VOLUME 5
Capitolo 2
Coloro che giacciono nell'abisso
Al tempo in cui ho compreso la direzione in cui stavano andando le cose, ero ormai dentro fino al collo. Cosa avrei potuto fare? … Se mi fossi rifiutato di obbedire sarei stato ucciso. Forse avrei potuto commettere suicidio. In tre differenti occasioni ho pensato di dimettermi ma era impossibile.
L'oscurità lo colpiva con una violenza tale da traffiggerlo, tramutandosi in aculei che trapassavano il suo corpo con ferocia. La retina, i timpani, la sua stessa pelle.
Shion tirò un profondo respiro che riempì d'aria i suoi polmoni...anzi, d'oscurità... Cercava di reprimere paura e sofferenza. Non voleva mostrarsi impaurito, né lasciarsi scappare un urlo di terrore. E assolutamente non voleva che venisse udito da Nezumi, che si trovava in quel momento accanto a lui.
Piuttosto che lasciargli udire il mio grido...
Non voleva svelare questo suo lato sgradevole agli occhi di Nezumi. Shion inalò un nuovo respiro, conscio di quella superbia che continuava ad assillarlo persistentemente persino in simili circostanze.
Hn.
Nezumi sbuffò derisivamente a pochi millimetri dal suo orecchio, e allo stesso tempo, il braccio intorno alla sua vita si fece più deciso, avvolgendosi con maggiore forza intorno al suo corpo.
Inutile fare il duro, pensò di aver sentito Nezumi sussurrare, ma ciò che raggiunse effettivamente le sue orecchie era stato:
“Stiamo per precipitare”
Una voce piatta, scevra d'emozioni. Una voce glaciale che si tramutò in un gelido vento che avvolse interamente il suo corpo. La sua sofferenza, la sua paura, e il suo orgoglio vennero spazzati via e per un breve istante Shion ebbe l'impressione di essere completamente vuoto. Come una cicala liberatasi della sua pelle, Shion era diventato una cavità vacante di cui restava intatta solo la superficie. Alcune volte la voce di Nezumi lo faceva sentire in quel modo. Ma non la trovava una sensazione spiacevole, anzi, sembrava quasi un'ondata di freschezza. Guardava quel vuoto addirittura con fascino.
Stava per inspirare per la terza volta, quando il pavimento scomparve da sotto i suoi piedi, aprendosi in due con un pesante thunk, simile esattamente come un patibolo per le esecuzioni. Sembrava quasi strano non ci fosse una fune a scavargli il collo; che non udisse il suono delle vertebre cervicali spezzarsi o sentire il proprio corpo penzolare nel vuoto.
Stavano cadendo. Cadevano perpendicolarmente...o almeno così supponeva, anche se non poteva esserne certo. Non era sicuro se stessero cadendo, galleggiassero nel vuoto o se salissero verso l'alto. Non poteva distinguere tra discesa, sospensione o ascesa. I suoi sensi erano come inghiottiti dall'oscurità che li circondava in ogni direzione.
Finalmente avvertì un impatto. Il suo intero corpo aveva urtato contro qualcosa di solido, mozzandogli il respiro in gola. La cosa su cui era atterrato era lievemente elastica, moderando e attutendo la forza della caduta abbastanza da evitargli fratture o slogature.
Su cosa sono atterrato...?
Non aveva avuto nemmeno il tempo di accertarsene, che si sentì strattonare con violenza.
“Muoviti”
Venne quasi costretto a ruotare su se stesso da Nezumi. Mettendo da parte la paura, cominciò a rotolare, fino a quando non colpì qualcosa di solido con la spalla. L'urto gli causò un dolore che si attenuò progressivamente in un formicolio. Doveva aver colpito un muro. Mentre posava a terra il palmo per sollevarsi, avvertì un tremore...era simile a vibrazioni, unito ad uno strano boato.
“Tirati su e resta addossato alla parete il più possibile”
Shion si sollevò in piedi, stringendosi al ruvido muro di cemento. I suoi pensieri, la sua volontà, i suoi sensi sembravano quasi assopiti. Riusciva a seguire a stento le direttive di Nezumi e muoversi come gli veniva ordinato. Il corpo di Nezumi si sovrappose al suo. Era più caldo del solito, ma il battito che Shion avvertiva contro la sua schiena non sembrava fuori ritmo. Schiacciato da una simile forza, Shion non poteva evitare di lamentarsi.
“Non respiro”
Ma la voce, venuta fuori in ansiti, si dissolveva all'istante nel tremendo frastuono alle sue spalle. Non era nemmeno sicuro di essere riuscito ad udirla.
“Nezumi” Disse dimenandosi leggermente.
“Questo...”
Mai nella sua intera vita aveva udito un suono simile, delle simili voci.
Cos'era stato? Cosa erano?
Gemiti? Boati? Grida?
Un suono potente, pesante, marcato, rombò contro Shion, pressandoglisi addosso da ogni direzione; sgorgava dal basso, pioveva dall'alto; piegandosi e ripiegandosi su se stesso. Un irritante stridio risuonava nella stanza. Si udì il suono di qualcosa raschiare contro una superficie e, quando cessò, gli si sostituì un inquietante silenzio. Durò solo un istante e in un attimo risaliva nuovamente dal pavimento, precipitava dall'alto...
Non erano suoni appartenenti ad un mondo umano. Non si trattava di semplici rumori.
“Nezumi!”
Non riuscendo a resistere ulteriormente, Shion si divincolò con uno strattone e la forza che premeva contro di lui diminuì. Il calore del corpo di Nezumi svanì ed in cambio Shion si sentì afferrare per i capelli, e venne costretto a voltarsi. Si ritrovò con le spalle contro il muro, mentre i capelli venivano tirati con forza.
Nezumi lo costrinse a sollevare il mento e, portando le sue labbra all'orecchio di Shion, sussurrò come per imprimervi dentro le sue parole.
“Guarda pure, se vuoi. Ascolta, se è quello che desideri. Ma...”
Le dita di Nezumi liberarono i suoi capelli, scivolando giù lungo il collo e tracciando il nastro rosso della sua cicatrice.
“Ma verrai tormentato da incubi per tutta la vita. Sii preparato a questo”
Heh. La sua breve risata, quasi un semplice respiro, si insinuò nel corpo di Shion. Era una risata fredda, forse addirittura superba. Nezumi era in grado di controllare liberamente il modo in cui rideva. Normalmente un atteggiamento simile avrebbe incitato Shion alla rabbia. Lo avrebbe rimproverato, dicendogli di non ridere in quel modo.
Era stato proprio Nezumi ad insegnarglielo: condanna con tutto te stesso coloro che ti disprezzano, snobbano o minimizzano. Gli aveva insegnato non solo ad adirarsi ma anche ad affinare tutte le emozioni che possedeva, che si trattasse della voglia di piangere, ridere, temere, rifiutare, desiderare o amare.
Non lasciare che le tue emozioni si assopiscano. Non lasciare che si prosciughino. Mostra le zanne a tutto ciò che minaccia di profanare la tua umanità.
Shion aveva imparato tutto questo, ma in quel momento era troppo confuso per arrabbiarsi. Le sue emozioni stavano precipitando, scorrevano attraverso di lui come granelli di sabbia.
“Nezumi... cos'è tutto questo?”
“La realtà” Dalla sua voce era sparita ogni traccia di riso. “Se hai intenzione di guardare, allora guarda attentamente fino alla fine. Se intendi ascoltare, allora non pensare nemmeno di coprirti le orecchie”
Guardare attentamente... tutto questo?
Shion aprì la bocca nel tentativo di respirare.
Davanti ai suoi occhi si trovava una distesa d'oscurità. La parte inferiore di questa era composta da persone. Sembravano strisciare. L'oscurità era composta da tonalità chiare e oscure, ed i suoi occhi, che cominciavano ad adattarsi, riuscivano a catturare anche le sfumature più nere. Era una massa informe di persone addossate le une sulle altre. Le persone pressate nell'ascensore erano state scaricate di sotto, ed ora strisciavano e si divincolavano al pavimento.
All'improvviso ci fu un urlo da far raggelare il sangue e subito dopo un'ombra cadde dall'alto. Qualcuno doveva essersi aggrappato all'ascensore ed aveva consumato infine le forze. Shion non sapeva se fosse appartenuto a un uomo o una donna, ma come il ruggito di una belva, il grido aveva riverberato per quell'oscurità dipinta di nero.
Thud.
Il suono di carne che colpisce altra carne. Gli echi scossero non solo i suoi timpani ma l'intero corpo, facendolo rabbrividire.
Shion tentò di ricordare. Provò a ricordare ogni singola persona rinchiusa con lui in quell'ascensore.
C'erano un uomo e una donna. Un'anziana signora dai grigi capelli scompigliati. Una giovane ragazza dalla pelle scura. Un mercante robusto dagli occhi infossati. Un uomo mortalmente pallido, membro sopravvissuto della squadra dei becchini.
Non aveva visto forse una madre che stringeva il suo bambino? Non era forse un bambino quello che aveva visto tra quelle braccia? Li aveva visti di certo.
Avvolto in una sporca copertina bianca, aveva visto il bambino agitarsi contro il seno di sua madre... da qualche parte in quella massa di persone...un fastidioso fetore raggiunse le sue narici. Era come se tutti i suoi sensi, sopiti fino a quel momento, si fossero aperti al mondo all'improvviso.
Cominciò a sudare profusamente. I suoi denti si rifiutavano di unirsi, continuando a battere incessantemente. Il fetore di sangue, feci e sudore assaliva le sue narici in modo molto più feroce che nel container. Sentiva le persone venire calpestate, stritolate sotto il peso degli altri. Nonostante fosse un suono che udiva per la prima volta nella sua vita, era sicuro si trattasse del suono dello sterminio.
“Questo è l'inferno” udì se stesso mormorare debolmente.
“Questa è la realtà” gli arrivò un mormorio di risposta. “Non si tratta di alcun inferno. Questa è la realtà del mondo in cui hai vissuto finora, Shion”
Assalito da un'ondata di nausea, si posò pesantemente contro la parete, coprendosi la bocca con la mano. I fluidi gastrici si riversarono fuori attraverso denti stretti. Il sudore pungeva gli angoli degli occhi, oltre le cui palpebre chiuse, memorie dei suoi giorni in No. 6 cominciarono a passargli davanti.
Le rose di una miriade di colori che fiorivano nelle case di Cronos; il cielo serale; le mura azzurro pastello della sua classe; Safu che lo salutava con la mano; il primo mattino in Lost Town; la fragranza del pane che invadeva la casa; le spalle voltate di Karan; i passi di una bambina...'buon giorno, fratellone' 'buon giorno, Lili'; il goffo corpo tondeggiante di Sampo; il cappello della signora deformato da Ippo per sbaglio...era decorato con una spilla rosa floreale...'Oh no, Ippo, così non va bene' il grido di Yamase; l'aroma del caffe nel bar a cui era solito fermarsi con Safu; i rami degli alberi che frusciavano nel vento...oh, il verde...era così vivido.
Voglio tornare a casa.
Lo desiderava dolorosamente.
Voglio tornare in No. 6.
Desiderava tornare a quel mondo dentro le mura. Voleva tornare al suo pacifico, appagante e tranquillo mondo. Anche se si trattava di una terra ornata di falsità, desiderava affondare in quel meraviglioso artificio.
Digrignò i denti, ingoiando i fluidi gastrici all'interno della sua bocca, e sollevò lentamente il capo pesante. Il viso era madido di sudore.
“Nezumi...” convogliò più forza che poteva nelle gambe, riuscendo in qualche modo a mantenersi in piedi. Se fosse caduto adesso, non sarebbe più stato in grado di rialzarsi. Avrebbe fatto di tutto per rimanere in piedi, anche se avesse dovuto combattere per una singola boccata d'aria. Nezumi non avrebbe teso una mano in suo soccorso. Non lo avrebbe supportato. Se si fosse accovacciato in quel momento, se fosse impazzito, se avesse perso la capacità di restare in piedi...sarebbe stata la sua fine.
“Cosa devo fare adesso?” Riuscì a chiedere in una voce ruvida. Sentì la presenza davanti a lui inspirare brevemente.
“Riesci a muoverti?”
“Ci riuscirò”
Se non lo avesse fatto, sarebbe morto, e non era qualcosa che poteva permettersi. Non era venuto qui per morire. Sono qui per salvare Safu e sopravvivere. Non dimenticarlo. Io sopravviverò a questa realtà. Una crepa attraversò lo spaccato della No. 6 che stava galleggiando contro le sue palpebre. In un attimo venne fatto a pezzi. Frantumato e svanito, insieme al desiderio di fuggire e farvi ritorno.
Shion tese la mano, pienamente preparato a sentirla scacciata via. Le sue dita incontrarono la solidità di un braccio a cui si strinsero intorno.
Nezumi.
Non faccio questo perchè spero nel tuo aiuto. Era questo il messaggio che voleva comunicargli.
Sto bene. Riesco a muovermi. Non ho intenzione d'accovacciarmi e rannicchiarmi qui.
Contrariamente alle sue aspettative, la sua stretta non venne scacciata via e il braccio freddo e sottile si limitò unicamente a spostarsi lievemente. Una risposta ai suoi pensieri inespressi.
“Ho capito”
Quasi allo stesso tempo, una luce arancione lampeggiò leggermente alle spalle di Nezumi. Shion sgranò gli occhi con il cuore tremante alla vista della piccola luce. Sentiva quasi il bisogno di piangere. Il suo braccio si protese in avanti mentre le dita afferravano l'aria sottile.
“Dobbiamo seguire quelle luci. Resteranno accese per un minuto e mezzo”
Delle piccolissime lampadine erano istallate lungo la parete ad intervali regolari. Luci estremamente piccole, sufficenti a malapena a illuminare il fitto strato d'oscurità che le ricopriva. Tuttavia si trattava pur sempre di una luce, qualcosa in quel luogo che non fosse oscurità.
“Andiamo”
Nezumi cominciò a correre dandogli le spalle. Shion si preparò per seguirlo quando il suo piede scivolò su qualcosa di viscido. C'era una pozza di sangue ai suoi piedi.
“Porca miseria” ringhiò senza pensare. Una strana sensazione rimbombava nel suo petto. Non si trattava di paura nè shock. Sembrava riempirlo fino a premere contro la superficie; nella parte più recondita del suo cuore era stata accesa una scintilla. Ira. Le sue fiamme volteggiavano alte come in una spirale, correndo ostinatamente verso la superficie.
Questa è la realtà. È la realtà. È la realtà.
“Dannazione”
Non la perdonerò mai. Non perdonerò mai questa realtà.
Cominciò a muoversi in avanti, calciando la pozzanghera di sangue via dalla sua strada. Correva disperatamente dietro la figura che minacciava di dissolversi nell'oscurità.
Io sopravviverò. Vivrò per distruggere questa realtà.
La rabbia di Shion si tramutava in un calore che correva attraversava il suo intero corpo. Era pieno d'energia dalla testa ai piedi. Vide Nezumi voltarsi, anche se era troppo buio per poterne scorgerne l'esperessione, e rallentare leggermente il passo. Anche in momenti simili, i suoi movimenti restavano incredibilmente eleganti.
La luce delle lampadine tremolava. Davanti a loro si estendeva uno stretto corridoio, largo a malapena per una persona, le cui mura erano di spoglio cemento.
“Segui la parete”
“Nezumi, dove conduce questo corridoio?”
“Al patibolo”
“Huh?”
“Sia quello che si trova alle tue spalle che quello che abbiamo davanti, potremmo chiamarli entrambi patiboli. La questione è solo se la sentenza di morte verrà emessa prima o dopo”
Si poteva udire un motore che lavorava alle loro spalle, un vecchio modello che strideva e rantolava.
“Nezumi, aspetta. L'ascensore si sta muovendo di nuovo”
“Non fermarti” Nezumi schioccò la lingua irritato. “Vai avanti. Non smettere di camminare”
“Ma l'ascensore...”
Le labbra di Shion tremavano, mentre una fredda goccia di sudore discese lungo la sua schiena. Nezumi riprese a parlare.
“Mi sembra ovvio” disse spietatamente. “Intendono ammassare qui tutta la gente che hanno catturato”
“Precipiteranno ancora altre persone?”
“Non precipitano, sono gettate. Stesso meccanismo di una forca. Il pavimento si apre e precipitano nell'abisso. Se sono fortunati si spezzeranno il collo, lasciando questo mondo una volta per tutte senza soffrire”
“Dobbiamo avvertirli di questo passaggio”
“A chi?”
“A tutti. C'è ancora gente che riesce a muoversi. Dobbiamo dire a quelle persone di fuggire qui”
“E poi cosa accadrà? Cerca di immaginare”
“Huh...?”
“È vero, c'è ancora gente in grado di muoversi. Diverse persone. Ma cosa accadrebbe se si ammassassero l'una sull'altra per correre qui?”
“Bhe...”
Una folla disperata sarebbe sciamata nel corridoio, urtandosi e spingendosi, gareggiando per poter entrare nel passaggio largo a malapena per una persona.
Cosa sarebbe accaduto?
Una persona sarebbe caduta, seguita da tutti gli altri. Il passaggio si sarebbe riempito di ancora più urla e gemiti.
“Lo capisci adesso?” disse Nezumi. “Guarda dietro di te”
Con una mano ancora sul muro Shion si voltò indietro. Diverse ombre si stavano avvicinando, trascinandosi faticosamente lungo il pavimento.
“Solo quelli che hanno notato il passaggio sono in grado di allontanarsi e mettersi in salvo... e passare alla fase successiva”
“Allora questa luce...in altre parole...?”
Prima che potesse terminare la frase, la luce della spia luminosa era svanita. Si trovavano nuovamente immersi nell'oscurità nera come l'inchiostro. Poi si udì un suono, l'aria vibrò ed anche l'oscurità sembrò tremare.
Quante persone saranno state ammassate in quell'ascensore? Dieci, quindici, venti... di più? Al giorno d'oggi, è possibile vedere un ascensore simile solo in un museo... giudicando da quei rumori fastidiosi, la cinghia trasportatrice dev'essere parecchio consumata... aspetta, mi sembra di aver già visto un ascensore simile in Lost Town. Dov'era? Faceva quei rumori fastidiosi...
Venne colpito in pieno volto e immediatamente l'interno della bocca cominciò a pulsare dolorosamente. I vuoti strepitii dei pensieri e delle percezioni tornarono al loro stato naturale, ma questo significava che anche la sua coscienza era stata riportata nuovamente a quella realtà infernale.
“Shion”
“Uh... sì?”
“Non ci sarà una prossima volta”
La prossima volta ti lascerò indietro. Non sono un santo disposto a trascinarti con sé nel caso tu impazzissi. Hai detto di essere in grado di muoverti, allora fuggi usando le tue gambe.
Shion si asciugò il sudore dal mento con il dorso della mano.
“Seguimi e cerca di non allontanarti”
Nezumi gli diede di nuovo le spalle. Nonostante il buio, Shion riusciva a vedere chiaramente i contorni della sua figura.
Non ti abbandonerò.
Posò la mano contro la guancia calda e pulsante.
Non lascerò mai il tuo fianco. Affonderò i denti e non lascerò la presa ovunque andrai.
Non avrebbe mai perso di vista quella schiena. Sarebbe strisciato sul pavimento pur di seguirla se fosse stato necessario. Questa era l'unica cosa nella sua mente. Non c'era spazio per pensieri su No. 6, sua madre, Safu o le vespe parassite. Fu lui stesso a schiaffeggiarsi la guancia questa volta. Conosceva di prima mano, adesso, che il dolore poteva essere una prova dell'essere ancora in vita. Era la sua guancia pulsante a sussurrarglielo, sei vivo, puoi ancora andare avanti.
Le luci raggiungevano solo una breve distanza all'interno del passaggio. Procedeva in modo relativamente retto e uniforme, e la sola nozione del continuo camminare sembrava risvegliare il suo processo mentale.
Questo passaggio...è stato realizzato da mani umane.
Il pensiero lo fece sorridere leggermente. Non avrebbe mai pensato di poter sorridere lì, ma sentiva gli angoli della bocca tirare leggermente verso l'alto. Un sorriso amaro, indirizzato verso se stesso.
Certo che è stato realizzato dall'uomo, pensò ironicamente. Era il Penitenziario. L'edificio in cui No. 6 imprigionava le persone che giudicava criminali. Era ovvio che ogni percorso, ogni muro in questo luogo fosse realizzato dalla mano dell'uomo. Non era una spaventosa reliquia generata da una catastrofe naturale. Non era forse una realtà creata dalla volontà umana? Tutto ciò che esisteva in quel luogo era realizzato dalla mano dell'uomo.
Questa è la realtà del mondo in cui vivi.
Recitò le parole di Nezumi in un angolo della mente.
Questa è la realtà del mondo in cui vivo. Allora chi ha reso possibile tutto questo e per quale ragione?
Tentò di visualizzare il volto del sindaco. Poteva vedere fotografie del suo volto dal sorriso gentile ad ogni angolo di strada; lo aveva visto in tv. 'Non mi piacciono le sue orecchie, sono così volgari', aveva commentato sua madre Karan. Ma nessuno aveva mai criticato apertamente il sindaco di No. 6. Aveva quasi la totalità del supporto dei cittadini.
Lui...era stato lui? No, ma... può una simile catastrofe accadere per ordine di qualcuno? Nessuno dei residenti di No. 6 è mai stato al corrente di una simile raccapricciante realtà. Come mai nessuno ne è al corrente? Perchè … i suoi pensieri stridevano discontinuamente in un frastuono sgradevole come il vecchio ascensore, ma nonostante questo doveva continuare a pensare.
Come mai nessuno sapeva?
“Perchè non hanno mai provato a sapere” disse Nezumi con la schiena ancora rivolta verso di lui. I suoi piedi si fermarono, voltando la parte superiore del corpo per fronteggiare Shion. Shion non sapeva se i suoi occhi si stessero adattando all'oscurità o se fosse lo stesso Nezumi a sconfiggerla, ma poteva vedere chiaramente l'espressione del suo volto.
“Nezumi, come sapevi a cosa stavo pensando?”
Era genuinamente sorpreso, così colpito che per un momento aveva perso il filo dei suoi pensieri. Nezumi scrollò le spalle.
“Te l'ho detto prima, no? Sei facile da capire... bhe, almeno lo è una parte di te. Tutto il resto invece mi sconcerta”
Il tono della voce di Nezumi cambiò, assumendo una leggera punta di dolcezza. Era una voce meravigliosa. Shion non riusciva a spiegare esattamente cosa fosse o perchè la trovasse tanto bella. Non riusciva a spiegarlo, ma poteva sentire un senso di benessere entrare lentamente in lui. Era come la conforteole sensazione di trovarsi adagiato in una soffice distesa d'erba. Per un attimo gli sembrò addirittura di scorgere un limpido cielo azzurro.
“Sei stanco?”
“No, posso ancora camminare”
“Fame?”
“Huh?”
“Ti ho chiesto se sei affamato”
“Oh, uh...no”
Provò senza successo a ricordare l'ultimo pasto decente che aveva mangiato. Eppure non era affamato, non avvertiva alcun desiderio di mettere qualcosa sotto i denti. Considerando quello che aveva appena passato, non era sicuro di riuscire ancora ad avvertire la fame.
“Non ho affatto fame”
“Ma stai esaurendo le energie, non è vero?”
“No...”
Un braccio si allungò verso di lui. Le dita di Nezumi sfiorarono leggermente il suo petto, in un gesto soffice e languido, ma Shion sentì il proprio corpo ripiegarsi completamente.
Huh?
Barcollò, cadendo all'indietro. Non aveva più forza nelle ginocchia.
“Visto?” disse Nezumi. “Riesci a malapena a reggerti in piedi. Assicurati almeno di comprendere in quale stato ti trovi”
Shion venne afferrato per il braccio e tirato in piedi. Un dolore gli opprimeva il petto. Il cuore palpitava; non riusciva a respirare. Stava di nuovo sudando.
“È stato un trauma considerevole. Assicurati che il tuo cuore non decida d'abbandonarti. Dubito ci siano dottori tanto ligi al dovere da essere disposti a venire fin qui per una visita”
“Dà pure ai cani la tua medicina; non so che farmene” [2]
“Che hai detto?”
“ Non puoi guarir questa mente turbata:
Strappar dalla memoria un radicato dolore,
Cancellar le scritte angosce nel cervello,
E con qualche dolce antidoto che dia l'oblio,
Liberar il petto da tal pericoloso ingombro
Che grava sul cuore?“
Strappar dalla memoria un radicato dolore,
Cancellar le scritte angosce nel cervello,
E con qualche dolce antidoto che dia l'oblio,
Liberar il petto da tal pericoloso ingombro
Che grava sul cuore?“
Nezumi si mosse a disagio sospirando profondamente.
“La finisci? Per il modo in cui stai massacrando le battute, Macbeth si starà rivoltando nella tomba”
“Mi stai dicendo che non sono tagliato per fare l'attore?”
“Una strabiliante mancanza di talento. Non ti prenderebbero nemmeno come comparsa in una tragedia Shakespeariana. Ti consiglio d'abbandonare vane speranze, Shion”
“Immagino tu abbia ragione. È davvero un peccato, però”
“Ecco, bravo”
Shion stava sorridendo, non era un orribile distorsione delle labbra: poteva sentire un leggero ma genuino sorriso allargarglisi in volto. E allo stesso tempo, una distesa di cielo si apriva oltre la sua testa.
Invitato dalla voce di Nezumi, Shion riusciva sorridere e vedere il cielo.
Era la stessa tonalità profonda d'azzurro che aveva visto poco prima, disteso in un campo erboso. Era il colore dei cieli che si aprivano attraverso l'oscurità. È vero, questo mondo è disseminato di brutalità e falsità, ne è innegabilmente pieno; ma non si limita a questo. Perchè, guarda...in questo mondo, così come nei cuori delle persone esistono definitivamente delle cose meravigliose. Come l'azzurro di cieli lontani.
La voce di Nezumi era come una sorgente gorgogliante che temperava il corpo di Shion, riempiendolo fino all'orlo. Una strana voce, capace di sciogliere le anime e rigenerare le persone a nuova vita.
“Ancora un momento e saremo in grado di riprendere fiato”
Nezumi si girò leggermente per guardarlo. Shion poteva vedere una debole luce oltre le sue spalle. Non tremolava come le piccole lampadine che avevano incontrato finora. Era debole ma non di quell'opacità che riempiva d'ansia per il loro spegnimento.
“Cosa si trova lì?”
“Un luogo di riposo. Uno temporaneo”
“Un luogo di riposo. Potremo riposare, huh”
Gli era sembrato di poter andare avanti all'infinito, che avrebbero dovuto ad andare avanti in quel modo o non sarebbero stati in grado di fuggire.
Ma possiamo riposare.
Espirò. Avrebbe voluto correre ma le ginocchia erano incredibilmente deboli. Camminare era il massimo che riusciva a fare.
Emersero alla fine del corridoio. Shion deglutì alla vista del brusco cambio nello scenario.
Si trovavano in una stanza dalle mura e dal pavimento bianchi. Era piuttosto estesa e grazie alla luce appesa al soffitto la spessa oscurità era sfumata in una serata oscura. Anche se nebbiosi, gli occhi di Shion potevano vedere chiaramente adesso.
All'opposto del passaggio si trovava una porta grigia. Nella stanza, spoglia e senza finestre, non vi era puzza di sangue o gemiti addolorati. Era una stanza bianca, piena di nulla. Alcune oscure figure erano rannicchiate in un angolo della stanza. Persone ammassate nel primo carico dell'ascensore, probabilmente, sopravvissuti alla caduta e riusciti ed arrivare fin lì.
Shion si lasciò cadere accanto all'ingresso. Le forze stavano lasciando il suo corpo.
“Cerca di non addormentarti” Nezumi si inginocchiò accanto a lui. “Non abbiamo tempo per quello”
“Dobbiamo metterci di nuovo in cammino?”
“Ma come? Non sarebbe divertente se questa fosse la nostra destinazione finale. Pensavo fossi venuto qui per vedere una graziosa ragazza di tua conoscenza”
Safu.
Strinse i pugni, lasciando vagare lo sguardo nella stanza. Come si aspettava, non incrociò lo sguardo della persona che cercava. Dopotutto era stata rapita dal Dipartimento di Sicurezza e imprigionata all'interno del Penitenziario.
“Mi domando se Safu stia bene”
“Chi lo sa?” rispose Nezumi. “Se è viva, sicuramente si troverà in una situazione migliore della nostra. Forse si starà godendo un fastoso tè pomeridiano in questo momento. Ammesso che sia viva”
“Safu è sicuramente viva”
“Sei tu che cerchi di convincertene. Il tuo stesso egoistico desiderio”
“Lo credi anche tu, altrimenti non saresti venuto con me”
“Oh, davvero?”
“Sbaglio, forse?”
“Shion, perchè di tanto in tanto non fai un bel ricablaggio delle tue connessioni celebrali, per uscire fuori da quel tuo ingenuo modo di pensare, huh?”
"Nezumi, ma.... oh...”
Shion chiuse la bocca. Un uomo procedeva barcollando nel corridoio su passo instabile. Oscillando in avanti, cadde di faccia sul pavimento. L'uomo alle sue spalle inciampò sul suo corpo, finendo anche lui per terra sopra il primo. Nessuno dei due si muoveva, ma Shion riusciva a vedere che respiravano ancora. Entrambe le schiene salivano e scendevano debolmente, fino a quando l'uomo caduto per primo si fece immobile pochi momenti più tardi.
“Non vai ad aiutarlo?”
Come risposta, Shion cadde in silenzio.
“Cosa c'è? Solitamente ti saresti fiondato in suo aiuto”
“Non posso”
Sentiva come se avesse mani e piedi legati da pesi di piombo, persino muovere un dito richiedeva una fatica immensa. Il solo mantenere il corpo in posizione eretta consumava tutta la sua energia. Non era in grado di aiutare nessuno e inoltre...
Aiutato l'uomo a sollevarsi, cosa avrebbe potuto fare dopo? Non avrebbe potuto trattare le sue ferite o consolarlo dalla sua afflizione o addirittura dargli dell'acqua.
All'improvviso l'uomo gemette e cominciò a tossire violentemente. Quando la fitta di tosse si placò, cominciò a gemere nuovamente. Doveva essere gravemente ferito. I suoi gemiti suonavano carichi di dolore, come se i suoi organi interni fossero schiacciati.
“Qualcuno... mi aiuti...” gemette l'uomo che si affaticava in cerca d'aria come un'animale ferito. “Qualcuno... vi prego...”
Shion chiuse gli occhi, coprendosi le orecchie con le mani. Era consapevole che si stava comportando da codardo. Non gli era stato ripetuto fino alla nausea quanto codardo e vergognoso fosse rifiutarsi di vedere? Rifiutarsi di ascoltare?
Guarda. Ascolta. Non inventare scuse. Affronta tutto ciò vuole spingerti a farlo. I tuoi nemici si trovano anche dentro di te. Devi combattere contro il te stesso che prova a distogliere lo sguardo da ciò che non vuoi vedere e coprire le orecchie dalle cose che non hai il coraggio di ascoltare.
Lo so. Lo so, Nezumi. Ma non posso farlo adesso. In questo momento sono più debole e fragile che mai. Non riesco a sopportare di vedere o di ascoltare oltre.
L'uomo sollevò il volto e i loro occhi si incrociarono. Per sua sfortuna i loro occhi si erano incontrati. Shion indietreggiò leggermente. L'uomo stava morendo. In punto di morte ma incapace di morire davvero, si contorceva nella sofferenza.
“Aiut...ami...”
Forse le sue ossa erano spezzate; forse gli organi interni erano schiacciati: saliva insanguinata colava fuori dalla bocca dell'uomo. Il suo intero corpo era scosso da piccole convulsioni. Per l'uomo la morte era l'unica strada per uscire dalla sofferenza. Ma anche la Morte stava ridendo sprezzante di lui. Non lo avrebbe visitato così facilmente. Quel piccolo rimasuglio di vita tornava indietro per fustigare l'uomo ancora e ancora.
Si avvicinò loro strisciando, mentre il suo sguardo non lasciò Shion per un attimo. I suoi occhi erano come una palude fangosa e nello stesso tempo una caverna senza fondo.
“Aiutami...”
Ti prego. Salvami. Salvami e liberami da questa eterna sofferenza. Lasciami riposare...oh, ti prego... lascia che io riposi finalmente in pace.
Shion deglutì la saliva nella sua bocca. Prima di rendersene conto, si stava già inginocchiando accanto all'uomo sdraiato sulla schiena. Il suo lungo collo sporgeva dalla camicia ridotta a brandelli. Era un collo sottile e pietosamente secco. Anche in superficie non doveva aver condotto una vita facile. Era ammirevole che fosse riuscito ad arrivare fin lì.
Lo sguardo dell'uomo era concentrato solo su Shion. La palude fangosa, la caverna senza fondo. Le loro nebbiose profondità non riflettevano nulla, non davano asilo a nulla. I suoi occhi non battevano nemmeno. Solo le labbra insanguinate si muovevano.
“Perchè... devo...” si lamentò.
Già. Cosa aveva fatto quest'uomo? Perchè doveva vivere qualcosa di tanto terribile? Essere un residente del West Block: perchè, per questa sola ragione, doveva venire schiacciato come un insetto? Per quale raggione doveva sopportare tanta sofferenza?
“Perchè... perchè...”
Le labbra dell'uomo non cessavano un attimo di muoversi, attingendo alle ultime forze del suo corpo, ripeteva la domanda ancora ancora e ancora.
Dimmi. Perchè? Perchè? Perchè? Perchè?
Shion si piegò sul volto dell'uomo, scuotendo lentamente il capo.
Non posso risponderti. Io non sono affatto in grado di darti una risposta.
“Mi dispiace” sussurrò. Se c'era qualcosa che poteva fare, era...
Portò le dita alla gola dell'uomo. Era umida eppure la sentiva gelida. Tutto ciò che doveva fare era applicare una leggera forza in quelle dita e il respiro indebolito si sarebbe fermato senza alcuna sofferenza. Sarebbe stato finalmente in pace. Se c'è qualcosa che posso fare è flettere queste dita per strangolarlo.
Contro i suoi palmi e le sue dita avvertiva la sensazione di carne e ossa. Le leggere convulsioni, le sue pulsazioni. La bocca dell'uomo si schiuse riversando fuori saliva insanguinata. Un gemito accompagnava la saliva mentre la punta della sua lingua si contorceva. Le braccia di Shion tremavano prive di forza.
“Fermati, basta così”
Venne tirato indietro per le spalle. La gola scivolò dalle dita di Shion come se fosse stata viscida.
“In quel modo non riuscirà mai ad andarsene in pace”
Shion si voltò incontrando lo sguardo di Nezumi e per un istante scorse un ombra attraverso i brillanti occhi grigi. Era compassione.
“Nezumi, io...”
“Non fa per te” un sospiro tremante fuggì dalle labbra sensuali. “Penso che il lavoro di Carnefice ti si addica ancor meno di quello d'Attore”
Spingendo Shion da parte, Nezumi si fece avanti. L'uomo giaceva sulla schiena, respirando affannosamente. Ad ogni respiro si udiva il rumore di un gorgolio proveniente dalla sua gola. Le sue dita si piegavano artigliando l'aria. La sofferenza non era stata alleviata affatto. L'uomo giaceva emettendo quel gorgolio come se non avesse nemmeno più la forza di contorcersi per il dolore. Nezumi si accucciò su un ginocchio chinandosi verso il basso e sussurrò alle sue orecchie.
“Fa male?”
Il suono del respiro fu la sua unica risposta.
“Andrà tutto bene. Presto starai meglio”
“Stare... meglio...”
“Sì. Hai resistito bene. Non c'è più bisogno che tu soffra adesso. Rilassati e chiudi gli occhi”
“Ho comesso... un crimine...”
“Un crimine?”
“Ho picchiato... un bambino... una volta...”
“Mm -hmm”
“Ho truffato... un'anziano … e ru-rubato... soldi..”
“Ho detto tante... tante... menzogne...”
"Mm-hmm"
“Ho t... tradito... così... tante persone...”
Infilatosi un paio di guanti di pelle, Nezumi accarezzò gentilmente la guancia dell'uomo.
“Bene. Ho sentito tutto. Va tutto bene adesso, sei perdonato”
“Perdo... nato...”
“Sì. Tutti i tuoi crimini sono perdonati adesso. Non c'è nulla di cui aver paura”
La mano di Nezumi si posò sulla bocca e sul naso dell'uomo.
“Hai sopportato e vissuto ammirevolmente. Hai il mio profondo rispetto. Lascia che ti canti una canzone adesso”
“Una canzone... per me...”
“Per te”
Con la parte inferiore del volto coperta, l'uomo chiuse gli occhi. Stava sorridendo. Shion non riusciva a credere a quello che vedeva, fissava come ipnotizzato gli occhi sereni dell'uomo.
Sta sorridendo.
“Chiudi gli occhi dolcemente. Vedi, tutte le sofferenze... stanno andando via”
Una serena melodia cominciò a propagarsi nell'aria. Dolci, melodiosi suoni si inseguivano tra loro. Shion sentiva il suo stesso corpo innalzarsi al cielo, leggiadro come un soffione che danza cullato dalla brezza. Come un uccello che si libra in volo sfidando la corrente. Alleggerito da ogni preoccupazione, si sentiva finalmente libero.
Le sue canzoni sono capaci di portare via le anime che soffrono nell'incapacità di morire. Come quella brezza gentile che disperde i petali dai fiori, le sue canzoni separano le anime dal corpo.
Inukashi aveva pronunciato quelle parole una volta. Indubbiamente, la sua anima veniva portata via. Sottratta e accompagnata con dolcezza in un luogo lontano.
La canzone si fermò e si ritrovarono completamente avvolti dal silenzio. Shion aveva chiuso gli occhi senza rendersene conto ed il silenzio sembrava invitarlo gentilmente a sollevare le palpebre. Nezumi era ancora su un ginocchio, sul punto di sollevare la sua mano dal volto dell'uomo.
Gli occhi dell'uomo erano ancora socchiusi e la sua bocca macchiata di sangue non era più distorta in agonia.
“È morto?”
“In questo istante” Nezumi emise un lungo respiro, lasciandosi crollare pesantemente contro la parete. Si sfilò i guanti, stringendoli tra le mani.
“Sei uno stronzo” sentì Nezumi imprecare sotto il respiro.
“Nezumi...”
“Fottuto idiota pezzo di merda”
“Di chi stai parlando?”
“Tu”
Il paio di guanti sfrecciò contro Shion, attaccandolo come dotati di volontà propria. Lo colpirono in pieno volto e scivolarono poi al pavimento.
“Sei un incapace. Stolto, maldestro e inutile oltre ogni speranza”
“Già”
Shion raccolse i guanti. Nezumi aveva ragione, era stolto, maldestro e inutile. Non possedeva la forza né l'abilità per agire. Non importa quanti insulti gli venissero scagliati contro, poteva solo annuire e trovarsi d'accordo.
“E non solo tu” Nezumi si rinvigorì la frangia con una mano e guardò in basso. “Anch'io, così come quel tipo appena morto. Siamo tutti pezzi di merda”
“Tu non lo sei!” Shion si allungò verso di lui per fronteggiarlo. Nezumi sollevò il volto, aggrottando le sopracciglia.
“Siamo uguali. Tu ed io”
“No, non lo siamo. Siamo completamente differenti”
“In cosa?”
Shion tirò indietro il mento, fissando direttamente nel paio d'occhi grigi.
“Tu hai salvato quell'uomo”
“Io? Ho solo aiutato quel tipo a smettere di respirare. Gli ho solo dato una piccola spinta”
“Non è lo stesso che concedergli salvezza?”
Gli occhi di Nezumi tremarono leggermente.
“È omicidio”
Parole che non si sarebbe mai aspettato di sentire. Nezumi batté lentamente gli occhi, tendendo una mano davanti agli occhi di Shion.
“Restituiscimi i guanti”
“Huh?”
“I miei guanti, restituiscimeli”
“Oh...giusto.”
Con i guanti di pelle nuovamente tra le sue mani, Nezumi schioccò la lingua irritato.
“Ora si sono sporcati di sangue e saliva di quel tipo. Erano i miei preferiti”
“Nezumi... cosa intendevi per omicidio?”
“Un omicidio è sempre un omicidio” rispose Nezumi bruscamente. “Quello che ho fatto è stato uccidere quell'uomo. L'ho soffocato, coprendogli la bocca mentre era ancora in vita. Solitamente lo chiamano omicidio, Shion, nel caso in cui non lo sapessi”
“Però grazie a te quell'uomo ha ricevuto la salvezza. È stato liberato dalla sofferenza”
“E allora?”
“Allora...” Shion esitò. “Allora l'hai salvato. Adesso si trova in pace. È stato liberato dalla sofferenza, ha potuto chiedere perdono per i suoi peccati e ha potuto lasciare in pace questo mondo. Non si tratta di omicidio, ma di salvezza”
Nezumi si poggiò contro la parete, battendo nuovamente gli occhi.
“Sei davvero arrogante”
“Arrogante?”
“Sì. È arrogante da parte tua, non te ne accorgi? Sei tanto arrogante da permetterti di chiamare un omicidio 'salvezza'. Chi ti credi di essere, Shion? Dio, forse? Credi di essere tanto speciale da poter presiedere alla morte di una persona?”
“Nezumi, io stavo solo...”
“Quell'uomo non sarebbe dovuto morire in pace” disse Nezumi iracondo.
“Huh?”
“Avrebbe dovuto continuare a soffrire fino alla fine. Non avrebbe mai dovuto avere occasione di redimersi e lasciare questo mondo serenamente. Avrebbe dovuto continuare a odiare e maledire la sua morte ingiusta, ed esalare il suo ultimo respiro nel dolore. Guarda”
Nezumi accennò col mento.
“Da' un occhiata a questa stanza. Ricorda la camera delle esecuzioni che abbiamo lasciato poco fa. Come potrebbe una persona lasciare serenamente questo mondo dopo esser stata schiacciata, tormentata e ammazzata come un insetto? È impossibile. Certo che è impossibile. La maggior parte di quelli catturati durante la Caccia all'uomo non riesce a fuggire, viene forzata a morire di una morte orribile. E quando queste persone agonizzanti riescono finalmente a lasciare questo mondo, dovrebbero andarsene sputando parole d'odio e sofferenza. O quantomeno i loro veri sentimenti...dovessero limitarsi anche solo a profondo risentimento o dannazione... non dovrebbero mai essere derubati dei loro veri sentimenti. Una morte serena sarebbe una farsa. Essere trattati come vermi, abusati, solo per morire sorridendo? Quale salvezza, huh? Si tratta solo di una scusa conveniente. Una vile, ripugnante scusa, non sei d'accordo? Esiste solo una morte orribile in questo luogo. Confido che anche tu riesca a comprenderlo adesso, spero”
“Sì...”
“Lo comprendi davvero? Allora...” Nezumi distolse lo sguardo. Durò solo un istante, ma Shion ebbe l'impressione che un'ombra fosse calata sulla bagliore che brillava debolmente davanti a lui. Doveva essersi sbagliato, lo sapeva, ma aveva avvertito distintamente questa sensazione.
“Allora tieni a freno la tua arroganza e porta rispetto per la natura della morte. Non montarti la testa credendo di poter dare a qualcuno una morte libera dalla sofferenza. Non osare mai più serrare le dita intorno alla gola di qualcuno”
Shion allargò entrambi i palmi delle mani. Poteva ancora avvertire la sensazione della gola dell'uomo contro le dita che tremavano debolmente.
Se queste mani avessero avuto la forza, se avessero avuto il capacità di portare una morte serena, se avessero avuto il facoltà di portare via le anime come Nezumi, cosa avrei fatto?
Domandò a se stesso, sentendo le dita tremanti rispondere per lui.
Non avrei allentato la presa... e se questo è davvero chiamato omicidio, allora sarei divenuto un assassino. Ma...ma...una cosa simile può essere davvero malvagia?
“Nezumi”
“Cosa?”
“È sbagliato trovare scuse?”
“Cosa?”
“È sbagliato non dover soffrire nell'ultimo momento della propria vita? È sbagliato morire sorridendo?”
Che si trattasse di una semplice scusa o una farsa, diversamente da Nezumi, Shion non riusciva a rinnegare che gli uomini desiderassero morire di una morte pacifica e che esistesse gente disposta a garantire tale desiderio. Nezumi sospirò.
“Shion, ancora non comprendi? Se pensi alle decine...no, centinaia forse, se pensi a tutte quelle persone uccise... cosa pensi sia accaduto a quelle centinaia di vite, al loro odio, al loro risentimento? Hai intenzione di trovare scuse, pretendendo che non siano mai esistiti?”
“No, non intendevo questo. Una cosa simile non dovrebbe mai essere tollerata, anzi, è questo il dovere di chi sopravvive. Raccontare la verità di quanto accaduto in questo luogo è il compito dei sopravvissuti...il nostro compito. Scolpire questi avvenimenti nella memoria. Non dimenticare per un istante quanto accaduto. Però...almeno...per quelle persone agonizzanti... se potessero lasciare questo mondo libere dall'odio, se potessimo...”
“Garantire loro un eterno sonno?”
“Sì”
“Idealistico da parte tua”
“Io non credo sia sbagliato, non credo che quello che hai fatto sia un omicidio, almeno. Non riesco a concepirlo come tale”
Il respiro di Nezumi accelerò leggermente. Un'ombra aleggiava nei suoi occhi, mentre lo sguardo fisso su Shion si oscurava, vacillando come i suoi respiri.
“Ricordare è il ruolo dei sopravvissuti, huh... piuttosto conveniente, non credi? Come puoi anche solo essere sicuro ci saranno sopravvissuti? No, aspetta, ho capito, dai già per scontato che sopravviverai. Piuttosto ottimista da parte tua, non è così, signorino?”
“Abbiamo giurato insieme che saremmo tornati indietro”
“Che non saremmo morti, qualunque cosa accada?”
“Sì. Noi sopravviveremo e faremo ritorno a quella stanza”
Tornare a quella stanza. L'immagine del sottoscala in cui avevano vissuto comparve nella mente di Shion, vivida come se si fosse trovata proprio davanti ai suoi occhi. La moltitudine di libri che aveva impiegato un'intera settimana per mettere a posto; gli scaffali che ricoprivano la parete fino al soffitto; quel bellissimo libro elegantemente rilegato...Nezumi aveva detto si trattava di una storia di una terra lontana; la sedia sbiadita e consumata ma ancora robusta; il misero letto con il suo duro materasso; la pentola sbuffante sopra la stufa; i piccoli topini che scorrazzavano per la stanza. Cravat, Hamlet, Tsukiyo.
Shion strinse una mano al petto. Li desiderava così tanto da star male.
Voglio far ritorno a quel luogo. Voglio tornare a vivere quei giorni ancora una volta. Tali immagini non si infransero come la spettrale visione di No. 6, non vennero fatte a pezzi né scomparvero nel nulla. Restavano salde, vivide quasi repulsivamente reali. Portavano con sé persino l'odore dei libri o lo squittio dei topolini. L'impulso di affondare le sue unghie nella carne e graffiarsi quasi dolorosamente premeva contro il suo petto. Lo desiderava così disperatamente. Voleva tornare indietro.
Quella stanza era l'unico luogo a cui desiderava fare ritorno.
Nezumi schioccò debolmente le dita.
“Se sopravviverai, dovresti scrivere un reportage della tua infiltrazione al Penitenziario. Chi lo sa, potresti vendere bene”
“Non molto tempo fa mi hai detto che non sono portato per fare lo scrittore”
“Ah, sì? Trovare il giusto lavoro per te è un compito piuttosto arduo. Ma devo riconoscere che non te la sei cavato male con i cani o col riordinare quei libri, ad esempio”
“A proposito, penso d'aver lasciato un libro a metà lettura sul tuo letto”
“Quale libro?”
“Una storia ambientata in una terra lontana. Parla di un uomo che ha venduto la sua anima al Diavolo”
“Ah” Chiudendo gli occhi per qualche istante, Nezumi mormorò sotto il suo respiro. “Shion”
“Hm?”
“Questo viaggio è appena cominciato”
“Lo so. Siamo ancora al principio... giusto?”
“Sicuramente non vedo l'ora”
“Di cosa?”
“Di osservarti” rispose Nezumi. “Ricordare è il ruolo dei sopravvissuti...hai detto. Mi domando fino a che punto riuscirai a restare fedele a tali parole. Mi assicurerò di guardare attentamente se proverai seriamente a ricordare tutto ciò che vedrai d'ora in avanti o cercherai di dimenticare. Osserverò fino alla fine, come queste tue labbra passeranno dal seminare belle parole al distorcersi in disgusto”
Il suo tono era piatto e regolare. Ma seppur priva di qualunque traccia di sarcasmo, rabbia o irritazione, la sua voce suonava stranamente pesante. Shion strinse le dita in un pugno.
“Non credi in me?”
“Se stai parlando della tue abilità di memorizzazione, allora nutro un'assoluta fiducia”
“Il che significa che nutri dubbi per quanto riguarda la mia stessa umanità”
“Non pochi”
La mano di Nezumi si allungò, afferrando il mento di Shion. La luce grigia si fece più intensa negli occhi socchiusi.
“Ho sempre pensato che tu ed io non saremmo mai stati in grado di vivere in armonia” disse, “non importa quanto tempo potessimo vivere insieme, quante esperienze condividessimo, avrei concluso la mia esistenza senza riuscire a comprenderti. Shion, voglio dirti la verità. Ci sono momenti... ci sono momenti in cui provo un tale odio nei tuoi confronti da desiderare di ucciderti. Succede davvero a volte”
“Lo sapevo...”
“Lo sapevi?”
“Mi ero reso conto che tu...mi odi”
Le dita di Nezumi affondarono maggiormente nel suo mento.
“Sei simile alla stessa No. 6. Dissemina ideologie e belle parole ovunque, ma la sua vera forma è qualcosa di spaventoso. Come un diavolo crudele avvolto in un bel velo”
“Pensi davvero che io sia così?” Shion afferrò il polso di Nezumi, strappando le dita via dal mento. “Questa sarebbe la mia vera natura ai tuoi occhi?”
Non ricevette risposta. Shion rafforzò la presa intorno al polso di Nezumi.
“Sono differente da No. 6. Assolutamente differente. Sei tu che non te ne rendi conto”
Poteva sentire le pulsazioni di Nezumi sotto le dita serrate. La sua presa si fece ancora più intensa.
“In cosa sareste differenti?”
“Io non ti ingannerei mai. Non indosso alcun velo. Ho esposto tutto davanti a te, mostrandoti la persona che sono davvero”
“Shion, lascia andare la mano. Mi fai male”
“Ho esposto tutto davanti a te. Sono i tuoi occhi quelli troppo annebbiati per vedere. Ti aggrappi all'idea di No.6 e non provi nemmeno a guardarmi senza legarmi a quell'immagine. Vera natura? Mi stai prendendo in giro” disse con rabbia. “Quando avresti mai cercato onestamente di vedermi per quello che sono?”
La sua rabbia ribolliva, infiammando col suo calore il suo intero corpo.
Sei tu quello che non ha mai provato a compiere un passo verso di me. Se mi odi così tanto da volermi uccidere, allora perché non lo fai? Non fai altro che giudicare i miei crimini e odiarmi attraverso le lenti di No.6. Se rivolgessi a me le tue emozioni...a me come persona...allora anche se si trattasse di un odio tanto intenso da volermi uccidere, lo accetterei comunque. Mi sono preparato a questo.
Perché non lo comprendi?
La rabbia di Shion aveva superato il punto d'ebollizione, ed ora schiumava e evaporava ferocemente. Nezumi scosse la testa come per scacciarlo via.
“Lasciami” Disse sottraendo il polso dalle dita di Shion. “Cavoli, non stringere con tutta quella forza. Avresti potuto spezzarmi un osso”
“Non sei così delicato”
“È la tua forza ad essere anormale. Se nascondevi così tanta forza, mi chiedo perché non l'hai mai usata quando ce n'era bisogno. Guarda, è tutto arrossato”
Il polso teso di Nezumi presentava leggeri segni rossastri. Shion aveva stretto con molta più forza di quanto pensasse.
“Non ti eri accorto di possedere una forza simile, non è così?” Domandò Nezumi.
“No, non me n'ero reso conto”
“Vedi, non conosci nemmeno te stesso” Nezumi si infilò i guanti, nascondendo la parte arrossata del polso. “Non conosci la persona che sei in realtà. Probabilmente nemmeno la tua Mammina, quella talentuosa fornaia, ne avrà idea. Penserà che sei un adorabile bimbetto gentile e educato”
“Nemmeno tu lo conosci, no?”
“Io? Bhe, è vero, nemmeno io ti conosco” disse piano. “Ma certamente ne so almeno molto più di te o tua madre. Shion, hai ragione: sono sempre stato troppo preso da No.6 per vederti chiaramente. Ma non è sempre stato così. A volte...è successo rare volte ma... mi sembra di essere riuscito ad afferrare la tua coda, a comprendere una parte della persona che sei in realtà”
“Ed è stato in quei momenti che hai desiderato uccidermi”
“No, non è così. Non desideravo ucciderti...piuttosto...”
“Piuttosto?”
“Potrei essere stato addirittura...spaventato”
“Spaventato? Cosa vuoi dire?”
Nezumi cadde in silenzio, ma le sue labbra sembrarono muoversi leggermente.
Mostro.
Era quella la parola che le sottili e armoniose labbra si erano mosse per formulare?
Mostro?
Agitato, Shion tentò di interrogarlo nuovamente.
Tuttavia si udirono numerosi passi, apparentemente leggermente più stabili di quelli degli uomini caduti poco prima. Due uomini e una donna li avevano raggiunti alle spalle, affondando al pavimento non appena al centro della stanza. Erano tutti senza fiato ma nessuno di loro sembrava sul punto di morire.
“Hanno finito” disse Nezumi.
Intendeva dire che avevano completato il lavoro. Dalla folla di sventurati catturati durante la Caccia nel West Block, erano stati eliminati i caduti sulla strada verso l'ascensore; dopo di che avevano gettato il resto nell'oscuro abisso del sotterraneo. Erano stati gettati tutti: anziani, neonati, uomini, donne, senza alcuna distinzione.
“Bene, andiamo allora”
“Huh?”
“Niente 'huh'. È l'ora di compiere la nostra mossa. Restando qui a chiacchierare non concluderemo nulla. Era ora, comunque, cominciavo ad annoiarmi”
“Nezumi, aspetta. Cosa stavi dicendo pri...”
“Basta così”
Le sue parole vennero interrotte.
“Sfortunatamente questo non è propriamente il momento di indugiare in chiacchiere. Dannazione” imprecò Nezumi. “Finisco sempre per perdere tempo quando sono con te. Ecco cosa intendevo per pezzo di merda. Andiamo. Possiamo aspettare quanto ci pare, ma dubito qualcuno ci porterà una tazza di tè. La ricreazione è finita. Andiamo”
“Dove andiamo?”
“Dobbiamo tornare indietro per questo passaggio, esattamente come siamo arrivati. Forza, è un compito facile, no? Anche tu dovresti essere in grado di riuscirci, forse”
“Tornare indietro! E per cosa?”
“Per andare avanti”
Nezumi cominciò a camminare seguito ancora una volta da Shion. Il passaggio era pregno dell'odore del sangue. Shion si domandò se gli odori potessero avere un peso. L'odore del sangue sprigionato dai cadaveri era pesante. Sembrava quasi strisciare lungo il pavimento, arrampicandosi lentamente su per i suoi piedi.
Si stava abituando a quell'odore. Rispetto a quando aveva percorso la strada per la prima volta, la nausea che gli opprimeva il petto e l'impulso di coprirsi il naso non erano altrettanto forti. Cominciava ad abituarsi all'odore del sangue. Significava che stava diventato più forte o perdendo la sua sensibilità?
Shion fece un passo più ampio come per dissipare il fetore che lo avvolgeva.
Mostro.
Le parole scivolate senza voce dalle labbra di Nezumi... cosa significavano? Anche se glielo avesse chiesto, probabilmente non avrebbe ottenuto risposta.
Shion sollevò il volto. Nezumi era abbastanza vicino che se avesse allungato il braccio avrebbe potuto toccare la sua schiena. L'odore del sangue si era fatto più intenso. I gemiti e le urla delle persone agonizzanti lo assalivano nuovamente. Shion si trovava ancora una volta ad affrontare la realtà di trovarsi al confine tra la vita e la morte.
“Nezumi”
Non ottenne risposta se non il leggero sollevarsi della sua spalla destra.
“Sulla piantina del Penitenziario, oltre l'area di nuova costruzione, si trovava un secondo largo spazio bianco sottoterra, non è così?”
“Sì...”
“È questo?”
“Sì”
Una risposta chiara rimbalzò verso di lui.
“Sapevi di questo posto, non è vero?”
“E allora?”
“Allora cos'era quella linea che si estendeva verso il basso, partendo da quello spazio?”
Questa volta Nezumi non si voltò, limitandosi a rallentare il passo.
“Lo hai notato?” disse.
“Beh, mi sembrava fuori posto...”
Era una strana linea. Sopratutto perché la mappa conteneva gli schemi dei circuiti elettrici, le barricate ad intervalli regolari e le numerose stanze che componevano la complicata struttura interna del Penitenziario. I due spazi bianchi in questione risaltavano all'occhio. Il primo doveva essere l'area di nuova costruzione all'ultimo piano dell'edificio; l'altro il basamento. Partendo da questo, una linea bianca si estendeva dritta verso il basso. Non era il simbolo di un circuito o una tubatura; sembrava piuttosto un passaggio. Ma non vi era segnato nulla alla fine, neppure uno spazio bianco. Terminava bruscamente nel mezzo. Nel Penitenziario il più piccolo dettaglio era attentamente calcolato per bloccare ogni possibile via di fuga; era progettato per massimizzarne le funzionalità nel modo più efficiente possibile. E nel mezzo di tutto questo, questa linea risaltava come un'esistenza strana e innaturale.
Nezumi si fermò, voltandosi parzialmente verso Shion e lanciandogli un'occhiata.
“Tu di cosa credi si tratti?”
“È qualcosa a cui sarei in grado di arrivarci da solo?”
“No. Per quanto tu possa far lavorare quella tua pietosa immaginazione, dubito ci arriveresti mai. Scommetto che anche questo posto era fuori dal radar della tua immaginazione. E di parecchio, per giunta”
Se possedeva un radar, doveva esser finito in pezzi da lungo tempo ormai. Mai averebbe potuto immaginare che potesse esistere un mondo simile.
Era sempre stato all'oscuro di tutto, ma adesso finalmente sapeva.
I due spazi bianchi: la sua debole immaginazione non gli permetteva di immaginare cosa si trovasse all'ultimo piano, ma ora comprendeva quello che si trovava nel seminterrato. Adesso sapeva, tale consapevolezza era penetrata fin nelle ossa ormai. Questo luogo, uno spazio bianco su di una pianta, non era altro che l'Inferno materializzato in questo mondo dalla Città Santa. No. 6 era una città stato: ciò significava che erano degli esseri umani a farla funzionare. Dunque gli esseri umani potevano essere tanto brutali? Allora fin dove avrebbe potuto spingersi la loro spietatezza? Allora come potrebbe l'umanità impedirsi di divenire così? Allora...
Shion si morse le labbra, scuotendo la testa.
Non era il momento di pensare...non ne aveva il tempo né la forza. Ma un giorno, un giorno sicuramente avrebbe trovato le risposte.
Quanto spietati possono diventare gli esseri umani?
Come avrebbero potuto impedirsi di diventarlo?
Un giorno sarebbe riuscito a dare una risposta a tutto questo.
Shion inspirò, inalando l'odore del sangue. Un giorno avrebbe afferrato la risposta con le sue stesse mani, si sentiva confidente. La fiducia era fermamente custodita nel profondo del suo cuore. Risiedeva in esso, solida come una roccia. Serbava inoltre la convinzione che qualunque cosa potesse accadergli, sarebbe stato ugualmente in grado di mantenere un passo sicuro e rimanere nel raggio della sua umanità.
Shion ricambiò lo sguardo di Nezumi fisso su di lui.
Si, Nezumi. Io ho fiducia. Fin quando sarò al tuo fianco, sono convinto di poter restare umano.
“Cosa?” disse Nezumi battendo le palpebre. “Perché sorridi?”
“Sorridere?” portò la mano alla guancia. Sudore misto a sangue si erano asciugati, lasciando uno strato di crosta sulla sua pelle. “Stavo sorridendo?”
“Proprio così. Davvero, chi sorriderebbe in una situazione simile? Pensavo fossi diventato finalmente pazzo”
“Sono ancora sano di mente. Forse”
“Lo spero per te. In un luogo simile è sufficiente un singolo passo per varcare il confine tra sanità e pazzia”
“Se impazzissi, mi abbandoneresti qui?”
“Mi sembra ovvio. Non posso permetterti di diventare un peso ancor più grande di quanto tu già non lo sia”
“Lo immaginavo”
Heh. Le labbra di Nezumi si curvarono. Anche lui stava sorridendo in quella situazione. Un sorriso amaro né freddo, poteva sembrare addirittura allegro.
“Non ti getterei via, Shion”
Shion tirò indietro il mento leggermente. Non si aspettava frasi dolci come “Ti porterò con me anche se dovessi trascinarti con le mie stesse braccia”
“Ti taglierei la gola in un solo colpo”
Ancora sorridente, Nezumi sollevò un dito. I suoi occhi grigi non sorridevano affatto, erano quieti come la superficie di un lago ghiacciato.
Shion si afferrò inconsciamente la gola, nel punto in cui Nezumi gli aveva lasciato una piccola ferita qualche giorno prima. Un taglio a fior di pelle con la punta del pugnale. Sentiva quella cicatrice, sanguinata debolmente e richiusa da tempo, pulsare rumorosamente.
“Rilassati” disse Nezumi lentamente. “Anch'io sono capace di provare pietà. Porrei fine alla tua vita in un istante, non ti lascerei mai soffrire”
“Grazie” disse Shion, stringendosi ancora la gola, non sapendo come rispondere. “Gentile da parte tua”
“Sono sempre stato gentile con te. A volte penso di averti viziato troppo, non avrei dovuto farlo”
“Potrebbe trattarsi di uno stato di confusione temporanea”
“Huh?”
“Assicurati di distinguere se sono davvero impazzito o se affetto da uno stato confusionale temporaneo dovuto allo shock. Dopo di che deciderai se è il caso di tagliarmi la gola, non dovrebbe essere troppo tardi per quello”
“Se ne avrò il tempo”
“Hey, aspetta un attimo” disse Shion indignato. Sentiva ancora la ferita pulsare sotto le dita.
Se fosse stato ucciso da Nezumi, non avrebbe avuto rimpianti. Fedele alle sue parole, Nezumi gli avrebbe tagliato la gola senza alcun dolore o sofferenza. Shion aveva visto con i suoi stessi occhi quanto confortevole potesse apparire una morte pacifica. Non avrebbe avuto nulla da rimpiangere, ma non voleva morire di una morte senza senso. Desiderava sopravvivere e tornare a quella stanza, a qualunque costo.
“Potrebbe essere difficile, ma vorrei te ne accertassi. Ti prego”
“E come?”
“Potresti gettarmi dell'acqua addosso. Se non avessi a disposizione dell'acqua... immagino non ci sia scelta, potresti schiaffeggiarmi in pieno volto come poco fa. Dicono che anche uno shock così piccolo sia sufficiente per far rinsavire da fitte isteriche...”
“Ti bacerei”
“Huh?”
“Prima di tagliarti la gola, ti darei un bacio” disse Nezumi dolcemente. “Potrai scoprire esattamente quanto magnifici siano i miei baci d'addio, prima di volare in paradiso”
“Nezumi...”
In quel momento doveva essere completamente rosso, fino alla punta delle orecchie. Sentiva il suo corpo bollente. Anche la fronte era madida di sudore. Nezumi aveva parlato in un tono scherzoso, ma non stava scherzando affatto.
Se tu impazzissi, ti ferissi o non fossi più in grado di andare avanti, allora sarebbe la tua fine. Se dovesse accadere, prima di tagliarti la gola ti bacerei.
Un bacio di morte. La parte più intima del corpo di Shion palpitò in risposta. Scosse il capo. Non importa quanto seducente, doveva rifiutare qualunque cosa lo avesse condotto alla morte.
“Non va bene. Devi trovare un altro modo, altrimenti sarei nei guai”
“Perché?”
“L'attacco di panico peggiorerebbe ancora di più”
Nezumi spalancò gli occhi per un istante, poi voltò il viso lateralmente sbuffando. Cercava di trattenersi dal ridere, ma il suo corpo tremava leggermente scosso da leggeri singhiozzi.
“Tu...” disse senza fiato. “Tu davvero...non l'hai capito? Pensare che … che potessi rispondermi tanto seriamente... io … sei davvero stupido”
“È così divertente?”
“Non poteva esserlo di più” Nezumi si sfilò i guanti, asciugandosi gli occhi con le dita. “Mon avrei mai immaginato che avrei.... che avrei potuto ridere per davvero in un luogo simile. Sei davvero divertente”
“Non voleva essere uno scherzo”
“E va bene, Shion, basta così, risparmiami. Ho capito adesso. Non impazzirai, ok?” Asciugandosi di nuovo gli occhi, Nezumi tirò un breve respiro. “Gli esseri umani sono proni al riso molto più di quanto immaginassi. Nuova scoperta”
Il sorriso scomparve dal volto di Nezumi. Con un'espressione impassibile simile ad una maschera, Nezumi mosse lentamente il mento.
“Andiamo”
Erano giunti alla fine del passaggio. Erano tornati nuovamente in quel luogo. L'oscurità sembrava aver assunto una tonalità ancora più profonda di quella da cui erano fuggiti in precedenza.
La montagna di cadaveri era diventata ancora più alta. Era naturale, dato che il terzo gruppo aveva aggiunto il suo numero al mucchio. Ma nonostante questo, Shion si ritrovò ad indietreggiare inconsciamente. Pensare che il cumulo di persone precipitate e schiacciate sarebbe divenuto ancora più grande...
“Hmm, penso dovrebbe andar bene” mormorò Nezumi, in piedi in mezzo alla corrente d'oscurità, fetore e gemiti agonizzanti. Shion avvertì un leggero brivido lungo la schiena.
“Nezumi, cosa dobbiamo...?”
“Arrampicarci”
“Arrampicarci?”
“Nessun esperienza in scalate o escursioni?”
“Nezumi... cosa stai dicendo...? Per arrampicarci non intenderai mica...”
“Intendo esattamente quello. Ma nessun percorso, segnale, mappa o luce portatile. Avrai solo il tuo corpo su cui poter fare affidamento. Lo capisci? Assicurati di starmi dietro”
Nezumi sollevò un piede nella montagna nera, mentre Shion rimaneva immobile a bocca aperta.
“Si può sapere cosa aspetti? Fà presto” poteva sentire la voce di Nezumi provenire da sopra la sua testa. Seppur non contenesse disprezzo o irritazione, avvertì dolore al suono di quella voce, come sferzato dal colpo di una frusta.
Non permetterò alcuna esitazione. Non abbiamo altre opzioni che ci permettano di tornare in dietro, rimandare o trovare un altra via. Non ci resta altra scelta se non di andare avanti. E non ti permetterò di esitare adesso, Shion.
Lo so questo. Lo so questo. Lo so questo.
Shion allungò la mano verso la montagna nera. Le sue dita tremavano violentemente. Non riusciva ad avere una presa adeguata.
“Shion!”
Lo sapeva. Non gli era permesso di avere paura. Infilò le nocche nella sua bocca, mordendosi la mano con forza. Il tremore finalmente cessò. Un boato proveniva da qualche parte da sotto quella montagna. Si immobilizzò. Non era la terra che rombava. Erano le voci delle persone. Quella montagna era fatta di persone. Non dimenticare. Vivi e consegna tutto quanto alla memoria. Sopravvivi a tutto questo e tramanda la nostra storia.
Non mi permetterò di esitare.
Allungò la mano, il tremore delle sue dita cessato completamente.
-Fine Capitolo -
[Note dell'editore]
Le udienze di Norimberga: un registro di interrogatori condotto dallo psichiatra americano Leon Goldensohn con i criminali di guerra Nazisti di Norimberga, il primo luogo dove i principali criminali di guerra nazisti vennero processati. Interrogatori individuali includevano Rudolf Hoess, comandante del campo di concentramento di Auschwitz; Wilhelm Keitel, capo dello staff del comando supremo delle forze armate (OKW); e Hermann Goering, comandante supremo della forza aerea.
-continua-
Note.
Assurdamente, la traduzione di questo capitolo l'avevo già finita lunedì scorso. Tuttavia la correzione mi ha impiegato davvero tantissimo tempo, e vi posso assicurare che per molte cose sono dovuta andare ad interpretazione. Non so se era particolarmente difficile il testo o il modo in cui lo ha tradotto la traduttrice inglese, ma...
[1] Tradotto da me. Si tratta di una reale testimonianza del processo di Norimberga, raccolta da Leon Goldensohn ne 'The Nuremburg Interviews' . In italia è publicato col titolo di 'I taccuini di Norimberga' ma ho trovato solo il titolo del libro. Riguardo Wilhelm Keitel, è stato un generale tedesco, capo dell'Oberkommando della Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale e uno degli imputati al processo di Norimberga, dove venne giudicato colpevole per i crimini di guerra e contro l'umanità e condannato a morte. Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Keitel[2] Shakespeare, William. The Tragedy of Macbeth . Traduzione presa di qua http://www.readme.it/libri/3/3055270.shtml atto quinto scena 3. in realtà l'ho anaddata, non so perchè ma la traduzione che ho trovato non mi sembrava completamente adatta al pezzo..
rimango col fiato sospeso fino al prossimo capitolo...... presto!!!! e grazie ancora.
RispondiEliminaFrancesca
eheh, appena tradurranno il nuovo capitolo in inglese mi metto a lavoro per l'italiano ><
Elimina...aspetterò. F.
RispondiEliminaChe bello questo capitolo!
RispondiEliminaPerò Nezumi non si smentisce mai, il soolito bastardo con Shion, addirittura lo chiama pezzo di merda!
Povero piccolo e lui che continua a venerarlo come un Dio. Ma dico, perché Atsuko non ha continuato la storia con una bella yaoi?! CI lascia tutti in bilico, e non sappiamo nemmeno il vero nome di Nezumi!!!
eheh, purtroppo Nezumi è poco delicato, lo sappiamo... il suo essere stronzo qui è semplice. Shion lo getta totalmente nello scompiglio in qualunque circostanza si trovano.
RispondiEliminaTi traduco la spiegazione più appropriata che ho letto a riguardo: Shion basicalmente ha innescato un cataclisma nella mente di Nezumi con quel discorso sul peso dei ricordi dei sopravvissuti (Questa è l'azione di un'enorme senso di colpa per essere sopravvissuto- è interessante perchè ha sempre un sacco di cose da dire riguardo il ricordare/affrontare l'essere sopravvissuti praticamente ogni qual volta che l'argomento si ripresenta. quando shion era sopravvissuto alla vespa parassita non ha fatto che ripetere che andava bene una volta ogni tanto ricordare i morti, ma ora magicamente, quando è stato Shion a dire di avere intenzione di ricordare, è idealistico e Shion starebbe sopravvalutando la sua stessa umanità). E inoltre ha anche tirato un bullone dagli amati binari di Nezumi (uccidi o non uccidi! non esiste eutanasia/uccidere per pietà! non esiste una via di mezzo tra l'auto ingannarsi/menzogne e il rispetto/riconoscimento della verità! ecc ecc). (spiegazione di superconfetti, da tumblr, copiata e tradotta senza il suo permesso XD)
Ahahah, sai che se ti scoprono per plagio sei fritta! xD
RispondiEliminaIn effetti Shion lo terrorizza, arriva a chiamarlo mostro! Sinceramente la spiegazione mi ha solo confuso le idee, forse sono io stupida O_O In pratica Nezumi, secondo questa ragazza, dice una cosa e ne fa un'altra?
mhhh, aveva risposto ad un mio post in cui piangevo a riguardo, sto solo diffondendo la sua parola XD si, comunque. Il senso è questo, ricordi dopo che Shion è sopravvissuto, quando gli chiede se ha dei rimpianti? “Chi vive vince. Non sentirti in colpa per essere sopravvissuto. Se hai tempo per sentirtene in colpa, lavora per poter vivere un giorno di più, un minuto più a lungo. Ed ogni tanto, ricorda coloro che sono morti prima di te. Questo è abbastanza”(ch4). Queste sono state le parole di Nezumi stesso in passato. Ed ora sta dicendo esattamente il contrario. La chiave del discorso è, se chi sta soffrendo mette da parte il proprio odio per morire in pace, chi ricorderà quelle morti brutali? Nezumi non riesce a prendere in considerazione il fatto che chi muore soffrendo ha diritto di essere sollevato da tale sofferenza, perchè non è abituato ad un concetto simile... lo trovo simile a quei bambini che hanno passato l'infanzia picchiati dagli adulti e si convincono sia una cosa giusta/naturale (e riallacciandoci a no.6, quello che dice Lili a proposito del maestro che picchia gli alunni che non credono che in no.6 la gente è felice... ricordi cosa dice la bambina? 'è naturale'). Credo che per Nezumi sia naturale che chi muore arrivi fino alla fine accompagnato dalla sofferenza... e ogni volta che Shion gli porta davanti agli occhi una nuova opzione (alcune volte sono in grado di vedere cose che ti sfuggono, parole di shion a proposito della 3 opzione), Nezumi si comporta in quel modo, si tappa le orecchie, chiude gli occhi e si rifiuta di ascoltare (chi è che diceva a Shion di non fare questo assolutamente? la vedi la sua contraddizione?)
RispondiEliminaSì, infatti, mi hai aperto gli occhi. Non ci avevo mai riflettuto su questo.
RispondiEliminaAlla fine Nezumi è cocciuto e vede tutto in bianco e nero (sarò juventino?! *_*) è anche ocntraddittorio come personaggio, ed insieme a Shion è difficile da inquadrare.
Almeno secondo me. MA mi piace anche per questo.
si, sono tutti un po' complessi da leggere, perchè non c'è un narratore onniscente. La narrazione segue i pensieri e le convinzioni dei personaggi, dunque finisci per dimenticare alcuni dettagli. Tipo, Shion ti continuerà a dire che Nezumi dice il vero, che Nezumi è sempre sincero... oppure sentirai Nezumi ripetere fino alla nausea che è necessario guardare e ascoltare la verità senza distogliere lo sguardo. In pratica è facile convincersi che i personaggi corrispondano alle descrizioni fornite dagli altri ma non è così. Per questo la Asano offre altri indizi che ti dicono aspetta un attimo, guarda queste reazioni e rifletti. altro esempio, anche quando inukashi dice qualcosa tipo "non mi sono mai occupato di no.6, semplicemente è lì, regna su tutto, ma non ci ho mai pensato veramente" credo sia lo stesso discorso di nezumi del chi muore deve morire soffrendo. Tutta gente abituata, e l'abitudine difficilmente ti fa vedere altre opzioni. Credo che l'asano stia dando tanti esempi simili per sottolineare che il cervello umano funziona in questo modo. (E posso dire per esperienza anche personale che se la soluzione ad un problema differisce dal solito, nonostante l'hai sotto il naso, non la vedi perchè sei troppo abituato a quella come unica opzione)
RispondiEliminaBeh, più che altro l'altra opzione ti è un po' difficile da accettare, magari la snobbi. Poca versatilità. Rimani fossilizzata su quello che hai sempre conosciuto e ti ha fatto comodo. 'È naturale..."
RispondiEliminaLa Asano è complicata lei stessa, penso che la sua personalità si rifletta nei suoi scritti, come è giusto che sia. Ma comunque ha saputo rappresentare bene gli aspetti della società moderna, alternando i suoi punti di vista in ogni suo personaggio. Diciamo che il personaggio di Nezumi rappresenta un po' in generale le caratteristiche delle persone.
Dice una cosa, ma non sempre la attua, e in certe condizioni predica bene e razzola male.
Mi piace molto lui, sarà la sua personalità da bel tenebroso dal cuore gentile?!
eheh, più che 'bel tenebroso dal cuore gentile', lo vedo simile ad una persona che sta morendo di freddo ma ha paura di avvicinarsi al termosifone per non prendersi i geloni. é consapevole che quello di cui ha bisogno è lì, gli basterebbe allungare una mano per prenderlo, ma è troppo spaventato. E i geloni che Nezumi teme sono i traumi che ha avuto in passato, primo tra tutti il doversi separare da chi ha amato. Più sentirà quel calore e più lo desidererà. Più lo desidererà e più gli farà paura l'idea di perderlo. Per questo fa di tutto per convincersi che non lo desidera. Una forma di autodifesa, ma daltronde è naturale, dato che non ha avuto alternative se non quella di vivere in quel modo. Shion potrà fare e dirgli tutto quello che vuole, ma se non è Nezumi a fare il primo passo, convincendosi che è ok scommettere, non andranno mai da nessuna parte. Non bisogna mai dimenticare che Nezumi ha vissuto un grande trauma. E questo trauma è legato proprio al fatto di aver perso persone importanti. E questo, purtroppo,non è qualcosa che si può curare col semplice amore. Perchè l'idea di perderlo lo spaventerà soltanto (a maggior ragione per una persona vissuta in un mondo dove il domani è imprevedibile e non sai nemmeno se sarai ancora in vita)
RispondiEliminaSì, hai pienissimamente ragione. Anche io la penso esattamente come te, il fatto è che mi attira. Probabilmente è la mia indole da crocerossina... Shion tenta disperatamente di avvicinarlo, ma Nezumi è sempre sulla difensiva, proprio come hai detto tu. È un animale che si mette al muro da solo.
RispondiEliminaA quando il prossimo capitolo?!*_*
RispondiEliminalo sto correggendo. Chiedo scusa, perchè sono stata impegnata durante la settimana e sono andata avanti lentamente. Il problema principale è livellarlo, la versione inglese è composta da tante frasi brevi, e in italiano bisogna ricucirle un pochettino XD (non so se ricordi i primi capitoli tradotti, ora ho acquisito una maggiore dimestichezza ><
RispondiEliminaHo visto che è il primo capitolo ad essere incentrato sul punto di vista di Inukashi, almeno la prima parte...
RispondiEliminalo è tutto XD ma ci sono alcune cose interessanti su Nezumi e Shion anche (anche se loro due li rivedremo nel capitolo 4)
RispondiEliminaLi rivedremo solo nel quarto capitolo?!
RispondiEliminaComunque: cose interessanti... Tipo? *_*
una cosa per cui se odiavi Nezumi lo odierai ancora di più.... c'è un riferimento al "nezumi girovago"..... Q_Q
RispondiEliminaUn'artista girovago di cui non si conosceva né il suo passato, Né il suo nome o età. L'unica cosa era la sua arte?
RispondiEliminaun artista*, perché dovrei odiarlo?!
RispondiEliminail motivo per cui va via alla fine Q_Q
RispondiEliminaAspetta, aspetta: c'è un accenno sul perché Nezumi se ne va nell'ultimo capitilo del nono volume?! O_o
RispondiEliminanon è tantissimo, ma "Lui non aveva mai pensato di andare da nessuna parte, ma Nezumi era differente. Nezumi era un girovago, il tipo di persona che compare e svanisce all'improvviso. Non si sarebbe mai fermato in un singolo luogo. "
RispondiEliminaCredo che dopotutto sia comprensibile. Nezumi non ha un luogo a cui appartiene, il suo "posto" gli è stato portato via 12 anni prima. Non avendo un luogo dove ha un qualche motivo per restare e allora va e viene, come il vento a cui assomiglia la sua voce. Con Shion sente di non essere compatibile, abche se è la persona più importante della sua vita; spesso ne è terrorizzato perché non riesce a capirlo e a controllarlo in un certo senso, essendo lui un tipo calcolatore che deve tenere il controllo su di tutto. Inoltre lo disorienta.
RispondiEliminaIn un capitolo, non ricordo quale, accenna al fatto che di lui non ha capito proprio nulla: è come se non lo avesse mai afferrato o raggiunto - più o meno dice queste parole. Per cui non lo sente vicino, nonostante tutto quello che fanno insieme.
Nezumi accenna al non conoscere Shion quando incontrano Rikiga la prima volta (quando Shion piange perchè Rikiga ha dato della zoccola a NezumiXD), dicendo che non lo capirà mai (capitolo 8 se non ricordo male). Altra volta, forse lo dice nella litigata prima del bacio, anche se non ne sono certa... (ch14), poi quando Nezumi sviene, dopo che Shion gli afferra il collo (chiamasi Nezumi freaking out), e per ultimo (di quello che abbiamo letto fin'ora) c'è quella nel penitenziario. Poi c'è quella volta nel finale, e qui c'è da far notare a Nezumi che solitamente non si sopporta di non conoscere bene chi si ama, è una delle paure più grandi, tesoro mio XD
RispondiEliminaCmq discorso a parte, c'è un'altro pezzo in cui è suggerita questa natura girovaga di Nezumi (nel volume 6, durante la conversazione col vecchio fondatore di no.6 nella grotta). Lì Nezumi accenna al fatto che se nno ci fosse stata no.6 sarebbe stato libero di andarsene. Shion "cosa?" e Nezumi "no, niente niente"..................... Q_Q
Il loro amore non può essere definito in una categoria: è semplicemente amore...
RispondiEliminaSe non ci fosse stata No.&? La vede come una barriera che gli impedisce di andare, di essere libero, senza il peso della vendetta a gravare sul suo animo?
Nezumi è schiavo di no.6 da quando aveva 4 anni... ha passato 12 anni della sua vita a covare odio. E fino a quando ne aveva 10, è stata la vecchia che lo ha cresciuto a coltivarlo per lui (vecchia che ha preso un bambino di 10 anni e l'ha portato all'assalto del penitenziario perchè il sindaco era in visita per l'inaugurazione...). Lo ha cresciuto innaffiandolo d'odio verso no.6, e dico questo perchè non mi pare che una persona normale avrebbe fatto ad un bambino di 10 anni discorsi come quelli.... penso che questa persona fosse consumata dalla rabbia e dall'odio verso no.6 ad un punto da essere completamente colma d'odio. non c'era spazio per altro. ricordi quando rikiga parla a nezumi dell'amore di karan per suo figlio? Nezumi dice che shion era stato fortunato a non dover mai trovarsi ad umiliarsi per amore... ed io credo si riferisse a questo. un bambino di 4 anni strappato dalle braccia di sua madre, per quanto forte e in trauma, penso che cercherà amore dalla gente che ha intorno. ma l'unica persona che nezumi aveva intorno era una persona (a lui nota da prima di quella notte) che non fa che ripetergli di non aprire il suo cuore a nessuno. che il prossimo costituisce solo una debolezza..... le barriere che racchiudono nezumi sono esterne così come dentro di lui. no.6 è stato ciò che ha fomentato il suo odio per tutti questi anni ma anche quello che gli ha dato una ragione di vita, credo... prima di conoscere Shion era già pieno di quell'odio... (ancor più fomentato dall'aver assistito alla caccia all'uomo, essere stato gettato 12enne insieme a quei cadaveri, e aver vissuto con le persone scacciate da no.6 in quelle grotte per 2 anni... e quelle persone chiamavano mostro la città santa... e ciliegina sulla torta, la persona di cui si fidava (quando Nezumi reincontra Rou, Shion nota un certo affetto tra i due)lo consegna ai poliziotti di no.6 per portarlo al moon drop dove sarebbe stato ammazzato e fatto a pezzi per essere studiato... circondato d'amore dappertutto, insomma........
RispondiEliminaHai ragione, circondato da TANTISSIMISSIMO affetto u_u
RispondiEliminaOttima riflessione.
Anche io sono rimasta scandalizzata quando ho letto che la vecchia ha preso con sé Nezumi che aveva solo 10 anni! Incosciente... E sì, l'ha innaffiato di odio e da quel piccolo seme di quattro anni è nato una rosa piena di spine. Rou però gli ha ordinato semplicemente di tornare a vivere "in superficie" e per questo, consegnandolo agli agenti voleva farlo uscire, anche se sinceramente è un metodo un po' idiota: mi sa che la carne putrida a lui e alla vecchia ha fatto parecchio male...
Per questo Nezumi non potrà mai essere libero, solo scappare, perché girovagare non significa per forza essere liberi. Almeno così la penso io, non so te.
mhhh bisogna anche tenere conto di quello che si dice del mondo... la gente non si allontana da no.6 perchè nonostante la caccia all'uomo si tenesse praticamente ogni 2 o 3 anni, quello che c'è lontano dalla città fa ancora più paura... purtroppo qui c'è una grossa mancanza della Asano, in quanto ha descritto poco e male il mondo in cui si svolge no.6 (avrebbe potuto dire molto di più... quella donna è un dio con i sentimenti, ma per certe cose invece.... vedi gli infodump nel volume 6 e 9)
RispondiEliminaInfodump? Quali sarebbero?
RispondiElimina". Diciamo che un "trucco" da scrittore è accostare un personaggio che non sa e fare in modo che un altro personaggio gli spieghi le cose, che praticamente servono al lettore per contestualizzare" (spiegazione trovata su un forum a cavolo) - in poche parole sono quelle scene in cui i personaggi si siedono e raccontano praticamente mezza trama... e la Asano lo ha fatto con l'intera questione del popolo della foresta ed Elyurias. Ha praticamente sganciato tutte le informazioni di quel pezzo di trama che aveva in mente in un pezzo solo, senza mostrarlo in prima persona al lettore. Alcune volte si danno anche informazioni in eccesso che sembrano fuori posto (non sto dicendo che sia il caso della Asano, ma è facile cadervi). Ti riporto un esempio che ho trovato nel forum da cui ho preso la definizione di poco fa. Esempio dall'anime Alexander:
RispondiEliminaAlessandro: "Oh, no, sono i Pitagorici!"
Clito: "Maledizione! Vuoi dire quella setta filosofico-religiosa fondata da Pitagora nel sesto secolo avanti Cristo??"
Cosa significa? in poche parole l'informazione della fondazione della setta avrebbero potuto darla nella storia in un altro modo, ma hanno preferito gettarla lì e togliersela davanti XD ecco cosa è l'infodump (o plotdump in inglese).
Nel caso di No.6 lo fanno quando prima Rou e poi Nezumi raccontano del Mao no Tami e di Elyurias a Shion, e nel volume 9 quando si siedono in mezzo ad una carneficina, mangiando e Shion racconta quello che ha letto dal chip mentre Nezumi era privo di sensi... (la scena della mela della conoscenza XD). E faceva notare la persona che ha scritto i riassunti, che in no.6 letteralmente si siedono e raccontano XD
Si mettono a mangiare in mezzo ad una carneficina?! O_O E Shion racconta (a chi?) quello che ha letto sul chip... wow, hanno uno stomaco forte neh! E comunque sì, Shion è sia serpente ammaliante che mela della conoscenza u.u
RispondiEliminaIN pratica --- SPOILER ATTENZIONE SPOILER (come se non ne avessi fatti fino ad ora XD) - dopo essere fuggiti dal penitenziario, con Nezumi ferito (si era preso il proiettile accanto al cuore al posto Shion, come nell'anime), vanno in un ospedale del West Block. Qui il medico (cliente di Karan e membro della resistenza insieme a Yoming, che si presenta più tardi col suo corvo XD) accetta di curare Nezumi (se non fossi intervenuto a rimuovergli il proiettile avrebbe perso la vita, lo hai salvato). Mentre il dottore opera Nezumi(scena di Inukashi che consola Shion leccandogli la guancia!! e Shion si accorge delle tette di Inukashi XD "ma non è questo calore e questa voce che voglio" Q_Q), poi Shion legge il chip dato da rou (ma non svela ancora nulla). Mattino dopo (credo), mentre si trovano tutti nella camera con Nezumi (ancora addormentato), all'improvviso Nezumi si sveglia "spegnete le luci, presto", e pochissimo dopo si odono i rumori di spari, l'esercito ha massacrato tutti quelli che si trovavano di sotto nell'ospedale (base della resistenza). A questo punto c'è la scena in cui si siedono (in mezzo ai cadaveri) e mangiano. E c'è questa scena (l'avevo tradotta, te la ricopio:)
RispondiEliminaSion scrutò Nezumi mentre reggeva una mela tra le mani.
"Nezumi... per te va bene?"
Nezumi fece un leggero cenno con il capo. Portò in alto un ginocchio e affondò il suo volto nelle braccia. Sembrava come se stesse piangendo, o anche tentando di sopportare un forte colpo di vento.
Sion tirò un morso alla mela.
Il succo dolce e amarognolo della mela si diffuse all'interno della sua bocca.
Dopo di che comincia a raccontare tutto il malloppone di cui non aveva parlato nel 6 volume (i cantori, il letto della divinità, e come Nezumi era finito a casa di Shion quella notte, il fatto che Rou lo avesse consegnato agli agenti per farlo portare al moon drop ecc). Dopo di che, interrogato, Nezumi risponde che non può lasciare le cose come stanno e lui e Shion si dirigono al moon drop. (e qui è chiaro il cambiamento di Nezumi, che sta volontariamente agendo per salvare quella gente, nonostante fino al giorno prima odiava profondamente qualunque residente di No.6 - qui letteralmente se non avesse fatto nulla, se non avesse fermato Elyurias, tutti i cittadini di no.6 sarebbero morti. Invece è per sua scelta che decide di agire *-*)
-FINE SPOILERONE ENORME- (ho praticamente riassunto i primi 3 capitoli del 9 libro)
Grazie mille per gli spoiler! Io li amo.
RispondiEliminaMa il letto della divinità è una specie di altare su cui viene sacrificato il cervello di un animale in cui poi Elyurias depone le sue uova?! Quindi Nezumi acconsente al fatto di raccontare del suo passato a tutti quanti. Che maialina Inukashi... lo lecca... uhuhuhu
Ma dove li prendi gli spoiler così dettagliati? Da Nostalgia on 9th Avenue No.6? Oppure dal sito di hiriajiu? No perché... davvero, mi piace.
no, il letto della divinità, o letto del dio,non è nessun altare, ma il cervello animale. Semplicemente il popolo della foresta non voleva che la loro divinità (loro non l'hanno mai chiamata Elyurias XD) facesse del male a delle persone, quindi le offrivano questo cervello. Riguardo gli spoiler è semplice... a parte hiriajuu da cui ho spolpato il sito... posso praticamente dire di aver letto tutta la novel, anche se in modo poco comprensibile (novel da un sito cines,e fatta tradurre in inglese da un traduttore automatico)... per farti un idea della comprensibilità di tale lettura... dove ho postato alcuni estratti del volume 9 qui sul blog, il dialogo tra Shion-Nezumi-Elyurias l'ho tradotto da quella traduzione poco comprensibile... praticamente è un'impresa titanica anche solo capire cosa dicono XD.
RispondiEliminaPoi a parte tutto, penso di aver imparato bene la storia perchè per la fanfiction-malloppone che sto scrivendo, ho dovuto "studiarmi bene" tutte le informazioni su elyurias, no.6, cantori, letto della divinità eccetera XD
Si lo so. Sarebbe bello trovare un libro vecchio dove ci sono scritte cose segrete, piacerebbe anche a me.
RispondiEliminapensa sono andata a cercare info addirittura se il nome stesso Elyurias avesse qualche significato XD
RispondiEliminaAnche io lo cercai, ma non significa niente, almeno questo è quello che ho trovato io.
RispondiEliminachiesto a hiriajuu e mi ha confermato che non ha nessun significato
RispondiEliminaBeh nomi che mettono così, però No.6 offretanti spunti per scrivere! Davvero tanti!
RispondiElimina*riguarda i 40 commenti scritti* cof cof, effettivamente .... XD
RispondiEliminasiamo arrivate a 40? xD Non sembra. E comunque ispira soprattutto yaoi, non so se ti piace il genere.
RispondiElimina*in questo momento sta leggendo un manga yaoi(ousama game, ne parlavano su tumblr poco fa)* yaoi? cos'è, si mangia?
RispondiEliminaInvece io oggi ho letto due manga yaoi su manga fox, in pratica vado girando per i siti dove traducono i manga yaoi , leggo anche quelli in corso, mi scoccio di aspettare e vado alleggerli in inglese. Faccio prima. u.u
RispondiEliminaCol manga di No.6 sono arrivati al 13 a tradurre, si sono messi in pari velocemente
si, il manga era stato abbandonato da fallen syndacate al capitolo 6, poi lo ha ripreso september scanlation e hanno fatto tutti i capitoli disponibili. Tecnicamente manca solo lo speciale col sogno di Shion su Yamase-san contenuto nel plus del volume 3. (che mi domando quando mi arriverà, odio le poste italiane >>).
RispondiEliminali hai comprati?
RispondiEliminaSi, ho i primi due e sono in attesa del 3o. Non conosco il giapponese, per la cronaca, ma ci sono le scans per questo ^^
RispondiEliminaIo ho due immagini dello speciale del terzo volume, quello del sogno di Shion, dove lui si sveglia e tende una mano a Nezumi che lo accarezza.
RispondiEliminaQuella scena mi fa venire in mente una NezuShi. *_*
http://no6city.livejournal.com/83307.html sono qui tutte le scans
RispondiEliminanon mi fa accedere... eppure sono iscritta a livejournal
RispondiEliminadevi registrarti alla pagina credo...http://no6city.livejournal.com/ registrati qui prima
RispondiEliminaLa conosco questa pagina, ma non mi fa entrare. Adesso mi dice che non si trova la pagina.
RispondiEliminaNon capisco perché, a te la fa vedere?
grazie
RispondiEliminaadesso ho provato ad accedere di nuovo e mi fa entrare. :D
ottimo^^
RispondiEliminaPerò guarda, facci caso, Nezumi è moooolto più popolare di Shion. Ci sono molte sue immagini da solo.
RispondiEliminanon ho capito....
RispondiEliminaNel senso che di Nezumi ci sono più immagini
RispondiEliminaok ma... non è una gara.....
RispondiEliminaAhahah, però povero Shon, sempre in secondo piano!
RispondiEliminaa lui basta che lo guardi Nezumi^^
RispondiEliminaAh sì, è così ossessionato da lui che Nezumi potrebbe ordinargli qualsiasi cosa e lui lo farebbe, sempre se riguarda il soddisfarlo.
RispondiEliminaGrazie per il tuo lavoro. E' la prima volta che seguo un blog, ed è la prima volta che un libro mi abbia fatto provare così tante emozioni. Se non avessi tradotto No. 6, probabilmente, sarei ancora alla ricerca del mio "libro" (meglio chiamarle novel?) preferito. Grazie ancora. T_T
RispondiEliminaGrazie a te.... capisco esattamente cosa intendi...
EliminaOkay, mi sono decisa a leggere il quinto volume solo oggi, e le mie emozioni al riguardo sono sempre contrastanti XD Avendo prima visto l'anime, mi sono abituata al Nezumi "edulcorato" della serie: certo, Nezumi è sempre Nezumi, è realista, duro, dispensatore di quelle verità assolute (come sottolinea Shion), ma pur sempre contraddittorio nelle sue azioni. Tuttavia, presumo per mancanza di tempo, dato che gli episodi sono solo 11 (sigh), hanno tagliato un bel pò di caratterizzazione da entrambi, facendo risultare Shion fin troppo buono e Nezumi un poco spogliato del muro che si è costruito attorno. Quando si legge la novel, lo si nota subito, e non nascondo che di primo acchitto mi sono ritrovata spaesata. A volte penso di provare antipatia verso il Nezumi della novel, per i suoi modi così bruschi e cattivi, per poi ricredermi praticamente subito dopo, ogni maledetta volta XD
RispondiEliminaPerchè Nezumi è un personaggio profondamente instabile, nonostante lui cerchi di non esserlo: dice una cosa, ma spesso fa il contrario, diciamo, per colpa di Shion xD Alla fine, è proprio il fatto che le sue convinzioni vengono costantemente messe in discussione da Shion, che Nezumi pensa di "odiarlo". In realtà non ci crede nemmeno lui a questo: se lo odiasse davvero, l'avrebbe lasciato andare molto prima, non si sarebbe mosso per aiutare Safu (in fondo, era solo un rischio che poteva evitare) o l'avrebbe ucciso. Invece vuole evitare che lui impazzisca nel penitenziario, perchè implicherebbe il doverlo uccidere, e lui non vuole di certo farlo. Shion lo destabilizza, lo manda in tilt, è vero, ma allo stesso tempo non riesce a separarsene, perchè è la prima persona che dopo anni gli ha mostrato amore in maniera genuina. Si è affezionato, ma non vuole ammetterlo, perchè ha paura di perderlo.
Dal canto suo Shion, non è di certo rose e fiori, ma mi ricorda molto un bambino che scopre il mondo per la prima volta: a volte è ingenuo, non sa come comportarsi, ma quello che dice, lascia il segno, e per quanto mi riguarda, sempre in positivo. Ed è davvero innamorato di Nezumi, farebbe di tutto per lui e lo seguirebbe in capo al mondo. Tuttavia, come tutti, anche lui ha i suoi momenti di breakdown psicologici, viste le realtà in cui è stato catapultato improvvisamente, una dietro l'altra, dopo quegli anni vissuti nella bambagia, che però ci fanno notare che Shion non è poi così gentile come sembra. Insomma, è un pò yandere xD
Non so se tutto quello che ho detto abbia un minimo di senso LOL Anche perchè mi baso su ciò che ho letto e visto finora, e quindi mi manca moooolto ancora! XD (evito di leggere gli spoiler quando possibile!)
Grazie per il lavoro che stai facendo! Sono molto felice di aver trovato il tuo blog! <3 Appena finito di vedere l'anime, ho subito cercato la novel in rete xD
Mi trovo praticamente daccordo con tutto ciò che hai scritto... sai, la stessa Asano ha detto di non riuscire a sentirli suoi i personaggi dell'anime... si differenziano dagli originali, e di molto. E posso capire benissimo il tuo trovarti...mh... come dire... in difficoltà ad accettare la brutalityà e la crudezza di Nezumi nella novel... specie dopo la prima parte del loro arrivo al penitenziario (in realtà è da quando ha scoperto quella parte di Shion, che si stava comportando in un certo modo...), sembra essere un crescendo di cattiveria nei confronti di Shion. Nezumi è così, ha tanta paura di Shion quanto ha paura di non riuscire a essere "stabile" in sua presenza... benvenuta, comunque. Scusami se ho risposto solo ora al commento ma la mia casella mail è impazzita e mi sono accorta solo ora che mi stava mandando le notifiche nella casella spam... dannato hotmail.
EliminaDirei che una delle poche cose positive dell'anime è la parte del penitenziario; i camino con la gente stipata e poi svuotati come fossero immondizia. Anche il fatto che Nezumi avvolga Shion con la Superfibra è funzionale. Altrimenti 'sta stoffa a cosa serve? E loro perchè si salvano rispetto agli altri?
RispondiEliminaOgni tanto la Asano perde colpi, troppo presa nel gioco psicologico fra Shion e Nezumi.
Dovrebbe riunire le novel in un bel romanzo, arricchirlo di descrizioni fisiche e paesaggistiche (passatemi il termine) eliminare le ripetizioni e spiegare le cose lentamente, e chiaramente in modo da far capire bene al lettore la situazione di No°&, il suo mondo.
Da questo punto di vista l'anime da' qualche spunto; la partenza di Safu,la visita all'altra città, l'ospizio.
Ora che mi torna in mente; ma perchè chiamare un personaggio Safu e l'altro Saiufu?
Certo gli ideogrammi saranno totalmente diversi, ma il suono (almeno nell'alfabeto occidentale) è molto, troppo simile!
Ora devo proprio andare a dormire, sognerò Nezumi spero.
Lo adoro, lo capisco.
Somiglia moto ai personaggi di certe mie storie; il bel tenebroso sfigato, coraggioso, schivo, addolorato con un cuore tenero..come diceva Annamirka "uomo muffin" o una cosa simile.
Grazie per il tuo lavoro e spero presto di leggere la tua fiction (mi pare di aver letto che ne stai preparando una)...
Ora non uccidetemi, ma io sono contenta che Nezumi lasci Shion...
Shion non pensa mai veramente al bene di Nezumi, non si rende conto che quel poveraccio deve sempre riparare ai suoi "pensieri gentili" tipo uccidere quell'uomo ferito, salvare Safu, consolare Karan e via discorrendo.
Certo che lo odia, Shion è un tormento per una persona come Nezumi..e penso per chiunque.
Starebbe bene con una tipa strana come Safu, che chiede sperma e sesso invece di amore!
Brr!
Shion non ama Nezumi, ne è attratto in quanto persona nuova, diversa complessa e infatti anche durante il loro primo incontro ne è interessato ma non impaurito, nenanche quando Nezumi lo scaraventa sul letto bloccandolo.
Questo è un comportamento innaturale ..se ci fate caso a volte si comporta come uno scienziato...esamina le situazioni, le persone.
Forse è l'educazione elitè che ha ricevuto.
Boh..
Lo ripeto, non mi piace Shion.
-"Ogni tanto la Asano perde colpi, troppo presa nel gioco psicologico fra Shion e Nezumi."
EliminaDiversa gente si lamenta di questo: il suo... come si dice in italiano? mh... il mondo che costruisce, diciamo, fa acqua da parecchie parti. è impossibile risalire ad una cronologia storica, tipo quando questa guerra che avrebbe sconvolto il mondo è iniziata/conclusasi, o quali sono esattamente le aree sopravvissute alla guerra(è stata una guerra nucleare? perchè in tal caso non sarebbe sopravvissuta alcuna area, le radiazioni sarebbero ovunque). Il suo punto di forza è la psicologia dei personaggi, ma non dimentichiamoci che la sua attenzione voleva essere focalizzata fin dal principio su l'individuo. è questo che cerca, è questo che analizza, il resto è funzionale, e anche se sono molti gli elementi mancanti e incoerenti, bhe, resta un'opera affascinante, e quello che resta, che lascia il segno è la profondità dei suoi personaggi, il loro spessore, la loro mancanza di perfezione che li rende umani.
-"Da questo punto di vista l'anime da' qualche spunto; la partenza di Safu,la visita all'altra città, l'ospizio."
Safu da un lato ha poco spazio nella novel, viene introdotta solo nella sua partenza, dall'altra, la safu prima del viaggio, è ancora più vuota, secondo me... (vedi le differenze tra il capitolo 2 della novel e la scena del voglio il tuo sperma). Poi qualcosa che alla Safu dell'anime manca è un ruolo specifico che nell'anime aveva: far notare che Shion fosse differente da tutti gli altri. I pensieri della ragazza, quando va a trovare Karan, (ho sempre saputo che avresti scelto una strada differente dalla nostra) sono una risposta ai rimproveri di Nezumi, a quando dice a Shion di non fidarsi di lui riguardo l'essere disposto a vivere fuori dalla città. Safu conosce Shion più di chiunque altro, mentre Nezumi lo guarda attraverso le lenti di No.6 (è un cittadino ALLORA deve pensare così).
Riguardo l'ospizio ne verrà accennato più tardi, e con una realtà ben peggiore di quella presentata nell'anime (nell'anime, mentre Shion scala la montagna di cadaveri, si afferra a qualcosa che presumibilmente è il ferro per la maglia della nonna di Safu, quindi viene implicato che i cadaveri vengono gettati li dentro....).
-"Shion non pensa mai veramente al bene di Nezumi, non si rende conto che quel poveraccio deve sempre riparare ai suoi "pensieri gentili" tipo uccidere quell'uomo ferito, salvare Safu, consolare Karan e via discorrendo."
EliminaVoltaire una volta ha detto: Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.
Io amo Shion in modo davvero profondo, lo adoro per il suo coraggio di affrontare le difficoltà della vita, invece di fuggire, cose che difficilmente una persona è in grado di fare. Comunque sia rispetto il fatto che non possa piacerti, che sia perchè non riesci a comprendere lesue ragioni o non le accetti. "quel poveraccio deve sempre riparare ai suoi "pensieri gentili"". Shion non agisce aspettandosi che Nezumi corra in suo soccorso, qualunque cosa faccia, la fa sforzandosi affinchè possa apparire uguale agli occhi di Nezumi. Che poi ci riesca o meno è un altro conto, ma in nessuno dei casi ha chiesto l'aiuto dell'altro.
Quando ha deciso di salvare Safu lo ha fatto in segreto, sarebbe andato via senza dirgli nulla, pur di non coinvolgerlo. Sente il peso del fatto che lo ha coinvolto ugualmente, è qualcosa che si ripete di continuo, anche se non può fare nulla per evitare che Nezumi corra dei pericoli. Biasima se stesso, non per aver coinvolto Nezumi (è stata una sua scelta, alla fine), ma perchè si rende conto della sua mancanza di potere e conseguentemente del fatto che Nezumi si stia sporcando le mani per colpa sua. Shion non è perfetto, e la sua è l'imperfezione di una persona in crescita, che sta delineando la sua forma. Si rende conto delle sue contraddizioni ed è severo con se stesso per questo (sinceramente, quanta gente è disposta ad autocriticarsi in quel modo?).
Riguardo il 'consolare Karan', a parte il fatto che si tratta anche di una questione psicologica (lo ha salvato una volta, sono sicura riuscirà a tenerlo al sicuro anche ora), e non dimentichiamoci che è stato lo stesso Nezumi a suggerirgli di scriverle (doveva scriverle un addio, le probabilità di uscire di lì erano meno dell'1%, non hanno fatto che ripeterlo), quella di Nezumi non era consolazione, era una promessa a una persona che penso apprezzi.
Riguardo l'uccidere l'uomo, invece, Shion potrebbe aver sbagliato, ma, è davvero un errore voler concedere una morte pacifica a qualcuno? Nezumi manca di una cosa fondamentale in lui, la consapevolezza che l'essere umano non meriti di soffrire... 'ti hanno fatto del male allora devi soffrire e odiare, altrimenti la tua morte non avrebbe senso' ... non è un modo normale di pensare, Nezumi ha subito traumi in passato, ed ecco che vengono fuori queste cose... ha bisogno di accettare che chiunque meriti serenità... e per questo dovrà fare lunga strada ancora (ed è uno dei motivi per cui va via alla fine).
-"Safu chiede sperma e sesso invece di amore"
EliminaNon è così lineare... in quella città nessuno è in grado di esprimere i propri sentimenti, dar voce a quello che esiste dentro di loro. Non è che non sia innamorata di lui, ma lo ha detto nel modo più scientifico possibile perchè.... loro sono programmati in quel modo.
'informazioni da trasformare in dati', la città non fa che classificare e spingere i propri cittadini a vivere come numeri, i cittadini sono numeri, sono dati (numero di cittadinanza da recitare a memoria, diversificato a seconda della zona di residenza; esame dei bambini di 2 anni per stabilire capacità fisiche e mentali). Poi--- Safu è un elite, e più ci si avvicina al vertice, più la gente è fredda, c'è poco affetto anche all'interno delle loro famiglie (già Karan, che ama suo figlio, dice che la prima notte in Lost Town è stata la prima volta dopo tanto tempo che abbracciava suo figlio come una madre farebbe). Abbiamo l'esempio della famiglia della vecchia vicina di casa di Karan in Cronos, dove la figlia, al funerale della madre, ha dimostrato di non conoscere affatto sua madre o di ignorare completamente la sua felicità.
Questo è uno stato diffuso tra i cittadini (e mi è tornato alla mente una cosa... ricordi Lili che dice che era giusto il maestro li picchiasse se erano convinti altrimenti? 'sbaglio allora è giusto che soffra', non è tanto diverso dal 'vengo maltrattato allora è giusto che soffra' di Nezumi - sono chiaramente reazioni di gente traumatizzata, vittime.).
-"Shion non ama Nezumi, ne è attratto in quanto persona nuova, diversa complessa"
stessa cosa che ha detto Nezumi tempo fa, ma penso che Shion abbia dimostrato più volte il contrario... (la scena dello svenimento di Nezumi, più di ogni altra cosa... o il fatto di voler fare ritorno a quella casa... )
-"Questo è un comportamento innaturale ..se ci fate caso a volte si comporta come uno scienziato...esamina le situazioni, le persone. Forse è l'educazione elitè che ha ricevuto."
EliminaSi, questo è uno strano aspetto del suo carattere. Sembra riesca a memorizzare la più piccola cosa. Ti dico una cosa... secondo me, Shion non è normale... si dice che il confine tra genio e follia sia davvero sottile, e spesso sembra cadere in quello stato di trans in cui sembra esaminare ogni singola cosa con minuzia (come quando muore Yamase-san). In realtà avrei il sospetto che si tratti dello stesso modo di incantarsi in cui entra quando si incanta a guardare gli occhi di Nezumi...
riguardo questo, mi viene in mente una caratteristica del cervello di cui ne ho sentito parlare per il protagonista del telefilm prison break: il 'basso livello di inibizione latente', condizione in cui il suo cervello riceve un numero esagerato di stimoli e lo spinge ad analizzare ed esaminare ogni piccolo dettaglio dell'ambiente esterno.
Un basso livello di inibizione latente è stato più volte associato alla psicosi ma, quando questo è associato ad un soggetto con buona intelligenza e forte memoria, allora il soggetto è un genio creativo. Le persone più originali e creative, infatti, dimostrano i livelli più bassi di inibizione latente: questo vuol dire che vengono a contatto con un flusso di stimoli ambientali molto maggiore degli altri. ( guarda, ho trovato info qui, se ti interessa http://www.robertoesposito.com/tag/inibizione-latente/ )
[scusami per la risposta divisa, ma mi sono resa conto non me li faceva inviare insieme... ]
EliminaGrazie per la tua lunghissima e dettagliata risposta; mi fa piacere vedere che non solo leggi quello che scrivo(scriviamo), ma ti piace rispondere...parlare con me (noi).
RispondiEliminaBello, forse ognuno rimane della propria idea, ma mi piace leggere/sentire le tue opinioni. Le rispetto.
In fondo la ragione così come la verità non è mai tutta da una parte.
Quanto a Shion, probabilmente non lo sopporto perchè mi ricorda qualcuno del mio passato.
Devo ancora inquadrarlo per bene.
Finita la novel, aspetterò un po' e poi la rileggerò da capo per capire le cose che ora mi sfuggono.
Faccio sempre così con ciò che mi piace; io come Shion devo , voglio e pretendo di avere una risposta a tutte le cose!
Forse detesto Shion perchè mi somiglia; anche io sono stata chiamata "angelo", così buona gentile e generosa.
Puah!
Chissà!
questa storia offre spunti di riflessione interessanti, e spesso mi capita di leggere discussioni riguardo no.6, su tumblr o altri siti, e questo ha fomentato in me la voglia di parlarne, discuterne, o cercare di capire altri aspetti... ad esempio, mentre ti rispondevo prima, mi è tornato alla memoria quel personaggio di Prison Break... telefilm visto diversi anni fa, ma appena mi riportato la mia attenzione sul comportamento di Shion durante la morte di Yamase, mi è tornato alla mente lui...
EliminaOppure, riguardo Karan non ci avevo pensato molto... avevo avuto una conversazione simile con una mia amica, quando parlando della fanfiction che starei scrivendo( che non tocco da mesi Q_Q), no.6 era in balia delle vespe parassite, e Karan mandava un messaggio a Shion per dirgli praticamente addio, terrorizzata di non poterlo vedere mai più. La mia amica mi ha detto che non pensava Karan avrebbe fatto una cosa simile, perchè Shion avrebbe potuto correre in città e mettersi in pericolo, e mi ha fatto notare che il messaggio in cui comunica del rapimento di Safu nella novel/anime era diretto a Nezumi, chiedendogli aiuto. Per questo sono andata a rileggere diversi passaggi a proposito... io credo che in una situazione simile, Karan avviserebbe il figlio, appunto perchè è una persona che agisce d'istinto più che con la ragione. Poi, mentre ti scrivevo quella risposta, mi sono tornate in mente alcune parole del libro 'cronache del ghiaccio e del fuoco' che ho letto proprio oggi... in cui una madre, madre di un re, aveva liberato un ostaggio del figlio, per fare scambio di ostaggi con un regno nemico che aveva prigioniere le sue due figlie. Tutti le davano contro, altri le dicevano che ha agito con l'avventatezza di una madre...
Eheh, come vedi, per esaminare i personaggi, prendo spunti ovunque ^^
"Litigare fa bene ,mette in mostra i tuoi veri sentimenti e fa in modo che tu possa esprimere i pensieri che tieni nascosta" era questo il messaggio che mi dava la mia professoressa di psicologia quando mi diceva che litigare non è sempre una cosa negativa e questi due me lo ricordano tantissimo. Li amo davvero tanto,sono personaggi ben caratterizzati,sono così umani..umani,più degli umani stessi. Quando litigano e specialmente quando Nezumi gli dice quelle cose così perfide io non riesco ad odiarlo anzi lo ammiro sempre di più perché Nezumi è dannatamente contraddittorio,pensa una cosa ne fa un'altra,vive nel convinzioni che sotto sotto non condivide neanche...ma la cosa peggiore di lui(che lo rende ancora più umano) è che non si rende conto che quello che dice non riflette per nulla quello che sente specialmente quando si tratta di Shion.
RispondiEliminaShion poi è un personaggio così limpido e oscuro allo stesso tempo...Nezumi ha proprio afferrato il concetto "Dissemina ideologie e belle parole ovunque, ma la sua vera forma è qualcosa di spaventoso. Come un diavolo crudele avvolto in un bel velo" . Non perché lo sia Shion stesso ma tutti quanti. Del resto più una persona sembra buona più il suo lato oscuro è grande. Shion è una brava persona ma come tutti gli esseri umani ha quel lato oscuro che esce fuori specialmente con Nezumi,con le cose "care" possiamo dire. Però ha un coraggio da vendere..lo sappiamo che tiene a Nezumi più di ogni altra cosa e non potrebbe neanche mai pensare lontanamente di fargli male ma in quel momento è stato sopraffatto non perché in realtà non tenga a lui anzi proprio il contrario..sapere che Nezumi continua a vedere Shion semplicemente come "una persona di No.6" lo distrugge ma più che altro odia il fatto che lui non riesce a vedere Shion stesso come persona..come sia cambiato da quando lo conosce..penso sia normale..è come quando una persona ti cambia ma non riesce a vedere come sei.. è bloccato in un immagine ideale o sbagliata di te..è una cosa che ferirebbe tutti.
In una situazione del genere io mi sarei arresa probabilmente,non saprei visto che non mi è mai successo...ma lui è riuscito ad alzarsi -certo- come ogni essere umano sta soffrendo e non concepisce quella realtà,ma seriamente come lo si può biasimare? Ma chi di noi che vive nella nostra bella società piena di lussi e privilegi,tecnologia,denaro,moda etc potrebbe non avere una reazione del genere se fosse catapultato all'improvviso in una realtà come quella? Shion è forte e coraggioso proprio perché l'affronta pur avendo paura.
Comunque mamma mia...scalare una montagna umana..da quel che hanno tagliato dell'anime mi sa che nel prossimo capitolo la scalata sarà veramente terrificante .__. XD