6 ottobre 2011

No.6 CAP 10 ITALIANO

Volume 2
CAPITOLO 5
Pericolo nascosto
I primi due giorni indicavamo tutti i nostri paesi. Il terzo e il quarto giorno stavamo puntando ai continenti. Al quinto giorno eravamo consapevoli solo di un'unica terra.
Sultano bin Salman Al -Saud, astronauta.




  Dopo che Shion aveva finito di leggere il libro illustrato, Kalan sospirò soddisfatta.
Davvero una bella storia”
  Rico sbuffò imbronciato con le narici allargate. Giocherellava con la fasciatura intorno al collo appena cambiata e disse piagnucando.
Per me non era bella. Le storie sui topi sono noiose”
  “Allora che tipo di storie ti piacerebbe ascoltare, Rico?” domandò Shion.
Ummmmm...” Rico si fermò a pensare per un momento. “Oh, ma certo! Una storia che parla di pane sarebbe grandiosa. E...una che parla di zuppa e di patate dolci fritte”
Devi essere affamato, Rico”
  Kalan si voltò verso Shion e fece un cenno con la testa.
  “Rico ha sempre fame. Lui ha sempre più fame di tutti”
Aspetta un attimo allora. Dovrei avere un po' di zuppa...” Sarà rimasta un po' di zuppa per lui? Un piatto pieno di zuppa che potesse placare lo stomaco vuoto di Rico per un po'...
  Kalan si alzò in piedi.
  “No, grazie. Va bene così. Dobbiamo andare a casa adesso” Prese il fratellino per mano e si diresse verso la porta. Si fermò, si voltò verso Shion e parlò con la sua vocina. “Grazie per aver letto per noi”
  “Di nulla”
  “Domani, possiamo tornare davvero?”
  “Certo che sì”
  “Grazie” un sorriso si dipinse sul volto di Kalan e trascinò Rico fuori dalla porta. Nezumi fece capolino dall'ombra di una pila di libri.
  “Stupido come sempre, vedo”
  “Stupido? Io?”
  “Dicono che gli stupidi più grandi sono quelli inconsapevoli della loro stupidità. Credo ci fosse un proverbio simile” Nezumi si alzò in piedi e avvolse il tessuto in superfibra intorno al collo. “Volevi fare l'elemosina a quei bambini. Hai provato a dare loro il resto della zuppa”
  “E sarebbe una cosa stupida da fare?”
  “Quei bambini vengono qui per sentirti leggere. Non sono venuti per mendicare. Se potessi assicurarti che Rico non morisse più di fame, allora andrebbe anche bene e filerebbe tutto liscio. Ma se oggi per un tuo capriccio gli avessi dato quella zuppa rimasta, cosa avresti fatto la prossima volta che ti avrebbe detto di morire di fame? Non sei nelle condizioni di prenderti cura di lui per sempre. Se hai intenzione di comportarti da irresponsabile ed abbandonarlo a metà strada, sarebbe meglio che non gli dessi nulla sin dall'inizio. Kalan dimostra di sapere meglio di te come vanno queste cose. Quella ragazzina è intelligente e dignitosa. Sa come rifiutare quella tua apatica e sconsiderata carità”
  Shion sprofondò nella sedia. Le parole di Nezumi lo colpivano sempre in modo doloroso, come se la pelle gli venisse strappata via dal corpo. Sentiva quasi il rumore della carne strappata. La sua stoltezza, la sua arroganza, la sua noncuranza. Quella seconda pelle formata della sua vanità gli veniva strappata via, lasciandolo completamente a nudo: superficiale e pretenzioso...il suo vero io. Nezumi gli si fermò davanti e continuò a parlare mentre si infilava un paio di guanti.
  “Ci sarebbe un secondo esempio della tua stupidità. Vuoi sentirlo?”
  “Certo, dimmi...”
  “Hai fatto una promessa riguardante il 'domani'”
  “C'è qualcosa di male in questo?”
  “Non c'è garanzia che ci sarà un domani”
  Shion fece un respiro profondo.
  “Vorresti dire, quindi, che non posso essere certo di essere ancora in vita domani per poter leggere a quei bambini?”
  “Esatto. Ma guarda, il tuo cervello inizia ad afferrare le cose più velocemente. Sei sulla lista dei ricercati del Dipartimento e proprio ieri te ne sei andato a zonzo come se niente fosse. Non sarei affatto sorpreso se i satelliti ti avessero già rintracciato. Forse dei tipi che non hanno di meglio da fare alla sezione di Controllo dell'Applicazione della Legge del Dipartimento di Sicurezza stanno venendo da questa parte proprio adesso. Se lo sono, allora puoi dire ciao ciao alla tua sessione di lettura di domani. Nel migliore dei casi potresti parlare con te stesso in una cella solitaria nel Penitenziario; nel peggiore... beh, dubito saresti anche in grado di parlare, perché saresti morto”
  Shion fissava le mani guantate di Nezumi. Si chiedeva come fosse possibile che i suoi movimenti riuscissero a mantenere qulla raffinatezza anche mentre parlava con tale crudeltà. Avrebbe voluto potersi muovere con la sua stessa grazia.
  “Cosa?” disse Nezumi “Hai di nuovo la testa tra le nuvole”
  “Oh... uh, scusa”
Non hai davvero alcun senso del pericolo tu, vero? Penso che anche un cerbiatto appena nato possa essere più cauto di te”
  “Nezumi”
Non voglio sentire niente” disse bruscamente. “Vado a lavorare”
Pensi che le autorità cittadine intendano catturarmi davvero?”
  Nezumi si fermò.
Questo posto è adiacente a No.6” continuò Shion. “Se fossero davvero determinati ad arrestarmi, non sarebbe affatto difficile per loro... no, non solo io. Tu stesso sei un VC in fuga, no? Ed a differenza di me, sei in giro lì fuori tutto il tempo. I satelliti di tracciamento di No.6 sono in grado di mantenere una sorveglianza dettagliata su di un luogo, dalla loro orbita stazionaria”
Uh-huh. Quindi?”
Quindi mi chiedo come è possibile. Le autorità non hanno fatto nulla per catturarci. Di certo non sono arrivati ad esserne disperati, almeno”
  Nezumi scrollò le spalle.
Shion, sia in senso buono che non, la Città dove sei nato non è interessata a ciò che si trova al di fuori di essa. Per loro, il mondo si limita ai confini di quelle mura di acciaio speciale. Il West Block è la loro discarica. Qui, possono gettare via i loro scarti, il loro pus. Se per loro sei pus, allora pensano probabilmente che il West Block sia un luogo appropriato per te. Hanno spremuto fuori il pus dalla ferita e lo hanno gettato via tra i rifiuti. Non torneranno in dietro a cercarlo”
Quindi sarò al sicuro fino a quando resterò qui”
  “Chi lo sa? Potrebbe non andarti così bene, oppure potrebbe andare esattamente così...hai detto di essere determinato a vivere qui, no? Forse il tuo sogno si avvererà, non sei contento?”
Fino a Primavera, almeno”
  Era tutto rimandato alla Primavera. Giunta la Primavera in cui le vespe sarebbero entrate nel periodo attivo, cosa sarebbe successo all'interno della Città Santa? Le vespe assassine avrebbero gettato la Città nel caos? Doveva fare qualcosa prima del sopraggiungere del periodo caldo, prima che giungesse la Primavera. Aveva assolutamente bisogno di pensare ad un piano prima della fine dell'Inverno.
Ora che le vespe mangia-uomini si sono finalmente mostrate” disse Nezumi con disinvoltura. “Non devi fare altro che startene seduto qui e guardare. Vedere cosa accadrà a No.6, sarà uno spettacolo interessante. La nostra cara vespa sarà la star dello spettacolo, una tragedia come nessuna... o una commedia come nessuna. Mi domando quale delle due...”
Nezumi, mia madre è ancora all'interno di quella Città. Non posso stare fermo a guardare”
  “Cosa, stai pensando di tornare a casa?”
  “Spero di riuscirci almeno una volta, prima dell'arrivo della Primavera. Voglio provare a produrre un siero dal mio sangue”
Usando il tuo stesso sangue?”
Sì. Ovviamente è impossibile produrne uno perfetto, ma devo provarci comunque”
Hey, sarai anche un genio, ma cosa credi di poter fare senza un becher e delle siringhe? Di sicuro non ne troverai qui”
Pensavo di chiedere aiuto a Rikiga-san. Potrebbe riuscire a procurarmi almeno una base dell'equipaggiamento di cui avrei bisogno”
Quell'uomo non muoverebbe un nemmeno dito se non gli mettesse denaro in tasca” disse Nezumi categoricamente. “Sarai anche il figlio della donna che amava un tempo, ma prova a fargli fare un lavoro gratis e ti darà le spalle in un batter d'occhio”
Dici?” chiese Shion dubbioso. “...ma ciò non cambia che devo preparare un siero. Certo, gli dirò che se dovesse andare bene, potrebbe guadagnarci qualcosa. Riuscirò a convincerlo in qualche mod...”
  Il piede di Nezumi si mosse. Shion, insieme alla sedia dove era seduto, fece un volo fino al pavimento. Una pila di libri collassò. I topini corsero via impauriti.
  “Che cosa ti salta in mente?” Shion provò a tirarsi su, ma prima che potesse muoversi, il ginocchio di Nezumi era sul suo torace e una mano gli bloccava la spalla al pavimento.
  “Shion” Guardando dall'alto il viso di Shion, bloccato adesso a terra sulla schiena, Nezumi fece scivolare le dita dalla spalla del ragazzo fino alla sua gola. Attraverso la pelle dei guanti, Shion percepì la sensazione di cinque dita sul collo che lentamente stringevano la presa.
  “Non opponi resistenza?”
No. Sarai d'accordo con me che sarebbe inutile” disse Shion calmo.
  “Ti arrendi piuttosto facilmente, huh? Non ci tieni alla vita?”
Certo che sì”
Allora, stai forse dicendo che non potrei mai ucciderti?”
  “Già.”
  Nezumi sorrise. I suoi occhi grigi, le labbra sottili ed naso perfetto delineavano un sorriso angelico, ma nello stesso momento spietato ed implacabile.
Non ti sopravalutare troppo” disse con voce bassa. Inaspettatamente tra le sue mani comparve un pugnale. “Se non sbaglio, quattro anni fa, ho fatto qualcosa di simile, ricordi? Ti bloccavo contro il letto proprio così”
Ricordo anche io” disse Shion. “Quella volta ero stato io ad attaccarti. Tu hai schivato con facilità e un attimo dopo mi bloccavi e non riuscivo più a muovermi”
  Quella notte tempestosa. Ricordava il lamento del vento fuori dalla finestra. Ricordava la sensazione del corpo magro di Nezumi, caldo e febbricitante. Erano passati quattro anni da allora.
Sono passati quatto anni e non ho ancora né la capacità né il coraggio di spingere via quel corpo.
  “Quella volta, stavo stringendo un cucchiaio tra le mani. E ti dissi...ricordi? Che se quello che avevo tra le mani fosse stato un coltello, tu saresti morto”
Sì”
Vuoi provare?” Le dita di Nezumi si allontanarono dalla gola di Shion, e al loro posto, proprio sotto il mento, venne premuto il pugnale. Shion sentì il dolore di qualcosa di appuntito che gli lacerava la pelle.
Non ti permetterò di preparare un siero” disse Nezumi in un sussurro. “Non ti ho salvato perché potessi fare una cosa simile. Resta fuori da quello che non ti riguarda. Limitati a restare rintanato qui dentro fino a quando arriverà il momento”
Il momento? E quando sarebbe?”
Quando assesterò a No.6 il colpo fatale, ecco quando”
Quando colpirai No.6...”
Sì. Quando le strapperò l'ultimo respiro”
  Il peso venne sollevato dal torace di Shion. Nezumi ripose il coltello e in un attimo cancellò il sorriso crudele dal suo volto. Si sfilò un guanto e accarezzò Shion con un tocco leggero sotto il mento. Il suo dito si ricoprì di una piccola sbavatura rossa.
Shion, questo è il tuo sangue. Non pensare nemmeno di utilizzarlo per qualcosa di sciocco come preparare un siero. Dovresti mettilo meglio in uso”
Nezumi” Shion gli afferrò il polso con determinazione. “Perché provi così tanto rancore verso No.6?”
  Non ricevette risposta.
Cosa è successo tra te e No.6? Perché nutri così tanto odio nei suoi confronti?”
  Nezumi espirò brevemente. I muscoli del polso si contrassero.
Shion, non hai ancora capito che tipo di posto è No.6? È una città che divora le risorse dei luoghi che la circondano e mentre questi si indeboliscono, No.6 si rimpinza ancora di più. È una spaventosa..."
Città parassita”
Sì. Dunque hai compreso di cosa parlo. Gli esseri umani sono sempre più decisi ad eliminare gli organismi parassiti. Per me è lo stesso. Io sterminerò e spazzerò via No.6 dalla faccia della terra. Quando quel posto non ci sarà più, la gente non sarà più costretta a vivere in una discarica”
Nezumi, quella che voglio sentire è la tua ragione personale” Insistette Shion.
Non ne ho una...”
Stai mentendo! Sei stato proprio tu a dirmi di combattere solo per me stesso”
  Nezumi si ammutolì e scrollò le spalle.
È una vendetta?”
  Silenzio. Nezumi non si preoccupava nemmeno di scrollare Shion dal suo polso, si limitava a fissarlo, faccia a faccia.
Cerchi vendetta verso No.6? Se è così...cosa è successo, Nezumi?”
Non sono tenuto a dirti nulla”
Ma io lo voglio sapere” Shion rafforzò la presa attorno al polso di Nezumi. “Voglio sapere, Nezumi”
  Improvvisamente, Nezumi cominciò a ridere. Sembrava una risata genuinamente piena di allegria.
Cavoli, sei peggio di un bambino capriccioso. E va bene, Shion”
Mh-hmm?”
Se te lo dicessi, coopereresti con me?”
Huh?”
  “Mi aiuteresti a colpire al cuore la Città in cui sei nato e cresciuto? Mi aiuteresti a condurre alla distruzione, non alla salvezza, quella Città? Non ho bisogno di alcun siero. Se esistono davvero delle vespe parassite, allora io le userò.Voglio gettare No.6 nel caos dall'interno. Voglio vedere quelle persone, sempre vissute nella totale sicurezza, sprofondare nel panico, fuggire in preda alla confusione e condurre se stesse verso la distruzione. Questo è il mio obbiettivo. Tu mi aiuteresti in questo, Shion?”
  Shion scosse la testa da un lato all'altro. Distogliendo lo sguardo dal paio di occhi grigi.
Non posso farlo”
  Le dita di Shion vennero scacciate.
Tu sei sempre così” sputò Nezumi. “Vaneggi di continuo di voler sapere, ma non sei mai pronto a sopportarlo. Sapere significa essere preparati a sapere. Una volta che avrai scoperto la verità, non ci sarà modo di tornare indietro. Non puoi più tornare indietro ed essere come prima, tranquillo e libero da preoccupazioni. Perché non riesci a capirlo? Shion, lascia che ti chieda un'ultima cosa”
  Nezumi si accovacciò davanti a lui e posò un dito sotto il mento di Shion.
“Io o No.6. Quale dei due scegli?”
  Il respiro di Shion si fermò in gola. Sapeva che si sarebbe trovato davanti a quella scelta un giorno. Lo aveva sempre temuto.
  Nezumi o No.6? Quale dei due avrebbe scelto? Se ne avesse scelto uno, avrebbe perso l'altro per sempre. Non era suo desiderio tornare in No.6. Ormai non nutriva più alcun attaccamento ai confort che aveva lasciato in quella Città. Ma per quanto riguardava le persone che la abitavano, era un discorso differente. Sua madre e Safu, che si trovava in un'altra città in quel momento e i residenti di Lost Town, si trovavano tutti dentro quelle mura. All'interno c'erano luoghi famigliari e memorie a cui era affezionato.
  Se Nezumi provava odio verso l'intera No.6, la sua gente, i luoghi, le memorie e tutto il resto, allora non poteva acconsentire a quell'odio.
  Le dita di Nezumi si ritirarono dal suo mento.
  “Tu ami No.6 ed io la odio. Ecco perché un giorno, saremo nemici”
  Era stato un sussurro. Ma un sussurro che lo aveva colpito dritto al cuore.
Prima o poi lo diventeremo” Disse Nezumi a voce bassa.
  Aveva già detto una cosa simile in passato. Anche quella volta Shion aveva detto di voler sapere. Voleva sapere come era cresciuto Nezumi. Voglio sapere di te, aveva detto. E ora stava ottenendo la stessa risposta di quella volta. Io e te saremo nemici. Ma quella volta negli occhi di Nezumi c'era ancora un sorriso e la sua voce era resa leggera da un tono canzonatorio. Ma ora il Nezumi davanti a lui era innegabilmente serio. Un'oscurità pendeva su quelle frasi e la sua pesante realtà affondava dritta nel cuore di Shion. Questa era la risposta onesta di Nezumi.
Un giorno, diventeremo nemici.
Nezumi si portò in piedi e guardò l'orologio appeso al muro.
Merda, sono in ritardo,” disse a se stesso. “Il manager sarà furioso” Diede le spalle a Shion. Dalla voce e dagli occhi era di nuovo scomparsa ogni ombra di quell'intento omicida di un attimo prima. Gli occhi grigi erano brillanti e il tono di voce casuale.
Nezumi”
Sì, sì” disse Nezumi con noncuranza. “Mammina va a lavoro adesso. Agnellino, hai il compito di badare alla casa per un po'. Potrebbe arrivare un lupo cattivo, ma qualsiasi cosa succede, non hai il permesso di aprire la porta. Ok?”
Non sottovalutarmi” disse Shion con voce bassa.
  L'espressione di Nezumi si fece più dura. Tirò leggermente in dietro il mento e aggrottò le sopracciglia.
Cosa hai detto?”
Ho detto, non sottovalutarmi troppo”
Ti sei offeso perché ti ho chiamato agnellino? Allora perché non darti il ruolo della piccola Cappuccetto Rosso, direttamente? La graziosa e innocente Cappuccetto Rosso. Immemore di dubbi e prudenze, finisce per essere sbranata dal lupo cattivo. Un ruolo perfetto per te”
Non mi lascerò provocare. Puoi continuare a deridere quanto vuoi quello che penso. Ma c'è qualcosa che ho bisogno di dirti.
  “A volte ci sono cose che riesco a vedere ma che a te sfuggono”
  “Non capisco di cosa tu stia parlando” disse Nezumi testardamente. “Oh, aspetta, questa dovrebbe essere una tua massima, giusto?”
  “Tu dividi il mondo in dicotomie” continuò Shion, ignorando il commento di Nezumi. “Per te è tutto diviso in due... amore o odio. Amici o nemici. Fuori dalle mura, dentro le mura. E dici sempre che ne puoi scegliere solo uno”
  “Mi sembra ovvio. Se mi fermassi al bivio sprecando tempo per cercare di decidere sul da farsi, finirei col mettere radici. Questo è quello che fanno i codardi e i traditori. Non puoi fuggire per sempre. Un giorno dovrai sceglierne uno piuttosto che l'altro”
  “Non credi che possa esserci una terza possibilità?”
  “Terza possibilità?”
  “Sì”
  “Shion, quello che dici è assurdo” disse Nezumi irritato. “Ma quale 'terza possibilità'?”
  “Invece di distruggere No.6, se la facessi scomparire? Non ci hai mai pensato?”
  Nezumi si portò una mano alla guancia ed inspirò profondamente. Si sforzava palesemente di non mostrarlo in volto, ma Shion riusciva a capire comunque che era agitato. Shion avanzò di un passo.
  “Abbatterne le mura. Toglierle di mezzo”
  “Intendi le barriere di No.6?”
  “Sì. Senza le sue mura, No.6 come luogo cesserebbe di esistere. Tutti sarebbero in grado di entrare ed uscire liberamente. Porta via mura e cancelli, e allora non ci sarà nulla a dividere No.6 e i blocchi gli uni dagli altri, e...”
  Nezumi scoppiò a ridere. Si piegò, reggendosi lo stomaco con le mani. La sua falsa risata riecheggiava attraverso il seminterrato. I topini si stringevano assieme impauriti e stretti in piccole palline sembravano ancora più piccoli.
  “È così divertente per te?” Disse Shion, pieno di tensione.
  “Davvero spassoso. Così divertente che mi fa venire le lacrime agli occhi. Non sei solo una testa vuota, vero? Hai anche propensioni al delirio? Quale terza possibilità, huh? Queste sono solo belle parole, una fiaba non realistica”
  “Nezumi, ero serio quando ho detto...
Non accadrà nulla di quello che dici” Sul viso di Nezumi non c'era più un singolo accenno di sorriso mentre pronunciava queste parole. “Quel posto non può sparire così facilmente, non ancora. Dobbiamo mantenerlo esattamente come è ora, lasciamo che si vesta bene e si riempia la pancia di buon cibo, lasciamo pure che ingrassi. Non riesco nemmeno a immaginare quanto sarà grandioso squarciare quel ventre in un singolo colpo. Tirerò fuori tutte le sue interiora rimpinzate e le esporrò alla luce del sole. Non vedo l'ora. Sì, la Primavera sarà grandiosa, sono piuttosto eccitato”
  Shion sollevò il mento e strinse entrambe i pugni sui fianchi.
Non mi importa se riderai di me, ma credo ancora che si possa realizzare” disse in tono di sfida. “Voglio credere che ci sia una terza possibilità”
Stai solo cercando una via di fuga” rispose Nezumi. “Cerchi solo un modo per evitare di farti male. Ci hai pensato? Se ti liberassi delle mura, non otterresti alcun tipo di paradiso. Tutt'altro, sarebbe un inferno. Tumulti, disordini, battaglie, saccheggi... non hai idea di quante persone siano state sacrificate perché quella città potesse arrivare dove è ora. Non ne hai la minima idea ed è per questo che devi smetterla di tessere favolette in quel modo. Shion, quello che dici tu è impossibile da realizzare. Non è come mescolare dei colori, non puoi metterli insieme e crearne uno solo. Uno dei due dovrà distruggere l'altro è l'unica soluzione. È quello che ha deciso il fato. Amore o odio, amici o nemici, quelli nelle mura e quelli fuori... ed io e te. Loro non potranno mai essere uno e nemmeno noi
Non lo saprai mai se non ci provi. Per prima cosa...”
Per prima cosa?”
...So che non diventerei tuo nemico. Mai. Non importa cosa accadrà, anche se dovesse costarmi la vita, resterei dalla tua parte”
Sono solo belle parole”
Questa è la mia decisione”
Era ciò che aveva deciso ed era irremovibile. Se non ci provi, non potrai mai sapere se funzionerà. Lui credeva che i cuori delle persone, davanti al dilemma, avrebbero sempre scelto la pace alla guerra, la musica e la letteratura alle armi, e l'amore all'odio. Non era una semplice fantasia. Era una speranza. Non ho ancora perso la speranza. Voglio trovare quella strada che non riesci ancora a vedere e potertela mostrare.
  Nezumi distolse lo sguardo. Sferrò un calcio alla gamba della sedia.
Stare con te mi fa davvero incazzare a volte. Quella tua testa è piena fino all'orlo di teorie ingenue ed idealiste e per di più ne parli con una serietà...”
Non credo mi ascolteresti se non fossi serio a riguardo”
Ora basta” disse Nezumi bruscamente. “Sta' zitto” Iniziò a sollevare la sedia che aveva calciato poco prima, e ne colpì il cuscino sbiadito con la mano. “Un idealistico teoreta da salotto come te dovrebbe starsene tutto il giorno seduto qui sopra. Ignorare il mondo esterno e rimuginare su questo e quello dentro la tua testa. Fammi un favore, non parlarmi più. Non farmi incazzare più di quanto già non lo sia”
Nezumi..." cominciò Shion.
Non. Lo. Voglio. Sentire. Ascoltare te mi disgusta. Mi disgusta e mi sfinisce. Dannazione, se avessi saputo che eri così prolisso, non mi sarei mai sognato di portarti qui”
Non sono prolisso. Di solito non parlo molto con nessuno”
Un motivo in più per startene zitto allora!”
Ma non posso semplicemente restarmene in silenzio. Non posso starmene seduto qui, chiudermi nel mio mondo ed escludermi da quello là fuori. Devo parlarti, ascoltare la tua storia e trovare un modo per continuare a vivere insieme.
Non voglio più vivere così...tapparmi le orecchie, tenere la bocca chiusa, chiudere gli occhi. Nezumi, sei stato tu a farmi sentire così. Allontana le mani dalle orecchie, mi hai detto, apri la bocca e ordina ai tuoi occhi di vedere. Queste sono state le tue parole. E ora mi stai dicendo di stare zitto? Mi dici di non voler sentire?
Chi sarebbe il codardo adesso?” Mormorò ad alta voce senza pensare. L'espressione di Nezumi si fece più dura.
  "Che cosa hai detto?"
  Di questo passo finiremo per litigare di nuovo. Il pensiero si aggirava in un angolo della sua testa. Pensò che gli sarebbe andato bene. Nezumi lo avrebbe sicuramente gettato a terra con facilità. Quattro anni prima, ed anche in quel momento, la differenza tra loro era abissale. Shion non aveva una sola possibilità contro di lui. Ma questa volta non si trattava di vincere o perdere.
Desiderava attaccare Nezumi con il suo stesso corpo, la sua stessa carne. Gli sarebbe andato bene anche essere spinto al pavimento, picchiato o essere bloccato fino a non riuscire nemmeno a respirare. Però, almeno per un solo istante, voleva potersi scontrare con Nezumi alla pari.
  Ma Nezumi aveva distolto lo sguardo. Si era diretto verso la porta senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. Ma prima che la mano si chiudesse intorno alla maniglia, udirono il rumore soffocato di qualcosa che graffiava contro la porta. Nezumi e Shion si guardarono a vicenda.
Sembra... un cane”
Nezumi aprì la porta. C'era un grosso cane marrone seduto sulla soglia, che sventolava la coda. Stringeva un pacchetto bianco tra le fauci.
Vieni da parte di Inukashi...gli è successo qualcosa?” Nezumi raccolse il pacchetto. Era una lettera. Nezumi la lesse e gli angoli della bocca si rilassarono.
Shion, c'è un lavoro per te”
  Shion lasciò scorrere gli occhi sulla lettera che gli era stata passata. Era quasi illeggibile. Il foglio stesso era ingiallito, vecchio e bagnato di saliva di cane, ma anche le lettere erano sbavate in più punti. Tuttavia il messaggio entusiasmò il cuore di Shion molto più di qualsiasi altra lettera mai ricevuta.
Ehi Shion, ti interessa un lavoro? È un lavoro come lavacani. Mi serve una mano. Se ti va di farlo, segui il cane. Finquando sarà con te, i Becchini non ti faranno nulla di strano. Ci si vede. Oh, PS: questo qui ha detto che saresti un lavacani perfetto”
  “Cosa è un lavacani?”
Esattamente quello che hai letto. Dovresti lavare i cani...quelli che Inukashi presta come scaldini. Quelli grossi e docili dal pelo lungo. Dovrebbero essercene una ventina. A volte i clienti si rifiutano di pagare perché i cani puzzano o hanno le zecche, così una volta a settimana, in un giorno di sole, porta i cani fuori e li lava. Allora, cosa pensi di fare?”
  “Ci vado, ovviamente” Shion stava ardendo dalla contentezza. “Mi ha chiesto se voglio un lavoro. Il mio primo lavoro. Ho un lavoro adesso”
La pianti di entusiasmarti?” disse Nezumi con una smorfia. “Cavoli, è davvero facile farti contento, eh?”
  “Nezumi, pensi dovrei portare qualcosa con me? Del sapone forse?”
  "Probabilmente non ti servirà nulla. Stai solo attento a uomini e donne che potrebbero trascinarti in un vicolo buio. Teoricamente se quel cane è con te, non dovrebbero esserci problemi. Sto uscendo anche io, facciamo mezza strada insieme”
  “A proposito, mi piacerebbe vedere dove lavori, un giorno. E magari assistere ad uno spettacolo”
Non sperarci troppo”
  Il cane abbaiò.
  “Grazie” gli disse Shion. “Grazie a te sono riuscito ad avere il mio primo lavoro. Sono tutto tuo, portami pure dove vuoi”
  Il cane scodinzolava mentre Shion si inginocchiava davanti a lui e lo leccò sotto il mento.
  “Mi stai leccando la ferita? Sei un bravo cucciolo”
  “Idiota, la sta leccando solo perchè sente odore di sangue”
Non sono d'accordo. Lo ha fatto perché è preoccupato per me. Ma per qualsiasi motivo l'abbia fatto, è certamente più gentile di te” disse Shion sarcastico.
Ehi, non mettermi sullo stesso piano di un cane” disse Nezumi bruscamente. Sembrava genuinamente contrariato. Il modo in cui teneva il broncio riportò alla mente di Shion l'effimera immagine di quel viso di quattro anni prima. Il suo ricordo, in qualche modo, gli fece venire voglia di sorridere e lo rese nostalgico.
  “Cosa?” disse Nezumi. “Che hai da ridere?”
  “Niente” disse Shion gentilmente. “Notavo che è rimasta ancora una parte infantile in te. In un certo senso, ne sono felice”
  “Huh?”
  “Niente. E va bene, allora” disse deciso. “Guidaci pure” Accarezzò leggermente la schiena del cane. Comprendendo il segnale, il cane risalì le scale. Shion lo seguì ed uscì dalla stanza sotterranea.
  Ai suoi occhi, il sole risplendeva alto in cielo. Capisco...una giornata come questa è perfetta per lavare i cani. Rivolse il viso al cielo ed inspirò profondamente.
  Sembrava come se la figura di Shion venisse risucchiata nella luce. Ogni volta che Nezumi strisciava fuori dal suo buco oscuro, quella luce fastidiosa non mancava mai di trafiggergli gli occhi. I posti luminosi non gli erano mai piaciuti. I luoghi pieni di luce possono trasformarsi in un attimo in luoghi pericolosi. Lo sapeva bene per esperienza. Lui non poteva permettersi di essere come Shion e accettare la luce a braccia aperte senza esitazione.
  Amici o nemici. Fuori dalle mura o dentro le mura. Amore o odio. Luce o oscurità.
  Te l'ho detto, non è forse vero? Non potranno mai coesistere. Te l'ho detto tante volte, ma sembra che tu non voglia ancora capire.
  Fermò un sospiro sul punto di sfuggirgli di bocca. Il groppo sprofondò di nuovo nel suo petto.
  Mentre Nezumi era sul punto di chiudere la porta, un topolino venne a strofinarglisi contro la gamba.
  “Sei tornato” Lo sollevò tra le mani. Il topolino sembrava esausto. I suoi occhi color uva erano velati di stanchezza.
  “Hai lavorato duramente. Riposati adesso” Il topolino mosse la testolina e sputò una capsula nel palmo di Nezumi. Al suo interno, vi era racchiuso un pezzetto di carta celeste.
  “Una risposta, huh?” Shion ne sarebbe stato entusiasta. Quello doveva essere il giorno fortunato per le lettere.
  Per un istante, un'oscurità aleggiò nel suo cuore. Qualcosa di nero, senza forma...una tenebra oscura. Insicurezza, una brutto presagio. Un dolore sordo pulsava nella testa.
  La sua abilità di fiutare il pericolo incombente o le calamità era una dote che possedeva sin dalla nascita. Grazie a questa abilità, era scampato ai pericoli innumerevoli volte, in alcuni casi anche per un pelo. Il contenuto di quella capsula portava con se un odore sgradevole. Aveva l'odore del primo passo verso la distruzione...
  Aprì la capsula. Il pezzetto di carta era scritto con quella che sembrava la calligrafia di Karan.
 “Safu è stata presa dal Dipartimento di Sicurezza. Aiuto -K”
  Il dolore si fece più intenso. Nezumi strinse forte gli occhi e si poggiò pesantemente contro la porta.
  Safu...era quella ragazza. Perchè mai è stata...non era forse un'élite? Proprio come Shion.... proprio come Shion.... il che significa...è stata presa al suo posto? Il secondo agnello sacrificale? Ma non riusciva a comprenderne la ragione. Perché avrebbero avuto bisogno di altri sacrifici? Shion era stato incastrato come assassino per coprire l'opera delle vespe parassite. Avrebbero dovuto aver bisogno di un solo perpetratore. Allora perché...perché le autorità avrebbero bisogno di un altro sacrificio? Perché...
  A ogni modo, se quella ragazza è il secondo sacrificio, non sarà stata portata al Dipartimento di Sicurezza. È diretta di sicuro al Penitenziario. Un topo impiega mezza giornata per tornare da No.6. Non c'è più tempo. Probabilmente è già stata rinchiusa in quel posto.
  Perché mai la Città avrebbe scelto di sacrificare con tanta leggerezza una studentessa del corso di studi per Studenti Dotati che aveva selezionato, valutato, e per la cui istruzione aveva investito un'ingente quantità di tempo e denaro?
  Perché? Perché...cosa sta succedendo? Che cosa nascondono? Che cosa sta per succedere?
  Nezumi si tirò lentamente in piedi.
  Non lo sapeva. Era un mistero. Ma ora non era il momento di risolvere puzzle. Aveva un'importante decisione da prendere.
  Cosa devo fare di questo messaggio?
  Se gli lo avesse mostrato, Shion si sarebbe certamente precipitato al Penitenziario senza nemmeno conoscere di che tipo di luogo si trattasse. Ci sarebbe andato, armato solo dell'intenzione di salvare Safu. Un ragazzino sempliciotto vissuto tutta la vita al riparo come lui non sarebbe mai riuscito a ignorare la morte di un'amica. Shion sarebbe stato capace di gettarsi di testa in un nido pieno di serpenti velenosi, se fosse servito a salvarla. Avrebbe accettato di imbarcarsi volontariamente per la sua stessa morte.
  Questo messaggio... se lo strappassi?
  Ma in fondo la soluzione era incredibilmente semplice. Quella ragazza, Safu, non aveva alcun legame con Nezumi. Per lui era una sconosciuta. Cosa potesse succederle non era un suo problema. Avrebbe potuto lasciare le cose come erano in quel momento e non avrebbe provato alcun rimorso. Non gli sarebbe cambiato nulla.
  Ma se Shion fosse morto, qualcosa dentro di lui sarebbe cambiato enormemente. Non sopportava l'idea di vedere Shion morire. Probabilmente ne avrebbe sofferto. Non Shion, ma proprio lui, Nezumi ...avrebbe sofferto... se avesse dovuto continuare a vivere, con l'immagine del corpo senza vita di Shion davanti ai suoi occhi, avrebbe sofferto. Avrebbe dovuto di nuovo affrontare quella sofferenza... straziante quanto l'ardere vivi in un inferno infuocato.
  Starai scherzando. Ne ho abbastanza.
  Non voleva perderlo. Non voleva provare di nuovo il rimorso di essere il solo sopravvissuto.
  Non voglio perderlo? Soffrirei?
  Stava schioccando la lingua per la frustrazione.
  Quindi era arrivato a questo punto. Sentiva quasi il bisogno di rannicchiarsi giù sul pavimento.
  Aveva salvato Shion dalle mani del Dipartimento di Sicurezza per restituirgli il debito che aveva con lui. Era solo quello il motivo. Non aveva mai desiderato attaccarsi a lui. E non riguardava solo Shion...non aveva mai desiderato di legarsi o aprire il suo cuore ad un'altra persona. I sentimenti per gli altri erano ancora più pericolosi della luce che temeva tanto. Non era il tipo da condividere un legame con qualcuno. Che si trattasse di un uomo o una donna, era solito stabilire solo relazioni facili da recidere.
  Non aprire mai il tuo cuore a nessuno. Non credere in altri se non in te stesso.
  Le ultime parole di quella vecchia. Stava di nuovo andando contro quelle parole.
  Non voglio perderlo. Ne soffrirei.
  Nezumi ripiegò attentamente il bigliettino di Karan e lo infilò nuovamente dentro la capsula.
  Era abituato a perdere, era abituato a soffrire. Non era forse vero? Anche se Shion fosse davvero morto, forse non sarebbe arrivato a piangere per il dolore della sua perdita. Anche se lo avesse fatto, forse sarebbe stato solo per un breve periodo.
  Avrebbe avuto di nuovo il totale possesso del suo letto e della doccia. Non avrebbe più dovuto preoccuparsi di preparare abbastanza zuppa per due. Non sarebbe stato attaccato incessantemente con quelle domande o non gli avrebbe parlato di continuo. Sarebbe stato finalmente libero dal dover alzare lo sguardo durante una lettura per ascoltare cosa diceva l'altro e dal rispondergli cercando di trattenere l'irritazione.
  Sarebbe tornato alla sua normale vita. Ecco come sarebbe andata. Gli sarebbe bastato passare il messaggio a Shion, capsula compresa e poi voltargli le spalle.
  D'impulso Nezumi aprì nuovamente la porta.
  Davanti a lui si trovava la sua stanza, piena di libri e pochi mobili. Quel seminterrato, circondato da doppie mura, era sempre stata una tana che si addiceva bene ad un topo come lui.
  Ma la stanza gli sembrò arida e scura, più larga di come era abituato a vederla. La sua freddezza, l'oscurità e lo spazio vuoto gli penetrarono nelle ossa.
  Questo era quello che significava essere attaccati a qualcuno. Non sarebbe più stato in grado di vivere da solo. Una trappola realizzata a regola d'arte, come tante in agguato ad ogni angolo della sua vita. Ed in questa ne era caduto vittima.
  Ho ancora una possibilità?
  “Nezumi, cosa c'è?” Shion lo chiamò da in cima alle scale, l'entrata che portava in superficie. “Il cane mi sta tirando. Sbrigati a vienire su” La sua figura indistinta galleggiava in alto contro il bagliore del mezzogiorno.
  Ho ancora una possibilità? Shion, riuscirei ancora a vivere senza di te? Dopo un po' di sofferenza, riuscirei a liberarmi dalla trappola che sei diventato?
  Riuscirei a recidere 'te'?
Niente...arrivo” Chiuse la porta. Sentì il cane che abbaiava. C'era la luce e il fruscio del vento.
  Nezumi si avvolse il tessuto di superfibra intorno al collo e risalì le scale gradino per gradino. Continuava a risalire verso la superficie.
-Fine Capitolo-


7 commenti:

  1. Grazie!!!! Non vedevo l' ora di leggere un altro capitolo ;D

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  2. ti capisco, questo capitolo poi è spettacolare, è il mio preferito fino ad ora *-*

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  3. Grazie, stupendo.
    Certo che in parte capisco Nezumi; quando hai molto sofferto a causa di un legame sei molto restio a ricominciare da capo.
    Vuoi solo rintanarti, leggere montagne di libri, fumetti e vivere attraverso di essi.
    Un libro un mondo nuovo, persone nuove, una vita diversa.
    Si può vivere così per anni e poi un giorno, basta un attimo, un incontro, e tutto precipita nel caos..
    Da un "incontro speciale" non si torna indietro, niente è più come prima o lo sarà mai!

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    1. già... ma lui ne ha troppa paura, è terrorizzato dai legami, e come non esserlo, per quello che ha passato

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  4. Mio Dio. . quanto amo Nezumi? Sto capitolo mi ha fatto piangere.
    Capisco decisamente cosa prova.Quel desiderio di stare solo per non soffrire,quella paura di dover ancora una volta sentire il proprio cuore andare in mille pezzi ma peggio ancora la paura della solitudine stessa. Il monologo interiore di Nezumi è stato qualcosa di bellissimo davvero ben fatto.Nezumi pensa di trovarsi nell'oscurità ma non ha capito che sta proprio nel mezzo dell'oscurità e della luce. Bellissimo personaggio ;_; quella vecchia deve aver avuto una brutta vita per dire certe cose.
    Bellissimo capitolo davvero *sob*

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    1. questo è uno dei capitoli che più adoro, quando Nezumi abbassa per la prima volta la maschera... e dopo quella litigata poi... anche se, questo si può definire il punto in cui le cose cambiano, con il rapimento di Safu ormai chiaro(almeno a Nezumi) e le carte ormai sul tavolo... Nezumi è in conflitto, un animo il cui tormento viene sempre più fuori con ogni capitolo. Come avrai visto, la differenza con l'anime è già qui abissale. I loro tormenti...
      L'anime dava l'impressione che il più forte dei due fosse Nezumi, con Shion il più fragile, mentre la novel suggerisce il contrario. Non abbiamo mai visto Shion perdere il controllo per se stesso, quando succede è sempre e solo per qualcosa che scaturisce dal chi ama. Nezumi invece è spaventato dai suoi stessi sentimenti. Quel passo di ammettere a se stesso di non poter vivere senza Shion è stato qualcosa di veramente difficile e pesante per lui.... posso immaginarlo con una sensazione fisica di soffocamento in gola... quando provi un angoscia tale da avere l'impressione di non poter nemmeno respirare... Shion ha fatto breccia nel suo cuore, è diventato quelle catene che possono portarlo giù, condurlo alla sua rovina. Ma ciò che lo addolora e spaventa è che ha una paura terribile di perderlo....
      Nezumi ha perso la sua famiglia, morta possibilmente davanti ai suoi occhi, una strage di cui lui è l'unico sopravvissuto. Non ha fatto che autoconvincersi di non aver bisogno di nessuno, perchè ciò che lo spaventa maggiormente è di perdere nuovamente ciò che ama, il suo mondo, le persone che costituiscono la sua casa... essere l'unico sopravvissuto... essere quello che viene lasciato indietro... e per quanto disperatamente ha sempre cercato di mantenere il suo autocontrollo, questa nuova consapevolezza lo ha gettato completamente fuori bilancio. Come un ago impazzito della bilancia, ormai ha perso le sue sicurezze, i suoi punti saldi, ovvero quel vivere solo per se stessi che aveva faticato così tanto a costruire... non dimentichiamo che è solo un ragazzino solo e spaventato, in un mondo molto più grande di lui di cui non può avere il controllo....

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  5. Penso che da una lettura o semplicemente da una recensione si possano vedere i sentimenti e le anime umane. Onestamente adoro i tuoi commenti(già l'ho detto lo so) mi colpiscono davvero tanto.E' come se tu riuscissi a leggere l'anima dei personaggi è davvero bello.
    Anche a me sin dal primo capitolo Shion ha dato l'impressione di essere forte,certo è anche debole ma non quanto Nezumi. Shion sa cosa vuole ma non sa come averlo. Nezumi invece non sa proprio cosa vuole perché combatte con il suo io interiore e non sa cosa deve fare è qualcosa di affascinante e terrificante allo stesso momento. . dover cambiare il proprio io anzi no,mettere in dubbio la propria vita è assurdamente difficile e per Shion ancora di più.

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