlo così, cucciolo q.q); e l'altra cosa, per cui davvero vorrei prendere a ceffoni Nezumi ancora ancora e ancora, è il fatto che quell'idiota continua a negare il suo attaccamento a Shion... nel 2 capitolo (flashback di quando vivevano insieme, e alcuni flashback sul passato di Nezumi, la morte della sua famiglia [aveva una sorellina più piccola anche q.q], la vecchia che lo ha cresciuto, e l'incontro con un gruppo di artisti girovaghi che installano per la prima volta in lui l'idea di viaggiare (tu sei come noi, sei vento). A fine di questo capitolo, Nezumi dice che un giorno riuscirà a liberarsi dalle catene di No. 6 e di Shion....).
Il secondo momento in cui vorrai ammazzare Nezumi è il capitolo 4... dovrebbe essere 6 mesi dopo la sua partenza: Nezumi pensa di continuo a Shion (ti giuro, ogni minima cosa glie lo ricorda), ma pensa che per quanto quelli vissuti col ragazzo siano stati i giorni più belli e importanti della sua vita, ormai appartengono al passato, e Shion con questi. Poco dopo (immagina la scena, Nezumi sta facendo il bagno in un lago - nudo! Possiamo avere un capitolo del manga di questo? possiamo?) Sopraggiunge un uomo (che stava provando a rubargli i bagagli), e parlando, il discorso si sposta su no.6 (è chiaro che questo la conosce). Parlando, l'uomo nomina il nuovo capo di no.6, dicendo che non sarà così differente dagli altri. Nezumi afferma che è sicuro non sia così, e l'uomo gli dice che sembra nutrire grande fiducia in questa persona (a quel punto Nezumi pensa che se non può fidarsi di Shion, non ci sarebbe nessuno al mondo che meriterebbe la sua fiducia). A quel punto arrivano delle persone che chiamano l'uomo Shion (e dice che è il nome del suo caro figlioletto che è rimasto in no.6, carino come un fiore)... facendo 2 +2 Nezumi comprende che l'uomo è il padre di Shion (p.s. Karan parla di lui con Shion nel 3 capitolo, dicendo cose poco rassicuranti... e anche da quello che sente Nezumi l'uomo è uno poco raccomandabile). Rendendosi conto di chi è, e che l'uomo è intenzionato a raggiungere no.6 ("con il denaro si ottiene tutto, anche il potere"), Nezumi avverte l'istinto di uccidelo, ma in quel momento gli viene in mente Shion, pensando che il ragazzo non accetterebbe mai che si sporcasse le mani di sangue per il suo bene. A quel punto lo lascia andare, e rimasto solo guarda il cielo, domandandosi se da qualche parte, anche Shion stia facendo lo stesso....
perchè, Asano, perchè? q.q
Mh... effettivamente anche soltanto leggendo queste righe di spoiler viene voglia si di picchiare Nezumi. Voglio dire, perchè afferma che prima o poi riuscirà a liberarsi del ricordo di Shion? Non è intenzionato a vederlo mai più? E allora che ne è della sua promessa di riunirsi di nuovo?
EliminaOh il capitolo 2 allora dà qualche dettaglio in più sul popolo della foresta e sull'infanzia di Nezumi? A dire il vero io sarai smaniosa di sapere se è vero che dovrebbe essere finalmente rivelato il vero nome di Nezumi... anche se sono un pò combattuta se davvero voglio saperlo oppure no. Perchè da un lato c'è la mia curiosità di lettrice, dall'altro mi trovo concorde con Shion nell'affermare che Nezumi resterà sempre Nezumi.
Ok, grazie per gli spoiler... adesso attenderò impazientemente!! <3
-SACCHAN-
Grazie mille per la traduzione. Vorrei però sapere una cosa (sperando che qualcuno mi risponda perchè ho coperto no.6 solo ora e non so se leggi ancora i commenti) perchè non c'è il link del capitolo 4 di "No.6 Beyound"? Dove posso trovarlo?
RispondiEliminasono Annamirka, scrivo in anonimo perchè non ricordo la password o.o
Eliminacomunque, la persona che ha tradotto Beyond e le side stories ha tradotto anche l'ultimo capitolo. Chiedo scusa se non l'ho aggiunto, ma tra trasferimento e inizio università non ho più modo di stare molto su internet.
http://karasuto.blogspot.it/p/capitoli.html qui trovi tutte le novel tradotte da Beatris, compreso il capitolo di Beyond che non avevo inserito. Chiedo ancora scusa, appena ritrovo la pass lo inserisco. Tempo! datemi del tempo, vi prego Q_Q
notare che ho tentato di commentare ed ha loggato da sè... ok... XD
RispondiElimina(non farci caso, sono esaurita)
Grazie!!! Ti adoro! Io però ho l'obbligo di romperti ancora le scatole, scusami e non spararmi, il capitolo 42 mi da lo stesso testo (credo la seconda parte perchè non inizia con il pezzetto di testo di un altro libro) sia se clicco la prima parte che se clicco la seconda, com'è possibile?
RispondiEliminahai ragione.... e sembra proprio manchi il pezzo... .un bel pezzone...
Eliminasono andata a controllare tra i post, uno per uno, ed effettivamente prima e seconda parte risultano sovrapposte.... mi viene da pensare a una sovrascrizione al posto di un copia incolla.... la cosa peggiore è che non ho più le traduzioni sul pc (le avevo fatte sul fisso, ed ho solo il portatile adesso....)
mi sembra strano che nessuno si sia accorto di nulla... manca tutta questa parte di traduzione http://9th-ave.blogspot.it/2012/10/novel-no-6-vol-9-ch-4-a.html
EliminaGrazie mille, mi arrangerò con l'inglese (anche se faccio schifo).
RispondiEliminaChe università fai?