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Volume 3
CAPITOLO 5
In Compagnia della Falsità.
In tempi antichi, il Buddha
non era che un mortale;
alla fine, noi stessi
diverremo anche Buddha.
Quanto atroci quelle distinzioni
che devono separare coloro
che condividono allo stesso modo
la natura di Buddha!
Shion si sollevò lentamente dal pavimento.
Solo poche braci morenti restavano nella stufa e la stanza era avvolta nel freddo. Cravat, che era rimasto rannicchiato contro il corpo di Shion fino a quel momento, sollevò il musetto squittendo leggermente.
“Shh...” Shion sistemò il lenzuolo intorno al topolino. “Resta qui a dormire, da bravo. Cerca di non fare rumore, ti prego”
Shion si era ormai abituato a quella stanza al punto da riuscire a trovare la strada anche al buio. Con passo felpato si mosse furtivamente verso la porta. Sganciò il chiavistello, ma sul punto di aprire, si voltò nuovamente a guardare alle sue spalle. Tese l'orecchio in ascolto. Non si udiva alcun rumore.
A quanto pare il dolore per la ferita di Nezumi non era tale da impedirgli di dormire. Immagino che una ferita di quell'entità non sia sufficiente a tenerlo sveglio. C'erano ancora così tante emozioni che avrebbe desiderato comunicargli. La gioia dell'averlo incontrato, la gratitudine per tutto quanto aveva fatto per lui e il profondo rispetto che nutriva nei suoi confronti...Shion non era riuscito a trasmettere nessuna di queste sensazioni come avrebbe voluto.
Sono felice di averti incontrato.
È tutto quello che sono riuscito a dirgli.
Una sola volta Shion inalò profondamente l'aria della stanza, per poi aprire silenziosamente la porta.
***
La spia luminosa stava lampeggiando, segnalando una chiamata proveniente da una linea interna del Municipio. L'uomo sollevò il viso dai documenti di ricerca che stava esaminando e schioccò leggermente la lingua in frustrazione. Il documento, stampato decine di anni prima su carta, era molto interessante e desiderava proseguirne la lettura. Ma il segnale lampeggiava di rosso, segnalando una situazione d'emergenza. L'uomo schioccò nuovamente la lingua e ripose infine il documento in una cartella.
Al premere del pulsante, il volto famigliare di un uomo comparve sullo schermo. Un uomo ribattezzato frequentemente Fennec.
Fennec...la volpe del deserto. Chi era stato il primo a chiamarlo in quel modo?
“Cosa c'è, Fennec?”
“Abbiamo un'emergenza. All'ospedale Centrale sono stati portati due campioni”
“E quale sarebbe il problema?”
“Entrambi i casi non risultano registrati come campioni rappresentativi tra i dati in nostro possesso”
“Che cosa?”
“Non rientrano tra i campioni che ci hai richiesto. Qualcosa sta accadendo autonomamente, fuori dal nostro controllo”
“Forse è troppo presto per concludere che si tratta di campioni. Sicuro che la causa non sia diversa?”
Fennec scosse il capo. Lo schermo lasciò prontamente il posto ad un'altra immagine. Un clip audio cominciò a declamare le informazioni personali dei due cadaveri.
Nome, età, residenza, occupazione, storia delle malattie, misure fisiche, numero di cittadinanza...
Un uomo ed una donna. Due cadaveri. I volti di entrambi distorti nella sofferenza, vecchi e raggrinziti. Se non fosse stato per le loro espressioni facciali, la causa della loro morte sarebbe facilmente potuta passare per vecchiaia. Ma secondo i dati in loro possesso, l'età di uno rientrava nella ventina, l'altro invece nel tardo dei suoi trenta.
“... cosa significa tutto questo?”
“Il primo a volerlo sapere sono io!” Fennec alzò la voce e le sue orecchie si contorsero in un tic indignato. Ah, ma certo. Questo era un suo vizio. Da quando era giovane, ogni qual volta era agitato, aveva il vizio di contrarre le orecchie in quel modo. Veniva chiamato Fennec per questo. Il Fennec è una piccola volpe con le orecchie più lunghe tra la sua specie, orecchie che possono raggiunge fino i quindici centimetri. [2]
“Ma com'è possibile che accada un imprevisto simile?” proseguì Fennec. “Non posso crederci. Si può sapere cosa sta succedendo?”
“Qualcosa dev'essere andato storto da qualche parte” rispose l'uomo. “Ma è irrilevante. Non è nulla di cui tu debba preoccuparti”
La gola di Fennec si contrasse mentre mandava giù le parole dell'uomo.
“Ne sei sicuro?”
“Certamente”
“Sai bene che il principale responsabile di questo progetto sei tu”
“Non ufficialmente” aggiunse l'uomo. “Beh, non che questo progetto sia stato reso in qualche modo pubblico”
“Ma se dovesse andare a compimento, il progetto della Città di No.6 sarà finalmente perfetto e completo, non è così?”
“Sì”
“Dunque non possiamo permetterci nemmeno sviste minori”
“Hai perfettamente ragione. Farò partire immediatamente un'indagine per comprenderne la causa allora. Fammi consegnare quei cadaveri presso la Stanza Speciale per le Autopsie, nella V Sezione”
“Sono già di strada”
“Allora mi metto subito a lavoro”
“Procedi pure. Attendo il tuo rapporto dunque”
“Ricevuto”
“Oh, già” aggiunse Fennec. “Una volta che si saranno calmate un po' le acque, stavo pensando di pianificare una nuova pulizia”
“Pulizia? È qualcosa che non sento nominare da tempo. Se non sbaglio, l'Holy Celebration è prossima, non è così?”
“Sì, sta per tornare proprio quel giorno solenne. Se hai bisogno di materiale per i tuoi esperimenti, posso procurartene quanti ne vuoi. Cosa ne dici?” [3]
“Sono oltremodo onorato di tanta gentile considerazione da parte di Sua Eccellenza”
“Niente orpelli formali, se non ti spiace”
“Ma presto diventerai il dominatore assoluto di queste terre” disse l'uomo. “Il solo ed unico Re. Dovrò cominciare a chiamarti Vostra Altezza”
“Ed io come dovrei chiamarti secondo te?”
“Esattamente come adesso. Se posso continuare a disporre delle stesse attrezzature e strutture di prim'ordine per la mia ricerca, non ho bisogno di nient'altro”
“Ti accontenti di poco come al solito, capisco. Allora confido in te perché venga portato a termine il lavoro”
Lo schermo diventò silenziosamente di colore bianco. L'uomo lasciò scorrere velocemente lo sguardo sui documenti letti solo in parte. Sfortunatamente, sembrava che per il resto della giornata non avrebbe potuto concludere la sua lettura.
Erano documenti concernenti una specie di formica chiamata Eciton burchelli, che abitava l'America Centrale e Meridionale. Questa formica, che poteva unirsi in colonie di anche 500,000 membri, non era solita vivere in uno stesso luogo, ma si sarebbe stabilita in una zona per poi migrare ciclicamente fino alla fine dei suoi giorni. Una sola Formica Regina regnava sull'intera colonia di 500,000 formiche. Tuttavia all'interno della colonia, l'unico scopo della regina era deporre le uova, senza essere necessariamente in controllo dei suoi membri. Formiche guerriere e lavoratrici, grandi e piccole, si muovevano tutte secondo il proprio istinto e come risultato la colonia funzionava perfettamente come governata da un grande intelletto comune.
Le formiche come anche le api, riuscivano a creare il sistema sociale ideale.
Era impossibile che gli uomini non potessero realizzare quanto l'istinto era già in grado di compiere. Una società in cui ciascuno ricoprisse obbedientemente il proprio ruolo. Senza pensieri, senza innecessarie interruzioni causate da sospetti, limitandosi semplicemente a seguire il proprio compito. Le menti non erano necessarie. Le anime non avevano alcun utilità.
Una colonia di 500,000 e un singolo individuo per regnare su tutto.
Hai detto che mi accontento di poco, non è così? Hai ragione, Fennec, io non desidero nulla. Non trovo alcuna utilità nei desideri. A differenza di te, io non mi ritroverò mai a dover soffrire dominato dai miei desideri.
L'uomo sorrise moderatamente e pigiò il pulsante per prenotare l'ascensore che lo avrebbe condotto direttamente alla Stanza Speciale per le Autopsie.
***
Un leggero strato di brina si era depositato al suolo. I fili d'erba congelati scricchiolavano al di sotto delle sue scarpe quando calpestati. Al sorgere del sole, il ghiaccio avrebbe emesso piccoli luccichii bianchi e per un breve istante l'arida distesa sarebbe stata bardata di luci. Ma era ancora troppo prest...il sole non sarebbe sorto ancora per diverso tempo. Shion si fermò e sollevò il viso verso il cielo nordico. Contava di raggiungere il Penitenziario prima del sorgere del sole. Non aveva idea di cosa avrebbe fatto una volta giunto a destinazione, ma doveva recarsi in quel luogo. Era l'unica cosa a cui era riuscito a pensare per il momento. Perché mai Safu era stata rinchiusa all'interno del Penitenziario quando si supponeva dovesse trovarsi all'estero? Aveva forse qualche connessione con quanto accaduto a lui? In tal caso, anche l'incolumità di Karan era dunque compromessa? Incertezze e timori si agitavano attraverso il suo corpo, ostruendogli le vie respiratorie e premendo dolorosamente contro il suo cuore. Non voleva perdere nessuno, sua madre, Safu, né tantomeno Nezumi. Avrebbe fatto qualunque cosa pur di proteggerli. Ma era frustrato con se stesso per non essere in grado di trovare un modo per farlo.
Anche in questo momento, mentre lui camminava, Safu si trovava probabilmente sola e spaventata. Doveva assolutamente fare qualcosa. Doveva salvarla e portarla fuori da quel luogo. Ma cosa poteva fare? Come avrebbe...
Cheep-cheep.
Udì un leggero squittio. Le sue gambe si fermarono. Gli occhi, abituati ormai all'oscurità, puntarono un piccolo roditore il cui musetto faceva capolino dai fili d'erba.
“Cravat?”
Sollevò il piccolo topino tra le dita.
“Mi hai seguito fin qui? Devi tornare subito a casa, non dovresti essere...” appena pronunciate quelle parole si rese conto che il topolino tra le sue mani non era Cravat. Non era nemmeno Amlet. O tantomeno era vivo. Questo topino non presentava alcun segno del calore di un essere vivente.
“Questo è...un robot...?”
“È un navigatore.” Lo raggiunse una voce proveniente dalle sue spalle. Non aveva bisogno di voltarsi per sapere a chi appartenesse. Dopo un paio di respiri misurati, Shion voltò lentamente il proprio corpo.
Anche Nezumi gli si stava avvicinando lentamente. Raccolse il minuscolo robot dalle mani di Shion per poi infilarlo in un sacchettino.
“Questo piccolino non è altro che un robot navigatore con funzioni di mappaggio tridimensionale. Ti avvertiva che stavi camminando nella direzione errata”
“La direzione errata...”
“Non stavi andando da Inukashi? Dovevi dare una sistematina a quei cani a pelo lungo perché rischiavano infiammazioni cutanee, no? Sei uscito di casa terribilmente presto, huh? Oh, quanta diligenza da parte tua. Ma stavi sbagliando strada”
Shion inalò l'aria gelida dell'alba non ancora sorta.
“Non ti riguarda” disse pungente. “Cosa faccio o dove vado non è affar tuo. Sono stufo di quel tuo atteggiamento, piantala di provare a comportarti come se fossi il mio guardiano. Non sono un bambino indifeso. Lasciami in pace. La sai una cosa” disse, “Basta così. Se pensi ancora a quattro anni fa come ad un debito, allora lascia che ti dica, lo hai saldato. Quello che hai fatto per me è già ampliamene sufficiente. D'ora in avanti, voglio essere libero. Voglio fare esattamente come voglio, senza dover essere limitato da te. Questa è la mia decisione, quindi cerca di non essermi d'intralcio”
Senza più respiro, ricadde in silenzio. L'oscurità era troppa per poter permettere una visione dell'espressione sul volto di Nezumi. La figura immersa nell'ombra si spostò leggermente e Shion poté udire un leggero battito di mani.
“Una recitazione davvero impressionante per un dilettante. Forse hai davvero del talento per la recitazione, dopotutto. Di certo sei andato molto meglio di quel bacio di ieri, almeno”
“Nezumi, cosa...”
Pensò di vedere la mano destra di Nezumi muoversi verso l'alto e poco dopo un duro colpo si abbatté sulla sua guancia. Shion barcollò, ricadendo poi in dietro. Il sapore del sangue si diffuse all'interno della sua bocca.
“...cosa...!”
“Se hai il tempo di fare domande allora tirati su. Il prossimo sta arrivando”
La punta dello stivale di Nezumi oscillò dritta verso di lui. Shion si scansò istintivamente buttandosi di lato.
“Non fermarti lì. Devi continuare a muoverti, tieni il ritmo”
Un calcio atterrò con fermezza tra le costole di Shion. Il respiro gli si mozzò in gola. Ad occhi chiusi afferrò una manciata di ciottoli disseminati nel rattoppo erboso.
“Non devi chiudere gli occhi. Non distogliere mai lo sguardo dall'attacco del tuo nemico. Devi continuare a muoverti!”
Shion si voltò per colpire Nezumi con le pietre ed allo stesso tempo calciò il terreno, tentando di speronarlo con la spalla. Si ritrovò senza terreno sotto i piedi e venne scaraventato a terra. Questa volta non avrebbe potuto rimettersi in piedi. Così sdraiato sulla schiena poteva vedere le stelle. Un mare di stelle disseminate per quel cielo non ancora turbato dall'alba, risplendeva di un bagliore quasi spaventoso.
Si sentì afferrare per un braccio e venne sollevato da terra.
“Shion, questa è la tua punizione”
“Punizione per cosa?”
“Mi hai mentito”
“Beh...”
“Ammetti di averlo fatto, almeno?”
“Sì... immagino”
“Il tuo secondo crimine invece. Mi hai snobbato”
“Non ho mai fatto una cosa simile”
“Mentire a qualcuno significa snobbarlo. Pensavi davvero che avrei potuto credere a quelle tue zoppicanti scuse? Se non lo chiami insulto, non so come diavolo potrei chiamarlo”
“Era il mio tentativo più riuscito” protestò Shion debolmente.
“Beh, saresti un pessimo politico o scrittore, visto che non riesci nemmeno ad essere credibile quando menti”
“È stato un tentativo così mal riuscito?”
“Era atroce. Ma quello che mi ha fatto imbestialire di più, Shion...”
“Sì?”
“Pensavi davvero che fossi un moccioso che non è nemmeno in grado di distinguere un tipo di bacio da un altro. Ma quale bacio della buona notte, huh? Balle!”
Nezumi si inginocchiò davanti a Shion e lo afferrò con forza per il bavaro.
“Mi hai sentito? Non ti azzardare mai più a darmi baci d'addio. Mai!”
“Mi dispiace”
“E non mentirmi mai più”
“Non lo farò”
“Giuralo”
“Lo giuro”
La mano che lo teneva afferrato per il bavero lo liberò. Nezumi si mise seduto e guardò al cielo.
“Ho sentito che sta accadendo qualcosa di strano all'interno di No.6”
“Strano?”
“Non conosco ancora i dettagli, ma Inukashi è già all'opera per raccogliermi informazioni. E se giochiamo bene le nostre carte, potremmo riuscire ad utilizzare anche quel vecchiaccio di Rikiga per ricavare dai suoi clienti qualche informazione. E a quanto pare anche all'interno del Penitenziario sembra stia avvenendo qualcosa. Ci sono movimenti sia all'interno che all'esterno di No.6. Abbastanza sospetto, non trovi?”
“Il penitenziario? Nezumi, mi stai forse dicendo...”
“La tua cara amica o quello che è...l'hai definita la tua miglior amica, giusto?...è da un po' di tempo che so della sua situazione”
Gli consegnò la nota di Karan. Dopo aver letto la nota, le dita di Shion cominciarono a tremare.
“La tua mammina si trova al sicuro per il momento. Non sono altrettanto sicuro per la tua amichetta del cuore però. Ma niente panico. Ora dobbiamo cercare di raccogliere più informazioni possibili e delineare un piano. Inukashi ha promesso di aiutarci. Sono tutti preparativi necessari per poterci infiltrare nel penitenziario il più presto possibile. Hai capito? Non andremo lì per farci ammazzare. Stiamo andando a salvare la tua amica. Devi restare calmo”
Shion fece di sì con la testa.
“Ho finito per trascinarti ugualmente in questo pasticcio...”
“Non preoccuparti, non è colpa tua. Inukashi dice di aver fiutato qualcosa di strano ed a dire il vero anch'io avrei i miei dubbi. Perché mai avrebbero avuto bisogno di imprigionare un prezioso membro della loro élite? C'è la possibilità che questa storia abbia qualche collegamento con gli incidenti riguardanti le vespe”
“Le vespe parassite, huh.. ma non dovrebbero essere attive in questo periodo dell'anno”
“Per questo crediamo che sia accaduto qualcosa, qualcosa di inaspettato. E se questo è il caso, varrebbe la pena correre qualche pericolo. In ogni caso, non appena Inukashi si metterà in contatto con me, faremo la prossima mossa. Fino ad allora, dobbiamo cercare di raccogliere da noi qualche informazione e cominciare a fare i preparativi”
Nezumi si sollevò, parlando in una meravigliosa voce che risuonava cristallina.
“Su col morale. Le cose si sistemeranno. Troveremo una soluzione”
“Grazie. Mi hai salvato ancora”
“I giochi sono appena cominciati”
Shion si tirò anche lui in piedi e chiamò il nome del ragazzo che sostava accanto a lui.
“Nezumi”
“Hm?”
“Ti spiace se...”
“Huh? Cosa?”
Appena Nezumi si voltò per guardarlo inquisitoriamente, Shion lo schiaffeggiò in pieno viso con tutta la sua forza. Nezumi, naturalmente, non oscillò nemmeno...ma ne rimase certamente allibito. Dopo un respiro, gridò.
“...perché diavolo l'hai fatto?”
“È la tua punizione”
“Punizione?”
“Mi hai tenuto nascoste delle cose. Non mi hai detto nemmeno una parola riguardo quella nota”
“E che senso avrebbe avuto dirtelo? Pensaci... Non potevo permettere che te ne andassi gironzolando da solo come hai fatto stanotte. Ti ho fatto un favore e mi stavo prendendo cura di te. O cosa, mi stai forse dicendo che non ho nemmeno il diritto di essere preoccupato per...aspetta un attimo, questa frase l'ho già sentita da qualche parte...”
“Preoccuparti per me e nascondermi qualcosa sono due questioni completamente differenti. Io non voglio essere protetto da te! Non ho mai pensato di voler condurre senza fatica una vita confortevole, protetto costantemente da te. Quello che voglio...”
Shion strinse le dita dolcemente contro il palmo, sul quale poteva ancora sentire la sensazione della guancia di Nezumi.
“Vorrei mi considerassi un tuo pari”
Nezumi alzò le spalle e sollevò la mano destra in una promessa.
“Ammetto il mio errore. Non lo ripeterò nuovamente”
“Sei disposto a giurarlo?”
“Giuro solennemente su questa mia guancia battuta”
Un gallo cantava da qualche parte distante. Anche immerso nell'oscurità, riusciva ad avvertire l'arrivo dell'alba e la stava annunciando sonoramente al mondo con la sua stridula voce. Presto, i cieli orientali si sarebbero rischiariti e la luce del sole avrebbe infine spazzato via l'oscurità. Il primo giorno della loro battaglia stava per avere inizio.
***
Safu stava provando a risvegliarsi. Poteva sentire la sua coscienza cominciare gradualmente a fare ritorno. Ma le sue sensazioni fisiche erano ancora annebbiate.
Dove mi trovo?
Cosa ci faccio qui?
Sto forse sognando?
Devo ricordare.
Ricordare cosa?
La mia persona speciale.
Persona speciale.
“Safu”
Poteva sentire una voce molto vicina, era la voce di un uomo.
No.
Non è la sua voce.
La voce che sto aspettando
non è questa voce.
“Come ti senti? Scommetto che devi sentirti leggermente differente dal solito? Ma ti ci abituerai presto. Spero che questa suite speciale sia di tuo gradimento. È il massimo che tu possa desiderare, ed è stata preparata appositamente per te, Safu”
Non mi piace quella voce.
Non chiamare il mio nome.
Non chiamare il mio nome
con quella voce.
Safu, sei davvero bellissima. Anche più di quanto immaginassi. Meravigliosa, indubbiamente. Sono davvero soddisfatto”
Non mi piace la sua voce e
non mi piace questo odore.
Odora...di sangue.
L'odore del sangue.
“Purtroppo sono piuttosto indaffarato oggi. Ma ti prometto che tornerò di nuovo, Safu. Ti consiglio di rilassarti e di riposare un po'”
I passi svanirono così come l'odore di sangue. Si sentì sollevata.
Ma perché
Perché è tutto così
annebbiato?
Ma io
Dai margini della sua coscienza, non ancora completamente ristabilita, il balenare di una figura emerse vividamente.
Quegli occhi, quelle unghie, quella bocca, lo sguardo lontano, il sorriso energetico, quell'espressione annebbiata, le lunghe dita...e oh, poteva sentire la sua voce.
“Ho sempre pensato a te come ad un'amica”
Era sempre stato un bambino. Non si era mai accorto dei sentimenti della ragazza, eppure lei lo aveva visto, che cercava e desiderava ardentemente qualcun altro. Si era innamorata di quella sua anima infantile ma allo stesso tempo dalla grande intensità. Lo aveva amato come si ama una sola volta nella vita. Anche adesso...
Stava perdendo nuovamente conoscenza. L'oscurità la stava abbracciando gentilmente.
Non potrò rivederti mai più...
Shion.
Shion aveva passato la maggior parte del giorno prendendosi cura dei cani. Non c'era stato segno di Inukashi per tutta la mattinata, così Shion aveva finito per preparare da mangiare e occuparsi di una decina di cani completamente da solo. Non aveva quasi avuto il tempo di riposarsi, ma non trovava gravoso dover lavorare. Al contrario, in realtà si sentiva grato per questo. Immerso nel suo lavoro, poteva dimenticare la sua ansia, almeno per un breve periodo.
Non avere fretta ed aspetta pazientemente. Devi agire con calma.
Le parole di Nezumi erano state certamente persuasive e non aveva avuto scelta se non di convenire con lui, ma anche così non poteva evitare che l'ansia gli attanagliasse il cuore. Non riusciva a restare calmo.
Anche mentre io sto facendo questo, Safu è...
Ogni qualvolta il pensiero gli attraversava la mente, le sue emozioni sarebbero precipitate nello scompiglio, si sarebbe lasciato prendere dal panico e avrebbe cominciato a mordersi il labbro fino a sanguinare.
Un cagnolino piagnucolò sconsolato. Apparteneva ad una cucciolata nata all'inizio dell'autunno. Shion si rese conto che era rimasto a fissare nel vuoto nel mezzo del preparare loro la pappa.
“Oh, mi dispiace”
Versò velocemente nelle loro ciotole gli avanzi di stufato. I cuccioli agitavano velocemente le loro codine identiche mentre immergevano i musetti nel cibo. In quel luogo dove anche gli uomini morivano di fame, Inukashi riusciva a provvedere abbastanza cibo per nutrire i suoi cani.
Gli avanzi di cibo venivano portati nelle rovine in piena notte e da questi veniva selezionato il cibo destinato agli esseri umani, successivamente consegnato al mercato, e gli scarti erano utilizzati come cibo per i cani. Shion aveva infine scoperto il percorso compiuto da quel cibo prima di giungere alle rovine ed Inukashi in quel momento stava probabilmente percorrendo la stessa strada. Anche Nezumi era scomparso presto quella mattina.
Cosa avrebbe potuto fare lui?
Più ci pensava, più si trovava faccia a faccia con la sua stessa impotenza. Tutto questo lo rendeva inquieto. Non poteva restare calmo. E finiva per mordersi nuovamente le labbra, cercando di sopportare.
Avvertì una sensazione calda sul dorso della mano. Guardò in basso per vedere un piccolo cucciolo intento a leccargli la mano. Cravat fece capolino dal taschino della sua giacca, per poi rituffarsi subito dopo all'interno.
Desiderava tanto poter mostrare a Safu questo cucciolo, così come il piccolo topolino. Avrebbe voluto lasciarglieli accarezzare, lasciarle avvertire la sensazione del calore delle loro piccole lingue e dei loro corpicini.
Safu era una persona molto cara per lui. Per lui era davvero preziosa. Ma era differente dall'amore in senso romantico...era più sereno, connesso molto più in profondità. La amava come la sua famiglia, come un'amica stretta. Di qualunque tipo di amore si trattasse non cambiava il fatto che teneva molto a lei.
Chiuse gli occhi, invocando il suo nome.
Safu.
“Vorresti che cooperassi con te?” Rikiga assunse un'espressione chiaramente disgustata.
“Esatto” rispose Nezumi. “Vorrei che spigolassi per me qualche informazione dai tuoi clienti” Nezumi si accomodò confortevolmente sulla sedia, distendendo i piedi sul tavolino.
“Informazioni? Riguardo la Città Santa intendi?”
“Esatto”
“E io cosa ci ricaverei?”
“Ingenti ricchezze”
Rikiga si alzò in piedi raggiungendo Nezumi a grandi falcate. Si trovavano in una stanza dell'edificio in cui aveva lavorato Rikiga un tempo. Una stanza disseminata di riviste e bottiglie vuote, ammorbata dello sgradevole odore dell'alcool. Gardando in basso in direzione di Nezumi, Rikiga distorse la bocca in una smorfia.
“Belle gambe lunghe che hai, huh? Stai cercando di metterti in mostra?”
“Un complimento da parte tua, quale onore. Sono la mia fonte di guadagno, è mio dovere mantenerle perfette”
La mano di Rikiga colpì con decisione il paio di gambe gettate con noncuranza sul tavolo.
“E leva questi piedi dal tavolo. È chiaro che tipo di educazione tu abbia ricevuto” disse sdegnato. “Non conosci nemmeno le basi dell'educazione, tu?”
“Uso le buone maniere con chi ne è meritevole”
“Per non parlare di questo tuo linguaggio volgare” proseguì Rikiga. “E il favore che mi staresti chiedendo, si tratta di qualche tipo di messa in scena? Stai facendo pratica per qualche nuova parte che hai ottenuto?”
“È tutto vero”
“Tutto vero, huh? Ingenti ricchezze, hai detto? Ridicolo.”
Nezumi lanciò uno sguardo al volto di Rikiga, sorridendo leggermente.
“Cosa c'è?” disse. “Sto parlando di guadagnare una fortuna...tu adori questo genere di cose. Non te la senti, forse?”
“Cosa ti fa pensare che io possa credere alle parole di una frode d'attore di terza-categoria?”
“A chi presteresti ascolto dunque? A Shion forse?”
Lo sguardo di Rikiga si fece esitante.
“Shion? Shion è in qualche modo immischiato in questa storia?”
“Fino al collo direi”
“Lo hai coinvolto in questa storia, Eve?”
“No. Direi piuttosto che sia stato Shion a piantare i semi, io gli ho solo messo a disposizione il mio giardino” [4]
“Cosa vuoi dire?”
“Se accetterai di aiutarmi, te lo spiegherò”
“Sputa il rospo”
“Per prima cosa, voglio che mi mostri i dati dei tuoi clienti. Qual'è la prossima data in cui un alto ufficiale di No.6 ha in programma di fare un salto per divertirsi un po'? Voglio conoscere il suo nome e la sua posizione”
Rikiga espirò brevemente e incrociò le braccia.
“Eve, dimmi un po', quanti anni hai?”
“Sono certamente più giovane di te, vecchio”
“Credo tu sia abbastanza giovane da poter essere mio figlio. È da diverso tempo che desideravo dirtelo, un moccioso come te non ha alcun diritto di schernire gli adulti in quel modo. Prima o poi ne pagherai le conseguenze”
Con gli occhi ancora fissi su Nezumi, Rikiga chiamò, “Conk” a voce alta. La porta di collegamento con la stanza adiacente si spalancò ed un possente omaccione fece il suo ingresso nella stanza.
“Lui è la mia nuova guardia del corpo” disse Rikiga. “L'ho appena assunto. Si tratta di un ex wrestler e numerose persone erano solite scommettere sui suoi incontri. Ha quasi ammazzato diverse persone a mani nude. Sul ring così come al di fuori”
L'uomo fissò Nezumi in silenzio. Aveva due spalle talmente possenti che al suo semplice ingresso fece apparire la caotica stanza ancora più piccola.
“Conk, voglio che tu dia al principino qui presente un adeguato benvenuto. Non c'è bisogno che tu lo uccida. Mi basta che una volta per tutte gli passi la voglia di uscirsene con una delle sue risposte spiritose”
“Huh?” balbettò Conk. “Uh...”
“Niente 'uh', ti sto dicendo di insegnare a questo bimbetto il sapore del pugno di un vero adulto” disse Rikiga irritato.
Conk si leccò le labbra ed avanzò di un passo. Poi di un secondo. Nezumi si alzò in piedi. Rikiga assisteva alla scena con un sorriso sprezzante.
“È la punizione che ti meriti, Eve. In tutta la sua severità”
I piedi di Conk si fermarono.
“Eve...sei davvero tu, Eve?”
Nezumi sorrise e con un movimento aggraziato porse la sua mano. Il suo sorriso sensuale costrinse persino Rikiga a battere le palpebre.
“Dunque il suo nome è Conk? Sono così lieto di poter fare finalmente la sua conoscenza, Conk. Avrei sempre voluto ringraziarla per assistere con tanta assiduità ai miei spettacoli. Mai mi sarei sognato di poterla incontrare proprio qui. Sono incredibilmente felice”
“Oh...Eve, anche io”
Completamente rosso in volto, Conk strinse gentilmente la mano che gli era stata offerta.
“Sono sempre stato un tuo fan...ho assistito a quasi tutte le tue performance...”
“Lo sapevo di già. Lei è una persona che si fa notare, potevo sempre sapere quando era tra il pubblico per assistere ad un mio spettacolo. Mi ha fatto recapitare anche alcuni doni. Ho sempre desiderato poterla ringraziare di persona”
“Davvero? Tu...ti accorgevi davvero quando...quando io...”
“Certo che sì. E l'ultima volta, stava addirittura piangendo. Anche io la stavo guardando dal palcoscenico, lo sa?”
“Guardando? Tu stavi guardando me?”
“Sì, la stavo guardando”
“Eve...non so cosa dire...io...”
“Si sente sopraffatto?”
“Sì, sono completamente sopraffatto. Dalla felicità. Non sono mai stato così felice. Mi sento come se stessi fluttuando in aria”
“La ringrazio, Conk” disse Nezumi amabilmente. “E mi spiace terribilmente disturbarla, ma mi piacerebbe avere una lunga e cortese discussione con Rikiga-san. Sarebbe così gentile da offrirmi una tazza di caffè?”
“Certamente. Qualcosa da mangiare anche?”
“Oh, sarebbe davvero gradito. Avrebbe del pasticcio di carne, per caso?”
“Certo. Te lo porto immediatamente”
Conk scomparve nella stanza adiacente con una straordinaria velocità per una persona della sua statura. Rikiga scosse il capo.
“Caffè e pasticcio, huh? Quella roba è mia, lo sai” brontolò Rikiga.
“Non lamentarti o rischi di finire preso a pugni da lui. Lo hai detto tu stesso. Ex-wrestler. Ha quasi ammazzato diverse persone. Giusto?”
“Posso capire perché sua moglie lo abbia sbattuto fuori di casa” disse Rikiga amaramente. “Proprio quando hai più bisogno di lui, è completamente inutile”
“È un bravo ragazzo. Probabilmente sarà capace di preparare un eccellente caffè”
Rikiga schioccò la lingua per tre volte.
“Davvero impressionante, Eve. Non sei solo abile nell'uso del pugnale, sei anche capace nell'utilizzare il tuo sex appeal a tuo vantaggio?”
“Costituiscono entrambi delle buone armi”
“Fa' sfoggio di quell'arma in tuo possesso dunque”
Nezumi si posizionò in una sedia e incrociò le gambe.
“Eve, tu non sei un topo” proseguì Rikiga. “Sei un'astuta Kitsune bianca[5], abile nel manipolare le persone. Ora, non ho idea di quante code tu possieda, ma guarda caso ho tra le mani un uomo a cui piacciono questo genere di cose. È un élite, lavora per il Dipartimento di Amministrazione Centrale. È il mio miglior cliente”
“Significa che hai intenzione di cooperare con me?” Il volto di Nezumi era cupo. Anche il viso di Rikiga era serio.
“Mi è giunta inoltre voce che all'interno di No.6 ci sono stati alcuni disordini”
“Le notizie ti raggiungono velocemente, huh. Sono impressionato”
“Evita di adularmi con parole che non intendi veramente. L'abilità di restare sempre al corrente delle notizie è ciò che mi permette di gestire i miei affari. Tuttavia” disse disorientato. “Questa è davvero la prima volta che mi giungono notizie di qualcosa fuori luogo provenienti da quel posto. E questo dopo quanti anni dalla fondazione della città? Forse è giunto il momento in cui i fili comincieranno ad allentarsi in prossimità delle cuciture. E se è quello il caso, allora voglio conoscere di più a riguardo. Sono abbastanza curioso riguardo l'intera faccenda, Eve. E se Shion è coinvolto...allora non intendo chiudere un occhio”
“Ti sei affezionato a lui?”
“Shion mi ricorda Karan. Ed al contrario di te, è un ragazzo sincero e gentile. È un bravo ragazzo. Karan lo ha cresciuto davvero bene. Probabilmente lo avrà ricoperto d'amore”
“Cosa c'è, vecchio?”
“Cosa?”
“Perché così solenne? Ti senti male per caso?”
“E lasciami in pace” scattò Rikiga. “Quando sono con Shion, semplicemente mi sento in pace. Non sono sicuro del perché...ma, ti mostrerò comunque i dati dei miei clienti. Ed una volta finito di visionare quei dati, ascoltiamo pure quello che hai da dire. Non sono sicuro che valga le 'ingenti ricchezze' di cui parlavi, ma potrei trovare la cosa interessante in qualche modo”
“Non vedevi l'ora che ti capitasse tra le mani qualcosa di simile, non è così?”
“Dì pure quello che vuoi”
L'aroma del caffè giunse nella sua direzione.
La mente di Nezumi vagò verso Shion.
Ricoperto d'amore...probabilmente lo era stato per davvero. La sua avventatezza, la sua generosità, la sua sincerità, la sua amplia accettazione, erano probabilmente il simbolo di quella grande quantità d'amore che gli era stata data. Shion probabilmente non aveva mai sperimentato cosa significa umiliarsi per amore. Era stato fortunato. Ma l'amore a volte può arrivare a capovolgersi, giungendo a tramutarsi fin nel suo esatto opposto. L'amore è capace di attirare odio e sventolare lo stendardo che invita la distruzione.
Con buona speranza, quell'amore che aveva cresciuto Shion, l'amore che risiedeva in Shion, non si sarebbe tramutato in catene capaci di vincolarlo o in mani che lo avrebbero condotto alla morte...
Nezumi inspirò profondamente la fragranza del caffè, succedendo a malapena nel trattenere un sospiro sul punto di lasciare le sue labbra.
Inukashi si trascinava lungo il cammino, drizzando il capo di tanto in tanto in perplessità.
Non aveva idea di come passare in rassegna le informazioni che aveva raccolto. Era come cercare attraverso minerali grezzi, separando le gemme dalle rocce. Dalla risma di informazioni avrebbe dovuto selezionare quelle importanti, riunire le parti in un unico schema e tirare le conclusioni. Non era mai stato particolarmente bravo in questo genere di procedure.
Oh beh. Che se la vedano loro dopo. Il mio lavoro è quello di estrarre i minerali e scaricarglieli davanti. Però non posso evitare di pensare...
Fermò improvvisamente il passo e drizzò il collo. A distanza, poteva vedere le mura fortificate di No.6. L'acciaio speciale rifletteva la luce dell'inverno. Inukashi non si era mai fermato a pensare seriamente riguardo quel luogo. Un mondo completamente distaccato dal loro che brillava a distanza. Ecco come lo vedeva. L'unica preoccupazione nella sua vita era stata come sopravvivere alle privazioni di ogni giorno e cercare di non morire di fame. Non aveva mai collegato i suoi tormenti alla splendente Città Santa. Ma Nezumi era differente. Era costantemente concentrato su No.6.
Perché insisteva nell'immischiarsi? Cosa lo legava a quel luogo?
Amore ed odio non erano poi così dissimili nel modo in cui potevano costituire entrambi delle trappole.
Il vento sferzava potente in violente folate. Era gelido. Nella giornata successiva il tempo sarebbe probabilmente cambiato.
Inukashi si strinse nelle spalle e fece un piccolo starnuto.
Era stato coinvolto, ne era consapevole. Era stato saldamente tirato in mezzo a tutta questa storia dalle tenaci intenzioni di Nezumi e dalla risoluzione di Shion.
No, non è questo. Metà della colpa dipende dalla mia stessa volontà di prendervi parte.
Non lo stava facendo per le minacce di Nezumi o perché provasse dispiacere per Shion. Aveva deciso di partecipare di sua spontanea volontà.
Ma perché?
Si domandò, senza ricavare risposta.
Perché mai? Perché mai io avrei...
Drizzò nuovamente il collo per lanciare uno sguardo alla Città Santa.
Laggiù risplende la Città Santa di No.6, mentre qui è dove trascorriamo la vita di tutti i giorni. La quantità di avanzi di cibo gettata via da No.6 in un singolo giorno è sufficente a soddisfare facilmente la fame di tutte le persone che vivono da questa parte. E si tratta solo di avanzi. Cibi mezzi mangiati, per dio.
Ingordigia ed inedia, sperpero e povertà, vita spensierata e paura della morte, arroganza e umiliazione...
Sarebbe stato davvero in grado di cambiare questa realtà?
Inukashi avanzava agilmente nel vento. I suoi capelli ondeggiavano e fluttuavano alle sue spalle.
Sarebbe stato davvero in grado di cambiare la realtà a cui si era rassegnato, dover combattere ogni giorno per sopravvivere, essere costretto ad una vita da lungo tempo priva di ogni dignità di essere umano?
Ridicolo. Una misera favoletta. E poi, cosa potremmo fare ora che...Ma Nezumi lo faceva, e Shion anche. Nezumi e Shion credevano. Credevano che sarebbero stati in grado di cambiare questa realtà con le loro forze.
Ma Inukashi non riusciva a ridere di loro per questo. Questo pensiero, questa possibilità, aveva attraversato anche la sua di mente.
Non va bene.
Un passo falso e non sarebbe sopravvissuto per vedere la primavera.
Non va bene, non va bene per niente.
Ma nonostante tutto si sentiva leggero. Si sentiva così felice che aveva voglia di cantare.
Fischiettando una leggera melodia, con il vento che sferzava il suo corpo, Inukashi si ritrovò improvvisamente a correre.
Terminato di pettinare con cura l'ultimo cane, Shion si lasciò scivolare giù sul posto. Doveva ammettere di sentirsi esausto. Aveva dedicato l'intera giornata odierna alla cura dei cani. Gli sembrava di essere diventato un cane lui stesso. Il sole era già tramontato.
I cuccioli lo spingevano leggermente, desiderosi di giocare.
“E va bene, va bene. Venite pure, ormai non dovreste averne più di pulci” Ne aveva appena sollevato uno quando Cravat lanciò uno squittio dalla sua tasca. Shion sollevò il viso.
Nezumi si trovava esattamente davanti a lui. Non se ne era reso conto. Non aveva avvertito alcuna presenza. Ma ovviamente, ormai non era qualcosa che lo sorprendeva.
Shion posò a terra il cagnolino e senza una parola si alzò in piedi. Nezumi, anche lui in silenzio, fece un gesto col mento, poi cominciò a camminare diretto verso le rovine.
“Nezumi...hai avuto notizie da Inukashi?”
“Ci attendono entrambi”
“Entrambi?”
Si arrampicarono per le scale pericolanti e aprirono la porta alla fine del corridoio. In cima al piccolo tavolo rotondo ardeva una candela. Inukashi e Rikiga si trovavano seduti all'interno della stanza.
“Dall'altro della loro smisurata generosità hanno deciso di concederci il loro aiuto. Siine grato, Shion”
“Generosità?” disse Inukashi beffardo, sospirando esageratamente. “Non credo che tu possa chiamare l'essere ricattati, corrotti o raggirati nel fare qualcosa 'generosità', Nezumi”
Shion avanzò di un passo e chinò profondamente il capo. Non riusciva a trovare le parole. Sentiva come se nessuna parola sarebbe stata capace di esprimere la sua gratitudine in tutta la sua estensione.
“Grazie...a ciascuno di voi” Questa frase clichè era tutto quello che era riuscito a mettere insieme.
“Shion, non c'è bisogno che tu sia così serio a riguardo” disse Nezumi sarcasticamente. “Ognuno di loro è qui per secondi fini. Si trovano qui solo perché attratti dal dolce profumo del profitto personale”
“Eve, uno di questi giorni, quella tua sfrontata linguaccia marcirà e finirà per caderti a terra. Questo è poco ma sicuro” Rikiga stringeva una bottiglia di Whisky nella mano destra, una bottiglia che aveva chiaramente portato con sé. Bevve un sorso e lo deglutì lentamente.
Con lo sguardo, Nezumi fece segno a Shion di sedersi, dopo di che prese posto lui stesso in una sedia. Fu Inukashi ad alzarsi in piedi.
“Posso cominciare, Nezumi?”
“Sì, procedi pure”
Shion strinse forte il pugno adagiato sul grembo. Ho finito per coinvolgere tutte queste persone. Sono io il responsabile. Non devo dimenticare una cosa simile.
All'improvviso una mano si allungò verso di lui. Era la mano di Nezumi. Gentilmente obbligò il pugno di Shion ad aprirsi, un dito dopo l'altro, con movimenti gentili, come se stesse giocando con le sue dita.
“Abbiamo appena cominciato. Se continuerai ad essere così teso, non durerai a lungo”
Con lo sguardo fisso sulla fiamma tremolante della candela, Nezumi parlò come se stesse parlando con se stesso. Uno spiffero d'aria filtrava nella stanza da qualche parte, costringendo la fiamma ad una danza regolare. L'esterno era ormai completamente immerso nell'oscurità. Una lunga giornata stava giungendo al termine. No, le cose erano appena cominciate. Stavano cominciando proprio in quel momento.
“Questa settimana, il numero di prigionieri scortati all'interno del Penitenziario è stato di tre persone. E tra loro...” La voce di Inukashi si affievolì mentre fissava la candela, poi riprese la sua spiegazione. L'oscurità disegnava le loro sagome. La fiamma continuava a danzare. “Tra di loro, non risulta alcuna donna. Non risultava nemmeno qualcuno scortato dalla città. I tre prigionieri provenivano tutti dal West Block”
Nezumi lo interrogò in una voce bassa.
“Ne sei certo?”
“Sì. L'ho saputo direttamente dal tizio incaricato alla preparazione degli abiti dei detenuti. Dai dati di Registrazione dei Prigionieri risultavano tre persone. Sembra avessero tentato di introdursi nell'Ufficio di Controllo Accessi per rubare del denaro. Dovevano essere o affamati abbastanza da fare una stupidata simile o con qualche problemino alla testa. Comunque sia, niente donne”
“Non può essere!” Shion scattò in piedi dalla sedia dove era seduto.
Una cosa simile era impossibile. Ma allo stesso tempo, aveva permesso al suo cuore di rilassarsi almeno per un istante. E se Safu in realtà si trovava al sicuro? Forse mi sono sbagliato con quel cappotto e non apparteneva a Safu. Forse...
“Se le cose stanno così, saranno più complicate del previsto” Nezumi corrugò le sopracciglia. La sua voce era fredda, come quello spiffero di vento che stava facendo vacillare la fiamma della candela.
“Complicate?”
“Significa che probabilmente non è una prigioniera legittima. So che sembra strano chiamare legittimo un prigioniero, ma se non risulta registrata all'interno del Penitenziario come tale, allora...Shion, significa che non esiste nemmeno come prigioniera. È stata cancellata”
“Cancellata...”
“Nel momento in cui la tua amica è stata arrestata dal Dipartimento di Sicurezza, tutti i suoi dati come cittadino sono stati cancellati. In circostanze normali, sarebbero stati semplicemente inoltrati all'archivio del computer principale del Penitenziario e catalogati come dati di un prigioniero. Poi, una volta all'interno dell'Istituto, tutte le sue informazioni personali sarebbero state radunate ed aggiornate, insieme con le foto segnaletiche, altezza, peso, impronte digitali, impronta vocale, iride e le vene delle dita. [6] Solo al termine di queste procedure un prigioniero diviene un vero e proprio prigioniero. Questo non ha una grande importanza per quanto riguarda i prigionieri provenienti dal West Block, ma se il soggetto in questione è un ex-cittadino di No.6, seguirebbero sicuramente queste procedure. Ma nel caso della tua amica non è stato fatto nulla di tutto questo. Perché? Chiaramente per non lasciare alcuna traccia che la tua amica fosse nemmeno esistita”
“Hey, Nezumi” Rikiga posò sonoramente la bottiglia sul tavolo. “Non potresti essere più delicato? Tutto questo parlare di cancellare e lasciare tracce... è come se stessi dicendo che la ragazza... uh, Safu, si chiamava così? Lo fai sembrare come se questa Safu fosse stata già ammazzata”
“Penso che quello che difetti maggiormente in delicatezza sia tu, vecchio”
Shion deglutì a fatica ascoltando il discorso dei due. Non si sentiva bene. Si sentiva come dopo una terribile sbornia. Ma non era il momento di collassare sul tavolo ed addormentarsi.
Safu...
“Safu era un'importante risorsa umana” disse Shion con calma. “La città ha speso una gran quantità di tempo e denaro allevandola fin dall'infanzia. È stata tirata su con l'aspettativa di una futura carriera nei piani più alti della città. Perché mai avrebbero dovuto scegliere di cancellarla? Qualcosa di simile sarebbe una grossa perdita anche per la città”
La sua stessa voce risuonava alle proprie orecchie come quella di uno sconosciuto. Era una voce roca e irritante.
“Già, è proprio quello il problema” conferì Nezumi. “Perché mai dovrebbero essere disposti a gettar via un élite che hanno ammaestrato per tutto questo tempo e denaro? Non è che abbia commesso qualche idiozia, come hai fatto tu quando avevi dodici anni”
Inukashi arricciò il naso.
“Quale idiozia? Ha forse qualcosa a che fare con il perché Shion è stato sbattuto fuori da No.6?”
“Proprio così. Ma non è qualcosa di rilevante in questo momento. Shion”
“Sì...”
“Qual'è la struttura famigliare della tua amica?”
“Safu non aveva alcun genitore. Penso che l'unico parente che le rimanesse in vita fosse sua nonna. Aveva detto di essere stata cresciuta da lei”
“Solo sua nonna, huh. Il che significa che se nonnina morisse, allora la tua amichetta del cuore resterebbe senza famigliari”
“Sì...”
Shion sollevò il viso, il suo sguardo incrociò un paio di occhi grigi. Poteva finalmente capire dove Nezumi stava provando ad arrivare.
“Anche se Safu svanisse, non ci sarebbe alcun parente che ne farebbe un grande problema. E non solo”
“Cos'altro?”
“Safu avrebbe dovuto vivere in un'altra città per due anni in viaggio di scambio. Anche se fosse svanita da No.6, nessuno lo avrebbe trovato strano”
“Per ricapitolare, dunque. È un'élite, è senza parenti e una sua eventuale scomparsa per un lungo periodo non alzerebbe alcun sospetto. La tua miglior amica rientrava esattamente in questi requisiti. È per questo che è stata arrestata ed imprigionata nel Penitenziario. Non come prigioniera, ma...”
“Non come prigioniera...allora per cosa?”
“Non ne ho idea” Nezumi scosse la testa. Inukashi si sporse in avanti.
“Hey, non avrà qualcosa a che fare con quelle voci? Quelle riguardo la strana malattia che si starebbe diffondendo all'interno di No.6?”
“Hai dei dettagli in proposito?”
“No” rispose Inukashi prontamente. “Sappi che non è così facile ottenere informazioni su cosa accade all'interno di quella città. Potrebbe essere più un lavoro per Mr. Alcolizzato”
Rikiga si scolò il resto del contenuto della bottiglia e fulminò Inukashi con occhi arrossati.
“Non credo che Doggy-Boy[7] abbia alcun diritto di chiamarmi alcolizzato. Per quanto riguarda le informazioni sulla città, nemmeno io posso ottenerle subito. Al più presto per dopodomani. Ma ti avverto, Eve, il fatto che tu abbia tutte le informazioni di cui hai bisogno, non significa che tutto filerà liscio. Come pensi di entrare nel Penitenziario?”
Non vi fu risposta. Rikiga scosse le spalle.
“Cosa hai intenzione di fare? Attaccare l'Ufficio di Controllo Accessi come quei tre lunatici e farti arrestare di proposito?”
“Non posso fare una cosa simile” rispose Nezumi bruscamente. “Tutte le mie informazioni personali sono registrate negli archivi del loro computer centrale”
“Oh? Allora è vero che sei già stato nel Penitenziario. Ah, dunque esiste un modo per uscire da quel posto tutti d'un pezzo, huh. Quale sorpresa. Devi farmi assolutamente un autografo, allora, lo appenderò alla parete. Ovviamente con il tuo vero nome”
Nezumi ignorò le parole ironiche di Rikiga. La fiamma vacillò violentemente. Il vento si era fatto più forte.
“Inukashi...che mi dici del sistema di sicurezza?”
“Non sono riuscito ad ottenere niente di troppo dettagliato. Ho segnato i punti principali. E sembra che sotto terra stiano costruendo una nuova struttura”
“Una nuova struttura? E per cosa?”
“Non ne ho idea. Persino ai custodi non è permesso l'ingresso. Dovrebbe esserci un'ascensore che porta direttamente all'ultimo piano, ma ha un sistema di riconoscimento fisico elaborato che lascia entrare solo un piccolo numero di persone”
“Top-secret e riservata, huh... e questa struttura si troverebbe all'interno del Penitenziario e non nel Moon Drop. Capisco”
Nezumi si perse nei suoi pensieri. Shion fermò il suo sguardo sul profilo di Nezumi.
“Nezumi”
“Cosa?”
“Farsi arrestare sarebbe il modo più facile ed efficace, giusto?”
“In un certo senso sì. Ma una volta dentro in quel modo, non ci sarebbe spazio per muoversi liberamente”
“Sarebbe impossibile salvare Safu? Non abbiamo nemmeno una singola percentuale di possibilità di salvarla?”
Nezumi fissò Shion con un misto di fredda indifferenza e dispiacere.
“Siamo nella stessa barca” disse. “Il loro archivio contiene tutte le tue informazioni personali. Diciamo che se ci lasciassimo arrestare e ricercassero attraverso i tuoi dati, non gli ci vorrebbe nemmeno un secondo per riconoscerti quale criminale di prima-classe in fuga. Se la fortuna lavorasse in tuo favore, saresti inviato in una cella d'isolamento. Se così non fosse, saresti giustiziato sul posto”
Rikiga scoppiò in una fitta di tosse. Inukashi lanciò la sedia in dietro con un forte stridio.
“Criminale di prima-classe in fuga? Questo ragazzino svampito? Aspetta un attimo Nezumi. Non ho mai sentito una parola di questa storia”
“Perché non te l'ho mai raccontata”
Ignorando gli sguardi allibiti di Inukashi e Rikiga, Shion restò concentrato su Nezumi. Doveva esserci qualcosa. Da qualche parte, doveva esserci una possibilità. Anche se più piccola dell'uno per centro, più sottile della tela di un ragno, doveva afferrarla con forza e tirarla verso di sé. Cedere alla disperazione non era un'opzione.
“Una volta arrestati come prigionieri, le ricerche vengono effettuate immediatamente su chiunque? Non esiste alcun modo per evitare il riscontro dei dati nel tempo che intercorrerebbe tra l'arresto e il momento in cui porteremmo fuori Safu?”
“No” rispose Nezumi “Appena arrestati, raccoglierebbero subito tutte le tue generalità e le confronterebbero attraverso i loro archivi. Non si farebbero sfuggire nemmeno un singolo neo. Dopo di che verremmo impiantati con un V-Chip. I prigionieri sono ammanettati e tenuti sotto stretta sorveglianza durante l'intera procedura. Non avremmo nemmeno un secondo di libero movimento”
“Nessuna eccezione?”
“Nessun eccezione. Nemmeno una singola...”
Nezumi ingoiò improvvisamente le sue stesse parole. Il viso pietrificato.
“Nezumi?”
Al suo improvviso silenzio, Shion, Inukashi e Rikiga trattennero il respiro e prepararono l'orecchio all'ascolto. Una voce si riversò nel silenzio.
“C'è”
“Huh?”
“Esiste una sola eccezione”
Shion allargò gli occhi e fissò intensamente il profilo di Nezumi illuminato dalla luce della candela. Le labbra di Nezumi si mossero.
“La caccia all'uomo” La sua voce era roca e molto bassa.
Il corpo di Inukashi si fece teso nella sedia. Rikiga distolse lo sguardo da Nezumi ed afferrò la sua bottiglia di liquore.
“La caccia all'uomo? Cosa sarebbe?” Shion si guardò intorno fissando uno ad uno i volti dei presenti. Da nessuno di loro ottenne risposta. L'oscurità nella stanza si fece più fitta. Inukashi sospirò.
La notte si stava avvicinando.
No.6, che risplendeva dorata, avrebbe continuato a regnare sulla notte. In un angolo del West Block, in una stanza scolpita tra le rovine, nella più remota profondità della notte, i quattro sedevano in silenzio intorno ad una fiamma vacillante.
Si poteva udire il suono del vento. Gemeva come se stesse invocando a gran voce il nome di qualcuno, mentre soffriva struggendosi in un forte desiderio. E la notte avvolgeva tutto quanto nel suo velo.
Il vento fischiava. La fiamma guizzò, spegnendosi infine come se avesse consumato le ultime sue forze. I sussurri di Nezumi echeggiavano nell'oscurità. Il suo tono non era più basso.
“La caccia all'uomo...è l'unica eccezione”
-fine terzo volume-
-Note-
Piccolo momento fangirloso: Mi sono commossa quando dice che Shion riesce a trovare la strada al buio nella stanza di Nezumi.. quando si trovava nella sua casa in Cronos, Shion non era in grado di muoversi liberamente... una casa in cui ci viveva da 10 anni, mentre in questa stanza in cui aveva vissuto per quanto? 5 mesi massimo? (Shion è arrivato in metà autunno circa e non siamo ancora in primavera) eppure riesce a muoversi. Cosa significa secondo me? Che sente questa stanza casa sua molto più di quanto avesse mai sentito quella in cui ha vissuto per anni in No.6. Ok, fine fangirlamento.
[1] McCullough, Helen C., trans. Genji & Heike: Selections from The Tale of Genji and the Tale of the Heike. Stanford, California: Stanford UP, 1994. 269 - traduzione fatta da me dall'inglese, non sicura affatto. Ho provato a cercare una traduzione decente ma non ho trovato nulla... Bho...
[2]sono andata a cercarla per curiosità http://it.wikipedia.org/wiki/Vulpes_zerda ma dall'immagine è tenerissima o.o
[3] ok, in quella frase c'era qualcosa di strano mentre la traducevo: "Yes, the same reverent day is coming again. ", poi ho capito... la caccia all'uomo, o pulizia come l'hanno chiamata loro, deve essere già stata fatta in quella data in anni passati. Dunque quello che sta dicendo Fennec è qualcosa tipo sta tornando il giorno sacro come lo ricordi, con strage annessa.... tra l'altro è inquietante il modo in cui parlano di vite umane come di oggetti... quei due fanno davvero venire i brividi...
[4] letteralmente diceva "è stato Shion a piantare i semi, stanno solo crescendo nel mio giardino", ma mi sembrava avesse più senso così.
[5] Kitsune= Demone volpe. In inglese era scritto demone volpe ma ho optato per il termine giapponese perché... "Sei un astuto bianco demone volpe".... stavo rimbecillendo solo a scriverlo... e riguardo il numero di code, esso rappresenta la potenza del demone, più code possiede e più il demone è potente.
[6] non ho ben capito come si chiami questa tecnologia in italiano, ma esiste veramente http://www.webmasterpoint.org/news/Sicurezza-dati-e-riconoscimento-biometrico-scansione-delle-vene-della-mano-realizzata-da-Fujitsu_p29853.html (trovato mentre cercavo un riscontro per la traduzione).
[7]lasciato in inglese perché non credo che ragazzo cane sia altrettanto offensivo/divertente come appare risulta in inglese, quindi l'ho lasciato così.
il linguaggio di Nezumi era più pomposo del solito in questo capitolo... da dove se ne sia uscito con quello "spigolare"... ebbene si, in inglese usa to glean che come significato ha proprio "spigolare", ovvero raccogliere qua e la informazioni... ad essere sincera non avevo mai sentito questa espressione in vita mia, l'ho scoperta traducendo quella parola, e visto che è esattamente l'equivalente inglese ed ha senso, ho preferito lasciarla. Mi rendo conto che sembra strana ma se è esattamente ciò che usa, non potevo fare altrimenti... Nezumi vorrei tanto strozzarti a volte, credimi...
Buongiorno! Commento oggi anche se il capitolo l'ho letto ieri notte. xD
RispondiEliminaSecondo me Nezumi è sempre troppo violento, ed anche irascibile nei confronti di Shion. E nella parte in cui dice:
“Mi hai sentito? Non ti azzardare mai più a darmi baci d'addio. Mai!”
“Mi dispiace.”
“E non mentirmi mai più.”
“Non lo farò.”
“Giuralo.”
“Lo giuro.”
La mano che lo teneva afferrato per il bavero lo liberò. Nezumi si mise seduto, e guardò al cielo,
Non so tu, ma quando gli urla che non deve mai più dargli baci di addio e come se non gli dispiacessero altri baci - momento da fangirl - e poi non accetta il fatto che Shion possa scappare ed allontanarsi da lui proprio come fece lui stesso quattro anni prima. Infatti nello scorso capitolo alla fine ha pianto. *_*
Cavolo quanto è bello!
E anche quando gli dice che non deve più mentirgli!? *_*
Nezumi è attaccatissimo a Shion e non concepisce minimamente l'idea che possa andarsene se non è proprio lui ad abbandonarlo, secondo me. E' un egoista!
Rox
Oh che Nezumi sia un egoista è un dato di fatto, e in quel mondo effettivamente non si ha poi tanta scelta nel fare diversamente. Il problema è che lui non avrebbe dovuto attaccarsi ma non ha potuto impedirsi di farlo, e il risultato è questo, il pensiero di perdere Sion lo spaventa a morte, e sente di doverlo proteggere, cosa che per lui è effettivamente un peso, visto che si sta per mettere in pericolo per lui (ricordo anche che ha praticamente dato tutti i suoi soldi ad Inukashi e lo ha implorato di aiutarlo), e il giorno prima durante quella litigata aveva quasi implorato Sion di non mettersi in pericolo. Riguardo la violenza... credo si sia sfogato per averlo fatto piangere!!! Se penso allo stato d'animo di Nezumi in quella notte, sapere che Sion gli aveva dato un bacio d'addio e sarebbe andato via senza dirgli una parola.. avrà passato tutta la notte sveglio a pensare ad un modo per dirgli che intendeva aiutarlo... quello è un grande passo avanti per Nezumi, fino ad allora aveva potuto nascondersi dietro alla scusa di non mettersi in pericolo per lui perchè gli sarebbe stato d'intralcio, ma ora questo non si applica più, la situazione si è ribaltata e non poteva risolverla se non ammettendo apertamente che intendeva proteggerlo (ricordo il discorso che gli aveva fatto tempo prima, quando girando per il mercato Nezumi gli aveva detto che non intendeva mettersi in pericoli a causa di altri). Il suo ammettere che lo ha fatto per lui, lo stava proteggendo ed ha intenzione di aiutarlo significa rimangiarsi le sue parole di allora, significa rimangiarsi il "siamo degli estranei" perchè effettivamente ormai non può più dirlo. Anche il fatto che gli abbia mentito è significativo... sono tutte mie congetture, ma spesso è stato ripetuto quanto le parole di Nezumi portassero sempre /verità/, eppure ha mentito per lui. E riguardo il bacio... nel volume 5 c'è una scena in cui, durante l'assalto al penitenziario, Sion dice di non reggere più la situazione, che stava impazzendo. chiede a nezumi cosa farebbe se diventasse passo, e lo abbandonerebbe lì. E Nezumi gli risponde "non ti abbandonerei, ti taglierei la gola senza farti soffrire". Sion gli chiede di accertarsi prima che non sia una pazzia momentanea, buttandogli dell'acqua addosso o schiaffeggiandolo, e Nezumi "ti darei un bacio. prima di tagliarti la gola ti bacerei. ti farò vedere che i miei baci d'addio sono molto meglio dei tuoi, prima di mandarti in cielo". e sion dopo essere diventato rosso e aver pensato che nno gli dispiacerebbe morire per mano di nezumi, dopo un bacio di morte (ne era affascinato... Sion a volte è inquietante...) dice che non va bene, perchè se lo baciasse impazzirebbe ancora di più. Nezumi scoppia a ridere dicendo che non può credere che lo stava prendendo tanto sul serio, e che era sicuro non sarebbe impazzito. Adoro quella scena XDD
RispondiEliminaAnche io ho letto quella parte lì, ma non l'ho capita poi tanto. Però cavolo... *_*
RispondiEliminaSì, Shion è inqietante e io adoro questo suo lato quasi demoniaco. E il fatto che Nezumi abbia gusto nel baciarlo e che shion gli rivela apertamente che impazzirebbe... oddio è qualcosa di folle, che i butta giù. È così bello! *_*
Se lo baciasse impazzirebbe di più... forse perché non vorrebbe più morire? xD
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=252962038087310&set=a.230608630322651.70178.230599986990182&type=1&theater l'avevo trovata con la traduzione tempo fa XD è tratta da quella scena, ora capisco xke impazzirebbe, già al solo pensiero sta avendo un emorragia XDDDD Ohh Sion Sion, quanto ti adoro XDD
RispondiEliminaMi piace la doppia personalità di Shion, a te?
RispondiEliminaIo adoro Sion appunto perchè non è perfetto. Per quanto lui stesso sia convinto di essere in un certo modo, ha un senso di giustizia un po distorto (chiunque prova a fare del male a Nezumi dev'essere punito). In un certo senso nessuno dei due è come crede di essere, Sion è convinto di essere buono ma può diventare estremamente crudele quando si tratta delle persone che ama, e per quanto riguarda Nezumi, non è il diavolo che lui stesso è convinto di essere. Nessuno dei due è totalmente bianco o totalmente nero. Ognuno spinge l'altro a tirare fuori una parte sconosciuta di se, e non è una parte sempre positiva. Sion ad esempio ha scoperto di essere capace di seguire i suoi sentimenti grazie a lui, ha scoperto di possederne, ma nello stesso tempo ha scoperto quella parte crudele del suo essere che non conosceva. E Nezumi... è una mia idea ma credo che Sion gli abbia fatto scoprire di essere più codardo di quanto pensasse... non è che non avesse sentimenti, ma era troppo vigliacco per ammettere di avere un cuore, di sentire la mancanza di qualcosa nella sua vita e che lui è umano (anche inukashi glie lo ribadisce). Nezumi ha sempre creduto nelle sue capacità (anche di giudicare qualcuno) e nelle sue convinzioni fermamente, ma se pensi a come reagisce quando si rende conto di essersi sempre sbagliato sul suo giudizio riguardo Sion, quando si rende conto che Sion non è debole come pensava fosse... tutto quello lo ha terrorizzato... lo terrorizza fino a spingerlo a chiamare sion un mostro...
RispondiEliminaRiguardo Sion, ha un carattere che mi attira... il suo amore per la vita è qualcosa che mi lascia senza fiato a volte. Per come è raccontata questa storia, spesso ci ritroviamo a vedere il mondo filtrato attraverso i suoi occhi, e come gli capita di fermarsi a notare la natura, con occhi sognanti, lo trovo straordinario. è qualcosa che so che io non riesco a fare, eppure il suo carattere lo induce a guardare le stelle appena ha il viso rivolto verso il cielo. Una delle ultime descrizioni che ha dato del cielo stellato, ad esempio, mi ha colpita particolarmente. Quando lo ha definito di uno splendore che fa quasi paura. Ho immaginato me stessa fissare la volta stellata, e quella sensazione, di essere qualcosa di piccolo davanti al vasto cielo, l'ho trovata quasi schiacciante... ed ecco il "terrorizzante"...
RispondiEliminaAdoro il suo modo di non dare per scontata la vita. Può sembrare facile dire che dopo una esperienza di morte una persona è incline a farlo, ma non significa necessariamente amare la vita in quel modo... Alcune persone davanti alla morte reagirebbero dando ascolto più alla loro paura, si chiuderebbero in se stesse (è praticamente la reazione di Nezumi), mentre Sion si è aperto al mondo più di prima. Eheh, scusami, sarei capace di parlare ore ed ore di Sion anche degli aspetti più piccoli, perchè davvero lo trovo un personaggio straordinario.
Nono, invence è molto bello come hai analizzato la personalità di Shion, sinceramente io mi ero soffermata più nezumi, forse perché mi piace di più. Quindi avevo analizzato soprattutto la sua vita non considerando più di tanto il lato di Shion. Appunto per come ha reagito: perché nonostante il mondo sia brutto e doloroso si apre, Nezumi ha fatto tutto il contrario per tenere a bada le sue emozioni e non scoprire le sue debolezze. È come se la sua teoria fosse sei forte solo se vivi per te stesso.
RispondiEliminaQuella di Shio è il contrario: Sei forte solo se hai qualcuno da proteggere. O almeno è questo quello che penso e capito.
Invece a te piace Shion di più?
Ps. Da una parte sul sito che mi hai linkato tempo fa, dove ci sono tutti i riassunti dei volumi e alcuni estratti, quando Nezumi viene colpito e il dottore cerca di curarlo. Shion viene abbracciato da Inukashi e avverte le tette morbide xD, dopo che il dottore è uscito spiega che il motivo della sua vendetta contro No.6 e che la madre e il fratello sono stati uccisi. Era riferito al dottore o a Nezumi!? O_o
Davvero ti ringrazio per questo capitolo *-*
RispondiEliminaHo adorato la parte in cui Nezumi lo va a riprendere, davvero intensa.
Sono già ansiosa di leggere il prossimo capitolo!!
Ottimo lavoro!
Un bacio
@Tullia grazie cara^^
RispondiElimina@Rox Sisi è il dottore, fa parte della resistenza il dottore. è appunto per quello che decide di aiutare Sion nonostante Nezumi è chiaramente non un cittadino.
Riguardo la mia preferenza dei personaggi, quando ho visto l'anime, il personaggio che adoravo di più era Nezumi, mi piaceva davvero tanto la sua personalità (e devo dire mi sentivo confusa, perchè di solito sono attratta sempre dai personaggi più deboli e tormentati XD poi leggendo ho scoperto che Nezumi non è altro che un angsty muffin XD ) . Sion... quello dell'anime mi lasciava indifferente, è stato lo Sion della novel a conquistarmi.... non ho mai amato un personaggio come amo lui....
p.s. riguardo l'angsty muffin nominato prima... questa è una cosetta che ho trovato tempo fa ed ho pensato suuubito a nezumi: "L'angsty muffin è un eroe con un passato oscuro (o possibilmente un presente oscuro) che occupa larga parte della sua mente. Lo ha cambiato e lo ha reso tormentato. Se ti ama, si aprirà con te riguardo la sua segreta sofferenza. Questo potrebbe richiedere tempo: dovresti probabilmente prenderti una tazza di te prima che faccia il suo passo avanti.Il muffin mostra la sua anima torturata in una varietà di modi: a volte resta meraviglioso sotto la pioggia, a volte piomba in preda all'ira, a volte facendo buone azioni e occasionalmente pronuncia monologhi criptici che lasciano intendere il dolore ancora da rivelare. Il problema del muffin è che è, in modo reale, definito dal suo dolore. Tende anche ad avere il piu bel tipo di occhi tra le tre categorie (Muffins, Sandwich, e pasticcino, se vi interessano le altre potete trovarle nel link), spesso dal profilo come scolpito nel marmo e dai bellissimi occhi, e da amare una volta e per sempre. Come i veri muffins, questi muffin sembrano buoni e ispirano desiderio, ma sono un po' pesanti(da digerire XD)."
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in poche parole Nezumi sei un angsty muffin XDD
fonte : http://sarahtales.livejournal.com/143212.html
fatto copia-incolla dal gruppo di facebook dove lo avevo postato XD
Dio mio, mi ha fatto morire dalle risate! A me piacciono anche i pasticcini all'inizio freddi, da infornare, diciamo! Come Mr.Darcy in Orgoglio e pregiudizio e M. Darcy in Brigette Johns
RispondiEliminaPer quanto riguarda Nezumi è un Angsty Muffin xD, sai me lo sono immaginato sotto la pioggia con la testa a guardare il cielo, le mani nelle tasche del giubbino che inizia a parlare tra se e sé in un monologo criptico xD
Inoltre sono d'accordo con te sul fatto che Shion nell'anime sia irrilevante, non cattura l'attebnzione, nella Novel è diverso. Il suo personaggio è allo stesso livello di Nezumi nel modo in cui è analizzato. Invece nell'anime in qualche modo viene surclassato.
La Novel è tutta un'altra cosa, così come il manga.
Avevo letto in giro che in origine Shion avesse gli occhi viola o meglio, uno viola e un altro nero...?
Ps.: qui puoi scaricare varie doujinshi, anche se sono poche su Nezumi e Shion
http://www.tumblr.com/tagged/doujinshi?before=1318915724
Peccato che io non riesca a scaricare, non mi dà proprio il permesso, an comics: “Rokutousei no Yoru,” “High School AU,” “Special Person”.
Leggile se non le hai lette, sono bellissime!
Gli occhi di Sion nella novel sono viola, ma l'unica volta in cui è accennato è quando Inukashi da il nome al bambino trovato da Sion, dice che gli occhi del bambino sono viola come quelli di Sion. Basta, vengono nominati solo li.
RispondiEliminaGrazie per le doujinshi. sul blog di questa persona http://cjloveslink.tumblr.com/tagged/Bad_Romances_Scanlation ce ne sono diverse, fa parte di un gruppo che le traduce.
Grazie!
RispondiEliminaPeccato però che li abbiano fatti diventare rossi, li preferisco viola. Hanno cambiato le caratteristiche di Shion un po' troppo secondo me, anche le caratteristiche di Nezumi, nell'altra versione ha i capelli corti. -,-'' Tu che ne pensi?
che per Nezumi mi fa impazzire, ho tipo 4 cartelle di fan art solo sue "Nezumi anime" "Nezumi novel" "Nezumi piccolo" "Eve" XD
RispondiEliminacmq sto morendo, le hanno appena postate: http://oyasumimi.livejournal.com/2273.html#cutid1
http://oyasumimi.livejournal.com/2475.html#cutid1
http://oyasumimi.livejournal.com/2748.html#cutid1
Sisi, queste le ho salvate già salvate, e non sono solo queste! Se le hai viste.
RispondiEliminaAnche io ho una cartella divisa in:
"No.6 anime" "No.6 Manga" "Immagini" "Doujinshi"(di cui ne ho una marea, ma sono quelle piccole e poi quelle che ho fatto vedere anche a te più qualche altra.
Immagini di Nezumi piccolo ne ho davvero poche.
ah, dimenticavo "Fan Finction" e "The Novel"
RispondiEliminati salvi la novel anche? o.o
RispondiEliminaGià xD
RispondiEliminaFinalmente ho potuto leggere la second aparte di questo capitolo! L'aspettavo da tanto.
RispondiEliminaNezumi è sempre troppo affascinante, o almeno per come la vedo io. Mi attira per le sue riflessione in particolsar modo quelle che su Shion. Ad esempio:
Ricoperto d'amore – probabilmente lo era stato per davvero. La sua avventatezza, la sua generosità, la sua sincerità, la sua amplia accettazione, erano probabilmente il simbolo di quella grande quantità d'amore che gli era stata data. Sion probabilmente non aveva mai sperimentato cosa significa umiliarsi per amore. Era stato fortunato. Ma l'amore a volte può arrivare a capovolgersi, giungendo a tramutarsi fin nel suo esatto opposto. L'amore è capace di attirare odio, e sventolare lo stendardo che invita la distruzione.
Con buona speranza, quell'amore che aveva cresciuto Sion, l'amore che risiedeva in Sion, non si sarebbe tramutato in catene capaci di vincolarlo, o in mani che lo avrebbero condotto alla morte -
Nezumi inspirò profondamente la fragranza del caffè, succedendo a malapena nel trattenere un sospiro sul punto di lasciare le sue labbra."
Ma quante volte riesce a farlo sospirare Shion?! Ormai non sono solo manette è proprio una camicia di forza con cella iper-rafforzata,
E poi sempre parlando di Nezumi, è incredibile come riesca a rigirarsi le persone a suo piacimento... un seduttore nato. E con moooolto sex-appeal. Riesce a raggirare tutti tranne Shion, però, forse perché per lui è un enigma irrisolvibile o perché non riesce a farlo. Fatto sta, li adoro.
Rox
Io credo lui non abbia mai avuto intenzione di raggirare Sion... semplicemente per lui Sion è troppo importante per poterlo raggirare(l'importanza di quanto accadde 4 anni prima e l'affezione che prova in questo momento). Infatti con lui è sempre se stesso, quando con gli altri non mostra mai i suoi veri sentimenti. E non credo abbia motivo di raggirare Sion per convincerlo a fare qualcosa, Sion è già bello cotto di suo XD.
RispondiEliminaIo invece penso che non sia un fatto di "intenzione". Infatti per intenzione si agisce in modo conscio e lucido, con obiettivi ben precisi. Ma non riuscirci a livello di emozioni, incosciamente, è molto diverso da intenzionalmente. Nezumi non riesce a raggirarlo proprio a livello iconscio. Inconsciamente, proprio non riesce a mentirgli - omette soltanto alla fine-, ma le sue emozioni diluviano. E proprio per questo a paura e a volte lo odia, come lui stesso dice, fino a desiderare di ammazzarlo.
RispondiEliminaEffettivamente lo Shion della novel ha tutto un altro spessore rispetto a quel "lesso" dell'anime. Certo devo dire che tu, Annamirka, sembri comprenderlo bene. Ne hai fatto un'analisi splendida.
RispondiEliminaPer me invece è come guardare un quadro astratto; fatico a delinearlo, pensarlo, l'ho scritto anche precedentemente.
Nezumi ce l'ho chiaro in testa, saprei scriverci fiction a palate.
Shion lo capisco vagamente, in maniera superficiale.
Chissà perchè mi resta così ostico.
Ancora una volta grazie per la traduzione; sto leggendo dalle 15.00 di oggi pomeriggio e se non dovessi andare a lavorare fare l'alba qui.
Ancora un capitolo..ne leggerò ancora uno e stanotte sognerò il volto "finemente cesellato" di Nezumi e i suoi occhi grigi!
"Certo devo dire che tu, Annamirka, sembri comprenderlo bene. Ne hai fatto un'analisi splendida." mi è capitato di analizzarlo spesso sia perchè è un personaggio che davvero mi affascina, appunto per la sua imperfezione, che per la fanfiction che stavo scrivendo (che al momento è in pausa per motivi di scene che se ne vanno per conto loro e incapacità di unire la scena successiva con quella a cui mi sono fermata.... aggiungi anche che la mia beta credo si sia dimenticata di correggermi il capitolo per problemi al pc, e ora mi vergogno a chiederglielo dopo mesi ><).
EliminaMi piace. Shion qui ha cacciato tutta la grinta che aveva e dire quelle cose a Nezumi dev'essere stato doloroso per lui ma voleva proteggerlo, credo.
RispondiEliminaOnestamente cosa vorrebbe dire "Non ti azzardare mai più a darmi baci d'addio. Mai!",vuol dire che tutti gli altri baci vanno bene? XD Shion fai pure LOL.
La scena in cui Nezumi realizza che entrambi hanno detto "o forse non ho neanche il diritto di preoccuparmi per te?" è bestiale,troppo bella. Adoro Shion per voler diventare pari a Nezumi(che poi secondo me l'unica cosa di Shion che non va è che non sa combattere - ma non credo sia così indispensabile. E' perfetto com'è) è come dire "voglio poter stare al tuo fianco senza dover sempre chiederti aiuto. . voglio essere qualcuno che ti può stare vicino,che può capirti" <- oppure sono solo le cose che girano nella mia testa senza senso .
Safu poi,povera piccola. .mi dispiace che debba patire queste sofferenze. Amo i personaggi come lei non importa cosa sta succedendo non si arrende e va avanti. Il fatto che tenga alla sua vita solo perché vuole incontrare Shion è fantastico,lei lo ama sotto tante sfaccettature, lo ama per lo Shion che è stato, per il suo animo da bambino ma che allo stesso tempo sa essere adulto e maturo quando serve. Questo è amore puro quello che non ti fa neanche pensare ai difetti dell'altor semplicemente non pensi neanche che li abbia, per te sono cose superflue tutto quello che conta è la persona stessa.
E mio Dio QUANTO ho adorato la scena in cui Nezumi tocca le mani di Shion e gli dice che deve calmarsi? Ma come diavolo si può? Legge ogni minima cosa che fa Shion è come se riuscisse a leggerlo e allo stesso tempo non ci riuscisse.
Non ho idea del perché ma questa parte mi ha fatto venire i brividi "i poteva udire il suono del vento. Gemeva come se stesse invocando a gran voce il nome di qualcuno, mentre soffriva struggendosi in un forte desiderio. E la notte avvolgeva tutto quanto nel suo velo." E' . . non saprei. . è strano XD
Comunque quando si parla di No.6 ho sempre una strana sensazione e come se l'autrice continuasse a ripetere cose come "la città splendente. . la città perfetta" sempre per metterla a confronto con il West Block e con la vera natura della No.6 stessa.
mi allontano un attimo (XD) e sei già al capitolo 15 XD
EliminaCof cof vedo che ti sta appassionando XD
Questo è il punto di non ritorno per Nezumi, il momento in cui abbassa la maschera davanti a Shion. Non ha più scusanti con lui, il suo intromettersi nelle azioni di Shion non c'è modo che possa essere frainteso. Io sono convinta che la violenza con cui ha attaccato Shion in quel momento fosse una vendetta per le sue lacrime, e anche un modo per sfogare la rabbia rivolta verso se stesso, per aver permesso al suo cuore di legarsi così irrimediabilmente a qualcuno (cosa che, come dicevo ieri, è una delle cose al mondo che più spaventa quel poveraccio....).
Io penso che spaventi tutti. Mostrare le proprie debolezze ad una persona,affidarsi completamente a quella persona dipendere da una persona e far dipendere questa persona da te è qualcosa di pauroso e spaventoso,devi dare tutto te stesso a qualcuno. Chi potrebbe mai farlo? Io non credo che ci riuscirei mai. Ma ho amato molto la parte dove si dice che non solo Nezumi poteva rimanere legato con delle catene a Shion ma anche Shion a Nezumi. Sto leggendo con molta calma ma non riesco comunque a fermarmi XD "Appassionando" è un eufemismo non puoi neanche immaginare come mi senta coinvolta...non riesco a pensare ad altro che questa novel,ai ragionamenti che mi ha portato a fare e a tutte le cose che mi fa sentire,era da un bel pò che un opera non mi dava quest'emozioni.
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