25 novembre 2011

Capitolo 1 vol 8



buona lettura




-----
Volume 8 capitolo 1

Segnale D'Allarme!


Mi ritrovo ad avere paura del sole,
E desiderare che i beni del mondo fossero ora disfatti.
Suona, allarme! Soffia, vento! Giungi, rovina!
Moriremo in fine con la felicità sulle nostre spalle.
- Macbeth atto 5 scena 5


Ti amo, Sion. Ti amo più di chiunque altro.

Numerosi cervelli fluttuavano all'interno di colonne trasparenti.

Cervelli umani.

Quanti ce n'erano? Dieci, venti, trenta... oltre cinquanta probabilmente. Alla base di ciascuna colonna sembrava esserci un leggero bagliore, che emetteva una soffice luce bianca.

Mai prima di allora aveva visto qualcosa di simile. Vi regnava un ordine e un pulito che sembravano inumani. Il pavimento era di un pulito maniacale, e non si sentiva alcun odore né suono. Era uno spettacolo nauseante, più nauseante di qualunque cosa avesse mai visto prima. In questo luogo non lo raggiungevano più i gridi, i pianti e i gemiti, non vedeva quello spettacolo di cadaveri, sangue e di volti contorti in agonia, eppure la vista davanti a lui sembrava ancora più orrenda dell'immagine di quell'Inferno che era marchiata a fuoco nei suoi occhi.

E Safu si trovava proprio nel mezzo di quel orrido e nauseabondo spettacolo.

"Safu..."

Sion desiderava correre da lei, ma vacillò e si ritrovò a ricadere sulle ginocchia. Le sue gambe erano prive di forza ormai. Il cuore gli batteva furiosamente nel petto. Le ferite, il sangue, e il suo corpo ormai esausto sembravano gridare.

Non riesco a fare nemmeno un passo.

Sollevò la sua mano. Una goccia di sudore gli scivolò giù dal viso penetrando nella sua bocca.

Safu fissava Sion in silenzio. Non sembrava cambiata minimamente. La lunghezza dei suoi capelli, il suo fisico, e il modo in cui lo fissava dritto negli occhi - non era cambiato nulla.

No.6, Lost Town. Si erano lasciati frettolosamente alla stazione in quel luogo. In questo momento, davanti ai suoi occhi si trovava la stessa Safu di allora.

Non si era fatta più magra, o sembrava ferita.

"Safu... sei salva."

È salva. È salva. È ancora salva. È ancora salva. È viva e siamo finalmente riuniti.

Ti amo, Sion. Ti amo più di chiunque altro.

Quella confessione giunta attraverso la sua ID card. L'emozione più pura che un essere umano potesse provare, trasmessa attraverso la più avanzata delle tecnologie di telecomunicazione.

Quella voce era finalmente tornata.

"Sion, sei venuto a cercarmi."

Era la voce di Safu - leggermente profonda per una giovane ragazza, ma sempre così energica ed allegra.

Sion sentiva un dolore nel petto, come se qualcosa gli stringesse il cuore.

Oh, che nostalgia!

Safu, siamo stati così lontani. Sembra un secolo dall'ultima volta che ci siamo visti.

"Ho sempre creduto. Ho sempre creduto che saresti venuto..."

Safu sorrise. Ma il suo volto sorridente si contorse, e ancora sorridente scoppiò in lacrime.

"Ho aspettato per tutto questo tempo. Non potevo fare altro che aspettare. Non c'era nient'altro che potessi fare oltre aspettare il tuo arrivo..."

"Sì."

Sion raddrizzò la parte superiore del corpo e sospirò profondamente.

"Avrei dovuto arrivare prima... perdonami, Safu."

Safu scosse il capo, poi lo piegò leggermente di lato e spalancò gli occhi. Uno sguardo perplesso attraversò i suoi occhi.

"Sion, i tuoi capelli..."

"Cosa? Oh... questo colore? Beh, sono successe molte cose... te ne parlerò con calma."

Ti racconterò tutto quello che è accaduto durante i giorni in cui siamo rimasti separati. Ci sono così tante cose che voglio raccontarti e così tante cose che voglio farti ascoltare. Nemmeno un'intera notte basterebbe per raccontarti tutto quanto.

"Avrai incontrato molte più difficoltà di quanto potessi immaginare... cose terribili. Non dev'essere stato facile arrivare fino qui, eppure eccoti qui. Io... per me questo è più che sufficiente. Grazie, Sion. Ti ringrazio di cuore."

"E queste cosa sarebbero, le tue ultime parole?"

Mormorò Nezumi, in piedi accanto a Sion. Il suo tono non era stato freddo, solo piatto e privo di emozioni.

Reagendo a quella voce che aveva parlato piano, Safu spostò lentamente la linea dello sguardo verso Nezumi.

"Tu devi essere Nezumi..."

"Esattamente."

"È un piacere conoscerti. Ho sempre desiderato incontrarti e vedere che tipo di persona fossi."

"Sono esattamente quello che vedi, anche se solitamente il mio aspetto si presenta lievemente migliore alla vista. Non avrei mai dovuto comparire davanti ad una giovane fanciulla in uno stato simile, ma sfortunatamente non ho avuto modo di ripulire il mio viso o di cambiarmi in un abbigliamento più consono. Le mie più sincere scuse."

Anche Nezumi guardava Safu, senza distogliere lo sguardo.

"Safu, c'è qualcosa che vorrei chiederti."

"...Sì."

"Sei stata tu a controllare il computer centrale e a guidarci fin qui?"

Safu non rispose. Un breve momento di silenzio cadde tra loro. Sion fissava Nezumi, inginocchiato.

Safu aveva controllato i computer di questo posto? Come era possibile, era impossibile che potesse fare una cosa simile.

Sion si mangiò le parole che stava per pronunciare.

Era qualcosa di impossibile, ma allo stesso tempo era l'unica possibilità.

Gli occhi grigi di Nezumi si spostarono leggermente al suo fianco.

"Esatto, è l'unica possibilità."

Dopo aver indovinato esattamente i pensieri di Sion, Nezumi continuò a parlare in una voce priva di emozioni.

"Non lo hai detto tu stesso prima? Qualcuno ci sta chiamando. Ed è stato grazie a quel qualcuno che siamo riusciti ad arrivare fin qui. Certo, potremmo dire che questo non sia esattamente il posto più divertente in cui qualcuno vorrebbe andare. Ma tralasciando questo, vedi altri messaggeri dal cuore gentile disposti ad accoglierci a braccia aperte a parte lei, in questo posto?"

Sion non aveva altra scelta se non annuire. Lui stesso si era sempre sentito chiamare da Safu. Era stata la sua voce che lo aveva guidato, e spinto ad andare avanti.

Ma se era davvero così, significava che Safu e il sistema centrale del computer erano connessi.

Come? Come è possibile una cosa simile?

Sion."

Nezumi si limitò solo a muovere le labbra, per chiamare il nome di Sion.

"Per quanto tempo pensi di restartene seduto lì? Puoi aspettare quanto vuoi, ma dubito che qualcuno verrà a portarti un caffè."

"Ah..."

Giusto, cosa sto facendo? Siamo riusciti a giungere fin qui, allora cosa ci faccio seduto a terra?

Costrinse la forza nelle sue gambe e si alzò in piedi. Sentiva i piedi incerti e riusciva a stento a mantenere l'equilibrio.

Nezumi non gli offrì alcun aiuto, e lo stesso Sion non aveva intenzione di appoggiarsi a lui per un aiuto.

Entrambi avevano sostenuto le stesse ferite, allo stesso modo erano esausti, avevano perso la stessa quantità di sangue... no, le ferite di Nezumi erano molto più gravi delle sue.

Non poteva appoggiarsi a Nezumi. Se si fosse concesso di affidarsi a lui solo per stare in piedi, allora il prossimo passo sarebbe stato ancora più difficile. Se fosse riuscito a stare in piedi contando sulle proprie forze, allora avrebbe potuto usare quelle forze per andare avanti.

Safu guardò attentamente Sion. Restava in piedi con le dita incrociate, come se stesse pregando.

"Non sono stata io."

Rispose all'improvviso.

"Non ho un'abilità simile."

Nezumi corrugò leggermente le sopracciglia.

"Io ho solo pregato... ho solo continuato a pensare di voler vedere Sion."

"Allora chi è stato? Chi ci ha invitati qui?"

"Elyurias."

"Elyurias!"

Nezumi e Sion esclamarono simultaneamente.

Elyurias.

Avevano già udito quel nome da Rou. Un vecchio signore che aveva vissuto sotto terra per diversi anni. Era una delle persone coinvolte nella costruzione di quella città-stato conosciuta come No.6, la prima vittima delle vespe parassite ed aveva perso le gambe a causa loro. Era inoltre un vecchio amico di Karan.

Il vecchio aveva detto -

Elyurias era stata un tempo un potente sovrano. No, dovrebbe esserlo tutt'ora. Anche adesso, regna su questa terra.

Anche ora, sta regnando su queste terre.

Sion tastò la tasca dei suoi pantaloni. Al suo interno si trovava il Chip che l'uomo gli aveva affidato. Una volta portata Safu al sicuro dal Penitenziario, contava di decriptare il suo contenuto attentamente. All'interno del Chip si trovavano le risposte a tutti gli enigmi. I misteri riguardanti No.6, i misteri su quel mondo sotterraneo, e soprattutto i misteri riguardanti Nezumi. Tutte quelle risposte si trovavano al suo interno. La soluzione era all'interno di quel Chip. Probabilmente si trovavano anche numerose informazioni riguardo questa regina chiamata Elyurias.

Quando pensava a questo, Sion si sentiva leggermente irrequieto. Dopo essere entrati in quel luogo, aveva completamente dimenticato del Chip. Non aveva pensato affatto ad esso – non aveva avuto ulteriore energia per pensare al Chip. Aveva forzato i propri nervi fino al limite. Se avesse fatto anche un singolo passo falso, quel momento di riflessione li avrebbe condotti al confine tra la vita e la morte. Per questo non aveva fatto altro che pensare ad ogni passo successivo, a come rimanere vivi per un altro secondo.

Elyurias. Non si aspettava di udire quel nome da Safu.

Tu conosci Elyurias?”

Nezumi cominciava a suonare preoccupato. Aveva un'espressione leggermente turbata in volto.

No, ma... mi ha aiutata a guidare voi due qui, e mi ha aperto gli occhi riguardo... la verità.”

La verità?”

Nezumi ripetette le parole come per verificarle da sé.

La verità...? Safu, perché quella persona chiamata Elyurias ci ha condotti qui?”

Non lo so.”

Dove si trova Elyurias?”

Non lo so, ma...”

Ma?”

Lei... dovrebbe essere vicina. Ho l'impressione che lo sia.”

È il tuo sesto senso a dirtelo, o...”

Safu cominciò a stringersi nelle spalle.

Mi stai interrogando, Nezumi.”

Non puoi ottenere risposte senza fare domande, giusto? Non siamo venuti a incontrarti per chiacchierare, ci sono troppe cose su cui abbiamo bisogno di fare chiarezza. Se riuscissi a rispondere a tutte queste domande in modo semplice e conciso, sarebbe l'ideale per noi, non lo credi anche tu, Safu?”

Hai ragione, ma non riesco a rispondere nemmeno a metà di quello che mi chiedi... Tu... Tu non vuoi quel genere di risposte ambigue, non è vero?”

Se vuoi risposte allora trovale da te, non è così?”

Nezumi sospirò.

In pratica, non sai nulla.”

Io non conosco nulla riguardo te, Nezumi. Ma se si tratta di Sion... allora so.”

Anche Safu sospirò.

Lei mi ha detto che avrebbe potuto realizzare tutti i miei desideri e mi avrebbe lasciato vedere la persona che desideravo rivedere maggiormente... ecco cosa mi ha detto, e lo ha fatto per davvero.”

Elyurias è in grado di controllare liberamente il sistema del computer?”

Non lo so. Non so chi lei sia, non so dove si trovi o perché ha improvvisamente cominciato a parlarmi... Non lo capisco... Non capisco nulla di tutto questo.”

Parlarti? Come avendola davanti? Era con te?”

No.”

Safu scosse la testa.

Lei... mi parlava dentro la mia testa. Chiamando la me stessa che era quasi profondamente addormentata.”

Aspetta un attimo, che cosa intendi?”

Basta così!”

Sion afferrò la mano di Nezumi. Nezumi spostò lentamente lo sguardo dalla mano di Sion al suo volto.

Basta così. Fermiamoci adesso, Nezumi. Non siamo qui per chiacchierare con Safu o farle un interrogatorio.”

Siamo finalmente riusciti a raggiungere questo luogo, ora dobbiamo fuggire.

Fino ad ora siamo stati solo noi due. D'ora in avanti saremo in tre.

Nezumi fissò Sion e batté le palpebre.

'Non importa in quale ordine, dobbiamo fuggire velocemente', era così? Bhe, sarebbe bello se i nobili presenti alla festività al cancello di Hong riuscissero a ritirarsi senza attirare attenzione.” [http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Feast_at_Hong_Gate ]

È raro sentirti dire qualcosa di così nefasto.”

Non sono ingenuo quanto te, io agisco cautamente. Ormai dovrebbe essere chiaro che ci troviamo all'ultimo piano. Probabilmente in questo momento un gruppo di tizi spaventosi si staranno affrettando qui.”

Nezumi, esiste un unico modo per arrivare qui, ed è usare l'ascensore che abbiamo usato noi. Fino a quando l'ascensore non si muoverà, nessuno potrà arrivare qui. E questa struttura è completamente gestita dal computer.”

Cosa ti rende così sicuro che il computer continuerà a rimanere dalla nostra parte? Puoi predire quando e dove ciò potrebbe cambiare?”

Ecco...”

Sion non rispose.

Non dimenticare, non abbiamo idea di che tipo di persona sia Elyurias. Non iniziare a fidarti di qualcuno di cui non conosci nemmeno la vera identità.”

Nezumi aveva ragione. Non erano ancora sicuri di un singolo dettaglio riguardo Elyurias. Avevano solo ascoltato una vaga spiegazione dal vecchio e qualche informazione ambigua da Safu.

Non devi affidarti a quello che è incerto. Non interpretare i fatti a tuo piacimento. Devi essere molto cauto quando riponi la tua fiducia in qualcuno. Fidarti di qualcuno senza cautela non ha senso, nella migliore delle ipotesi è solo una facciata. La più vaga traccia di dabbenaggine o un minimo di dipendenza possono comportare ferite mortali.

Safu.”

Sion parlò alla ragazza davanti a lui.

Ci potresti portare al computer centrale... Probabilmente sarà chiamato Mother Computer qui. Riesci a portarci al cuore del sistema?”

Safu fece di sì con la testa. Non c'era tempo per esitare, per essere confusi o fermarsi a riflettere.

Venite con me.”

Si girò e cominciò a camminare.

Andiamo.”

Nezumi esitò leggermente all'esortazione di Sion.

Possiamo fidarci di lei?”

Intendi di Safu?”

Sì. Pensi sia sicuro seguirla? Puoi dimostrare che non ci tradirà?”

Possiamo fidarci di lei.”

Ne sei sicuro?”

Sul volto di Nezumi comparve un sorriso di scherno. Per lui, essere in grado di dimostrare di potersi fidare di qualcuno non era una virtù ma una sciocchezza.

Nezumi, ci sono tre persone di cui posso fidarmi con assoluta certezza in qualunque circostanza – Safu, mia madre e tu.”

Persone di cui puoi fidarti in qualunque circostanza. Non credo che avere fiducia in qualcuno in questo modo sia ingenuità. Fidarsi con superficialità degli altri potrebbe comportare pericoli, ma non avere qualcuno di cui potersi fidare con sincerità è anche una debolezza. Non sarai mai in grado di restare saldamente al suolo in quel modo.

Persone di cui puoi fidarti sempre, credendo in loro fino alla fine – quella è la forza più grande di una persona.

Se... se una di queste tre persone dovessero tradirmi, sono disposto a sopportarne il tradimento. Non mi pentirei di aver riposto in loro quella fiducia, anche se dovesse costarmi la vita. Se dovesse mai arrivare il momento in cui non potessi più fidarmi di Safu, di mia madre o di te – considererei quel momento come la mia stessa fine.”

Il sorriso sarcastico scomparve dal volto di Nezumi, e i suoi occhi si fecero più scuri. Quell'espressione lo faceva sembrare come qualcuno all'incessante inseguimento della verità, all'incessante meditazione. Sembrava qualcuno che aveva perso la sua strada, immobile in un luogo a lui sconosciuto.

Sion, riesci ad avvertirlo?”

Avvertire? Avvertire cosa?”

Una sensazione sospetta... ma di cosa?”

Nezumi fissò silenziosamente le spalle di Safu.

Lascia perdere, fa quello che vuoi. Non abbiamo comunque altra scelta se non seguirla. Non c'è nient'altro che possiamo fare dopo essere giunti fino qui.”

Significa che ti fidi di lei?”

Non correre troppo, idiota.”

Dopo aver detto questo, Nezumi cominciò a camminare come se non avesse mai avuto una ferita di proiettile nella gamba. Dal canto suo, invece, Sion si trascinava zoppicando. La sua gamba ferita sembrava incredibilmente pesante, come se non gli fosse appartenuta.

Seguirono Safu che li precedeva e passarono oltre i cilindri trasparenti, addentrandosi maggiormente all'interno della stanza. Raggiunsero presto un muro. Era colorato di bianco come il pavimento.

Non appena Safu gli si fermò davanti, il muro si aprì scorrendo.

Questa è la hall del palazzo?” Nezumi si leccò le labbra.

Gli occhi di Sion si spalancarono mentre tratteneva inconsciamente il respiro.

Era una stanza di un bianco brillante. Non era particolarmente spaziosa, circa della misura di un normale soggiorno in No.6.

La stanza era illuminata da luci brillanti in ogni angolo. Non c'erano finestre, mobili o nient'altro.

Una colonna si trovava al centro della stanza. Questa era più spessa rispetto a quelle viste poco prima, ma l'oggetto che galleggiava all'interno non era un cervello, ma una sfera grigio chiaro.

La sfera era ricoperta in un numero di piccole proiezioni che vibravano ad intervalli di qualche secondo. Le luci emesse erano a volte blu, a volte rosse, a volte rosa.

Alcune delle proiezioni erano connesse con sottili tubi che si intrecciavano e si estendevano verso l'alto. La sommità era scura, rendendo impossibile vedere dove conducessero.

Questo è Mother.”

Allora questo è Mother?”

Le voci di Safu e Sion si sovrapposero l'una con l'altra.

C'è un modello di computer identico all'interno del Moon Drop. Quello è il Grandmother computer, ma tutti quanti lo chiamano solo Grandmother. Quando l'organizzazione di ricerca è diventata indipendente, lasciò il Moon Drop e venne trasferita nel Penitenziario. Una delle ragioni è stata il completamento di Mother, più piccolo di Grandmother ma con le stesse funzioni.” [Grandmother l'ho lasciato in inglese perché dire è il computer nonna è pietoso XD – e di conseguenza ho lasciato anche mother, lo stavo traducendo in madre all'inizio]

Per loro sarebbe stato più facile catturare i topi da laboratorio necessari per la ricerca, ovvero uomini, all'interno di questa struttura. Questa probabilmente è la seconda ragione.”

Nezumi sospirò.

In altre parole, gli esperimenti erano già al punto in cui necessitavano di un grande numero di topi da laboratorio. All'interno di No.6 non potevano ottenere abbastanza campioni. Anche inviandoli dall'esterno sarebbe stato difficile. Ma all'interno del Penitenziario non ci sono problemi simili, visto che la popolazione del West Block è così elevata. Hanno creato la “caccia all'uomo” per regolare il numero della popolazione, quindi per procurarsi altri topi da laboratorio tutto quello che devono fare è una nuova caccia all'uomo. Non importa se è Mother o Grandmother – piuttosto che per i computer, penso sia stata questa la vera ragione per cui si sono trasferiti.”

Potrebbe essere.”

Safu chiuse gli occhi. Con gli occhi scomparsi dal pallido viso, sembrava una bambola.

Da diverso tempo ormai il Penitenziario è stato il campo di diverse sperimentazioni su esseri umani. In questo luogo è stato condotto ogni tipo di esperimento sul corpo umano, e i risultati degli esperimenti hanno condotto al rapido avanzamento della tecnologia medica di No.6. Io stessa ne ho beneficiato ampiamente, così come Sion...”

Sì... hai ragione.”

Sion girò il capo è interrogò Nezumi in una voce così bassa da non sembrare nemmeno la sua.

Nezumi, quella stanza... quella che aveva una strada che connetteva al sotterraneo...”

Quando il pavimento di quell'ascensore, che potrebbe essere chiamato una condanna a morte, si era aperto, le persone che urlavano disperate, erano state scaricate di sotto. Quella era stata la prima pagina dell'immagine dell'Inferno – la fossa sotterranea. Partendo da lì si estendeva un piccolo passaggio, e alla fine del passaggio si trovava una stanza quadrata. Nezumi aveva chiamato quel luogo 'area di riposo temporaneo'.

Esatto. Lo hai notato in fine? La struttura della fossa sotterranea e quella stanza erano designate per selezionare i topi da laboratorio. Le persone che riescono a raggiungere quella stanza sono quelle che sono riuscite a sopravvivere alla caduta dall'ascensore, hanno seguito quella luce fievole e sono riuscite a fuggire autonomamente. Sono quelli che possiedono una eccezionale forza fisica e mentale, quindi sono certamente i topi da laboratorio più intelligenti e straordinari. Se c'è bisogno di usarli comunque, perché non scegliere quelli più forti e robusti? Questo è il loro modo di pensare.”

Safu si lasciò scappare un soffice gemito.

Gli occhi di quell'uomo comparvero nella mente di Sion. Gli occhi di uomo il cui nome e storia nemmeno conosceva.

Quell'uomo non riusciva a morire anche se lo desiderava. Poteva solo sforzarsi e supplicare Sion nel mezzo della sua sofferenza. Quegli occhi erano ricomparsi nella sua mente.

Quello che aveva salvato quell'uomo era stato Nezumi. Aveva permesso all'uomo di morire in pace. Nezumi aveva detto che quella non era salvezza, ma omicidio. Eppure Sion non capiva. Allora come adesso, non riusciva ancora a trovare la risposta.

L'unica cosa che Sion poteva dire con certezza era che l'uomo non era un topo da laboratorio, ma un genuino essere umano.

Ricordi che quella stanza aveva una porta?” Chiese Nezumi.

Sion ricordò. In quel momento le luci nella stanza erano accese. Anche se la luce era debole, l'immagine si era impressa negli occhi di Sion, abituati ormai all'oscurità. Ricordava di aver visto una porta grigia sotto la luce.

Quella porta serviva per il raccogliere le persone che sopravvivevano, ma non conduce all'interno della struttura. Si tratta di un residuo di quando il Dipartimento principale dell'Istituto di Ricerca si trovava all'interno del Moon Drop. I topi da laboratorio venivano mandati fuori di là, dove venivano impiantati con un Chip speciale come i prigionieri e venivano scortati poi al Moon Drop, ovvero all'interno della città. Il Chip era una precauzione nel caso in cui il topo da laboratorio riuscisse a fuggire. Ora che l'istituto di ricerca si trova all'interno del Penitenziario, tutte queste procedure non sono più necessarie. Piuttosto efficienti, non trovi?”

Un Chip speciale...” Una particolare scena balenò attraverso la mente di Sion.

Nezumi, sei stato mandato fuori da quella porta quattro anni fa? E poi sei fuggito mentre venivi portato al Moon Drop?”

Quattro anni fa... un giorno piuttosto tempestoso. Anche il giorno in cui un tizio strambo aprì la sua finestra per me nel bel mezzo di quella tempesta. Ma ora non è il migliore dei momenti per abbandonarsi ai ricordi del passato. Safu, tu conosci la verità sul Penitenziario – no, su No.6, i suoi veri colori. È stata Elyurias a parlartene?”

Sì. Mi ha parlato dei veri colori di quella No.6 che chiamavo la Città Santa, un'utopia... Ma Sion, a te non è solo stato raccontato. Tu lo hai visto con i tuoi stessi occhi ed ascoltato con le tue stesse orecchie.”

...Solo una parte.”

Solo una parte. Le cose che non conosceva, le cose che non era riuscito a cogliere – aveva bisogno di ripensarci. C'era ancora così tanto su cui aveva bisogno di riflettere.

Sion sospirò. La parte più profonda del suo cuore doleva. Non era un dolore fisico ma un malessere che cresceva, partendo dai pensieri del suo subconscio. Ogni volta che si ritrovava a pensare a No.6, sentiva quel dolore.

No.6 non era un utopia. Era una città-stato spietata e senza cuore. Che non esitava ad essere crudele per il bene della propria pace e prosperità.

Ma, ma, ma... Sion sospirò di nuovo e si afferrò il petto.

Dopotutto, cosa è No.6? Non è forse una società creata dall'umanità?

Te ne prego, devi crederci. Stavamo davvero tentanto di creare un utopia, un paradiso privo di ogni guerra o povertà. Allora dov'è che abbiamo sbagliato?

Quelle erano le parole che il vecchio aveva detto. Non doveva essere stata una menzogna. Al principio, No.6 era stata certamente costruita sulle fondamenta degli ideali ed aspirazioni delle persone. Volevano creare un mondo per la felicità di tutti, un mondo senza guerre.

Allora dov'è che abbiamo sbagliato?

Le parole leggermente tremanti dell'uomo avevano lasciato un marchio nella mente di Sion.

Dove avevano sbagliato le persone? Quando hanno dimenticato i loro sogni e hanno cominciato ad arrendersi ai propri desideri? O forse è naturale che i sogni delle persone si tramutino con tanta facilità in desideri?

Se è così, allora le cose sarebbero andate nuovamente allo stesso modo. Anche se No.6 dovesse essere distrutta, una seconda e una terza Città Santa rinascerebbero.

Allora dove abbiamo sbagliato?

Saranno mai in grado le persone di creare un paese o qualcosa di simile senza compiere errori?

Sion scosse la testa.

Ora non era il momento di perdersi nei suoi stessi pensieri. Non sarebbe fuggito. Avrebbe fronteggiato quei pensieri nel prossimo futuro, ma in quel momento doveva concentrarsi sul problema davanti a sé.

Si avvicinò a Mother.

Davanti alla colonna vi era un sottile pannello di plastica che sembrava essere la tastiera. C'erano sette file e 14 colonne di tasti, ma nessuna di loro aveva numeri o lettere o caratteri di nessun tipo su di essi. Sion tentò di premere un pulsante, ma non vi fu risposta. Pigiò a caso dei tasti.

Dunque?” Nezumi allungò la testa, fissando la mano di Sion. “Niente?”

No.”

Non arrenderti così facilmente! Usa il tuo cervello e le tue abilità. Non dovrebbe esserti facile farti piacere, che si tratti di Mother o Grandmother? In tal caso dovresti essere un rubacuori provetto.” [Non ne sono sicura ma penso si riferisca al fatto che dice che è troppo attaccato alla mamma (gli ha detto anche che ha il complesso di Edipo in passato XD), quindi piacere ad una mamma o una nonna dovrebbe essere la sua specialità]

Mi stai dando troppo merito, Nezumi. Hai sempre detto che sono uno sprovveduto. Altro che piacerle, direi che mi ha chiuso la porta in faccia dal principio. Direi che non mi rivolge la minima attenzione.”

Nezumi strizzò gli occhi, pieni di una grigia radiosità.

Quindi a Mother non piaci, huh... Sion, non c'è nulla che possiamo fare?”

Niente. Sembra ci sia un qualche metodo di autentificazione speciale. Se non possiamo entrare, non possiamo raggiungere Mother... mi spiace, ma non ne ho idea.”

Che Madre severa. Non possiamo fare a meno di sospirare.”

Nezumi schioccò la lingua invece di sospirare.

Safu, e tu?”

Nemmeno io posso fare niente, Sion. Nessuno può raggiungere Mother tranne una persona.”

Una persona... il sindaco?”

No, quella persona non è in carica. È il fondatore dell'istituto di ricerca e quello che ha pianificato tutto quanto... pensa di essere essenzialmente il sovrano di No.6. Anche Mother è una sua creazione, quindi obbedisce solo a lui. È stato stabilito fin dal principio.”

Allora cosa mi dici di Elyurias? Dovrebbe essere liberamente in grado di controllare Mother, giusto? Perché poteva controllare l'attivazione delle porte automatiche e dell'ascensore, non è forse così?”

Sion e Nezumi si guardarono a vicenda.

Giusto. Se si tratta di Elyurias, forse...

Safu, in questo momento Elyurias ti sta parlando ancora? Potresti riuscire a metterti in contatto con lei?”

Sion avanzò di un passo verso Safu.

Safu fece a sua volta un passo in dietro.

Solo in quel momento Sion si rese conto della 'sensazione sospetta' di Nezumi.

Perché Safu non si avvicinava a loro?

Era sempre rimasta ad una certa distanza, senza mai cercare di accorciarla.

Safu.”

Non avvicinarti.”

Una voce che sembrava quasi un pianto venne fuori dalla bocca di Safu.

Mentre Sion guardava la ragazza terrorizzata, si sentì assalire dalla paura. Sentiva un intenso turbamento interno.

Perché?

Perché ti stai allontanando, Safu?”

Non avvicinarti a me, ti prego, Sion...”

Le guance di Safu furono improvvisamente ricoperte di lacrime.

Ti stavo aspettando... ti ho aspettato tutto questo tempo. Volevo vederti. Volevo vederti così tanto... era il mio unico desiderio.”

Non siamo forse riuniti ora? Sono davanti a te adesso. Sono venuto per portarti fuori di qui, così che possiamo fuggire insieme da questo posto.”

Sion avanzò di un altro passo ed allungò la sua mano.

Safu, andiamo. Andiamo via da questo luogo. Fuggiamo via insieme.”

Safu sollevò il mento. Sembrava stesse cercando di trattenere i brividi. Si morse il labbro inferiore e scosse lentamente il capo con un'espressione tesa.

Significava che si rifiutava.

Perché? Perché ci stai rifiutando?”

Sion voleva trattenersi ma non riusciva a farlo. Il suo stato d'animo turbato rendeva il suo tono di voce basso.

Safu, lascia che ti abbracci. Lasciati stringere a me con queste braccia. Per recuperare il lungo tempo in cui siamo stati separati, lasciati abbracciare.

È stato così difficile, così terribilmente difficile poterci vedere nuovamente, non è forse vero?

Per poter parlare con te, per poter discutere con te, per poterti chiedere perdono...

Numerosi pensieri vorticavano intorno nella sua testa. Scorrevano come torbide acque e fischiavano come un forte vento.

Eppure, perché rifiuti ancora? Perché stai rifiutando le braccia che sto allungando verso di te?

Safu, io...”

Sion venne afferrato per il polso.

Basta così.”

Le dita di Nezumi erano serrate fermamente intorno al suo polso.

Non avvicinarti a lei d'ora in poi. Ascolta solo quello che dice.”

Nezumi, anche tu...”

Nezumi rafforzò la presa e lo fissò senza dire una parola. La sua espressione silenziò Sion.

Sion chiuse la bocca e si rimangiò le parole che voleva dire. Quei pensieri che non era un grado di esprimere si tramutavano in quelle acque torbide e in venti fieri, rafforzando ancora di più il turbamento che avvertiva. Confusione e disagio trasformarono il suo respiro in caos. Non era lo stesso caos che nasceva dalla preoccupazione perché loro tre potessero essere in grado di fuggire da quel luogo senza problemi. Era un tipo completamente differente di caos.

Un terrore indescrivibile stava rendendo il corpo di Sion rigido.

Safu, qual'è il tuo desiderio?” Chiese Nezumi.

Non era una voce inquisitoria, ma una gentile ed elegante.

Cosa vuoi che facciamo per te?”

L'espressione di Safu si rilassò.

...Vorresti realizzare il mio desiderio?”

Farò tutto quanto in mio potere.”

Safu fece un breve sospiro.

Distruggere Mother.”

Nezumi rafforzò la sua morsa, ma un attimo dopo lasciò andare. Nel polso di Sion rimase solo la sensazione di essere stato afferrato forte.

Vuoi dire che vorresti distruggessimo questo computer?”

Sì.”

Capisco... se riuscissimo a farlo, sarebbe la situazione ideale anche per noi – ammesso che troviamo il modo.”

Nezumi tirò fuori dalla tasca della giacca una piccola bomba a forma di moneta e la strinse tra le dita.

Se settiamo questa al massimo, far saltare in aria il computer non dovrebbe essere un problema.”

È impossibile.” Sion toccò leggermente la colonna.

Anche se il computer di per sé è debole il problema sarebbe questa colonna. È fatta con una plastica speciale. Probabilmente, anche se gli lanciassi contro un missile, non riusciresti a scalfirla. È come una sfera di cristallo all'interno di una capsula resistente. Una piccola bomba è lungi dall'essere sufficiente, farla saltare in aria è impossibile.”

Ne sei sicuro al 100%?”

Sì.”

Un 100% di impossibilità e 0% di possibilità. Sembra siamo bloccati.”

La porta di questa colonna può essere aperta.”

Le parole di Safu resero il volto di Nezumi teso.

Puoi aprire la porta che conduce a Mother?”

Non io.”

Elyurias?”

Sì. Se si tratta di lei allora è possibile. Lei può sicuramente aprirla.”

Se può fare così tanto, allora dovrebbe essere semplice per lei fermare Mother, giusto? Non dovrebbe nemmeno aver bisogno di noi.”

C'è bisogno di volontà.”

Cosa?”

Serve volontà umana... questo è quello che ha detto.”

Nezumi e Sion si fissarono a vicenda per qualche secondo.

Distruzione richiede umana volontà.”

Ripetette Safu, come se stesse annunciando l'arrivo di una strega.

Nezumi oscillò lievemente.

È questo quello che ha detto Elyurias?”

Sì.”

Io posso aiutare, ma la decisione finale resta alla vostra volontà – è questo quello che ti ha detto?”

Sì.”

Ma allora significa...”

Nezumi smise di parlare.

Sion fece di sì con la testa. Sembrava aver capito chiaramente cosa intendeva dire Nezumi.

Significava forse, che Elyurias non è umana?

Dev'essere così. È difficile immaginare qualcuno capace di irrompere in un sistema perfettamente controllato e invadere il network di sicurezza oltre “lei”.

Elyurias non è umana. Se è vero, allora cosa è?

Un dio? Un demone? Una fata? Impossibile!

Distruzione richiede umana volontà... giusto?”

Nezumi ripetette le parole di Safu, no, di Elyurias.

Safu chiuse gli occhi e disse con un filo di voce.

Gli unici che possono distruggere con una volontà sono gli esseri umani. Solo gli esseri umani sono in grado di fare qualcosa di simile... dunque solo gli umani possono distruggere Mother.”

Le parole di Safu sembravano come un incantesimo. Sion non poteva evitare di rabbrividire.

La Safu che Sion conosceva avrebbe sempre parlato chiara e concisa. Sapeva come guardare la realtà. Non avrebbe rievocato sogni o desideri, conosceva solo come parlare a seconda della situazione in cui si trovava. A causa di questo, non si sarebbe mai lasciata confondere dalla realtà, e lasciarsi trasportare da sogni e desideri.

La sua percezione era forte ma non molto sensibile. La sua mente era come un giovane albero che cresceva dritto, soffice, ma che cresceva in piedi perfettamente eretto.

Lei non era così, una ragazza che pronunciava solo parole vage in una voce bassa. Non era assolutamente così.

Capisco. Ti credo.”

La voce di Nezumi gli colpì i timpani. Una voce con cui era certamente familiare, ma suonava abbastanza differente dal solito.

Safu aprì gli occhi.

... Puoi davvero aiutarmi a realizzarlo?”

Se è quello che vuoi.”

Grazie. Te ne sarò grata.”

Safu unì le mani e chinò il capo in ringraziamento.

Non c'è bisogno che tu mi ringrazi. Distruggere Mother significa schiacciare il cuore di questo posto. Per me, è l'esatta opportunità che stavo cercando. Vale la pena tentare... Mi servirebbe solo che questa colonna si apra senza problemi e che Mother rimanesse esposta per un po'.”

Gli occhi di Nezumi brillavano come un coltello affilato.

All'improvviso, la tastiera si illuminò e dei caratteri comparvero in aria.

Nezumi emise un piccolo fischio e posizionò le sue mani sulla tastiera.

Sbloccati, sbloccati, sbloccati... Heh, quest'arrogante regina si è trasformata in una docile principessa! Così riesco a controllarla facilmente anche io.”

Sion fissò le dita di Nezumi. Non importa in quali circostanze, restava sempre ammaliato dagli aggraziati movimenti di Nezumi. Sembrava come se stesse suonando una dolce melodia o conducendo magistralmente una sinfonia.

Non importa quando o sotto quali circostanze, si ritrovava sempre a fissare passivamente... ma questa volta non era ammaliato nello stesso modo in cui era sempre stato.

I rumori della macchina non scomparvero, piuttosto, si fecero sempre più forti.

Le sue dita si fermarono. Senza preavviso, alcune linee argentee comparvero al centro della colonna. Una linea, due, tre, quattro linee. Le linee argentee si collegarono tra di loro formando un rettangolo.

È una porta. Tutto quello che devi fare è gridare 'apriti sesamo!' e si aprirà!”

Nezumi cercava di sembrare rilassato alla luce della seria situazione in cui si trovavano, ma la sua voce che veniva fuori cupa, rendeva l'atmosfera ancora più pesante.

Aspetta un secondo.”

Un'ombra balenò per gli occhi di Nezumi. Restò per un momento in silenzio.

Sion, non abbiamo tempo di esitare o rimandare.”

Lo so, ma solo per un momento... Safu.”

Safu teneva il capo rivolto verso il basso. Le sue spalle adornate dal pullover nero rabbrividirono.

Safu, non hai ancora risposto alla mia domanda. Perché ci rifiuti? Perché non vuoi avvicinarti a noi?”

Sion...”

E quel pullover... non te lo aveva cucito tua nonna? È passato molto tempo dall'ultima volta che ho visto quel pullover, probabilmente anche prima che avessi dieci anni.”

Hai ragione.”

Safu sorrise improvvisamente.

È stato allora che prendesti l'iniziativa di parlare con me. Mi avevi detto che mi donava molto. Mi sentii così felice... così incredibilmente felice. Tutti gli altri si prendevano gioco di quel pullover cucito a mano, dicevano che era qualcosa che si trovava solo in un museo. Ma tu non ridevi di me. Tu... tu seguivi i tuoi pensieri onesti e i tuoi sentimenti. In quel luogo privo di calore, quell'area di educazione elitaria che mi faceva sentire così sola, ti ho incontrato, Sion. E questo mi ha resa così...”

Basta!”

Sion interruppe le parole di Safu.

Perché stai parlando di ricordi? Non è quello che voglio sentire. Ti sto chiedendo come fai a poter indossare ancora un pullover di quando avevi 10 anni... Cosa sta succedendo qui? Ti sei già sviluppata e il tuo fisico è cambiato. È impossibile che tu possa indossarlo ancora. O ne hai comprato uno identico? Ma...”

Volevo che tu ricordassi.”

Questa volta fu Safu ad interrompere Sion.

Volevo che ti ricordassi di me, perché avevi detto che mi stava bene... allora volevo che ti ricordassi la me stessa che indossava quel pullover...”

Ricordare? Vorresti che ti tramutassi in una memoria? Safu, cosa stai dicendo? Non vuoi fuggire con noi?”

Sion, basta così.”

Nezumi afferrò ancora una volta il polso di Sion, questa volta tirandolo semplicemente in dietro. La forza fece perdere l'equilibrio a Sion. Ricadde contro il petto di Nezumi, ma Nezumi non si scansò.

È abbastanza, fermati adesso.”

Fermarmi? Perché non posso continuare a chiederglielo?”

Non continuare a farle domande solo perché ti senti inquieto. È qualcosa di abbastanza spregevole da fare.”

Gocce di sudore scivolavano lungo la sua schiena. Sentiva lo sguardo di Nezumi perforarlo come un ago.

Sono... spregevole...?”

Sion, dovresti esserne consapevole ormai. È impossibile che tu non lo abbia avvertito. Quindi... non fare finta di non aver capito la verità. Non ignorarla, non fuggire via da un problema che non puoi risolvere. Non puoi cambiare nulla. Non puoi tornare a prima che nascesse il problema. Non puoi più cambiare il passato.”

Il respiro di Sion era confuso. Lacrime comparvero nei suoi occhi.

Sion, non fuggire. Almeno in questo momento... in questo momento non dove fuggire.”

Sion batté le palpebre e fissò Nezumi negli occhi. Poi si girò a guardare Safu.

...Quella non è una vera entità... è un'illusione.”

Mother ci ha lasciato vedere una realtà immaginaria. La tua amica non esiste più nel mondo reale.”

Lei non esiste più nel mondo reale.

Come? Cosa significa?

Sion quasi gridò. Una sensazione di orrore stava ribollendo dentro di lui. Safu non si era precipitata tra le braccia di Sion. Sembrava non voler toccare nemmeno le sue dita.

Perché non era in grado di toccarlo. Anche se avesse voluto abbracciarlo o essere abbracciata, non avrebbe potuto.

Non esisteva più nel mondo reale.

Un illusione con... nessun corpo. Un illusione priva di corpo.

La voce di Nezumi risuonò leggermente preoccupata.

All'inizio sospettavo fosse una trappola, ma poi ho pensato, che vantaggio ci sarebbe a tenderci una trappola a questo punto? Se avessero voluto ucciderci, avrebbero già avuto centinaia di opportunità per farlo. Non avrebbero dovuto esserci ragioni per lasciarci arrivare vivi fin qui. Ho anche pensato che Mother potesse stare utilizzando l'immagine di Safu per comunicarci qualcosa, ma... non mi aspettavo di udire una richiesta di distruggere Mother.”

Mother...”

Sion diede uno sguardo alla sfera ricoperta da proiezioni.

Se fosse stata Mother a creare l'illusione, avrebbe dovuto ricreare la Safu attuale. Non si sarebbe messa a cercare deliberatamente tra le sue memorie per trovare il pullover nero. I computer non possiedono emozioni. Ma Safu ha scelto il pullover nero secondo i suoi stessi sentimenti. Non è Mother... Nezumi, chi ci ha lasciato vedere Safu non è stata Mother... ma la stessa Safu.”

Safu ha usato Mother per proiettare la sua stessa immagine?”

Sì... non mi sto sbagliando, vero Safu? O è anche questa opera di Elyurias?”

Lo stato d'animo di Sion era ansioso. La sua voce rauca non risuonava come la propria.

Una timida bestia che scopre le zanne e ringhia disperatamente. Era quel genere di ringhio, profondo e intimidatorio, fiero e sinistro, ma con la paura che continuava a consumargli il cuore.

Sì... è stata Elyurias a risvegliarmi. Prima di allora mi sentivo sempre galleggiare come in un sogno... Elyurias ha risvegliato la mia coscienza e mi ha detto quello che potevo fare. Io... non posso controllare Mother, ma posso utilizzare alcune delle sue funzioni. Ecco cosa posso fare.”

Allora dove ti trovi tu? Dove si trova la vera te stessa in questo momento?”

Non mi trovo da nessuna parte.”

La voce di Safu era completamente rigida.

Non sono più da nessuna parte ormai!”

Non dire sciocchezze, allora chi sta creando la te stessa davanti a me? Non sei tu stessa a farlo?”

Io non mi trovo da nessuna parte, Sion. Io sono già...”

Safu avanzò di un passo. Anche Sion le si avvicinò di un passo. Allungò la sua mano, ma non riuscì ad avvertire nulla. Le sue dita erano indubbiamente estese verso la spalla di Safu, ma non si trovava nulla in quel luogo. Solo qualche istante prima aveva sentito il calore e il battito del cuore di Nezumi, le prove di qualcuno vivo.

"Volevo poterti dire addio, volevo comunicarti la mia gratitudine. Perché avendoti al mio fianco, sono sempre stata... così felice."

Safu sollevò il capo verso Sion. Uno sguardo di sfida era presente nei suoi occhi.

"Io ti amo."

"Safu!"

"Questi sono i miei veri sentimenti. Indipendentemente da quello che provi tu per me, io ti amo. Questa è l'unica verità"

Giusto, questa è Safu, pensò Sion. Una forza genuina, forte e meravigliosa come un uccellino che vola libero in cielo. Questa era Safu.

"Se non ti avessi conosciuto, non avrei mai conosciuto la sensazione di desiderare un'altra persona. Non avrei mai compreso il significato dell'amore... sono così felice di averti incontrato. Essere nata in questo mondo ed averti conosciuto... io non ho nessun rimpianto. Heh, mi sto esaltando un po'. Hai sempre detto che esaltarmi e bluffare erano mie cattive abitudini."

Safu allungò la mano verso il volto di Sion. Sion non avvertva nulla, ma gli sembrò di percepire comunque il tocco delle dita di Safu.

"Sion... anche tu conosci quella sensazione, non è così?"

Safu guardò oltre le spalle di Sion, verso quel Nezumi che si trovava dietro di lui.

"Anche a te capita di fare i miei stessi pensieri, non è vero? Anche tu conosci questa sensazione di felicità, e non potresti mai far ritorno ad un mondo in cui non comprendi desiderio ed amore, non è così?"

"...Si."

Hai ragione, Safu. Lo capisco benissimo.

Ho visto i veri colori di No.6, e sono nel mio cuore consapevole che No.6 mi ha mentito.

Conosco la sensazione di tenere profondamente a qualcuno e di desiderarlo.

Non potrei tornare mai al tempo in cui non capivo niente, e non voglio farvi ritorno. Non vorrei assolutamente tornare al tempo in cui ero ignorante, a quel tempo in cui vivevo i miei giorni piatti.

Sion rafforzò il pugno. Provava a sopprimere i brividi, ma anche il suo pugno tremava.

Non c'è alcun utilità o bisogno di tornare indietro. Safu, possiamo ripartire di qui, da quello che conosciamo. Possiamo ricominciare da questo momento.”

Questo è il punto da cui ripartiremo. Qui è da dove ricomincieremo. Non è la fine. Giusto, Safu?

D'ora in avanti vivremo insieme, giusto? Insieme...

Sion lanciò un'occhiata ai tubi che partivano da Mother.

A cosa erano connessi? A cosa servivano quei tupi?

Ti prego.”

Safu fissò Nezumi.

Distruggi Mother.”

Nezumi non distolse lo sguardo da Safu. Lo sostenne senza una parola, ed annuì. Safu tirò un sospiro di sollievo. Tirò un sospiro di sollievo dal profondo del suo vero cuore.

Grazie, grazie infinite...”

Io sono solito mantenere le mie promesse. Non importa cosa implichino, le porto avanti fino alla fine. E non mi pento mai di quanto promesso.”

Sì--- capisco, sei quel genere di persona.”

Nezumi si voltò di nuovo verso la tastiera.

La parte della colonna con le linee argentee si fece leggermente rossa, poi iniziò a scorrere lateralmente. La porta si aprì.

Nezumi allungò immediatamente la mano al suo interno, ma era incapace di sporgersi all'interno a causa della tastiera che bloccava il passaggio. Ancora un po, e sarebbe stato in grado di toccare Mother....

Tsukiyo.”

Il topolino nero fece capolino dal tessuto di superfibra. Guardò intorno e si arrampicò velocemente per la spalla di Nezumi.

Conto su di te.”

Tsukiyo morse la bomba a forma di monetina che Nezumi gli aveva passato.

Nezumi, aspetta. Ancora un attimo.”

Non posso aspettare oltre.”

Rispose Nezumi testardamente.

Distruggerò distruggere Mother. Non posso attendere oltre.”

No, aspetta un attimo, ti prego aspetta. Ho bisogno di confermare dove conducono questi tubi.”

Non ce n'è bisogno.”

Sion incrociò lo sguardo di Nezumi.

... Tu lo sai? Sai dove si trova Safu... quello che si trova alla fine di questi tubi...”

Dovresti saperlo anche tu, visto che hai visto anche tu quella cosa.”

Quella cosa?

La scena al di fuori della stanza, un cimitero pieno di tombe trasparenti. Tombe, o piuttosto bare, ognuna contenente un cervello umano - i contenitori necessari per un funerale.

"Vai."

Tsukiyo si mise a correre, seguendo i comandi del suo padrone. Discese il braccio di Nezumi e saltò verso Mother con tutta la sua forza, atterrandovi al di sopra.

"Bravo, ben fatto. Ora posizionala lì"

I movimenti di Tsukiyo erano agili e veloci. Posizionò la bomba a forma di moneta tra le proiezioni, poi sollevò la testa muovendo il musetto verso Nezumi, come per chiedergli altre istruzioni.

"Ottimo lavoro."

Tsukiyo saltò nel palmo aperto di Nezumi. Subito dopo aver ritratto la mano, la porta di Mother si richiuse allo stesso modo in cui si era aperta.

Sion assisteva alla catena degli eventi con lo sguardo assente di una bambola.

Gli occhi di Nezumi incrociarono i suoi.

"È fatta. Abbiamo tre minuti. È il massimo di tempo a cui ho potuto settarla."

"Tre minuti... dovete fuggire, presto!"

La voce e l'espressione di Safu divennero ansiose. Sion spostò lo sguardo da Nezumi a Safu.

"Se dobbiamo fuggire allora vieni con noi."

"Sion, quante volte devo ripeterlo? Io non posso venire. Ma tu e Nezumi dovete fuggire."

"Safu!"

"Presto, non c'è un secondo da perdere! Veloci!"

Quando erano ancora studenti, ogni mese veniva chiesta loro la presentazione di una ricerca. Al turno di Safu, alcuni dei bambini che avevano selezionato i suoi stessi argomenti di ricerca erano soliti fare deliberatamente confusione, impedendole di parlare.

Originariamente Sion aveva pensato di alzarsi e dire loro di tacere, ma non si era aspettato che fosse la stessa Safu a precederlo. Aveva guardato negli occhi quegli studenti e con una voce severa aveva detto loro.

"Dovreste vergognarvi."

Nel mezzo della confusione, un ragazzo cicciottello si era alzato in piedi ed aveva aggrottato esageratamente le sopracciglia.

"Vergognarci? Ci stai insultando per caso?"

"Non ho la minima intenzione di insultarvi. Volevo solo dire che dovreste ascoltare la presentazione di una persona fino alla fine, indipendentemente dal suo contenuto. È basica cortesia che anche un bambino di tre anni conoscerebbe, ma voi non siete capaci di seguirla. Dunque non dovreste vergognarvi di voi stessi?"

Un applauso eruppe per la classe. Il ragazzino si morse le labbra e si rimise seduto. Alcuni bambini avevano le guance arrossate, altri uno sguardo minaccioso negli occhi, altri un'espressione strana...

La stessa Safu di allora si trovava di fronte a lui in quel momento, eppure Sion non poteva toccarla. Non poteva nemmeno fuggire con lei.

Come era possibile?!

"Se ti trovi lì dentro,"

Sion strinse il pugno e colpì la colonna con tutte le sue forze.

"Allora io ti tirerò fuori. Dobbiamo fuggire insieme, Safu."

Non importa come sei diventata.

"Fermati!"

Gridò Safu.

"No, no! non è questo quello che voglio!"

Safu allargò le braccia, come per impedire la visione di Sion.

"Definitivamente... non è quello che voglio, Sion. Ti supplico, ti prego, non farlo... non farmi qualcosa di tanto... crudele."

Safu sembrava onestamente terrorizzata. Il suo viso e le sue parole erano piene di paura.

"Lasciarmi vedere da te in quello stato... preferirei non aver desiderato di rivederti affatto, piuttosto."

"Ma Safu..."

"Sion, te lo dirò di nuovo. Ormai non esisto più, ma continuano ad aver bisogno di tenermi imprigionata. Continuo a soffrire molto. Non lo sopporto, non posso sopportare questo tipo di umiliazione. Quindi ti prego, ti supplico, distruggi Mother e liberami."

Sion non riusciva a pensare.

Numerose linee bianche correvano attraverso la sua mente, tagliando il suo circuito mentale.

"Devi venire con me." Nezumi tirò la sua mano.

"Safu, se puoi, fin dove riesci, potresti assicurarti che la nostra via di fuga risulti sicura?"

"Certamente."

Safu corse in direzione di Sion. Sion si mosse di riflesso per abbracciarla, ma il corpo di Safu gli passò attraverso senza alcun impatto. Non c'era stato nemmeno uno spostamento d'aria.

Sono un'illusione. Non sono altro che un'illusione.

Non c'è bisogno di dire altro.

Improvvisamente, li raggiunse il suono di un allarme. Faceva eco da ogni angolo dell'edificio.

Emergenza, emergenza.
Pericolo livello 5, pericolo livello 5.
Evacuazione d'emergenza, evacuazione d'emergenza.

Sion veniva ancora tirato da Nezumi mentre seguivano i passi di Safu. I processi mentali di Sion erano mezzi intorpiditi. Non riusciva a comprendere la realtà, prendere decisioni appropriate, o afferrare la situazione corrente.

In questo momento siamo tre persone in fuga. Nezumi, Safu ed io. Siamo ancora tutti e tre vivi. Tutti e tre abbiamo veri corpi. Fuggiamo per poter ritrovarci di nuovo sotto il sole. Giusto, è questa la realtà.

Gli ingranaggi nella sua mente giravano, producendo strani suoni metallici. Giravano, si fermavano, giravano in un'altra direzione, per poi fermarsi di nuovo.

Creak creak creak, creak creak creak...

I circuiti spezzati della mente di Sion venivano riconnessi per poi separati nuovamente. Si dividevano per poi riassemblarsi e ricollegarsi di nuovo insieme.

Ora siamo tre persone in fuga. Riusciremo sicuramente a fuggire. Fuggiremo in un luogo dove potremo vedere il cielo. Riusciremo sicuramente a fare ritorno in quel posto tanto caro.

Tanto caro, tanto caro, tanto caro, tanto caro... quel luogo è impresso nei miei occhi e scolpito nel mio cuore. Certo, non è No.6 ma quella casa. Il luogo miracoloso dove sono avvenuti il mio risveglio e la mia rinascita.

Voglio portare Safu in quella casa, il luogo dove vive Nezumi.

È davvero un posto meraviglioso, Safu. In quel luogo dove non ci sono nient'altro che libri. Ci sono solo una sedia, una stufa, un letto... ed alcuni topolini. Tutto qui. Sono sicuro che nel momento in cui entrerai, rimarrai esterrefatta, e ti guarderai intorno in ogni angolo ad occhi aperti. Allungherai sicuramente le tue mani, e le poserai sulle montagne di libri.

E poi... quale sarà poi la tua reazione?

Sorriderai? Rimarrai senza fiato? O resterai talmente scioccata da rimanere immobile?

Ed allora, te lo dirò. Ti dirò che quello è "il punto di inizio."

Io ho cominciato da quella stanza. E sotto la guida di Nezumi, ho fatto il mio primo passo fuori dai confini dell'ignoranza. Come un neonato che tocca il mondo per la prima volta, anche io sono entrato in un mondo completamente sconosciuto.

Voglio che tu veda quel luogo. Spero tanto che tu possa vederlo.

Giusto, c'è anche Inukashi. Devo assolutamente presentarti Inukashi. È davvero una grandissima persona, capace di risollevare il morale di chiunque. Sono sicuro che diverrete subito amici.

Inukashi può comprenderti, riesce a sentire l'odore della vera natura di una persona. Non importa quanto ben nascosta, è capace di scoprire l'infamia e la stoltezza nascoste sotto una maschera.

"Il mio naso è fino, specialmente per le cose marce. Che si tratti di carne, avanzi o cuori delle persone, se sono marci, posso sentirne immediatamente l'odore. È impossibile nasconderli da me!"


Inukashi ha detto qualcosa di simile in passato. Ed è verissimo, ha davvero l'olfatto fino. È piuttosto impressionante. E per la stessa ragione, penso che le piaceresti. Le piacerai di certo. Muoverà il naso dicendo,

"Hmmm ... Sion, questa donna è piuttosto fresca. Sembra abbastanza gustosa! Almeno non dovrò preoccuparmi di intossicazione alimentare."

Dirà sicuramente questo ridendo. Ha una lingua affilata - penso che prima di abituartici sarai molto allarmata da questo. Ma Inukashi non mente mai, non agisce mai contrariamente alle sue convinzioni. È sicuramente un'amica di cui puoi fidarti con tutto il cuore. Se si tratta di te, sono sicuro che lo capirai velocemente.

Heh, riesco già ad immaginare la faccia strana di Inukashi mentre afferrerà la mano che le porgerai. Penso che in quel momento starò trattenendo una risata guardando la scena.

Poi c'è Rikiga. Sta invecchiando, ma in realtà si tratta di un vecchio amico di mia madre. Non è sorprendente?

Rikiga ha anche lui una lingua tagliente ed è incapace di trattenersi con l'alcool. Adora bere - beve praticamente di continuo. Nezumi ed Inukashi lo prendono sempre in giro per questo. Penso che esagerino un po' con i loro scherzi, io credo Rikiga sia divertente in quello stato.

Rikiga è davvero troppo, come potrei definirlo. Immagino potresti chiamarlo sentimentale? Riesco a sentire provenire direttamente da lui tutte le emozioni. È impossibile trovare una persona simile in No.6, non è vero? Sicuramente non troverai in città qualcuno che mette a nudo tutte le sue emozioni come fa lui.

O forse è davvero come dice Nezumi, "L'alcool lo ha rilassato troppo, si è deteriorato e si sta lasciando scappare tutte le emozioni..". Giusto, Nezumi non è da meno ad Inukashi in quanto a lingua tagliente.

C'è anche una ragazzina chiamata Karan. Proprio così, ha lo stesso nome di mia madre. È stata la prima persona con cui ho stretto amicizia nel West Block. È solo una ragazzina ma è molto intelligente e ha un grande rispetto per se stessa. Adora leggere, quindi le ho letto un sacco di libri. Oh, è passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui ho letto un libro.

Ma soprattutto, devo raccontarti di Nezumi. Voglio che tu lo conosca.

L'ho incontrato in una notte tempestosa quattro anni fa. Penso di essere stato catturato da lui dal primo momento.

Quando mi trovo con lui, perdo me stesso. No, non è corretto. È come se mi ritrovassi illuminato da una luce brillante ed accecante, e non fossi più in grado di vedere per diverso tempo. Ecco quanto è debole la mia vista. Debole fino al punto da non riuscire nemmeno a comprendere me stesso, ancor meno la realtà intorno a me.

Safu, le sue - le parole ed espressioni di Nezumi mi hanno attraversato, colpito, distrutto, e infine salvato. A causa sua, sono stato dissolto e ricostruito ed ho ricevuto nuova vita.

Safu, oh Safu. Per me, tu sei un'amica insostituibile. Non puoi essere comparata a nessun altro. Sei la mia più cara amica.

Trovi queste parole crudeli? Il tuo amore per me e i miei stessi sentimenti per te, potranno mai venirsi incontro?

Perché sei così infantile?

Una volta ti sei arrabbiata con me e mi hai detto queste parole.

Hai ragione, sono davvero infantile. Così infantile da vergognarmi di me stesso.

Non posso controllare le mie stesse emozioni. Se avessi potuto amarti come mi ami tu...

Ma l'amore non può prendere il posto di quanto sei importante per me.

Gli ingranaggi nella sua testa giravano, producendo uno sgradevole suono. Continuavano a girare incessantemente.

Creak creak creak, creak creak creak...

In questo momento siamo tre persone in fuga. Riusciremo sicuramente a fuggire.

Superarono le colonne. Tutto era tranquillo tranne i suoni dei passi di Nezumi e Sion.

La porta rossa si aprì, rivelando un corridoio deserto.

Le tre porte erano tutte chiuse, e non sembrava esserci nessuno.

Safu si fermò.

"Dovete fuggire, veloci."

Indicò l'ascensore.

"Controllerò io l'ascensore durante il tempo che rimane."

"Ho capito."

Nezumi uscì nel corridoio, tenendo ancora la mano di Sion.

"Safu, anche tu."

"Io posso spingermi solo fin qui, Sion. Grazie di tutto ed addio. Anche a te, Nezumi."

Safu sorrise.

La porta si richiuse.

"Safu, aspetta! Safu!"

"Sion!"

Sion venne afferrato per il polso e voltato da una grande forza, poi venne colpito nello stomaco.

"Umph!"

Udì il suo stesso gemito basso, e poi il suo corpo divenne privo di energie e ricadde contro il petto di Nezumi. Non aveva perso coscienza, ma per un breve periodo le sue braccia si erano fatte pesanti ed aveva perso la libertà di muoversi.

Venne trascinato davanti all'ascensore mentre poteva avvertire il respiro e il battito accelerato di Nezumi. Come se li stesse attendendo, le porte dell'ascensore si aprirono. Nezumi mormorò qualcosa, ma non riusciva ad udirlo chiaramente. I suoi piedi sembravano non voler camminare. Nezumi trascinò Sion, facendo infine ricadere entrambi nell'ascensore.


L'ascensore scendeva velocemente. Gli allarmi continuavano a risuonare.

Emergenza, emergenza.
Pericolo livello 5, pericolo livello 5.
Evacuazione d'emergenza, evacuazione d'emergenza.
Tutto il personale evacui immediatamente.
Pericolo livello 5, pericolo livello 5.
Evacuazione d'emergenza, evacuazione d'emergenza.

"Safu..."

Sion cadde al pavimento mentre ansimava in cerca di respiro. Anche Nezumi si accucciò, respirando rapidamente.

Si sentiva come se non fosse più in grado di alzarsi in piedi.

Il suo corpo e la sua mente erano completamente prive di forze. Senza forza e incredibilmente pesanti, insopportabilmente pesanti. Non riusciva a muoversi, come se avesse un peso legato ad ogni singola ciocca di capelli.

"Non... voglio sentire ancora un suono."

La voce di Nezumi. Una voce che proveniva da un luogo a lui distante. Un posto lontano, molto lontano.

Nezumi, perché mi trovo qui? Perché sono seduto qui senza motivo, e non riesco nemmeno a muovermi?

Dove si trova Safu? Perché è rimasta qui?

Mi hai detto di non dipendere da nessun altro, di trovare da solo le risposte. Non era quello che mi avevi detto? Tu disprezzi le persone che dipendono superficialmente dagli altri. Anche io mi vergogno della mia debolezza.

Ma, ma... questa volta, vorrei che fossi tu a dirmi la risposta. Dammi la risposta corretta.

Perché mi trovo qui? Perché ho lasciato Safu indietro e mi trovo qui adesso? Dimmelo, ti prego. Dimmelo, Nezumi.

Ti supplico.

L'ascensore si fermò all'improvviso. Il colpo fece sobbalzare il suo corpo e ricadere di nuovo al pavimento. La porta si aprì leggermente, ma si bloccò a metà. Anche le luci scomparvero.

Un tuono si udì in distanza. Un secondo tuono lo seguì immediatamente, molto più fragoroso del primo.

Tuono? No, si sbagliava. Quello era...

Un'esplosione si fece strada nelle sue orecchie. L'oscurità lo avvolse.

Sion si ricoprì le orecchie e gridò di un grido inudibile.


***


Le porte dell'ascensore si chiusero, e cominciò la sua discesa.

Safu li vide andare via.

Sei soddisfatta?

Una voce soffice comparve improvvisamente nelle sue orecchie.

"Sei tu, Elyurias?"

Safu si guardò intorno. Ed ovviamente non poté trovare nulla.

Non poteva vederla, ma poteva sentirla.

Safu, era questo ciò che desideravi? Sei soddisfatta?

Sono soddisfatta? Safu girò la testa. Si portò le mani al seno, e improvvisamente le lacrime iniziarono a scorrere.

Voleva gridare.

Sion... Sion era andato via.

È venuto per me. È più che sufficiente per me. Allora perché mi sento comunque così? Perché sono ancora così sconvolta?

Sion, perché è lui la persona al tuo fianco? Perché non sono io? Perché non mi è permesso di vivere con te?

Se non ci fosse stato lui, avresti amato me?

Non possiamo più vivere insieme, ma potremmo morire insieme.

Safu sollevò la testa e strinse le mani al petto.

No, Safu. non è questo il tuo desiderio.

In realtà, in realtà io... volevo che tu morissi con me.

Scosse la testa. Non è questo ciò che desidero.

Volevo che noi due scomparissimo insieme... Sion?

È lo stesso, allora come adesso. Non desidero affatto una cosa simile. Io voglio che tu viva. Vivi, e cambia questo mondo. Crea un mondo dove le persone non dovranno soffrire per una morte priva di senso come questa.

Sion, tu devi vivere. Vivi il resto della tua vita.

"Elyurias, cosa farai d'ora in avanti?"

Io? Cosa farò d'ora in avanti...?

"Sì. Tu ed io possiamo finalmente ottenere la libertà, quindi cosa pensi di fare dopo?"

Una risata risuonò. Sembrava come un vento che scorre tra l'erba.

Cosa penso di fare? Che ne dici di aspettare e vedere.

Safu rabbrividì. Non sembrava un vento che scorreva gentile tra l'erba, ma un vento freddo che nascondeva vento e neve. Un vento gelido che annunciava l'arrivo dell'inverno.

Safu, tu mi piaci. Per me, incontrare qualcuno come te forse... forse racchiude un grande significato.

"Cosa vuoi dire?"

Me lo domando anch'io... ah, è il momento. Devo andare anch'io adesso. Addio, Safu.

"Addio."

Sì, è il momento.

Safu chiuse gli occhi. Sentiva il fruscio degli alberi e un sole che risplendeva gentilmente.

Poteva finalmente sorridere.


Nessun commento:

Posta un commento